Triveneto Live 24! Pordenone di misura sulla Pro Sesto: ora la Feralpi è più vicina. Arzignano, un lunedì da sogno. Vicenza nell’incubo
martedì 28 Marzo 2023 - Ore 09:30 - Autore: Staff Trivenetogoal
Martedì 28 marzo
Ore 15.00 – Verona – Oggi, martedì 28 marzo, allo Sporting Center ‘Paradiso’, i gialloblù hanno svolto le seguenti attività: attivazione in palestra, possessi ed esercitazione tattica. Isak Hien e Pawel Dawidowicz rientreranno nella giornata odierna dagli impegni con le rispettive Nazionali. Ondrej Duda e Filippo Terracciano sono rientrati oggi dagli impegni con le rispettive Nazionali ed hanno svolto un lavoro personalizzato. Lavoro a parte per Diego Coppola che, durante l’ultima partita di campionato giocata contro la Sampdoria, ha riportato una distorsione al ginocchio destro con lesione di primo grado al collaterale mediale. Milan Djuric (edema osseo al ginocchio destro riportato durante Sampdoria-Hellas Verona), Darko Lazovic (affaticamento muscolare della coscia destra accusato durante Sampdoria-Hellas Verona), Cyril Ngonge, Ibrahim Sulemana, Simone Verdi e Deyovaisio Zeefuik hanno svolto una seduta di lavoro a parte. Domani, mercoledì 29 marzo, è in programma una doppia seduta di allenamento.
Ore 12.25 – Serie C: Cambiano gli orari di Pergolettese – Vicenza e di Trento – Padova: la prima si giocherà giovedi 6 aprile alle 20 a Crema, la seconda si giocherà sabato 8 aprile alle 14.30 al Briamasco. Cambia anche l’orario di Arzignano – Novara, che si giocherà alla stessa ora e allo stesso giorno di Trento – Padova
Ore 12.00 – Cittadella: «Abbiamo la responsabilità di fare risultati per raggiungere l’obiettivo finale che si merita tutto l’ambiente, la squadra e soprattutto la società. Siamo riusciti a ottenere dei punti contro squadre molto blasonate, e ne abbiamo persi contro altre che sembravano sulla carta in difficoltà: non deve essere una giustificazione, però è un dato di fatto. Tutto questo significa che abbiamo margini di miglioramento, che non ci dobbiamo fare influenzare da risultati delle altre squadre seppur prestigiosi come quello ottenuto dal Cosenza nell’ultimo turno di campionato, e che dobbiamo pensare soltanto a noi stessi, per lanciare un messaggio ben preciso: noi ci siamo, e vogliamo combattere fino all’ultimo. Questo deve essere molto chiaro, a tutti. Salvarci? Possiamo farcela e stiamo lottando per questo. Adesso si deve alzare un po’ l’asticella. Dobbiamo essere molto esigenti con noi stessi da qui alla fine del torneo. Al netto dei risultati che verranno, dovremo dimostrare a noi stessi, quindi alla società e all’intero staff tecnico che amiamo questa realtà. Da fuori si nota l’impegno, e sono convinto che tutti faremo il massimo per questi colori»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Romano Perticone, difensore del Cittadella.
Ore 11.20 – Trento: «Ci servono altri 3-4 punti per essere tranquilli: secondo me con 45 punti ti salvi, e a 46 si può stare tranquilli. Tutte le squadre si stanno muovendo nelle zone pericolose, ma noi abbiamo valori importanti. Il pareggio con la FeralpiSalò ci dà ulteriore fiducia e autostima: dentro di me c’è la voglia di lottare per qualcosa di più, raggiungere i playoff, ma la priorità è salvarci. Mi trovo davvero molto bene al Trento: sono contento che il mister faccia affidamento su di me, sono orgoglioso di questo e voglio ripagare la fiducia che mi dà, con prestazioni all’altezza. La prossima sfida? Quella con il Vicenza è una partita stimolante per noi, contro una squadra vera. Hanno perso l’ultima ma avranno voglia di rivalsa: non so se sia un bene o un male che abbiano subito una sconfitta, ma noi prepareremo la gara con la massima attenzione. Sul futuro mio e del Trento posso dire che vogliamo ambire a qualcosa di importante: abbiamo le capacità per farlo»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del Corriere del Trentino da Leonardo Di Cosmo, jolly del Trento.
Ore 10.50 – Venezia: Nella giornata di mercoledì 5 aprile, lo Stadio Pier Luigi Penzo ospiterà le finali per il terzo e quarto posto e per il primo e secondo posto del “Trofeo Annarosa Sigalotti”, storico torneo di calcio fra le scuole superiori veneziane. Le finali vedranno sfidarsi le squadre Benedetti e Barbarigo per il terzo e quarto posto, mentre Sarpi e Algarotti si contenderanno il primo e il secondo posto. I giocatori che parteciperanno alle finali saranno omaggiati con la maglia del Venezia FC da utilizzare durante il match, e in occasione dell’evento tutti gli studenti delle scuole partecipanti al torneo saranno invitati ad assistere gratuitamente al match Venezia – Como, in programma sabato 1 aprile, valido per la Giornata 31 del campionato di Serie B 2022/23.
Ore 10.00 – Padova: Queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Alessandro Dal Canto e Bepi Pillon, ex allenatori Biancoscudati.
Alessandro Dal Canto: «Mancano quattro partite e credo che i play off siano alla sua portata: i numeri dicono che il girone del Padova è molto equilibrato perché la quota salvezza è altissima e le squadre che si giocano la promozione sono in un fazzoletto di punti. Difficile fare calcoli quando si arriva alle ultime giornate dal momento che sono tutte partite ricche di significato: non c’è nessuna certezza e questo alza la competitività, ma al posto del Padova sarei fiducioso. Incrocio-playoff tra la mia Carrarese e il Padova? Tutto può succedere»
Bepi Pillon: «Il Padova alterna buone cose ad altre meno e non c’è stata continuità di risultati, inoltre ha perso molti punti all’Euganeo. Fuori casa ha una media importante, in casa deve essere più alta perché il fattore campo deve incidere in questo campionato, specialmente a Padova. In vista dei play off è importantissimo il piazzamento in classifica perché hai la possibilità di giocare in casa con il doppio risultato nei turni della prima fase: i biancoscudati deve assolutamente andare agli spareggi e ambire alla migliore posizione possibile. Il Padova deve essere convinto perché ha i mezzi per cercare di migliorare dove sta mancando in questo momento».
Ore 09.30 – «Venezia-Como? Spero davvero che possano salvarsi entrambe e sono convinto che ce la faranno: il Venezia ha una struttura e un impianto che non c’entrano nulla con la bassa classifica, e l’organizzazione di gioco che le ha dato Vanoli è indiscutibile. Sono felicissimo della vittoria di Ascoli, ha un’importanza incalcolabile anche dal punto di vista psicologico: aver fatto un passo in avanti così significativo metterà la carica alla squadra anche in vista della partita con il Como. Gli uomini decisivi? Sicuramente gli attaccanti. Dico Pohjanpalo e Cutrone, tanto per fare due esempi: è a loro che si devono aggrappare le due squadre. Cosa manca al Venezia per cambiare marcia? I gol dei centrocampisti e quelli dei partner in attacco di Pohjanpalo: non può segnare sempre e solo lui. Quale può essere la chiave nella lotta salvezza? La compattezza di squadra e la tenuta mentale: non è facile, quando sei costruito per lottare per altri traguardi, mettere l’elmetto e stare in trincea fino alla fine, perché probabilmente il Venezia dovrà farlo»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Andrea Seno, doppio ex di Venezia e Como.
