Mestre, Canato: “Alla squadra darò la mia fame da attaccante: dentro lo spogliatoio c’è un bel clima”
venerdì 19 Gennaio 2024 - Ore 12:30 - Autore: Pietro Zaja
Queste le dichiarazioni rilasciate a TG Plus Venezia da Filippo Canato, nuovo attaccante del Mestre, che ha già esordito con la maglietta arancionera nella vittoria di domenica per 2-0 contro la Luparense: “Facevo il portiere a Venezia, ma le cose non andavano benissimo, così abbiamo cambiato. Non avevo stimoli a giocare in porta e volevo provare a cambiare ruolo. Giocando delle partitelle mi piaceva molto fare l’attaccante, così sono andato al Favaro, anche se non ho mai completato un campionato per via del Covid. Così sono andato all’Union Pro, dove sono riuscito a risaltare le mie doti da punta e diciamo che è andata molto bene. Dopo quell’anno scelsi di andare a giocare nella Primavera del Monza. Non è stato un anno molto prolifico, ma di esperienza, così ho fatto sei mesi da professionista all’Arzignano e ora la scelta è stata di venire a giocare nel Mestre. Darò la mia fame da attaccante alla squadra. Sono venuto in un periodo abbastanza difficile per il Mestre, ma siamo riusciti a vincere 2-0. E’ stato bello vincere, anche per alzare l’animo della squadra. Proveremo a fare di più. Sono un po’ mestrino, abito qui vicino e giocare vicino a casa è sempre una bella cosa, soprattutto se hai amici o famigliari che possono venire a vederti e a stimolarti. Può darti una mano in partita. Il clima dentro lo spogliatoio è stato bellissimo, mi sono sentito partecipe sin da subito ed è stato molto bello vedere la squadra festeggiare per la vittoria. Dà una mano. Fortunatamente sono veloce oltre che strutturato fisicamente. In questi ultimi anni ho migliorato a usare il corpo, nelle giovanili non lo usi tanto come nelle prime squadre. La struttura fisica è la prima cosa che ti chiedono, devi tenerla in ogni caso. I miei idoli personali sono Cristiano Ronaldo e Alessandro Del Piero. E’ il mio giocatore preferito italiano e mi ispiro a loro. Per quanto riguarda il mio ruolo, l’ideale sarebbe Ibrahimovic, ma bisogna lavorare moltissimo per provare quantomeno a somigliargli. Ogni anno cerco di fare sempre del mio meglio. Bisogna avere pazienza e lavorare, perché se si pretende troppo non si va da nessuna parte. Conoscevo Mozzo perché giocavamo insieme al Venezia quando ero portiere, ma per il resto non conoscevo nessuno del gruppo squadra. Cercheremo di dare ai tifosi quello che si meritano”.
Foto: AC Mestre Facebook
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