Renate-Vicenza, Laezza: “È ancora presto per parlare. Pensiamo al nostro percorso e vediamo come andrà a finire”
sabato 1 Febbraio 2025 - Ore 21:58 - Autore: Giulio Pavan
Queste le dichiarazioni di Giuliano Laezza dopo Renate-Vicenza: ““Abbiamo fatto un testa contro testa e mi si aperta una ferita, in un punto in cui esce parecchio sangue. Sono stati bravi i medici a medicarmi per far sì che riuscissi a ritornare in campo subito. Gioia? Siamo stati premiati. Nel primo tempo abbiamo fatto più fatica a livello di palleggio e di gioco. Nel secondo abbiamo spinto, siamo stati più coraggiosi e abbiamo dato tutto e siamo stati ripagati da una grande vittori.
Spinta in più dai difensori? Su un campo così si fa più fatica, avendo tanti giocatori di qualità. Siamo stati bravi tutti nel portare a casa un risultato veramente importante. Ha condizionato sapere il risultato del Padova? Ovvio che lo sapevamo, ma stiamo facendo un percorso importante, ci siamo parlati tra di noi e pensiamo solo al nostro percorso e al nostro cammino. Ora è ancora presto per parlare, la classifica la vediamo ma sappiamo che è ancora lunga e difficile, con partite importanti. Dobbiamo continuare a pensare partita dopo partita. Ci abbiamo creduto sempre? Stiamo disputando un gran campionato, come lo stanno facendo anche loro. Il distacco prima era più grande, ma siamo sempre rimasti sul pezzo, sempre concentrati sul nostro obiettivo, continuiamo a pensare al nostro percorso e vedremo poi come andrà a finire. Sicuramente non è facile, perché vinci ma sei ancora lì e mentalmente è dura ma abbiamo una rosa e uno staff con persone che riescono a gestire queste pressioni. Rigore su Morra? C’è stato il tocco del difensore su Claudio, per me era rigore, ha visto in maniera diversa e va bene così. Trattenuta su me e Della Latta? Senza VAR è difficile vedere e chiamare un rigore così. Voci di mercato? C’erano state ma il mio obiettivo era rimanere a Vicenza per provare a vincere il campionato. Dobbiamo essere tutti sul pezzo, chi gioca, gioca, abbiamo bisogno di tutti e dobbiamo farci trovare tutti pronti”.
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