Chievo, chiesto il rinvio a giudizio per Campedelli per bancarotta fraudolenta: gli aggiornamenti
mercoledì 26 Febbraio 2025 - Ore 10:28 - Autore: Staff Trivenetogoal
La Procura della Repubblica di Verona, a seguito di un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Verona, ha richiesto il rinvio a giudizio per bancarotta fraudolenta nei confronti di Luca Campedelli, all’epoca amministratore unico dell’“AC Chievo Verona Srl”. La società, precedentemente nota come “Associazione Calcio Paluani Chievo Srl” e successivamente “Associazione Calcio Chievo Srl”, è stata fondata nel 1984 ed è attualmente in stato di fallimento.
Le indagini hanno portato alla luce un complesso sistema fraudolento, attraverso il quale l’amministratore avrebbe falsamente rappresentato una situazione economico-finanziaria solida, occultando il dissesto e la progressiva perdita di patrimonio della società. Questo meccanismo avrebbe inoltre consentito al club di ottenere l’iscrizione ai campionati di calcio, nonostante l’assenza dei requisiti necessari.
Secondo l’accusa uno degli aspetti centrali dell’inchiesta riguarda le operazioni di trasferimento “fittizio” di calciatori con le squadre del Cesena e del Carpi. Questi trasferimenti, effettuati a valori non conformi a quelli di mercato, sarebbero stati registrati esclusivamente a livello contabile, senza che i giocatori cambiassero effettivamente squadra. Tale stratagemma avrebbe permesso al Chievo Verona di contabilizzare plusvalenze fittizie per oltre 35 milioni di euro.
Ulteriori accuse riguardano l’indebita sottrazione di oltre 200.000 euro dalle casse societarie da parte di Campedelli per finalità estranee all’attività d’impresa, nonché il sistematico mancato pagamento degli obblighi fiscali e previdenziali dal 2014 fino alla dichiarazione di fallimento, per un ammontare superiore ai 34 milioni di euro.
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