Venezia, assalto alla Serie A. Vicenza, stavolta è dura. Pordenone, è la tua occasione. Cittadella, una salvezza e una dedica speciale
mercoledì 24 Maggio 2023 - Ore 07:30 - Autore: Dimitri Canello
Sentenze e tracce. Sulla strada di un finale di stagione scoppiettante i temi da commentare sono tanti. A cominciare dalla corsa salvezza in Serie A, dove il Verona è crollato a Bergamo, tradito da uno dei suoi uomini migliori. Montipò l’ha combinata grossa, un errore inspiegabile in un momento chiave del match, quando ancora tutto era in bilico. O forse qualche spiegazione c’è. Questa squadra è fragile mentalmente, ha fatto risultato quando tutti ormai la davano per spacciata, ha steccato spesso quando era attesa al varco. A Bergamo si può perdere, ma per salvarsi serve fare qualcosa di più. E’ dura, anzi durissima, quel punto ottenuto dallo Spezia a Lecce potrebbe pesare tantissimo al momento della resa dei conti. Eppure il Verona può giocarsela con l’Empoli, con i tre punti alla portata contro un avversario già salvo, ma che con la Juventus ha dimostrato di non voler regalare nulla. Poi all’ultima a San Siro col Milan fare punti sarà oggettivamente durissima. Il calendario migliore ce l’ha il Lecce, che va a Monza e che poi ospiterà il Bologna. Sono avversari di valore, ma che hanno poco da chiedere al campionato. Lo Spezia affronterà il Torino in casa e poi andrà all’Olimpico, con la Roma che ha fatto all-in sull’Europa League. E’ tutto ancora in gioco, ma per salvarsi all’Hellas che perde i pezzi lungo il percorso con tanti, troppi infortuni, servirebbero quattro punti, tre potrebbero non bastare, con due evitare la retrocessione sarebbe difficilissimo.
Il weekend lungo del calcio triveneto era cominciato venerdì sera, quando la regular season della Serie B è andata in archivio con tre verdetti. Venezia e Südtirol ai playoff, Cittadella salvo. Ieri sera alla cena di fine stagione del club granata ha commosso tutti i presenti la dedica di Andrea Pierobon, che sta combattendo la battaglia più difficile, ma che non ha voluto far mancare il suo grazie a tutto l’ambiente che lo sta sostenendo. Di fronte a certe notizie, ti chiedi che senso abbia lamentarsi della propria condizione o dei propri problemi. La migliore risposta è quanto ha fatto il Cittadella, che nell’anno più difficile, ha saputo superare un guado difficilissimo e ha mantenuto ancora la categoria. Gli uomini salvezza sono tanti. Crociata per due mesi è stato super, Kastrati ha dimostrato tutto il suo valore, Antonucci merita un upgrade del suo status, Maistrello ha segnato i gol salvezza colpendo nei momenti topici. Insomma, questa salvezza, come ha detto giustamente Stefano Marchetti “vale quanto vincere un campionato”. Ma anche il Venezia non è da meno. Per la terza volta in cinque anni va ai playoff: le altre due volte ci era andato da quinto in classifica, stavolta sarà costretto ad arrampicarsi dall’ultimo piano, quell’ottavo posto che rappresenta un traguardo straordinario ricordando che a gennaio la squadra era ultima col Cosenza a quota 21 punti. Del lavoro di Filippo Antonelli, che ha dato la vera svolta alla squadra e all’ambiente, abbiamo ormai parlato in lungo e in largo. Il resto lo ha fatto Paolo Vanoli, un allenatore che ha risollevato una squadra che era sul punto di cadere nel burrone, dandole un’anima e un’identità. Ora, giocando con la mente sgombra, si dovrà solo vincere. A Cagliari non ci sono altri risultati, ci sono 120 minuti di tempo per provare a centrare l’impresa. La sfida fra i due capocannonieri Lapadula e Pohjanpalo sarà la sfida nella sfida, il resto verrà da sé perché certe partite si preparano da sole. Il Südtirol ha chiuso la regular season un po’ appannato e di solito non è un bel segnale in chiave playoff. Bisoli, però, è un motivatore unico e potrebbe riuscire a trovare la chiave giusta per rialzare la squadra nel momento decisivo. Il resto lo dovranno fare i primattori biancorossi: Curto, Masiello, Poluzzi, Rover, Belardinelli, Odogwu e, perché no, la scheggia impazzita Casiraghi, giusto per fare qualche esempio.
Poi i playoff di Serie C. Al momento del sorteggio degli ottavi con la Pro Sesto, lo avevo definito il migliore possibile per il Vicenza. Il campo ha rispettato quel pronostico, mentre adesso, al contrario, dico che contro il Cesena sarà durissima. Fossi stato nei biancorossi, fra quelle in lizza, avrei evitato proprio la squadra di Domenico Toscano. Una squadra che ha tutto per mettere in difficoltà il Vicenza, oltre ad avere pure il doppio risultato fra andata e ritorno. Se il Vicenza riuscirà a superare questo scoglio, poi avrebbe semifinale e finale di ritorno in casa, un bel vantaggio. Contro la Pro Sesto, nei 180 minuti, si sono visti soliti pregi e i soliti difetti. Di fronte c’era un avversario seppellito di gol nella regular season sia all’andata che al ritorno, che improvvisamente ha fatto paura. Per eliminare il Cesena ci vorrà il miglior Vicenza, in tutti i suoi reparti. Ha una grande occasione, invece, il Pordenone, che però deve far fronte alla terribile tegola della richiesta di fallimento del club, che non si sa dove possa portare. Il Lecco è un buon avversario, ma poteva andare peggio nell’urna. Parlando di calcio sulla carta Di Carlo ha tutte le carte in regola per staccare il pass per la semifinale. Se il Pordenone fa il Pordenone, ha chance concrete di andare avanti e di giocarsi il traguardo massimo. Gira e rigira, ruota sempre tutto attorno a Palombi. Al Pordenone è mancato il suo attaccante sulla carta migliore nella regular season e il primo posto è sfuggito anche per questa carezza. Ora, però, c’era una seconda chance, che l’attaccante non dovrà fallire. Pillole finali per la Virtus Verona: esce di scena col Pescara, ma chiude la stagione con una promozione a pieni voti. Gigi Fresco può essere orgoglioso di essere arrivato così avanti. E la sensazione è che sentiremo ancora parlare dei rossoblù nei prossimi tempi.
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