Lunedì 27 marzo
Ore 22.37 – Pordenone: Queste le dichiarazioni rilasciate da Fabio Castellazzi, vice del tecnico della Pro Sesto Andreoletti, squalificato nel corso della partita, al termine della sfida di questa sera tra la sua squadra e il Pordenone, terminata per 1-0 in favore dei neroverdi grazie a una rete di Ajeti nel primo tempo: “Ci dispiace tantissimo. Il pareggio potevamo portarcelo a casa. Forse meritavamo qualcosa in più, merito a loro però. Abbiamo una grossa identità, abbiamo provato a fare il nostro gioco in tutti i modi, ma oggi non ci siamo riusciti in determinati frangenti. Il pareggio era il risultato più giusto. Siamo contenti, non per il risultato, ma per la prestazione. Abbiamo trovato grandi difficoltà, però abbiamo cercato di interpretare la partita come noi sappiamo fare. Ci è mancato il gol, peccato. Ci proviamo in tutti i modi per cercare di poter mettere in difficoltà il Pordenone, ma non siamo riusciti a essere pericolosi”.
Ore 22.34 – Pordenone: Queste le dichiarazioni rilasciate da Mirko Stefani, tecnico del Pordenone, al termine della sfida di questa sera tra la sua squadra e la Pro Sesto, terminata per 1-0 grazie alla rete di Ajeti: “Sapevamo che era una partita difficile, abbiamo sofferto il giusto, ma è la categoria che lo impone. Ci godiamo la vittoria di oggi, ma abbiamo bisogno di continuità. Ci sono delle cose da sistemare, anche nella condizione, però oggi sono soddisfatto, perché è stata fatta la partita giusta. La partita è stata preparata bene, abbiamo cambiato qualcosa perché loro giocano bene. Abbiamo fatto un ottimo primo tempo, nel secondo abbiamo voluto la vittoria, abbiamo sofferto, ma le vittorie così sono le più belle. Candellone ci ha aiutato. Abbiamo più scelte lì davanti. Godiamoci la vittoria, arrivavamo da una brutta prestazione con il Novara. Questa squadra ha bisogno di fiducia”.
Ore 22.25 – Pordenone: Monday Night del girone A di Serie C tra Pordenone e Pro Sesto. Big match a chiudere la 34ª giornata. E che big match: scontro diretto per la promozione in cadetteria. La Feralpisalò ha pareggiato per 0-0 con il Trento ed è ferma a quota 62 punti. Lì dietro è bagarre proprio tra Prodenone e Pro Sesto per cercare di rosicchiare qualche punto. Con la vittoria dei ramarri per 1-0, a portarsi a casa i tre punti i ragazzi di Stefani, subentrato a stagione in corso a Di Carlo, esonerato qualche settimana fa. Tre punti dal peso d’oro. Avversari scavalcati in classifica. Pordenone 58, Pro Sesto 57, Lecco 55. La caccia alla Feralpi può continuare.
In un Tognon che ha visto una premazione nel pre-partita per le 150 presenze di Zammarini in maglia neroverde, il Pordenone, davanti ai propri tifosi, si è rivelato più efficace nelle giocate offensive nel primo tempo, tanto che dopo appena 14′ di gioco, è passato in vantaggio grazie a un colpo di testa di Ajeti. Calcio di punizione: dal punto di battuta si presenta Torrasi, cross in mezzo e incornata del centrale albanese. 1-0. E pensare che la prima vera e propria occasione da rete era capitata sui piedi di Sala, che con il destro, servito da Capelli in seguito a una sua discesa sulla fascia, ha sparato alto sopra la traversa della porta di Festa dopo aver colpito la sfera con il destro. Al 19′ Benedetti prova a siglare il raddoppio: Del Frate blocca senza troppi problemi. Ma è subito dopo che il Pordenone sfiora il 2-0. Pinato salta il numero uno della Pro Sesto e spedisce verso la porta. A quel punto, solo un salvataggio sulla linea di porta nega la gioia del gol ai ramarri. Ci provano anche i due attaccanti Dubickas e Piscopo, ma la palla non entra. Entrambi con due colpi di testa: quello del primo più angolato, quello del secondo più centrale. Primo tempo all’insegna del dominio neroverde, con tre chiare occasioni da gol.
Nella ripresa Andreoletti cambia completamente il reparto d’attacco. Piccola rivoluzione, non solo d’interpreti, ma anche tattica, per cercare di impensierire la difesa neroverde. Fuori Sala, Sgarbi e Gerbi, dentro D’Amico, Bianco e Capogna. Sostituzioni che non portano subito a un cambio così radicale, tanto che le prime due opportunità del secondo tempo se le creano comunque i padroni di casa. Prima con un destro di Zammarini, poi con un mancino di Pinato, entrambi terminati sul fondo. Pian piano la Pro Sesto si sveglia e inizia a rendersi pericolosa. Al 64′ D’Amico tenta la botta da fuori, tiro debole e centrale, Festa ringrazia. Gli ospiti salgono d’intensità, il Pordenone chiude gli spazi e prova a difendersi con ordine e puntualità. Al 70′ sempre D’Amico impensierisce Festa da calcio piazzato. Più tardi, uno scatenato Piscopo, autore di un gran lavoro di sacrificio in fase difensiva, tenta la conclusione con il destro: Del Frate si inginocchia e raccoglie. Passano i minuti e le occasioni da rete non arrivano, nonostante la sofferenza finale neroverde. Al triplice fischio del direttore di gara a uscire vittorioso dal terreno di gioco il Pordenone. Ai padroni di casa è bastato un gol di Ajeti per superare la Pro Sesto in classifica e accorciare di due punti in classifica sulla Feralpisalò.
PORDENONE 1-0 PRO SESTO
Marcatori: 14′ Ajeti (PN)
PORDENONE (4-3-1-2): Festa; Bruscagin, Negro, Ajeti, Benedetti; Torrasi (81′ Gucher), Burrai, Pinato (86′ Giorico); Zammarini; Piscopo, Dubickas (70′ Candellone). All.: Stefani. (A disposizione: Martinez, Gallo, Andreoni, Magnaghi, Deli, Palombi, La Rosa, Edera, Ingrosso, Pirrello, Destito).
PRO SESTO (3-4-1-2): Del Frate; Giubilato, Marzupio (82′ Radaelli), Toninelli; Capelli, Gattoni, Corradi, Vaglica (86′ Suagher); Sala (54′ D’Amico); Sgarbi (54′ Bianco), Gerbi (54′ Capogna). All.: Andreoletti. (A disposizione: Santarelli, Botti, Ferrero, Maurizii, Marchesi, Della Giovanna, Wieser, Boscolo, Moretti).
