Venezia-Monza 1-0, Fila entra e spacca la porta: la salvezza non è più utopia
sabato 12 Aprile 2025 - Ore 17:01 - Autore: Pietro Zaja
VENEZIA – Sotto gli occhi di Joel Pohjanpalo in tribuna e in un pomeriggio in cui la numero 13 è stata ritirata in onore della carriera devota ai colori arancioneroverdi di Marco Modolo, il Venezia si scrolla di dosso l’incapacità di vincere ed esulta come non mai nel momento più delicato della stagione. L’ultima vittoria risaliva addirittura al 22 dicembre, prima di Natale e prima del 2025, ma ora la musica è cambiata e la salvezza non appare più utopia. Di Francesco prova il tutto per tutto per riacciuffare i tanto agognati tre punti (e ci riesce dopo una sofferenza immensa!), schierando lì davanti Gytkjaer e Oristanio, con Zerbin e Ellertsson larghi sulle fasce e in mezzo Busio e Kike Perez ai lati di Nicolussi Caviglia. A decidere l’incontro saranno però i cambi, uno in particolare, determinante per riportare il Venezia a -2 dal Lecce. Nesta, d’altro canto, praticamente già certo della retrocessione, si affida a Keita Baldè, costretto a uscire in lacrime nel primo tempo a causa di un infortunio muscolare, e Mota in attacco, supportati dal trio Akpa Akpro-Bianco-Urbanski in mediana.
Il primo tempo pare più un ring che un campo da calcio, nonostante i soli due ammoniti (Zerbin e Urbanksi). Il gioco delle due squadre è aggressivo, ma senza ritmo: Maresca fischia molto e la tensione non permette alle manovre di gioco di trovare fluidità. A partire meglio, però, è il Monza, che al 4’ impegna Radu a un tuffo felino su un colpo di testa quasi involontario di Pedro Pereira dopo un corner battuto da Ciurria. Il Venezia ci mette un po’ a ingranare e al 24’ sfiora il vantaggio grazie a una punizione defilatissima (quasi un corner) calciata magistralmente da Nicolussi Caviglia. Turati a fatica smanaccia, il pallone sbatte sulla traversa e assume una traiettoria a campanile su cui nessuna maglia arancioneroverde riesce ad arrivare per schiacciare in rete. Passano 5’ e su un altro piazzato veneziano nasce la seconda opportunità dei primi 45’ di gioco: Nicolussi Caviglia batte ancora, questa volta a centrocampo, allargando il gioco a destra, dove Zerbin la piazza sul secondo palo per la testa di Idzes, che fa da sponda per il colpo secco di prima con il mancino di Marcandalli, neutralizzato, però, da un attento Turati. Nel finale il Monza ci riprova da corner, ma Urbanski non angola un colpo di testa e così Radu s’impossessa troppo facilmente della sfera.
La ripresa si apre con un mancino di Birindelli che termina a lato e con un altro sfortunato infortunio per il Monza. Ad abbandonare il prato del Penzo è questa volta Izzo, rilevato da Caldirola. Dopo un quarto d’ora povero di occasioni, ma ricco d’intensità nelle zone nevralgiche del campo, anche Difra decide di cambiare, sostituendo in blocco il tandem offensivo per Fila e Yeboah e Marcandalli per Haps. I cambi non portano subito alla freschezza ricercata e a premere maggiormente sono i brianzoli: al 64’ Mota si accentra e libera un destro debole e centrale, poi verso il 70’ la partita si accende con le due ammonizioni ravvicinate di Ellertsson e Caldirola e con un calcio di punizione di Nicolussi Caviglia che non va così alto sopra la traversa. È solo il preludio a quello che sarà il vantaggio del Venezia: Ellertsson al 72’ scappa sulla sinistra dopo aver ricevuto un lancio lungolinea di Candé, tiene fisicamente su Birindelli, la mette dentro e Fila, in spaccata, piazza alle spalle di Turati il suo primo gol italiano, infiammando il pubblico che non aspettava altro. “Finché c’è Fila c’è speranza”, uno dei divertenti cartelloni sventagliati in aria dai tifosi. Gli arancioneroverdi, a questo punto, dopo aver segnato la rete del vantaggio, viaggiano sulle ali dell’entusiasmo e cercano di raddoppiare: al 77’ l’ennesima punizione di Nicolussi Caviglia viene salvata sulla linea da Superman Turati, mentre all’83’ il dribblomane Yeboah si ubriaca da sé con una serie infinita di finte e davanti a un difensore del Monza svirgola sciupando la possibilità di portare il punteggio sul 2-0. All’89’ anche Doumbia si aggiunge alla lista di chi ha sprecato l’occasione di chiudere del tutto i conti, ma dopo 6’ di recupero, conditi da un’espulsione pesantissima di Fila (proprio nel momento in cui si è sbloccato…), il popolo veneziano può lasciarsi andare a un urlo di gioia: il Venezia c’è e per la salvezza è pronto a combattere fino all’ultimo.
VENEZIA 1-0 MONZA
Marcatori: 72’ Fila (V)
VENEZIA (3-5-2): Radu; Marcandalli (Haps 16’ st), Idzes, Candé; Zerbin, Kike Perez (Doumbia 26’ st), Nicolussi Caviglia, Busio (Condé 35’ st), Ellertsson; Oristanio (Yeboah 15’ st), Gytkjaer (Fila 15’ st). All.: Di Francesco.
MONZA (3-5-2): Turati; Pedro Pereira, Izzo (Caldirola 5’ st), Carboni (Palacios 31’ st); Birindelli, Akpa Akpro (Gagliardini 31’ st), Bianco, Urbanksi (Forson 32’ st), Ciurria; Baldé (Caprari 26’ pt), Mota. All.: Nesta.
Arbitro: Maresca
Ammoniti: 10’ Zerbin (V), 27’ Urbanski (M), 62’ Yeboah (V), 67’ Ellertsson (V), 68’ Caldirola (M), 74’ Pedro Pereira (M), 82’ Fila (V)
Espulsi: 90+6’ Fila (V)
Recuperi: 3’ pt, 6’ st
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