Venezia, Grandi: “Joronen e Bertinato sono due punti di riferimento: anche a 31 anni bisogna avere sempre l’umiltà di imparare”
mercoledì 20 Marzo 2024 - Ore 11:41 - Autore: Staff Trivenetogoal
Questa mattina presso la sala stampa di Ca’ Venezia, è intervenuto davanti ai microfoni il portiere Matteo Grandi:
“E’ un campionato molto avvincente, la classifica è molto corta e ce la giocheremo fino alla fine. Ci saranno otto finali da affrontare nel miglior modo possibile, solo chi ci sarà più lucido e determinato a raggiungere l’obiettivo ce la farà. Ci sono squadre molto attrezzate, noi siamo una squadra giovane, propositiva, entusiasta con tutte le carte in regola per competere. Nel mio ruolo, nonostante io abbia 31 anni, bisogna avere sempre l’umiltà di imparare, Joronen e Bertinato hanno tante qualità e caratteristiche diverse dalle mie, per me sono due punti di riferimento importanti perché hanno avuto due formazioni nel ruolo di portiere diverse dalla mia. Dentro e fuori dal campo bisogna sempre migliorare e crescere sia a livello personale che all’interno di un gruppo.
Il Mister è esattamente come lo si vede da fuori, pretende tanto da tutti, esige che l’allenamento sia fatto al massimo per andare poi forte anche in partita. E’ bravo nella gestione del gruppo, coinvolge tutti e non si fa problemi a schierare un giocatore piuttosto che un altro se serve. Tutto ciò che fa lo fa per tirare fuori il meglio da te, quando mi dice qualcosa lo fa per il mio bene e per la mia crescita personale. In un gruppo ci sono tanti leader, nel mio ruolo che non è primario all’interno del campo, cerco di essere una persona importante per lo spogliatoio. In campo siamo molto uniti ed è la cosa più importante, oltre ad essere bello da vedere.
La voglia di arrivare al traguardo e la lucidità faranno la differenza, la squadra è cresciuta tantissimo ha sempre reagito anche ai momenti meno positivi facendo delle ottime prestazioni. Questa sosta cade a pennello, per ricaricare mentalmente e fisicamente ed affrontare al meglio le ultime partite. Venezia è una piazza importante che vuole puntare in alto, con un progetto dietro che mi ha stimolato a venire qui. Conoscevo l’ambiente in cui mi sarei andato a trovare, conoscevo il metodo di lavoro del Mister, sono considerato alla pari dei miei colleghi e tutto ciò ha giocato un ruolo importante nella mia scelta.“
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