Chievo, il Tribunale ancora contro Campedelli: “Nessun soggetto è autorizzato all’uso di marchi o simboli che richiamino la squadra”
giovedì 8 Giugno 2023 - Ore 18:16 - Autore: Staff Trivenetogoal
Riceviamo e pubblichiamo dal Tribunale di Verona a proposito del Chievo-Vigasio e dell’ennesimo tentativo di Luca Campedelli di rientrare nel mondo del calcio
COMUNICATO STAMPA
Viste le notizie pubblicate negli ultimi giorni dagli organi di stampa circa la presunta esistenza di una società sportiva a nome ChievoVigasio;
visto l’articolo pubblicato su L’Arena l’8 giugno 2023 dal titolo “ChievoVigasio, grandi idee “Serie C, stiamo arrivando””;
visto l’articolo pubblicato sul Corriere di Verona a titolo “Campedelli a Vigasio, la nuova avventura e la sfida a Pellissier”;
vista la conferenza stampa apparsa su Telenuovo e su altri siti internet;
viste le dichiarazioni del presidente del Vigasio: “Abbiamo unito due società importanti di Verona, il Chievo lo vedo solo legato alla famiglia Campedelli, l’unione di queste importanti società ha portato
all’unione del logo”;
i sottoscritti Curatori del Fallimento della A.C. Chievo Verona S.r.l., dichiarato con sentenza del Tribunale di Verona n. 82/2022 RF del 24 giugno 2022, per fare chiarezza, ancora una volta ritengono doveroso premettere anzitutto che:
a) il fallimento è proprietario della matricola, ancora in essere grazie all’esercizio provvisorio, e dei marchi registrati “Chievo” e “Chievo Verona”;
b) detti assets sono stati oggetto di perizia da parte di un esperto nominato dal Tribunale di Verona;
c) è aperto il bando di vendita degli stessi, con scadenza di presentazione delle offerte al 23.06.2023, ore 12.00;
d) la procedura concorsuale ha il preciso scopo di liquidare al meglio gli assets societari al fine di assicurare il miglior soddisfacimento dei creditori, ponendo in essere qualsivoglia azione ritenuta necessaria o utile allo scopo; è quindi preciso obbligo dei Curatori salvaguardare gli assets sportivi e la valorizzazione di un marchio che ha sempre contraddistinto la celebre e rinomata squadra ai fini della vendita del ramo d’azienda sportiva al miglior offerente tramite le procedure competitive previste dalla legge e già attivate;
e) il centro “Bottagisio” è di proprietà di una società controllata della fallita;
f) ogni attività riguardante la gestione e la liquidazione degli assets patrimoniali, sportivi e non, del Chievo Verona e delle sue controllate è rimessa in via esclusiva agli organi della procedura ed ai Curatori, con la conseguenza che non è neppure solo ipotizzabile l’utilizzo di assets della società Chievo Verona, ivi compresi il marchio, la matricola, l’avviamento ecc., e delle sue controllate, senza l’autorizzazione del
Tribunale;
tutto ciò premesso, anche a smentita di quanto riportato dagli organi di informazione e della presentazione della società ChievoVigasio, i sottoscritti Curatori fanno presente che:
1) E’ in corso la procedura di vendita dei marchi della fallita;
2) Nessun soggetto è autorizzato all’uso di marchi, di simboli che richiamano la squadra, di allusioni di continuità dell’attività della fallita che sta ancora operando e, comunque di assets appartenenti alla
stessa;
3) gli organi della procedura si sono già attivati per difendere la proprietà della fallita in ogni sua forma, riservandosi di agire in tutte le sedi competenti per il perseguimento di eventuali condotte illecite, in
quanto violative di marchio, di concorrenza sleale sotto vari profili, distrattive, di turbativa d’asta e per la tutela di tutti i diritti della fallita, della massa dei creditori e di eventuali futuri aggiudicatari del ramo d’azienda di cui al bando in essere.
I Curatori
Dott. Renzo Panozzo Avv. Luca Toninelli
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