Altavilla, Arma a Trivenetogoal: “Voglio giocare ancora! Porterò i miei bimbi al Menti e spero che il Vicenza salga in B direttamente”
lunedì 24 Marzo 2025 - Ore 19:17 - Autore: Giulio Pavan
Rachid Arma è stato il principale artefice della promozione dell’Altavilla in serie D e si è raccontato ai microfoni dí Trivenetogoal:
Hai centrato l’ennesima promozione riuscendo anche a contribuire in modo importante con 20 gol, che emozioni provi?
“Abbiamo fatto un’annata bellissima, mi sono divertito. Ho fatto tanti gol importanti e abbiamo costruito una buona squadra di livello. L’anno scorso l’Altavilla aveva pareggiato la finale per andare in Serie D, quest’anno sono stati aggiunti alcuni innesti importanti ed esperti, e siamo riusciti a centrare un obiettivo storico. A me piace essere stimolato nel fare qualcosa di storico e straordinario. Nella mia carriera ho ottenuto tante promozioni storiche, ad esempio l’anno scorso a Caldiero. Quest’anno ho vinto un’altra sfida e sono veramente felice.
Immagino tu abbia ricevuto tanti messaggi di complimenti in queste ore. Qual è stato quello più bello e, se vuoi, da parte di chi?
“Ho ricevuto tantissimi complimenti da molte persone, e la cosa più gratificante è quando mi fanno i complimenti per le scelte che faccio. Spesso cerco nuove sfide da vincere, anche alla mia età. Inoltre, molti mi fanno i complimenti per l’esempio che do ai giovani. Stamattina, per esempio, qualcuno mi ha detto: “Ti prego, gioca il più possibile, perché tanti giovani hanno bisogno di persone come te.” Questo è davvero gratificante.
In questo gruppo dell’Altavilla, c’è qualche giovane in particolare che potrebbe avere un futuro importante?
“Sì, sicuramente. I due giovani che hanno giocato di più quest’anno e che hanno un buon futuro davanti, se continuano ad allenarsi con impegno, sono Michael Trevisan e Alessandro Garbin, entrambi del 2005. Credo possano avere una bella carriera davanti.”
Se pensi al gruppo dell’Altavilla di quest’anno, trovi qualche similitudine con altre squadre del tuo passato che hanno vinto un campionato?
“Quest’anno è stata un’esperienza particolare ed emozionante per me, diversa dalle altre. Non posso paragonarla ad altri gruppi perché, per la prima volta, ho giocato in una squadra in cui tanti ragazzi lavorano. La cosa più bella è stata vivere entrambe le passioni, il calcio e il lavoro. Nonostante la fatica fisica durante la giornata, allenarsi la sera con l’obiettivo di vincere il campionato, gestire la famiglia e il lavoro, è stato qualcosa di unico. Di solito ho giocato con squadre composte da ragazzi che facevano solo i calciatori, mentre quest’anno c’era un mix particolare.
Che consiglio daresti a questi giovani ragazzi?
“La dedizione al lavoro e il sacrificio sono fondamentali. Io arrivo sempre tra i primi agli allenamenti e sono tra gli ultimi ad andarsene. Servono grande passione, cura del proprio corpo e uno stile di vita sano. Questo è molto importante.”
Se dovessi descrivere questa stagione con un aggettivo, sia a livello personale che di gruppo, quale sceglieresti?
“Straordinaria. Ho vissuto tante stagioni, ma questa, avendola vissuta a 40 anni, probabilmente la ricorderò a lungo, perché è la più recente e fresca nella memoria. È stata una stagione bellissima.”
Guardando al tuo futuro, hai già qualche idea?
“Spesso mi fanno questa domanda, ma non riesco ancora a vedere troppo avanti. Non mi sento ancora un ex giocatore. Nonostante i 40 anni, mi sento ancora fisicamente in forma e penso di avere ancora qualche anno davanti. Ci penserò quando sarà il momento di mettere giù la borsa.
Quindi c’è ancora la voglia di giocare in Serie D?
“Sì, sicuramente. Fisicamente sto bene, lo dimostrano sia i numeri che la condizione atletica. Quest’anno avevo già ricevuto offerte dalla Serie D, ma ho scelto di restare vicino a casa e sposare un progetto che mi convinceva.”
Hai un passato da professionista e vivi a Vicenza. Come si fa a non guardare al duello tra Vicenza e Padova? Cosa pensi di questa sfida infinita?
“È una sfida bellissima, che sto seguendo con grande interesse. Penso che alla lunga il Vicenza possa portarla a casa, perché il Padova mi sembra una squadra molto di corsa e potrebbe soffrire l’aspetto fisico nel finale di stagione. Il Vicenza, invece, è una squadra più esperta e con giocatori abituati a gestire certe situazioni. Ovviamente spero che il Vicenza salga direttamente in Serie B, anche se il Padova meriterebbe la promozione magari tramite i playoff.”
Riuscirai a fare un salto al Menti nelle ultime giornate?
“Sì, adesso che il nostro campionato sta finendo e mancano poche partite, voglio portare i miei bambini allo stadio. È da un po’ che non vado e seguo spesso le partite del Vicenza.”
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