Ammoniti: 23′ Dubickas (PN), 51′ Marzupio (PS), 66′ Bianco (PS), 74′ Andreoletti (PS)
Espulsi: /
Arbitro: Fiero
Assistenti: Festa – Marchetti
IV uomo: Delrio
Recupero: pt 1′, st 6′
Ore 19.20 – Arzignano: Queste le dichiarazioni di Francesco Grandolfo rilasciate in conferenza stampa dopo Vicenza – Arzignano. «𝘗𝘳𝘦𝘴𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘴𝘲𝘶𝘢𝘥𝘳𝘢 𝘱𝘦𝘳𝘧𝘦𝘵𝘵𝘢. 𝘘𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘤𝘪 𝘤𝘳𝘦𝘥𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘷𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘢 𝘧𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘰 𝘨𝘪𝘰𝘤𝘰 𝘳𝘪𝘶𝘴𝘤𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘢 𝘪𝘮𝘱𝘦𝘯𝘴𝘪𝘦𝘳𝘪𝘳𝘦 𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘷𝘷𝘦𝘳𝘴𝘢𝘳𝘪 𝘦 𝘭𝘰 𝘢𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘥𝘪𝘮𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘰𝘭𝘰 𝘪𝘯 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘵𝘢. 𝘕𝘰𝘯 𝘴𝘦𝘳𝘷𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘷𝘢 𝘱𝘦𝘳 𝘥𝘦𝘴𝘤𝘳𝘪𝘷𝘦𝘳𝘤𝘪 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘨𝘳𝘶𝘱𝘱𝘰. 𝘚𝘢𝘱𝘱𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘤𝘪 𝘷𝘰𝘨𝘭𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘣𝘦𝘯𝘦 𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘦’ 𝘪𝘭 𝘴𝘦𝘨𝘳𝘦𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵’𝘢𝘯𝘯𝘰».
Ore 19.00 – Arzignano: «𝘈𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘥𝘪𝘮𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘶𝘭 𝘤𝘢𝘮𝘱𝘰 𝘭𝘢 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢 𝘶𝘯𝘪𝘰𝘯𝘦. 𝘈𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘯 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘵𝘢, 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘥𝘪𝘧𝘧𝘪𝘤𝘰𝘭𝘵𝘢’ 𝘦 𝘪𝘯 𝘥𝘪𝘦𝘤𝘪, 𝘤𝘪 𝘴𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘢𝘵𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘢 𝘤𝘢𝘴𝘢 𝘶𝘯𝘢 𝘨𝘳𝘢𝘯𝘥𝘪𝘴𝘴𝘪𝘮𝘢 𝘷𝘪𝘵𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢. 𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘥𝘪𝘮𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘨𝘳𝘶𝘱𝘱𝘰 𝘴𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘦 𝘴𝘱𝘦𝘳𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘥𝘪 𝘢𝘳𝘳𝘪𝘷𝘢𝘳𝘦 𝘱𝘪𝘶’ 𝘭𝘰𝘯𝘵𝘢𝘯𝘰 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘦». Queste le dichiarazioni di Manuel Antoniazzi rilasciate in conferenza stampa dopo Vicenza – Arzignano
Ore 18.40 – Cittadella:In riferimento alla gara in programma domenica 2 Aprile alle ore 16.15 allo Stadio ‘Alberto Braglia’, il Modena FC comunica che la prevendita sarà attiva dalle ore 10.00 di oggi e terminerà alle ore 19.00 di Sabato 1 aprile presso i PUNTI VENDITA Vivaticket. La prevendita sarà inoltre online, in modalità print@home, clicca QUI per acquistare. I residenti nella Provincia di Padova potranno acquistare in prevendita i tagliandi del Settore Curva Ospiti salvo restrizioni dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive. Ogni tifoso potrà acquistare un massimo di 4 biglietti. Prezzo del biglietto: Curva Ospiti – 15.00 € (+ costo di prevendita)
- L’acquisto del titolo di accesso comporta l’accettazione delle norme del regolamento d’uso dello Stadio Braglia, consultabile cliccando QUI
- La regolamentazione per l’ingresso degli striscioni, dei megafoni e dei tamburi allo Stadio è consultabile cliccando QUI
Ore 18.00 – Südtirol: Simone Mazzocchi è intervenuto a Pianeta Serie B per parlare del grande momento del Südtirol. Queste le sue dichiarazioni. La stagione del Südtirol sta andando oltre ogni più rosea previsione. Parlare di miracolo non renderebbe giustizia al vostro notevole lavoro. Cosa vi rende, secondo te, così speciali? “Abbiamo avuto grandi difficoltà all’inizio, ma ci siamo rimessi in pista e ora la stagione ha acquisito gli elementi della straordinarietà. Quello che ci rende speciali, sembrerà scontato dirlo, ma è il lavoro di gruppo che facciamo. Stiamo veramente bene insieme, sia in campo che fuori, e tutto quello che viviamo contiene in sé il desiderio di fare del bene per il compagno che c’è accanto. Questa è la nostra forza, che porteremo sicuramente avanti fino alla fine del campionato”. L’annata era iniziata diversamente, con tre sconfitte che hanno necessitato l’approdo in panchina di Bisoli. La narrazione che accompagna il vostro tecnico lo racconta come intenso, lavoratore, attento ai dettagli. Puoi fornirci un quadro più dettagliato? Che allenatore è? “Come detto poc’anzi, abbiamo avuto un inizio non facile, ma da quando è arrivato il mister alla quarta giornata ci ha subito trasmesso il suo modo di essere, ricompattandoci immediatamente e plasmando un’identità forte. La cosa secondo me più importante che ha portato è la concentrazione che richiede in ogni singolo allenamento e gesto. Quando si dice che è un martello si fa riferimento proprio a questo: non vuole distrazioni quando si è in campo, chiede il 110%. Il dispendio è sia fisico ma soprattutto mentale, perché con Bisoli non è possibile distogliere l’attenzione da quallo che si sta facendo. Abbiamo acquisito questo modus operandi, che è diventato la forza del gruppo. Quando entriamo in campo restiamo concentrati dall’inizio alla fine, così da dare sempre il meglio. Il mister lavora molto su di noi, non dà troppa importanza al resto e cerca di migliorarci. La sua forza e la sua concentrazione sono totali in ogni giornata spesa in campo”. Hai incontrato diversi allenatori in carriera, ma vorrei soffermarmi su due profili in particolar modo: Pierpaolo Bisoli, che ora vivi nel quotidiano, e Massimiliano Alvini, che hai avuto alla Reggiana. Due modi differenti di intendere il calcio: uno che richiede un’attenzione e un’intensità mentale per novanta minuti, per proporre e reagire, un altro certamente intenso ma probabilmente votato a un maggiore controllo territoriale. Che differenze metodologiche hai trovato e cosa vedi maggiormente adatto alle tue caratteristiche? “Ho avuto modo di lavorare con entrambi. Con Alvini il gioco era maggiormente sull’uno contro uno a tutto campo, principio che comportava un certo dispendio fisico, perché per reggere ciò bisognava essere pronti, dunque l’intensità era principalmente fisica. Quell’anno a Reggio Emilia le cose non sono andate molto bene, dunque la stagione fu un po’ complicata. Per quanto riguarda mister Bisoli, l’intensità e la concentrazioni sono totali, perché toccano sia il fisico che la mente, ma sono convinto che mantenendo alte queste due componenti riusciremo a toglierci delle belle soddisfazioni: l’importante è che non calino, questo è fondamentale. In merito alle mie caratteristiche, cerco sempre di adattarmi al tipo di richiesta che mi viene fatta. Mi trovo bene nello spartito attuale e sono sempre a disposizione per dare il meglio che posso apportare alla squadra”. Superata quota 50 punti, è lecito concludere con la più classica delle domande: il Südtirol è oramai, e con merito, una certezza del campionato, dunque quale ritieni debba essere ora il vostro obiettivo? “Avere cinquantuno punti dopo trenta partite è straordinario, ma otto partite sono tante e in Serie B tutto può cambiare da un momento all’altro, la classifica è corta e i punti tra una squadra e l’altra sono pochi. Dobbiamo lavorare come fatto in questi mesi e pensare impegno dopo impegno perché è questo che ci ha permesso di arrivare dove siamo ora, quindi bisogna continuare con questo tipo di pensiero, cercando di farci trovare pronti. Arrivati all’ultima giornata, vedremo dove saremo arrivati e potremo eventualmente chiederci qualcosa di importante”.
