Giana Erminio-Virtus Verona 1-1, Gatti segna ancora e regala a Fresco un altro punto: il racconto da Gorgonzola
venerdì 18 Aprile 2025 - Ore 22:31 - Autore: Staff Trivenetogoal
GORGONZOLA – La penultima giornata di campionato tra Giana Erminio e Virtus Verona si conclude con un pareggio per 1-1 che lascia l’amaro in bocca a chi sperava in uno spettacolo degno di fine stagione. Una gara spenta, fiacca, priva di intensità e idee, che si accende solo per qualche minuto, giusto il tempo dei due gol di Stuckler e Gatti. Poi di nuovo silenzio. Si parte con buone intenzioni ma poca precisione. I primi minuti sono un festival di errori, da entrambe le parti: appoggi sbagliati, lanci fuori misura, tiri da dimenticare. La Giana prova a sfruttare la corsia mancina con De Maria, mentre la Virtus si affida agli spunti di De Marchi, ma il match non decolla. Al 70′, improvvisamente, la luce si accende: De Maria affonda sulla fascia sinistra, crossa sul secondo palo e trova Stuckler che, da opportunista vero, insacca di piatto. È il gol dell’1-0 che sembra poter cambiare la storia della partita. Ma l’entusiasmo dura due giri di lancette. Giusto il tempo di rimettere il pallone a centrocampo che la Virtus pareggia: Amadio sfonda sulla destra approfittando di un’incertezza di Previtali, cross rasoterra in area e Gatti si avventa sul pallone come un rapace, depositandolo in rete. È 1-1 e siamo di nuovo punto a capo. Negli ultimi venti minuti accade poco o nulla, se non qualche tentativo sbiadito. Fabbro all’ultimo respiro ha sui piedi la palla della vittoria per la Virtus, ma a tu per tu con Mangiapoco calcia incredibilmente a lato, sprecando un’occasione clamorosa. Il resto è un copione piatto, fatto di cambi tardivi, tentativi velleitari e una lunga serie di passaggi sbagliati. Chiappella inserisce Ballabio solo all’80’, mentre Fresco gioca la carta Gomez quando ormai il cronometro corre verso la fine. Si chiude così una partita che lascia poco da raccontare, se non la sensazione che entrambe le squadre abbiano già la testa altrove. La Giana si accontenta, la Virtus anche.
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