Venezia, Antonelli: “Pohjanpalo alla Lazio? Non ci hanno mai chiamato, per ora non c’è nulla. Troppo duri i commenti post Ascoli”
giovedì 11 Aprile 2024 - Ore 12:51 - Autore: Staff Trivenetogoal
Il direttore sportivo del Venezia Filippo Antonelli ha parlato di Joel Pohjanpalo e dell’indiscrezione emersa dal Messaggero di un interesse della Lazio per Pohjanpalo: “Mi sembra strano che sia una voce che arriva dalla Lazio che ha ancora partite da giocare e lotta per un piazzamento in Europa, penso sia una voce che è emersa nel circuito dei procuratori. Non penso che la Lazio debba lavorare mediaticamente per arrivare a Pohjanpalo, non ci hanno mai chiamato quindi per ora non c’è nulla”. E poi ancora: “In una delle mie prime interviste di agosto avevo usato la parola equilibrio, facendo appello a tutti di usare questa parola, dicendo che questo gruppo avrebbe lottato fino in fondo per far felici i tifosi. Analizzando le cose credo che la squadra agli ordini di Vanoli abbia risposto a questi propositi e a inizio anno avremmo pensato il piazzamento attuale come un grande risultato. Dico questo perché dopo il risultato con l’Ascoli, dopo la sconfitta con la Reggiana, un campo difficile, ho visto una squadra che ha combattuto in una partita difficile, dove potevamo anche andare in vantaggio. Ho letto dei post partita un po’ troppo duri nei confronti dei nostri giocatori, che non rispecchia secondo me la difficoltà della partita e il momento della stagione. Ho visto anche che c’è stato molto risalto per l’assenza di Pohjanpalo, a cui faccio gli auguri per l’arrivo della sua primogenita. Chiaramente l’assenza del capocannoniere pesa, ma abbiamo anche un altro giocatore importante come Gytkjaer. Altre volte è mancato Joel ma abbiamo sempre sopperito grazie all’organizzazione data da Vanoli e al lavoro di tutti, chiaramente si vorrebbe sempre dominare, ma a volte ci sono anche gli avversari. Penso che dobbiamo continuare a portare avanti il concetto dell’equilibrio, questa squadra ha voglia di fare bene e di ottenere risultati, penso che ci contraddistinguere da qui alla fine. Io, Molinaro, Vanoli e tutto il gruppo squadra abbiamo veramente a cuore questo momento, prepareremo partita dopo partita per cercare di far vedere quel Venezia con entusiasmo ed arrembante che i nostri tifosi conoscono. Colgo l’occasione per ringraziare i nostri tifosi, che sono sempre presenti. Per la vendita dei biglietti della gara con il Brescia abbiamo riattivato il discorso di Venezia Unica, quindi, ci sono 11 punti vendita in più. Ho visto che c’è simbiosi tra questa squadra e gli umori del pubblico, questo ci ha portato l’anno scorso all’onda finale che c’è stata. L’iniziativa di aprire altri 11 punti vendita spero che possa agevolare la vendita dei biglietti. Per me il grande equilibrio che c’è stato dall’anno scorso fino a quest’anno è quello che va portato avanti, questa squadra sta facendo qualcosa di eccezionale insieme ad allenatore e gruppo squadra. Dobbiamo spingere l’ambiente, ma senza tutte le componenti, ovvero società, stampa, tifosi, squadra, non possiamo raggiungere il traguardo. Il Venezia non gioca per il secondo posto da trent’anni, non arriva quarto da ventitré anni, ha fatto dieci anni di Serie B bisogna che riconosciamo questa cosa qua. Abbiamo bisogno di spinta non di parlare di mercato, che manca questo o quest’altro, bisogna parlare della partita con il Brescia. Ero lì ad Ascoli e posso assicurare che non era un ambiente semplice, le gare poi sono influenzate ora dal risultato. Eravamo reduci da una mazzata, non sindaco le critiche, però il filone successivo non è stato improntato sul Brescia e sul fatto che, se vinciamo questa partita ipotechiamo i playoff e avviciniamo già un piazzamento come il quarto posto che non è da buttare. Lo ripeto perché vengo da un ambiente come il Monza che non è mai andato in Serie A, dove alla prima sconfitta veniva subito fuori il discorso che non si poteva andare in Serie A, la storia di Pozzetto e altro, trovo importante battere su questo perché noi abbiamo i mezzi per andare in Serie A, ora bisogna però spingere. Quando perdi a sette otto giornate dalla fine è normale che ci sia un contraccolpo. Il ko con la Reggiana? La spiegazione è che in questo campionato non puoi abbassare la guardia e pensare di aver già vinto sul 2-0, non dico che i nostri giocatori l’abbiano fatto, però prendi un gol, ti innervosisci, prendi un altro gol ti vieni l’ansia e perdi. Questo campionato dimostra che conta solo la partita successiva, non si può pensare al dopo, la gara con Il Brescia condizionerà le altre perché adesso ogni gara pesa e tra tre giornate potremmo essere comunque di nuovo secondi. Penzo bolgia? Sì spero che sia così, stiamo portando avanti. Il presidente Niederauer sta tornando in Italia, ci dirà lui poi per quanto potrà restare ma ci sarà vicino in questo rush finale”
Commenti
commenti