Ore 16.15 – Südtirol: La società FC Südtirol comunica che in relazione alla partita valevole per la 32esima giornata del campionato di Serie B tra FC Südtirol e Bari, in programma lunedì 10 aprile prossimo, alle ore 15.00, allo Stadio Druso di Bolzano, sono stati venduti tutti i biglietti riservati ai sostenitori locali. Come preannunciato, da lunedì 3 aprile alle ore 9.00 (apertura della prevendita online) sarà possibile acquistare i biglietti per il settore ospiti: DIYTICKET.IT.
Ore 15.45 – Venezia: Il tecnico del Venezia Paolo Vanoli ha così commentato l’esito dell’amichevole Venezia – Este: “La partita di oggi è stata utilissima per finire bene una settimana impegnativa sotto il punto di vista fisico, in particolare per consentire a chi ha giocato meno di raccogliere più minutaggio e per premiare i più giovani, che stanno dimostrando grande impegno e che per questo intendo gratificare. I Primavera si stanno allenando molto bene, è giusto far vivere l’atmosfera della Prima Squadra, c’è sempre bisogno di loro”.
Ore 15.00 – Virtus Verona: Queste le dichiarazioni di Luigi Fresco rilasciate dopo Virtus Verona – Pergolettese: “Il nostro record era 49 punti, siamo già a 52 a quattro giornate dalla fine. Ho detto ai ragazzi che dobbiamo fare come faceva Bubka, che ad ogni europeo migliorava di un centimetro il suo record del mondo e vinceva una Ferrari. Noi, invece della Ferrari, vinciamo una grigliata. Intanto siamo salvi aritmeticamente e a più sei rispetto all’ultima posizione dei play-off. Oggi abbiamo avuto tante occasioni, dal campo mi sembrava equilibrata ma a fine partita i dirigenti della Pergolettese sono stati molto sportivi e hanno ammesso che la Virtus ha meritato. Ci mancavano i tre saltatori principali, così davanti ho messo gente che corre e lavora”.
Ore 10.30 – Cittadella: «Per salvarci devono arrivare i risultati, e quelli spettano a noi. La sosta di campionato ci permetterà di recuperare qualche giocatore, le energie fisiche e mentali. Ci attendono otto sfide, saranno tutte difficili e complicate: ci focalizzeremo su un obiettivo per volta, cercando di raggiungere la salvezza. La forza del Cittadella è sempre stata il gruppo, e nel gruppo si esaltano i singoli calciatori. Lo spirito di squadra e la grande voglia di aiutarsi a vicenda e non mollare mai hanno sempre caratterizzato questi colori. All’interno della rosa, poi, ci sono giocatori più o meno talentuosi, più o meno fisici, tutti servono per creare il giusto mix: sappiamo di avere tanti giocatori di qualità, l’importante è il risultato finale. A fine dicembre avrei firmato per trovarmi in questo momento del campionato con due punti sopra i play out: considerato però come avevamo cominciato il girone di ritorno, un po’ di rammarico c’è per avere perso qualcosa nel nostro cammino. Sappiamo che bisognerà lottare sino alla fine, e lo faremo»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Edoardo Gorini, allenatore del Cittadella.
Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Pordenone-Pro Sesto (ore 20.30). PORDENONE (4-3-1-2): Festa; Bruscagin, Negro, Ajeti, Benedetti; Torrasi, Burrai, Pinato; Zammarini; Dubickas, Magnaghi. All. Stefani. PRO SESTO (4-3-3): Del Frate; Suagher, Toninelli, Marzupio, Vaglica; Gattoni, Corradi, Marchesi; Capelli, Capogna, D’Amico. All. Andreoletti
Domenica 26 marzo
Ore 23.45 – Treviso: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico del Treviso Enrico Cunico, al termine della sfida di questo pomeriggio contro il Borgoricco, terminata per 0-4 grazie alla doppietta di Sottovia e alle reti di Boscolo Berto e De Poli: “Dal mio punto di vista è stata una delle migliori partite nei 100/95′, perché la squadra ha iniziato alla grande e ha finito alla grande. Potevamo addirittura finire con un risultato più rotondo. Abbiamo dominato in tutte le zone del campo e quindi abbiamo fatto una grande prestazione, una grande partita e un grande risultato. Dispiace ancora per la partita di domenica, sul risultato, perché con il Portomansué avevamo fatto una prestazione importante anche lì e non avevamo portato a casa nessun tipo di risultato, però oggi, per me, la squadra ha fatto il massimo. Ha fatto vedere davvero un buon calcio e si è compattata molto dopo la sconfitta. Volevamo riscattarci anche dalla sconfitta dell’andata, quindi la partita per me è stata a senso unico. Loro non hanno neppure avuto il tempo di reagire, perché eravamo sempre sul pezzo”.
Ore 23.15 – Arzignano: La sorprendente vittoria dell’Arzignano al Menti ha reso felice tutto il club della vallata. Il presidente Lino Chilese ha mostrato una maglietta sarcastica nei confronti del club biancorosso ma anche l’ex presidente del Vicenza Dario Cassingena, attualmente dipendente dell’Arzignano, ha mostrato soddisfazione sui social condividendo il risultato finale.
Ore 22.45 – Treviso: Serviva vincere e sperare in un passo falso del Portomansuè per riscattare la dolorosa sconfitta di domenica al Tenni. E’ andato tutto per il verso giusto. 0-2 incassato e superato a testa altissima. Con coraggio e orgoglio, con una prova decisa e di grande carattere. Cunico ha spazzato via ogni incertezza e i suoi ragazzi hanno risposto più che presente questo pomeriggio a Camposampiero. Il Treviso ha sfornato il poker contro il Borgoricco, quinta forza del girone B di Eccellenza veneta, e il Portomansuè, secondo in classifica, si è fermato in casa contro la Liventina per 1-1. Meglio di così non poteva andare. La classifica torna a farsi bella: Treviso 66, Portomansuè 62, Calvi Noale 62, Godigese 58, Borgoricco 57. Adesso, vietato fermarsi ancora. Vanno evitate altre brusche frenate a solo quattro giornate dalla fine. Questo pomeriggio, alle 15.30, per la gara contro il Borgoricco, Cunico ha deciso di spedire i suoi uomini in campo con l’ormai consolidato 3-4-1-2. Lombardi tra i pali, supportato dal terzetto di difesa composto da Shukolli, Boscolo Berto e Salviato. Out Severgnini per infortunio, così come Masoch. In cabina di regia Malagò e l’adattato Boron, con Stefani largo a destra e il tuttofare Mosca a sinistra. Lì davanti il solito tandem offensivo formato da Sottovia e Posocco, con De Poli ad agire alle loro spalle sulla trequarti. Tutto facile per i biancocelesti, avanti di tre reti dopo soli 45′ di gioco: doppietta di Sottovia e rete di De Poli. Tre punti in cassaforte alla pausa. Nella ripresa la rete di Boscolo Berto per il poker. Può sorridere Cunico: tornare a Treviso con una vittoria in tasca era fondamentale.
