Mestre, serve più costanza nei risultati. Tacchinardi: “I tifosi fanno bene a contestarci: il lavoro è l’unica medicina che conosco”
lunedì 28 Ottobre 2024 - Ore 17:00 - Autore: Pietro Zaja
Il Mestre perde la seconda partita consecutiva contro la Calvi Noale e cade al quattordicesimo posto in classifica a 13 punti, con 4 vittorie, un pareggio e 6 sconfitte all’attivo. Dopo aver perso per 1-2 al Baracca contro la Dolomiti Bellunesi, in vetta alla classifica a pari punti con il Campodarsego di Maurizio Bedin a 25 punti, gli arancioneri sono crollati in casa della Calvi Noale, neopromossa in Serie D che sta stupendo. Gli Orange cadono per 2-1 in trasferta e si confermano incostanti nei risultati. Un percorso condizionato da molti alti e bassi: una vera e propria montagna russa d’emozioni per i tifosi mestrini. Starà a Mario Tacchinardi trovare il giusto equilibrio per provare a puntare alle zone della classifica che contano davvero, quelle playoff.
Proprio il tecnico arancionero ha parlato al termine della sfida persa per 2-1 con la Calvi Noale: “Dispiace, perché ancora una volta abbiamo preso gol al primo tiro in porta degli avversari. Quando prendi gol le partite vengono condizionate e loro sono una squadra che palleggia molto bene. Noi siamo andati fuori giri dopo aver preso il secondo gol. Nel secondo tempo, invece, abbiamo fatto bene cambiando anche il sistema di gioco, mettendo il trequartista dietro alle punte. Abbiamo cambiato passo e ritmo e infatti è arrivato il gol del pareggio. Purtroppo, però, facciamo degli svarioni difensivi che ci costano i punti. Peccato, perché i ragazzi, secondo me, la partita l’hanno fatta. Ci vuole qualcosa in più, perché la classifica parla chiaro. I tifosi hanno ragione a contestarci: dobbiamo lavorare di più in settimana per colmare le lacune che abbiamo. Sono passate undici partite e questi difetti non ce li siamo ancora tolti. L’unica medicina che conosco è il lavoro e i ragazzi devono essere consapevoli che dobbiamo lavorare di più in settimana. L’espulsione è arrivata alla fine, quindi non credo che abbia condizionato la partita. Era giusto il pareggio, ma anche in altre partite in cui sarebbe stato giusto il pari non siamo riusciti a raggiungerlo, per demeriti nostri e meriti anche degli avversari. Mi dispiace per i ragazzi, che secondo me si allenano bene, per i tifosi e per la società”.
Foto: AC Mestre Facebook
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