Padova-Vicenza, Andreoletti: “Nelle griglie estive loro erano al primo posto, ma non cambierei i miei con nessuno”
sabato 5 Ottobre 2024 - Ore 12:09 - Autore: Staff Trivenetogoal
Queste le dichiarazioni di Matteo Andreoletti rilasciate alla vigilia del derby Padova-Vicenza: «Affrontiamo i favoriti del campionato per budget e non solo. Sarà una gara fisica, ricca di duelli. Il nostro obiettivo sarà vincerli. Classifica? È gratificante, ma non si chiude il campionato ad ottobre. Non sarà una gara determinate. Ritiro pre derby? Questa volta si, perché giochiamo alle 15:00. Questione di orari. Primo derby? Si percepisce che non è una partita come le altre. È molto sentita per tanti motivi, un po’ di tensione c’è, ma nel momento in cui fischierà l’arbitro tutto si dissolverà. Questa gara è bellissima. Vecchi? È un mister più esperto di me, sarà un bel duello, ma faremo di tutto per batterlo. Le sue squadre sono molto pratiche e subiscono pochi gol. Sono molto organizzati difensivamente ed hanno qualità davanti. Noi giochiamo con tanti giocatori offensivi e non ci snatureremo. Al momento siamo stati più e più bravi degli altri, ma domani sarà un bel test. Fortin gioca, sul resto non saprei dirlo. A sinistra sto facendo riflessioni sul quarto di destra. Kirwan più difensivo, Capelli più offensivo. La scelta sarà se penseremo su noi stessi o se sceglieremo una gara più difensiva. Non cambierei i miei con nessuno. Oggi siamo primi, ma nelle griglie estive il Vicenza era al primo posto. Sono andati a 90′ dalla B, giusto abbiano gli oneri e gli onori dell’essere favorita. Noi faremo di tutto per impensierirli. Gli approcci alla gara? Mi preoccupa, ma cercheremo di partire a 1000. Dovremo cercare di andare in vantaggio noi e ricordo che nelle ultime 3 abbiamo fatto 7 punti. Della Morte? Se lavoriamo sui raddoppi ci sbilanciamo. Dovremo essere bravi a lavorare di reparto e nei duelli, sempre rispettando la nostra idea. L’Appiani? Giocare con i tifosi a bordo campo ci aiuterebbe. Non avere gli ultrà allo stadio non ci fa piacere e ci penalizza. Per vincere serve equilibrio, ma sappiamo che possiamo fargli male con la nostra filosofia».
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