UNITED BORGORICCO CAMPETRA 0-4 TREVISO FBC 1993
Marcatori: Sottovia (T), De Poli (T), Sottovia (T), Boscolo Berto (T)
UNITED BORGORICCO CAMPETRA: Papagno, Girardi, Oprean Gitlan (Sessi), Vasic, Scappin, Antonello (Regazzo), Torregrossa, Volpato, Cappella, Chinellato (Barrichello), Sartori (Marangoni). All. Bertan
TREVISO FBC 1993 (3-4-1-2): Lombardi; Shukolli, Boscolo Berto, Salviato; Stefani (Marinello), Malagò (Soncin), Boron, Mosca; De Poli (Simeoni); Sottovia (Marcolin), Posocco (Guccione). All.: Cunico (A disposizione: Casella, Fiorenzato, Busatto, Ghiraldo).
Ammoniti: Boscolo Berto (T), Mosca (T)
Espulsi: /
Arbitro: Chirnoaga
Assistenti: Gonella – Pallone
Spettatori: 500
Ore 20.45 – Triestina: Queste le dichiarazioni di Luca Paganini al termine di Lecco – Triestina: “È stata una bella partita, noi meglio il primo tempo, ci teniamo questo buon punto. Dobbiamo tenere fino alla fine questa determinazione. Non era facile venire qui a Lecco e fare la partita, provando a vincerla, torniamo a casa contenti. Con qualche pizzico di fortuna in più potevo andare in goal. Andiamo avanti con fiducia, siamo molto contento di aver ritrovato il nostro meraviglioso pubblico”
Ore 20.10 – Arzignano: Queste le dichiarazioni di Giacomo Parigi rilasciate in conferenza stampa dopo Vicenza – Arzignano: “È una giornata storica, abbiamo espugnato il Menti e siamo riusciti a battere per la prima volta il Vicenza. Siamo venuti a fare una grande partita, oggi abbiamo scritto la storia e siamo felicissimi. Il mio gol? È stato importante aver segnato subito dopo l’1-1, ho cercato di fare il massimo. Adesso abbiamo blindato la salvezza, cercheremo di arrivare più in alto possibile”.
Ore 20.00 – Arzignano: Queste le dichiarazioni di Bianchini dopo Vicenza-Arzignano: “Vittoria importantissima e storica, i ragazzi l’hanno fatta nel migliore dei modi e siamo veramente contenti. Abbiamo fatto la nostra partita partendo forte, io sono orgoglioso dei ragazzi che ho e si meritano serate come queste. Era il Vicenza che si aspettava? Ha giocatori di enorme qualità, si vede che non sono tranquillissimi però è una squadra forte e abbiamo sofferto. Siamo salvi, ora proviamo a fare punti in ogni partita”
Ore 19.55 – Virtus Verona-Pergolettese 1-0: VERONA – Sogna la Virtus Verona, che batte 1-0 la Pergolettese, guadagna la quarta vittoria consecutiva e aggancia e supera per lo scontro diretto al quinto posto il Vicenza. A decidere un gol di Gianni Manfrin al 12′ del primo tempo: l’esterno lascia partire un sinistro potente, che aiutato anche dal terreno scivoloso per la pioggia, supera Soncin. Al 15′ Danti sfiora il raddoppio, poi alla mezz’ora è Manfrin ad andare a un passo dal 2-0 e dalla doppietta personale. La Pergolettese fatica per un tempo, ma va vicina al pareggio nel finale di tempo: cross dalla sinistra, con Giacomel che respinge corto e Villa fallisce il diagonale da pochi passi. A inizio ripresa Villa ancora una volta va a un passo dall’ 1-1, poi al 18′ è Danti a sparare addosso a Soncin. Al 29′ è ancora la Virtus Verona sugli scudi: doppia occasione con Fabbro e Tronchin, poi nel finale anche Casarotto e Fabbro vengono murati da uno scatenato Soncin. Ma la Virtus festeggia, il sogno ad occhi aperti è quasi realtà. E arrivare quinti non è più utopia.
VIRTUS VERONA – PERGOLETTESE 1-0
Marcatori: 12′ pt Manfrin
VIRTUS VERONA (3-4-1-2): Giacomel;Ruggero, Cella, Faedo; Zaffara, Talarico(46’ Tronchin), Lonardi, Manfrin (60’ Vesentini); Danti (82’ Priore); Fabbro, Casarotto (82’ Mazzolo). All. Fresco
PERGOLETTESE (3-5-2): Soncin; Tonoli, Arini, Piccinini; Saccani (46’ Bariti), Figoli, Artioli, Varas (82’ Cancello), Villa; Abiuso (46’ Iori), Guiu Vilanova. All. Villa
ARBITRO: sig. Maccarini Lorenzo di Arezzo
Ammoniti: Lonardi, Saccani, Cella, Tognoli, Talarico.
