Spezia-Venezia 6-5 d.c.r, Pohjanpalo e Gytkjaer recuperano due volte il risultato, ma i lagunari perdono ai rigori
lunedì 14 Agosto 2023 - Ore 23:52 - Autore: Pietro Zaja
La prima della stagione, dopo una tournè in Olanda e un mercato che ha portato in laguna i soli Idzes, Sverko e Gytkjaer, è una gara infinita per i lagunari. Non bastano i tempi regolamentari per decidere la sfida di Coppa Italia tra Spezia e Venezia: la prossima avversaria del Sassuolo ai sedicesimi di finale si è decisa soltanto ai calci di rigore. A spuntarla lo Spezia, che dopo il 2-2 i 120’ di gioco vincono sul totale di 6 a 5 dopo i calci di rigore. Decisivo l’errore dal dischetto di Zampano. Venezia eliminato dalla Coppa Italia.
Il Venezia non parte male, scende in campo con una buona intensità di gioco, ma si lascia imbucare e colpire da un attento Spezia che approfitta delle disattenzioni e incertezze di una difesa a tratti traballante. Il primo tempo termina per 1 a 0, con il gran gesto atletico di Antonucci che porta avanti i suoi al 19’. Reca recupera palla sulla trequarti, a sbagliare gli arancioneroverdi in uscita, galoppa sulla fascia mancina finché il campo non finisce e crossa dentro l’area per l’inserimento dell’ex Roma e Cittadella, che allarga il piattone destro e insacca angolando la traiettoria e spiazzando Joronen. Spezia avanti, trainati dal tridente mobile composto dall’autore del gol, da Verde e Moro. Capitan Pohjanpalo, di carattere, prova pure a sbloccare il risultato con un diagonale al 6’, servito in profondità da un gran filtrante di Johnsen, ma la palla termina a lato; Tessmann giostra con maestria in mezzo al campo sventagliando a destra e a sinistra la sfera e lasciando partire dal suo mancino un gran bolide che sfiora l’incrocio dei pali; Zampano e Candela tentano di accendersi sulla fascia a suon si sgasate, dribbling e cross. Nulla da fare: davanti la squadra non gira male e prova a impensierire Dragowski (annullato un gran gol a Pohjanpalo, servito sempre da Johnsen) soprattutto reagendo allo svantaggio, ma è la difesa a mostrare segni di cedimento. Idzes e Sverko non sembrano avere ancora un gran feeling, perdono qualche pallone di troppo e concedono ai ragazzi di Alvini pure la possibilità di raddoppiare. Il solito asse Reca-Antonucci morde, il palo salva tutto. Stesse dinamiche precedenti: accelerazione del polacco sulla corsia laterale, palla dentro e Antonucci in anticipo sul difensore ex Go Ahed Eagles in scivolata non riesce a insaccare. Frizzante Johnsen. Andersen ed Ellertsson, ex della partita, di sostanza.
Nella ripresa i ritmi di gioco si alzano e ad aprire le danze è proprio chi lo aveva fatto nel primo tempo. Pohjanpalo viene servito in area di rigore da Zampano, ma la sua conclusione quasi in acrobazia viene deviata e finisce fuori. Poco dopo ci prova pure lo Spezia con Antonucci, che sgancia un destro a giro che Joronen respinge all’ultimo, ma è proprio Pohjanpalo al 54’ a pareggiare i conti: Reca non controlla al meglio un pallone, Pierini ne approfitta e serve con un filtrante Pohjanpalo, che spedisce in rete l’1-1, aiutato anche dalla traversa. Rientra subito in partita lo Spezia dopo il gol subito, con Amian che calcia con il mancino e impegna Joronen, ma soprattutto con un calcio di rigore concesso da Baroni in seguito a un tocco di mano in area di rigore di Andersen. Dal dischetto Moro, che angola sulla sinistra e riporta avanti i suoi al 60’. E pensare che Joronen ci stava arrivando. Tutto da rifare per il Venezia, che torna sotto nel punteggio. Solo una bozza di reazione, poi Sverko, autore di una prestazione alquanto negativa, interviene con un fallo senza senso in area e regala un altro penalty. Questa volta si presenta Esposito sul punto di battuta, ma Joronen si impone e para, deviando in corner. Al 67’ Vanoli interviene dalla panchina, passa dal 4-3-3 al 4-3-1-2 e spedisce in campo Gytkjaer e Busio, al posto di Pierini e Andersen. L’attaccante danese si sistema al fianco di Pohjanpalo, Johnsen si piazza alle loro spalle. Il Venezia aumenta i giri del motore e prova ad affacciarsi con più regolarità dalle parti di Dragowski mandando in affanno la difesa spezzina. L’insistenza veneziana aiuta, tanto che all’80’ viene concesso il terzo calcio di rigore della partita, questa volta per il Venezia. Dagli undici metri Gytkjaer, che tocca uno dei suoi primi palloni regalando il pareggio e siglando la sua prima rete in arancioneroverde. I ritmi calano, la non ottimale condizione fisica inizia a farsi sentire, ma è lo Spezia che prova ad insistere nei minuti finali. I 6’ di recupero scorrono, è pareggio e si va ai tempi supplementari.
