Lecco-Venezia, Vanoli: “Partita pericolosa, da giocare con testa e con calma: abbiamo provato ad allenarci sul sintetico”
venerdì 19 Aprile 2024 - Ore 14:25 - Autore: Pietro Zaja
Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico del Venezia Paolo Vanoli, alla vigilia della partita di domani pomeriggio, ore 16:15, in trasferta contro il Lecco ultimo in classifica: “Mi aspetto una partita pericolosa, perché il Lecco giustamente con il cambio di allenatore ha ripreso fiducia ed entusiasmo. Finché hanno una possibilità lotteranno. Non meritano la classifica che hanno. Si gioca su un terreno di gioco completamente diverso, abbiamo provato ad allenarci anche sul sintetico. Sono quelle partite insidiose da giocare con testa e con calma. Da adesso in poi sappiamo che cosa dobbiamo fare. Io faccio l’allenatore e il presidente fa il presidente. Parlare oggi di futuro per me è un’idiozia. Voglio che i giocatori siano concentrati: sarebbe stupido farlo quando davanti a noi c’è un traguardo importante. Facciamo una cosa alla volta. Ho una grandissima fortuna: sono riuscito a costruire un grande gruppo e penso che qualsiasi persona ha voglia di arrivare a questo grande traguardo. Inutile nascondersi. Purtroppo chi non vive nel mondo del calcio non ha capito quanto sia stata difficile gestire la prestazione di Ascoli. Con la Reggiana siamo usciti dal campo per colpa nostra, ma a questa squadra non si può dire nulla. La mia preoccupazione era una stangata psicologica a livello mentale importante, quindi, quando ho detto ai ragazzi che la prestazione di Ascoli è stata una buona prestazione, secondo me hanno saputo rispondere alla grande. Nell’ultima partita hanno risposto ancora alla grande, grazie anche ai nostri tifosi. Era nostro dovere riconquistarli. Noi siamo concentrati sulle prestazioni, perché portano ai risultati. Domenica hai vinto su due palle inattive, ma la prestazione è stata importante, questo conta. Il compito mio e dei giocatori è sul campo. Tutto ciò che ci circonda non ci interessa niente. Non è un mio compito dedicarmi a questo. Ho bisogno di tanti giocatori e ho la fortuna di avere anche la scelta in base alla situazione della partita. Tutti devono essere pronti per una causa importante, per un sogno. E’ una cosa che continuo a ripetere mille volte: a volte si diventa eroi in cinque minuti. E voglio che i miei giocatori vivano questi momenti. Chi sta in panchina fa il tifo per i propri compagni e deve avere anche il desiderio di entrare in campo. Tutte le scelte sono tecniche, di un allenatore che cerca di arrivare in ogni modo a questo grande sogno. Un allenatore intelligente deve anche riflettere sul terreno di gioco in cui giochiamo. Tutti devono essere coinvolti in un progetto, questo gruppo, ormai, ha la mia piena fiducia. Bisogna lottare. I giocatori è da un anno e mezzo che stanno dimostrando che sono attaccati a questa maglia. Ormai questi giocatori sanno cosa voglio dire loro quando li riprendo. Idzes, come tanti, è un giocatore che ha un futuro importante, ma è normale che in una rosa come quella del Venezia c’è competizione. Se non c’è, difficilmente riesci a tenere queste posizioni. Quando si ha la competizione bisogna anche sapere mettersi l’elmetto e avere la mentalità giusta. Me l’hanno insegnato a me e io lo sto insegnando a loro. I giocatori stanno tutti bene, vediamo solo come sta Modolo, che ieri ha avuto un piccolo risentimento al flessore. La parola “decisiva” mi dà fastidio: sappiamo che per arrivare al nostro sogno ci vogliono tot punti, così è. Nessuno ti regala qualcosa. Ho detto ai ragazzi di andare a pensarci bene, perché sono queste le partite che ti fanno perdere gli Scudetti. Si può vincere giocando bene o meno bene. Dobbiamo sempre giocare bene. Oggi abbiamo quell’obiettivo: quando non ci sarà più, semmai penseremo ad altri obiettivi. Voglio che sia una stagione ricca, speriamo, di grandi soddisfazioni. Mi fa piacere avere il miglior attacco, perché in questi due anni la nostra squadra ha prodotto tanto. Dovevamo essere più cinici a chiuderla prima, le energie poi le risparmi, ma io penso che anche la difesa stia facendo bene. Due clean sheet nelle ultime tre, ma gli alti e bassi fanno parte della stagione. Giocare su un campo sintetico cambia: magari il giocatore più leggero fa meno fatica, il rimbalzo della palla è diverso, il calciare pure… Non sono alibi, ma sono cose che oggi bisogna tenere in considerazione. Il giocatore più tecnico e brevilineo ha vantaggio. Fa parte della strategia. Poi, c’è anche l’eccezione di uno che è bravo in tutti e due i campi eh. Ma sono cose che vanno provate. E’ un campo anche scivoloso, quindi anche i dettagli sulla scarpa sono fondamentali. Voglio portare i ragazzi oggi nel sintetico per farli capire anche queste cose qua”.
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