Ore 19.50 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Thomassen dopo Vicenza-Arzignano: “Nonostante essere andati sotto due volte abbiamo poi ripreso la partita però poi non abbiamo trovato l’energia in più. Abbiamo preso tre gol simili e voglio vederli con calma. Sono qui per cercare di capire perché non abbiano avuto l’energia e mi dispiace non essere riusciti a recuperare la partita. Il secondo tempo doveva essere una nuova partenza poi però siamo andati ancora sotto, loro si sono chiusi ed è stato difficile. In un modo o nell’altro siamo riusciti a fare gol che possono anche bastare ma abbiamo subito tre gol e sono troppi. Dobbiamo riuscire a trasferire nelle partite quello che di buono si fa in allenamento. Sono estremamente convinto di migliorare le cose, da domani si comincia a sistemarle”
Ore 19.45 – Triestina: Queste le dichiarazioni di Augusto Gentilini dopo Lecco – Triestina: “Oggi i miei ragazzi hanno fatto un’ottima prova, sopratutto nel primo tempo meritavamo qualcosa in più. Eravamo consapevoli della forza del Lecco, è una squadra molto fisica e in più non era facile giocare in un campo sintetico. Ci teniamo questo punto stretto, sono soddisfatto. Il mio gruppo è molto determinato, di partita in partita sta dimostrando tutto il suo valore. Io posso contare su tutti, le assenze non pesano, ho a disposizione tanti giocatori validi e oggi si è visto. Abbiamo fatto l’ennesimo passo in avanti, ora ci prepariamo per la prossima finale. Ho la fortuna di allenare una grande squadra, fatta di ragazzi che viaggiano sulla stessa lunghezza d’onda, ovvero centrale l’obiettivo salvezza”
Ore 19.20 – Vicenza-Arzignano 2-3: VICENZA – Al Menti l’Arzignano fa la storia: batte 3-2 il Vicenza e manda sempre più in rosso la stagione del Lane. Per il derby della provincia Thomassen schiera ancora la difesa a quattro con Ndiaye sulla sinistra mentre a centrocampo Ronaldo si muove da vertice basso davanti la difesa. L’Arzignano comincia il match senza timori reverenziali davanti ai 7500 del Menti e nei primi cinque minuti mette i brividi per ben due volte a Iacobucci: al 2′ Antoniazzi prova una mezza rovesciata, il portiere biancorosso risponde con un intervento preciso ma l’arbitro ferma il gioco per un fallo in attacco. Passano due minuti e Bordo dal vertice dell’area lascia partire un missile che si infrange contro la traversa. Il Vicenza fatica ad uscire dalla propria metà campo e a creare azioni offensive e per vedere i biancorossi dalle parti di Saio bisogna attendere il 21′ quando Stoppa riceve un cross da Dalmonte e conclude in porta ma la palla finisce sopra la traversa. L’Arzignano continua a giocare in modo solido e al 22′ Lattanzio crossa al centro per Antoniazzi che calcia a rete indisturbato e porta in vantaggio la squadra di Bianchini. Al Menti piove a dirotto e sui biancorossi cadono anche gli insulti della Curva ormai esasperata da prestazioni imbarazzanti. Al 32′ come un lampo improvviso arriva il gol del pareggio di Ferrari su assist di Stoppa. Nemmeno il tempo di esultare che l’Arzignano approfitta di una clamorosa dormita della difesa biancorossa e Parigi gonfia la rete di Iacobucci per il nuovo vantaggio gialloceleste. A questo punto il clima al Menti non è dei migliori ma al 38′ Ferrari ottiene palla da Stoppa e a tu per tu con Saio segna la rete del nuovo pareggio. Al rientro in campo dopo l’intervallo il Vicenza non cambia marcia e al 54′ commette l’ennesimo errore difensivo che porta Grandolfo a realizzare il tris ed ammutolisce ancora il Menti. Al 64′ Thomassen inserisce Rolfini per Cavion che esce tra i fischi del pubblico, l’inerzia della partita però non cambia e, nonostante la superiorità numerica per espulsione di Milillo al 72′, il Lane non reagisce, il tecnico manda in campo anche Della Morte e Giacomelli per Stoppa e Dalmonte (anche loro accompagnati dai fischi), la situazione però rimane immobile e il Vicenza e cade per la tredicesima volta in campionato. La squadra esce tra i fischi del pubblico ormai esasperato per una stagione che nessuno avrebbe mai pronosticato.
Vicenza-Arzignano 2-3
Vicenza (4-3-3): Iacobucci; Valietti, Pasini, Cappelletti, Ndiaye; Cavion (dal 62′ Rolfini), Ronaldo, Greco (dal 88′ Zonta); Stoppa (dal 78′ Giacomelli), Ferrari, Dalmonte (dal 78′ Della Morte). A disp. Brzan, Confente, Sandon, Corradi, Bellich, Mion,, Oviszach, Begic, Mogentale. All. Thomassen
Arzignano Valchiampo (4-3-1-2): Saio; Davi, Milillo, Piana, Lattanzio; Barba (dal 78′ Nchama), Bordo, Antoniazzi; Cester (dal 73′ Molnar); Grandolfo (dal 65′ Tremolada), Parigi (dal 65′ Fyda). A disp. Pigozzo, Morello, Casini, Gemignani, Cariolato, Nannini, Bonetto, Lunghi, Belcastro, Tardivo, Fantacci. All. Bianchini
Arbitro: Mucera della sezione di Palermo; assistenti: Conti di Seregno e Moroni di Treviglio; quarto uomo Calzavara di Varese.
Marcatori: 22′ Antoniazzi (AV), 34′ e 38’Ferrari (LRV), 35′ Parigi (AV), 54′ Grandolfo (AV)
Ammoniti: Milillo (AV), Della Morte (LRV)
Espulso: Milillo (AV) al 71′ per doppia ammonizione
Spettatori: 7.794 di cui 71 ospiti, incasso 58.590 euro incluso rateo abbonamenti
Note: giornata piovosa, terreno in buone condizioni
Ore 16.20 – Lecco-Triestina 0-0: LECCO – Pari a reti bianche tra Lecco e Triestina, gli alabardati continuano la striscia positiva di risultati, un buon punto contro una squadra che lotta per le prime posizioni. La Triestina va vicina al goal dopo dieci minuti di gara, Paganini si coordina bene per la rovesciata, palla che termina fuori di un niente. Sempre Paganini al 28′, sfiora la rete che avrebbe sbloccato il match, tiro di controbalzo e sfera che scheggia la parte alta della traversa. Nei minuti finali del primo tempo, gli alabardati in contropiede non riescono a sfruttare un’altra occasione importante per portarsi in vantaggio, Tavernelli sfugge sulla destra e con un cross delizioso trova Paganini, tiro strozzato che non inquadra la porta da buona posizione. Nella ripresa gli alabardati si rendono pericolosi al 50′, Mbakogu si invola verso la porta, conclusione di sinistro che trova l’ottima risposta di Melgrati. I padroni di casa provano a rispondere con Pinzauti, colpo di testa però troppo debole per impensierire Matosevic. Il Lecco al 76′ va a un passo dal goal con Ilari, colpo do testa fuori di pochissimo. I lombardi insistono e due minuti più tardi è Battistini a far tremare la difesa alabrdata, incornata che sbatte sulla traversa con Matosevic battuto. La chance più nitida dei blucelesti capita nei piedi di Mangni, l’attaccante sbaglia clamorosamente un rigore in movimento. All’86’ Pezzella lascia la Triestina in dieci, rosso diretto per il centrocampista alabardato.
Ore 14.00 – Venezia-Este 4-1: A conclusione della settimana di pausa di campionato per gli impegni in Nazionale, il Venezia FC è stato impegnato in un’amichevole contro l’AC Este, militante in Serie D, andata in scena allo stadio Pier Luigi Penzo alle 11:00 di oggi. La partita ha visto i lagunari prevalere con il risultato di 4-1 in un match ad alta intensità. Nei primi venti minuti, il Venezia crea diverse occasioni, con l’Este inizialmente racchiuso nella propria metà campo. Al 24’, però, la formazione ospite sblocca il risultato, con Menato a sorprendere Bertinato per andare a segno. Gli arancioneroverdi non si fanno scoraggiare e riprendono il pressing: al 35’, un siluro di Johnsen colpisce l’esterno della rete, e Cheryshev tenta un tiro centrale, parato da Agosti. Il pareggio e il raddoppio arrivano consecutivamente: sugli sviluppi di un corner, Novakovich va a segno di testa al 40’, e un minuto dopo è Tessmann a trovare la rete. Nel secondo tempo, i ritmi si abbassano inizialmente, per poi ritrovare movimento al 58’, con un tiro a giro di Tessmann che manca di poco lo specchio della porta. Al 62’, arriva il terzo gol lagunare grazie a Magnus Andersen, che approfitta della confusione sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Sarà poi ancora Novakovich a centrare la quarta rete e la sua personale doppietta, al 77’. Il tecnico del Venezia Paolo Vanoli ha così commentato l’esito del match: “La partita di oggi è stata utilissima per finire bene una settimana impegnativa sotto il punto di vista fisico, in particolare per consentire a chi ha giocato meno di raccogliere più minutaggio e per premiare i più giovani, che stanno dimostrando grande impegno e che per questo intendo gratificare. I Primavera si stanno allenando molto bene, è giusto far vivere l’atmosfera della Prima Squadra, c’è sempre bisogno di loro”.
