Treviso, l’analisi della rosa per la prossima stagione: quattro conferme, innesti di esperienza e molti giovani
venerdì 4 Agosto 2023 - Ore 14:30 - Autore: Pietro Zaja
Il ds Attilio Gementi si è dato da fare. Dentro Florindo in panchina, nuove idee e molti giocatori per il prossimo campionato di Serie D del Treviso, che si prospetta davvero complesso viste le compagini che faranno parte del girone C (Mestre, Clivense, Union Clodiense, Cjarlins Muzane e Luparense su tutte). Dopo i molti anni travagliati vissuti dal club nello scorso decennio, i biancocelesti sembrano aver trovato una loro dimensione, che più si addice al blasone del club e della città, di certo non priva d’importanza e di storia. Il progetto è serio, la squadra parrebbe valida e i tifosi rinati. Basti pensare che nell’ultima giornata di campionato della scorsa stagione, nella decisiva partita per la promozione contro il Giorgione, terminata poi 2 a 0 con reti di Posocco e Sottovia, al Tenni erano presenti circa 3500 persone. Non poco, soprattutto per una categoria come l’Eccellenza. La piazza si è rianimata, il calcio a Treviso sta riprendendo vita e attorno al club di via Ugo Foscolo s’intravede ottimismo. E il progetto messo in piedi da Gementi, coadiuvato dalla società e dal “Consorzio Treviso Siamo Noi”, lascia ben sperare. Però, testa al campo, lì si scoprirà di più. Florindo non ha di certo poche responsabilità, visti anche i nomi, alcuni altisonanti, che compongono la rosa. Una rosa ben costruita, un mix di giovani e calciatori più esperti, per un contrasto generazionale che potrà fornire freschezza ed esperienza allo stesso tempo. Andiamo, quindi, ad analizzare la rosa completa del Treviso per la prossima stagione.
Si parte dalla porta, come sempre. Out Lombardi e Fiorenzato, che si erano dimostrati validi interpreti, ma in alcune occasioni un po’ traballanti, dentro Sperandio (2005) e Salviato (2005), non Simone, ma Filippo. Entrambi giovanissimi. Linea verde tra i pali, dunque. Il primo arriva dalle giovanili del Venezia, il secondo da quelle del Pordenone. Stabilire chi possa essere il titolare, almeno ad ora, pare difficile, anche se un indizio è arrivato dalla prima sfida amichevole dei biancocelesti giocata contro il Montebelluna, finita per 2 a 0 con reti di Farabegoli e De Poli. A partire dal 1′ tra i pali, infatti, è stato Sperandio. Dovrebbero giocarsi loro due la maglia numero 1. Più indietro nelle gerarchie Mulattieri e Maikol, classe 2006, convocati comunque per il ritiro a Paluzza.
In difesa hanno saluto in tantissimi (Stefani, Boron, Severgnini, Boscolo Berto, Busatto, Shukolli, Marinello e Ghiraldo) ed è stato confermato il solo Simone Salviato, capitano della squadra alla terza stagione nella Marca. Una carriera tra B e C ad altissimi livelli e moltissima esperienza al servizio di Florindo. Se ci mettiamo pure Romano Perticone la retroguardia biancoceleste non pare neanche da Serie D. Un duetto che farebbe invidia anche a squadre di categorie superiori. Autentico capolavoro del ds, che è riuscito a battere la concorrenza accaparrandosi il centralone ex Cittadella. Chissà che la coppia di centrali non possa essere proprio formata da loro due. L’età sta avanzando, ma possono ancora dire la loro e creare una fortezza a protezione della porta. Alternativa di livello, Raggio (classe 2001), titolare contro il Montebelluna, così come Farabegoli (1999), autore della rete dell’1-0 nella prima amichevole. Sulle corsie esterne, dovesse essere confermata la difesa a quattro che lo stesso Florindo ha proposto in conferenza stampa di presentazione, la situazione sembra chiara: Mariutto e Latuchella sulla sinistra, Borsato e Mambelli sulla destra. Frecce giovani tutte del 2004, piene d’ossigeno nei polmoni, pronte a sgasare a più non posso sulle corsie laterali.
Capitolo centrocampo, forse il più complesso vista l’abbondanza di giocatori in questo reparto. Anche l’anno scorso, con Cunico alla guida della squadra, il centrocampo era schierato in campo a tre, escludendo i due esterni di fascia in caso di 3-5-2. Un play ad elaborare le manovre di gioco, due mezzali d’inserimento e di sostanza al suo fianco, senza dimenticarsi del trequartista, che quest’anno rischia di sparire in favore di un 4-3-3 (insomma, un attaccante in più, un centrocampista in meno). Il 4-3-1-2 resta comunque una valida opzione in caso di necessità, con De Poli, uno dei migliori dell’anno scorso, trascinatore della squadra assieme a Sottovia e Posocco a suon di filtranti decisivi e giocate di alto livello, prontissimo a spostarsi in quel ruolo. Non ci saranno più il play Malagò e le tante mezzali Soncin, Simeoni, Masoch e Mosca su tutti, ma anche qui gran rivoluzione con il solo De Poli confermato. Di centrocampisti ne sono arrivati ben sei: Gabriel Nunes (1994), Gabriel Leite Borges (1995), Diego Simonetta (2002), Alessio Arcopinto (2003), Francesco Meola (2003) e Marco Beccaro (1989). Molte soluzioni. Ci sarà da provare, ma contro il Montebelluna sono scesi in campo dal 1′ Simonetta, Meola e Arcopinto, con Beccaro esterno alto di fascia. Soluzioni differenti, gran possibilità di manovra per il tecnico, che potrà spostare le pedine a proprio piacimento vista la duttilità della rosa. Una risorsa in più, senza dimenticarsi degli ex Juniores Edoardo Sorrentino e Marco Crosatto, che proveranno a insidiare i compagni di squadra.
In attacco, infine, Florindo non potrà fare a meno di bomber Sottovia, che dovrebbe occupare il ruolo centrale del reparto offensivo. Le opzioni, qui, sono due: una in caso di 4-3-3, l’altra in caso di 4-3-1-2. Se Florindo dovesse preferire un tridente lì davanti, allora Gnago potrebbe giocare sulla fascia assieme a un centrocampista spostato ad esterno, oppure con l’inserimento di Posocco come ala, con Sottovia e De Respinis che se la giocherebbero per una maglia dal 1′; in caso di 4-3-1-2, invece, ci sarebbero due posti per quattro maglie: Posocco partirebbe indietro nelle gerarchie e se la giocherebbero principalmente gli altri tre. E’ ancora presto per giungere a conclusioni, si trattano solo di ipotesi e di una prima infarinatura di quello che potrebbe essere lo schieramento tattico del Treviso per la stagione 2023-2024. Quel che è chiaro, però, è che i biancocelesti hanno tutte le carte in regola per fare bene, mantenere la categoria e chissà… Sognare è lecito, anche se forse ora è un po’ troppo presto. Testa alla preparazione estiva, alle amichevoli da disputare, alla partita di Coppa Italia e poi al campionato. E’ ancora lunga…
Foto: FotoStampa Treviso FBC 1993
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