Nei 30’ supplementari parte fortissimo lo Spezia, che in seguito a una discesa sulla fascia di Bastoni, entrato al posto di Reca, riesce a calciare verso la porta con Ekdal: Joronen blocca in due tempi. Stanchezza in campo, ma è comunque battaglia. Pohjanpalo lotta su ogni pallone, Johnsen non molla di un centimetro e al 96’ prova la conclusione rasoterra bloccata però senza problemi, Tessmann continua a manovrare con personalità e classe. Qualche altro squillo, ma nulla di così pericoloso. Nel secondo tempo entra anche Modolo al posto di uno sfinito Johnsen, Cassata ci prova di testa dagli sviluppi di un corner, ma è al 116’ che arriva l’occasione più importante. Francesco Pio Esposito, fratello di Salvatore partito titolare, si gira sul destro in area, servito da Krollis, e mira verso la porta. Solo un miracolo di Joronen nega la gioia del gol al terzo dei fratelli Esposito. E Al 120’, sponda Venezia, Gytkjaer si gira ai limiti dell’area piccola e sfiora il legno. Fortunatissimo lo Spezia. Un’occasione per parte, ma è calci di rigore. Risulta decisivo il calcio di rigore sbagliato da Zampano. A passare il turno lo Spezia, che aveva trasformato l’ultimo rigore con Bastoni.
SPEZIA 6-5 VENEZIA d.c.r.
Marcatori: 19’ Antonucci (S), 54’ Pohjanpalo (V), 60’ rig. Moro (S), 81’ rig. Gytkjaer (V)
Sequenza rigori: Krollis (S) gol; Pohjanpalo (V) parato; Esposito F. (S) parato; Cheryshev (V) gol; Esposito S. (S) gol; Gytkjaer (V) gol; Kouda (S) gol; Busio (V) gol; Bastoni (S) gol; Zampano (V) alto.
SPEZIA (4-3-3): Dragowski; Amian, Muhl, Nikolaou, Reca (90’ Bastoni); Bandinelli (77’ Ekdal), Esposito S., Zurkowski (56’ Kouda); Verde (56’ Cassata), Moro (85’ Krollis), Antonucci (77’ Esposito F.). All.: Massimiliano Alvini (A disposizione: Cipot, Joao Moutinho, Candelari, Zoet, Zovko, Bertola, Serpe, Pietra, Holm).
VENEZIA (4-3-3): Joronen; Candela (113’ Bjarkason), Idzes, Sverko, Zampano; Ellertsson (83’ Fiordilino), Tessmann (113’ Cheryshev), Andersen (69’ Busio); Pierini (69’ Gytkjaer), Pohjanpalo, Johnsen (105’ Modolo). All.: Paolo Vanoli (A disposizione: Ullmann, Da Pozzo, Novakovich, Busato, Bertinato, Grandi).
Ammoniti: 26’ Idzes (V), 62’ Sverko (V), 98’ Nikolaou (S)
Espulsi: /
Arbitro: Baroni
Assistenti: Ricci – Fontani
IV: Andreano
Var: Piccinini
Avar: Meraviglia
Minuti di recupero: 1’ pt, 6’ st, 0’ pts, 0’ sts
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