Venezia 4-1 AC Este
Marcatori: 24’ Menato, 40’ Novakovich, 41’ Tessmann, 62’ Andersen, 77’ Novakovich
Venezia: Bertinato (Neri 72’), Šverko, Ceppitelli (Busato 45’), Svoboda, Ciervo (Peixoto 86’), Tessmann (Milanese 65’), Andersen (Boudri 86’), Candela (Zampano 65’), Cheryshev (Pierini 65’), Johnsen (Redan 78’), Novakovich (Mozzo 86’)
A disposizione: Slowikowski, Baudouin
Allenatore: Paolo Vanoli
AC Este: Agosti (Costantini 63’), Munaretto (Moracchiato 63’), Badan, Pellielo (Stringari 86’), Calgaro (Agostini 86’), Giacomazzi, Zanetti (Perkovic 81’), Marchesan (Seno 86’), Menato, De Vido, Santi
A disposizione: Barban, Cuccato
Allenatore: Andrea Pagan
Ore 13.45 – Pordenone: “Vogliamo ritrovare il successo dopo Novara e salire al secondo posto, superando sul campo e in classifica una squadra che sta facendo un grande percorso. Sappiamo di avere qualità importanti, ma lo dobbiamo dimostrare attraverso la miglior prestazione possibile. Ai tifosi, alla Società, a tutto l’ambiente neroverde”. Queste le dichiarazioni di Mirko Stefani ala vigilia di Pordenone – Pro Sesto.
Ore 12.35 – Trento: “𝘈𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘱𝘳𝘦𝘱𝘢𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘮𝘰𝘭𝘵𝘰 𝘣𝘦𝘯𝘦 𝘭𝘢 𝘨𝘢𝘳𝘢 𝘪𝘯 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘪𝘮𝘢𝘯𝘢, 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘴𝘶𝘪 𝘥𝘦𝘵𝘵𝘢𝘨𝘭𝘪 𝘦 𝘪 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘢𝘳𝘪 𝘦 𝘪𝘯 𝘤𝘢𝘮𝘱𝘰 𝘤𝘳𝘦𝘥𝘰 𝘴𝘪 𝘴𝘪𝘢 𝘷𝘪𝘴𝘵𝘰. 𝘋𝘪𝘧𝘦𝘯𝘴𝘪𝘷𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 è 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘢 𝘪𝘮𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘦 𝘱𝘰𝘪 𝘢𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘢𝘷𝘶𝘵𝘰 𝘪𝘭 𝘤𝘰𝘳𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘳𝘪𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘳𝘦 𝘦 𝘤𝘳𝘦𝘢𝘳𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘰𝘤𝘤𝘢𝘴𝘪𝘰𝘯𝘪. 𝘗𝘦𝘤𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘯𝘰𝘯 𝘢𝘷𝘦𝘳 𝘵𝘳𝘰𝘷𝘢𝘵𝘰 𝘪𝘭 𝘨𝘰𝘭, 𝘮𝘢 𝘤𝘪 𝘵𝘦𝘯𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘴𝘵𝘳𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘪𝘭 𝘱𝘶𝘯𝘵𝘰 𝘦 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘧𝘦𝘭𝘪𝘤𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘮𝘪𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦: è 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘢 𝘭𝘢 𝘮𝘪𝘢 𝘴𝘦𝘤𝘰𝘯𝘥𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘵𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘦𝘤𝘶𝘵𝘪𝘷𝘢 𝘥𝘢 𝘵𝘪𝘵𝘰𝘭𝘢𝘳𝘦 𝘦 𝘱𝘦𝘯𝘴𝘰 𝘥𝘪 𝘢𝘷𝘦𝘳 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘪𝘣𝘶𝘪𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘢𝘶𝘴𝘢 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩é, 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘢 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘴𝘪𝘢𝘴𝘪 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘢𝘭𝘪𝘴𝘮𝘰, 𝘷𝘦𝘯𝘨𝘰𝘯𝘰 𝘭𝘢 𝘴𝘲𝘶𝘢𝘥𝘳𝘢 𝘦 𝘪𝘭 𝘣𝘦𝘯𝘦 𝘤𝘰𝘮𝘶𝘯𝘦. 𝘐𝘭 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘰 𝘶𝘯𝘪𝘤𝘰 𝘰𝘣𝘪𝘦𝘵𝘵𝘪𝘷𝘰 è 𝘭𝘢 𝘴𝘢𝘭𝘷𝘦𝘻𝘻𝘢 𝘦 𝘴𝘢𝘱𝘱𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘤𝘦𝘯𝘵𝘳𝘢𝘳𝘭𝘢 𝘥𝘰𝘷𝘳𝘦𝘮𝘰 𝘴𝘤𝘦𝘯𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘪𝘯 𝘤𝘢𝘮𝘱𝘰 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘢 𝘥𝘦𝘵𝘦𝘳𝘮𝘪𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘰𝘨𝘨𝘪, 𝘤𝘰𝘯 𝘨𝘳𝘢𝘯𝘥𝘦 𝘴𝘱𝘪𝘳𝘪𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘴𝘢𝘤𝘳𝘪𝘧𝘪𝘤𝘪𝘰 𝘦 𝘢𝘱𝘱𝘭𝘪𝘤𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦. 𝘋𝘰𝘮𝘦𝘯𝘪𝘤𝘢 𝘢𝘯𝘥𝘳𝘦𝘮𝘰 𝘢 𝘨𝘪𝘰𝘤𝘢𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘶𝘯’𝘢𝘭𝘵𝘳𝘢 𝘨𝘳𝘢𝘯𝘥𝘦 𝘴𝘲𝘶𝘢𝘥𝘳𝘢, 𝘪𝘭 𝘝𝘪𝘤𝘦𝘯𝘻𝘢: 𝘴𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘱𝘦𝘳𝘧𝘦𝘵𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘤𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘦𝘳𝘷𝘪𝘳à 𝘶𝘯𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘢𝘯𝘤𝘰𝘳𝘢 𝘮𝘪𝘨𝘭𝘪𝘰𝘳𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘤𝘦𝘯𝘵𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘳𝘪𝘴𝘶𝘭𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘱𝘰𝘴𝘪𝘵𝘪𝘷𝘰, 𝘥𝘢𝘷𝘢𝘯𝘵𝘪 𝘢𝘥 𝘶𝘯𝘢 𝘤𝘰𝘳𝘯𝘪𝘤𝘦 𝘥𝘪 𝘱𝘶𝘣𝘣𝘭𝘪𝘤𝘰 𝘦𝘤𝘤𝘦𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘤𝘩𝘦, 𝘱𝘦𝘳 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘮𝘪 𝘳𝘪𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘢, 𝘮𝘪 𝘥𝘢𝘳à 𝘶𝘭𝘵𝘦𝘳𝘪𝘰𝘳𝘪 𝘴𝘵𝘪𝘮𝘰𝘭𝘪. 𝘋𝘢 𝘨𝘪𝘰𝘤𝘢𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘷𝘦𝘥𝘰 𝘭’𝘰𝘳𝘢 𝘴𝘪𝘢 𝘥𝘰𝘮𝘦𝘯𝘪𝘤𝘢 𝘱𝘦𝘳 𝘴𝘤𝘦𝘯𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘪𝘯 𝘤𝘢𝘮𝘱𝘰” queste le parole del centrocampista del Trento, Mattia Sangalli.
