È molto probabile che le riforme del gioco d’azzardo arrivino quest’estate
mercoledì 5 Luglio 2023 - Ore 14:00 - Autore: Staff Trivenetogoal
Sono tanti i temi affrontati dal nuovo governo di centro-destra “capitanato” da Giorgia Meloni, che ha da pochissimo perso uno dei propri leader carismatici, Silvio Berlusconi passato a miglior vita. Proprio sotto il governo Berlusconi si fecero i primi passi per regolamentare il gioco d’azzardo, argomento che oggi più che mai è all’ordine del giorno al Parlamento italiano, ma non solo.
La prospettiva sulla regolamentazione del gioco d’azzardo secondo la Meloni
Quella relativa al gioco d’azzardo, o gambling per dirla all’inglese, è una discussione delicata che sta avendo luogo su più fronti, da quello fiscale, a quello legale, toccando anche l’aspetto della salute. Si tratta di un topic abbastanza delicato perché ad oggi risulta uno dei settori trainanti dell’economia italiana: basti pensare alle centinaia e centinaia di scommesse giocate sulla Serie A o sulla Champions League. Se osserviamo pochi ma interessanti dati che mostrano gli introiti da gioco d’azzardo in Italia, scopriamo nel 2022 questo settore ha fatto registrare il proprio nuvo record di ben 136 miliardi di euro. Come dichiarava lo stesso Cafiero De Raho, vicepresidente della commissione antimafia, il gioco legale può essere esso stesso un argine per quello illegale, a patto che si trovino delle contromisure.
Il tavolo è aperto, e la Meloni ha più volte fatto cenno all’argomento gambling in Italia. In realtà la nostra nazione sarebbe pronta per un intervento massiccio e definitivo, e ciò significherebbe ulteriori motivi di attrazione anche per investimenti esteri. Il mercato italiano è fra i più prolifici sia in termini di produzione che di ricezione, ed è qui che sono esplose slot machine che stanno tutt’ora facendo la storia del genere, come Starburst di NetEnt, oppure Book of Dead di Play’n GO.
La cifra di milleottocentoventisette euro di spesa pro-capite in puntate d’azzardo in Italia fa ovviamente risonanza e non si può trascurare una tale mole di denaro che supera di gran lunga il bilancio degli ottomila comuni italiani. Con la strutturazione del nuovo governo la Meloni ha ben pensato di farsi supervisionare in questo arduo compito dal deputato al Tesoro Italo Volpe. Molti hanno ricordato un post della Meloni sulla pagina ufficiale del partito Fratelli d’Italia in cui l’attuale capo del governo sottolineava essenzialmente solo gli aspetti negativi del gioco d’azzardo. Vien da sé che adesso la posizione della Meloni deve necessariamente essere più “morbida” e tenere in considerazione che il gambling e tutto il comparto rappresentano l’1% del PIL dell’economia in Italia.
In cosa consisterà la riforma sul gioco d’azzardo 2023?
La riforma fiscale comprende fra le innumerevoli altre tematiche toccate, anche la completa e definitiva riorganizzazione del comparto del gioco d’azzardo, online e offline. Si tratta di una “miniera d’oro” e come tale va trattata, che produce un introito fiscale di 11 miliardi all’anno e impiega oltre 150 mila persone. Ciò che si appresta a fare il governo Meloni è un’opera senza precedenti. In realtà piccolissimi tentativi, fallimentari, erano stati fatti in passato sia dalla Lega che dal PD, ma i risultati raggiunti erano stati abbondantemente sotto le aspettative. All’interno del Parlamento italiano attualmente non si parla d’altro, e l’estate si prospetta infuocata non soltanto dal punto di vista climatico. Fondamentale in questa “finestra” della Legge Delega sarà la Conferenza Unificata, strumento per trovare un accordo strategico con gli organi regionali, volto a una maggiore inclusione delle realta locali, anche in termini di concessioni e gettito fiscale.
Le voci provenienti dagli addetti ai lavori sono di ottimo auspicio. La dichiarazione di Guglielmo Angelozzi, ad di uno dei più importanti gruppi italiani attivi nel gioco d’azzardo, ha confermato la bontà del lavoro finora svolto dal governo, affermando che si stanno ponendo le basi per rendere il sistema più funzionale. Alla guida di questa riforma storica, oltre ovviamente a Giorgia Meloni ci sarà il viceministro Maurizio Leo, sorretto dal proprio capo del gabinetto; la squadra prosegue con il già citato il Consigliere di Stato Italo Volpe, precedentemente impegnato alle Dogane. C’è un leggero ritardo sulla tabella di marcia, giacché una prima bozza sarebbe dovuta essere pronta a fine maggio, ma evidentemente la materia è più che mai ostica, e se in oltre 90 anni di gioco d’azzardo in Italia non c’è mai stato un quadro giuridico esaustivo i motivi sono molteplici.
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