Palermo, Pohjanpalo si presenta: “Le cose cambiano nella vita, ho fatto una scelta eccellente per la mia carriera”
giovedì 6 Febbraio 2025 - Ore 11:37 - Autore: Staff Trivenetogoal
Queste le dichiarazioni di Joel Pohjanpalo nel giorno della sua presentazione ufficiale a Palermo:
Applausi al Barbera? Quello è un ricordo straordinario che ho nella mia carriera di calciatore e di uomo, 30mila tifosi avversari che ti applaudiscono è stato indimenticabile. E’ incredibile pensare come va la vita, adesso sono qui. Dopo la partita in effetti qualcuno mi chiese se mi fosse piaciuto giocare qui e ho risposto che sarebbe stato bello ed eccomi qua.
Scendere in B? E’ risaputo che con la città di Venezia, squadra e tifosi, il rapporto è stato eccellente, ero il capitano in A. Le cose cambiano nella vita e quando è arrivata la proposta del Palermo e i piani per il futuro, ci ho riflettuto. Avere una prospettiva a lunga scadenza per un giocatore della mia età è importante. Sebbene sia stata una scelta difficile, è stata una scleta eccellente e importante per la mia carriera, mi permette di dare un contributo ad una squadra importante che spero torni presto in A e in quel momento vorrò esserci. Spero di ricevere lo stesso affetto ricevuto a Venezia anche dai tifosi del Palermo.
Ho già sostenuto due allenamenti con la squadra e ho visto qualità altissima, sappiamo tutti che per ottenere risultati dobbiamo lavorare ogni giorno con umiltà costanza e impegno. La partita di domenica sarà difficile e spero di poter dare subito il mio contributo. Qui lo staff e il centro sporitvo hanno una qualità altissima, sono davvero felice di essere qui. Speriamo domenica di ottenere un buon risultato per la squadra. L’incontro con i tifosi di martedi è stato molto bello, ho avuto un riscontro molto emozionante. Centinaia di persone che gridano il tuo nome e con la tua maglia è il sogno di qualsiasi bambino che sogna di diventare calciatore.
Saluto ai tifosi del Venezia? Prima della partita con l’Udinese ho salutato la squadra e ai tifosi, un momento di grande emozione per me. Come dicevo prima nel calcio el cose cambiano e bisogna andare avanti e pensare alla carriera. Posso dare ancora tanto. L’idea di rappresentare i colori rosanero è per me una grande emozione. Avere l’attenzione di tutti fa molto piacere e mi da responsabilità. Il capitolo Venezia è chiuso.
Incontro con Brunori e Dionisi? Ho incontrato Matteo, è stato molto importante, lo conoscevo già è un grande giocatore, di peso. Sul campo abbiamo stabilito subito una grande intesa e in poco tempo non è cosa da poco. La competizione sana aiuta a tirare fuori il meglio di sè, in questi primi allenamenti ho visto che c’è clima da collaborazione. E’ chiaro che da me ci si aspettano i gol e spero di farli per il club, per la squadra e per i tifosi. Spero di mettermi in pista al meglio. Maglia numero 19? Si sà che la mia maglia è sempre stata il 20, quella sarebbe stata la prima scelta ma era impegnata. Il 19 l’ho scelto perche lo usavo ad Amburgo, per me è un numero fortunato. Ho scoperto il grande valore simpolico che quel numero ha qui a Palermo, era quello di Schillaci, l’ero dei Mondiali, sono orgoglioso di averlo scelto.
Cosa ho pensato quanto è arrivata chiamata del Palermo? I primi contatti sono avvenuti un paio di settimane fa direttamente con me. E’ stato chiaro che il Palermo era l’unica squadra di B con cui avrei fatto questo passo. Quando sono andato a Torino per le visite mi hanno fermato già una ventina di tifosi del Palermo. Ho capito subito che in B l’unica soluzione per me sarebbe stata questa, una squadra che ha un valore. Sistema di gioco di Dionisi? Per quanto mi riguarda mia datto facilmente al gioco, sarà l’allenatore ha capire che sistema usare con i giocatori che ha, non ho nessuna difficoltà. Il calcio italiano è molto tattico, ma poi è ciò che succede in campo che va al di là delle tattiche.
Obiettivo Serie A? I tifosi ovviamente desidaro la Serie A al piu presto. Naturalmente è una grande responsabilità per noi, sento il peso delle aspettative e spero di esserne all’altezza. Ai playoff tutto è possibile. Abbiamo tutti lo stesso obiettivo. Casa? A Venezia abitavo in pieno centro storico, io amo immergermi nelle città. Se potrò scegliere io sceglierò di abitare in centro, ma questa domanda è da fare a mia moglie, sarà lei a valutare il posto dove starà bene. Io sceglierò il centro, ma dopo la partita di domenica penseremo anche a questo.
Essere stato capocannoniere in B è stato un grande traguardo, adesso comincio da capo e sono concentrato sul presente. Voglio rispondere al meglio alle aspettative dei tifosi. Arrivo in una squadra già formata e il principale obiettivo è integrarmi. Devo capire come lavorare insieme agli altri. Le pressioni e le aspwettative sono carburante importanti per noi calciatori. Noi calciatori ci nutriamo di adrenalina e forza di andare avanti, l’entusiasmo dei tifosi si guadagna non è scontato e spero di meritarmelo.
Attaccante della storia del Palermo a cui mi ispiro? Grandi nomi nella storia, chi ricordo piu chiaramente è Luca Toni, lo guardavo in tv da piccolo e capivo già che aveva dei valori. Tutti i calciatori si ispirano ad altri grandi attaccanti. Io l’Haaland di Palermo? Naturalemnte essere entrato nella galassia City è per me un sogno incredibile, sono feliccimo di farne parte. Non mi piace paragonarmi o essere paragonato ad altri. Ogni situazione è giusto per ogni squadra- Mi piace essere ricordato come Pohjanpalo del Palermo. Sicuramentew Haaland è un grandissimo calciatore e cerco di imparare anche da lui, ma il mio obiettivo è esssere ricordato per quello che sono adesso e in questa squadra.
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