Treviso-Portomansuè, Cunico: “Ho visto cose incredibili sul campo: l’arbitro andava dietro a loro su certe decisioni”
lunedì 20 Marzo 2023 - Ore 00:26 - Autore: Pietro Zaja
Queste le dichiarazioni rilasciate dal tecnico del Treviso Enrico Cunico, al termine della partita di questo pomeriggio al Tenni tra i biancocelesti e il Portomansuè: “Penso che noi abbiamo fatto la partita per 95′, loro hanno sfruttato i due tiri in porta e hanno vinto la partita. Potrei riassumere il tutto su questa cosa qua, perché obiettivamente penso che abbiamo fatto bene bene nel primo tempo. Poi, nel secondo, abbiamo giocato un quarto d’ora, perché ho visto di quelle cose sul campo incredibili. Abbiamo trovato un arbitro che andava dietro a loro su certe decisioni, che sembravano tutte gomitate con il sangue alla bocca, poi non ho visto nulla e quindi abbiamo giocato poco nel secondo tempo a livello di minuti. Abbiamo cercato di dare intensità alla partita, però poi era difficile, perché ogni due minuti sembrava un fallo da espulsione. Ripeto, noi abbiamo fatto la partita e loro hanno sfruttato le due situazioni di tiri in porta e hanno vinto. Posso solo ringraziare i ragazzi, perché hanno lottato per 95′. Qualcuno potrà dire il contrario, ma io non posso rimproverare nulla ai miei. Abbiamo messo in campo tutto quello che potevamo mettere. Poi c’è stato il rigore sbagliato. Una giornata che forse, se stavamo lì 200 minuti, non andava dentro la palla. Dobbiamo andare avanti, perché comunque siamo ancora primi in classifica. Dobbiamo recuperare energie e pensare con serenità alla partita di domenica prossima perché è un’altra partita difficile. Dobbiamo cercare di migliorare dai nostri errori, perché come dicevo, questa settimana chi sbaglia meno vince la partita. Non è stato così, perché loro hanno sbagliato tanto e negli ultimi 16/20 metri noi abbiamo creato tanto e non abbiamo concretizzato tutta la mole di lavoro e di gioco che abbiamo costruito. Loro sono stati cinici, uno dai 25 metri e uno da dentro l’area di rigore e si sono portati a casa il risultato. Io filmo la partita in questa maniera. Io li ho visti in difficoltà in certi momenti. Mi ero rinforzato con i tre dietro perché sapevo che loro avevano densità nella zona centrale. Abbiamo lavorato molto sui quinti, quindi sugli esterni e loro sono andati molto in difficoltà. A un certo punto hanno messo Tomasella esterno fisso e dall’altra parte, dove noi avevamo Stefani, avevamo praterie immense e noi abbiamo creato molto anche nel primo tempo. Poi, per loro, una squadra di fisicità e esperienza, andare in vantaggio è chiaro che l’hanno messa dalla loro parte. Nel secondo tempo abbiamo giocato poco o niente, perché con la loro esperienza che hanno, hanno perso tempo, quindi non ci facevano giocare. Cercavano di farci innervosire. Loro hanno voluto portarsi a casa la partita e secondo me nel secondo tempo, loro non hanno proprio provato a fare un lancio, sono solo ripartiti, ma poi non ho visto nient’altro. Loro, andando in vantaggio, hanno creato il loro habitat: rimanere lì chiusi e portare a casa il risultato. Con il rigore a Sottovia la partita era diversa, perché se vai sul 2-1 poi devi fare ancora un altro gol, però poi può succedere di tutto, la partita è riaperta. Oggi la palla non entrava. Io della prestazione sono soddisfatto, avevamo preparato la partita in una certa maniera e loro hanno fatto solo due tiri in porta. Abbiamo colpito anche una traversa, abbiamo creato molto più di loro, sicuramente, quindi non dico che potevamo essere in vantaggio, ma potevano anche non essere loro in vantaggio. Poi, se parliamo di errori, io non guardo mai ai singoli, però qualche errore c’è stato, è evidente, non è che devo dirlo io. Forse Lombardi sentiva un po’ di più la partita, non lo so, era un po’ in tensione, però sono giovani e questo può capitare. E’ capitato in questa partita, ma siamo ancora primi e dobbiamo guardare avanti fiduciosi perché io ho visto una squadra viva e quando la vedo così sì, sono preoccupato per il risultato, però non sono preoccupato per la prestazione. Tutti noi volevamo vincere questa partita, c’era una cornice di pubblico anche importante e noi eravamo concentrati e determinati per cercare di portare a casa i tre punti, poi gli episodi in queste partite qua fanno la differenza. Ripeto: avevamo di fronte una squadra esperta e di conseguenza, dal momento che sono andati in vantaggio, hanno gestito il risultato scemando poi il tutto. Mercoledì ci hanno dato 7′ di recupero e non era successo nulla, oggi 6′. Penso che oggi ne sarebbero dovuti stare almeno 10′, tra cambi e altro. Non dobbiamo fermarci su questo contesto qua, dobbiamo andare avanti e rimetterci a lavoro, consapevoli che non era la partita definitiva per il dentro o fuori. Importante, ma dobbiamo pensare alla prossima partita. Giocando con i tre in mezzo al campo, ho tenuto in campo De Poli e Malagò, poi dovevo fare una scelta sull’altra mezzala. Soncin aveva fatto molto bene e sapevo che sul centrodestra avevano un giocatore di qualità e ho voluto mettere un giocatore d’interdizione. Simeoni e Boron sono un po’ più meno d’interdizione e quindi ho voluto gestirli nel secondo tempo. Magari la partita poteva andare in un certo modo e poi potevamo gestirla diversamente. Loro, andando in vantaggio in quel contesto lì, hanno fatto una partita che dovevano fare. Poi nel secondo tempo abbiamo cercato di proporre qualcosa di diverso, abbiamo cambiato modulo, dal 4-3-1-2 al 4-4-2, abbiamo cercato di fare un qualcosa. Poi, l’ammonizione di Boscolo Berto mi ha condizionato il cambio perché avevo visto che era un po’ in difficoltà mentalmente di andare in guerra, quindi mi sono detto che lo dovevo togliere. Poi, un minuto dopo Severgnini mi chiede il cambio. Sono tutte cose che purtroppo durante la gara devi accettare e essere lucido per cercare di mettere in campo la squadra per recuperare. Sono cose al momento, quando tu hai comprato dei giocatori che abbiamo noi, certo che dobbiamo dare spazio anche a altri e non Simeoni e Boron, anche perché nelle ultime partite avevano disputato sempre 90′. Era un discorso tecnico-tattico, non di gestione o perché avevano fatto male o c’erano anche altri problemi”.
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