Ore 12.15 – Union Clodiense: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa da Nicola Calcagnotto, al termine di Union Clodiense contro Villafranca Veronese, gara di ieri valida per il recupero della 25ª giornata del girone C di Serie D: “Non siamo riusciti a raccogliere i tre punti, però guardo il bicchiere mezzo pieno, siamo davanti e quindi andiamo avanti per la nostra strada. Non è stata una partita facile quella di oggi, contro una squadra che è venuta qua e si è messa lì dietro e ripartiva con lanci lunghi. Per l’episodio e per la dinamica della partita, è andata anche bene, quindi a maggior ragione guardo il bicchiere mezzo pieno e andiamo avanti. Nel primo tempo l’arbitro ha tirato fuori tre cartellini gialli contro di noi, su falli discutibili, se non per Marocco. Però non voglio parlare dell’arbitro e di come ha gestito la partita, pensiamo a noi. Sbagliano loro come sbagliamo noi, però sì, se guardiamo i cartellini gialli, ne ha tirati fuori contro di noi… Adesso andremo a rivedere dove potevamo fare meglio, dove abbiamo sbagliato, dove non abbiamo colto gli errori degli avversari. Erano tutti dietro e non era facile trovare spazio. Abbiamo cercato di allargarla, di tornare dentro e di riallargarla e con i cross forse, in alcune occasioni, potevamo essere più pericolosi e andare a chiudere l’azione. Non è stata così, non abbiamo trovato l’episodio a nostro favore e peccato. Non ho percepito pressione o ansia da prestazione. Sapevamo che con i tre punti andavamo davanti, però abbiamo preparato la partita come prepariamo tutte le altre in settimana, cercando di imporre il nostro gioco. Oggi ci siamo riusciti, perché con la nostra linea difensiva arrivavamo a metà campo facilmente. Magari è mancato l’episodio e il cogliere l’occasione giusta per andare in vantaggio. Occasione sprecata nell’arco di un campionato sì, però sabato prossima abbiamo un’altra partita e pensiamo a quella. Questa è ormai passata, abbiamo raccolto un punto e siamo pari punti con il Legnago. Ogni società e ogni squadra si pone i propri obiettivi e penso che da qui alla fine del campionato nessuno regalerà nulla a nessuno. Sicuramente questa è una squadra che si deve salvare, ha obiettivi diversi da una squadra che è già salva, e ha motivazioni diverse, però, partite facili non ce ne sono. Secondo me fino alla fine potrà succedere qualcosa, quindi non sono le prossime due o tre partite a decidere il campionato. Sarà una volata fino alla fine”.
Ore 11.35 – Union Clodiense: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico dell’Union Clodiense Antonio Andreucci, al termine del recupero della 25ª giornata di ieri tra i suoi granata e il Villafranca Veronese: “Oggi una partita rognosa. Credo che nel primo tempo, fino al 30 metri abbiamo costruito delle buone trame, abbiamo lavorato bene sul piano della costruzione, meno in fase di finalizzazione dentro l’area di rigore. E’ normale che noi volevamo andare in progressione e chiuderli nell’ultima mezz’ora e riuscire a risolvere la partita. Purtroppo l’inferiorità numerica non ce lo ha consentito. Una partita che poteva mettersi anche peggio. Dobbiamo accettare il punto, perché è stata una partita tosta, chiusa, dove l’avversario si è dimostrato arcigno, soprattutto in fase difensiva hanno giocato una buona gara. Poi, hanno cercato di ripartire. Abbiamo lavorato bene fino ai 30 metri, poi abbiamo trovato più difficoltà. Poi, nell’ultima mezz’ora, in dieci, è stato ancora più difficile. L’ammonizione di Marocco è stata sacrosanta, quella di Tinazzi non esiste, perché è stata un’ammonizione che poi ha condizionato la gara per l’episodio che è successo dopo. Aliu ha sempre giocato, era la quindicesima di fila che giocava e volevo fargli tirare il fiato per un tempo e poi metterlo insieme a Padovan davanti perché sapevo che loro giocavano molto bassi, si chiudevano e avremmo poi avuto l’opportunità dentro l’area di rigore di avere giocatori con maggiore fisicità. Questo era il nostro piano, purtroppo non è stato possibile farlo e si è trovato solo davanti, e chiaramente non era facile. Sul piano della finalizzazione non siamo riusciti ad avere quello spunto che ci avrebbe consentito di sbloccare la partita. Non siamo riusciti a sbloccarla subito e dopo è stata una partita che nella fase centrale dovevamo costruircela e secondo me lo stavamo anche facendo. Poi, chiaramente, abbiamo rischiato anche di perderla. E’ stato bravo il nostro portiere sul calcio di rigore. E’ stato bravo ad andarselo a prendere. Dopo abbiamo sia attaccato per cercare di vincere, sia siamo stati attenti a non disperdere una risultato positivo. E’ un campionato equilibrato. Noi abbiamo fatto anche un lungo inseguimento. Ora, sono anche convinto che, recuperando alcuni giocatori, possiamo essere ancora più competitivi. E’ normale che quando trovi avversari chiusi, avere un giocatore abile a saltare l’uomo è utile. Calabrese nel primo tempo ha giocato un’ottima gara e anche Tognoni, quand’è entrato, ci avrebbe dato quel qualcosa in più se fossimo rimasti in parità numerica, mentre anche lui ha dovuto sacrificarsi in fase difensiva e chiaramente abbiamo perso qualcosa davanti. Devo dire la verità: i ragazzi sono stati bravi, perché non hanno rischiato quasi nulla. Sono realista, nel senso che non c’è né da essere delusi né arrabbiati, perché poi il calcio ti mette di fronte a queste situazioni che bisogna accettare. Dobbiamo subito pensare alla prossima gara e prepararsi da lunedì per fare una gara importante sabato. Noi sapevamo o che riuscivamo a sbloccarla subito su un episodio o su un’azione come abbiamo cercato di fare, oppure sarebbe stato molto importante il secondo tempo, perché il primo tempo era più corto e perché anche l’avversario ha corso molto. Secondo me, il momento in cui loro hanno iniziato a calare fisicamente e noi ci siamo trovati in dieci, dopo abbiamo fatto più difficoltà. Però, gli episodi della partita sono stati questi e visti gli episodi della partita, è un punto che dobbiamo prenderci e si dice che partita che non si vince non si perde. I ragazzi sono stati bravi nell’ultima mezz’ora a non perderla. Abbiamo ragazzi che possono sostituire Tinazzi e Marocco. Dal punto di vista della rosa, anche oggi, anche se avevamo qualche defezione, non ho niente da rimproverare a chi ha giocato, bisogna avere fiducia in tutti, perché ci sono dei momenti del campionato, come questo, che magari ti mancano alcuni giocatori ed è il momento che chi ha giocato meno si renda utile come gli altri. Per sabato credo che riusciremo a fare qualcosa. Vediamo in settimana come si sviluppa”.
Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Vicenza-Arzignano (ore 17.30). VICENZA (4-2-3-1): Iacobucci; Valietti, Cappelletti, Pasini, Sandon; Cavion, Ronaldo; Dalmonte, Stoppa, Giacomelli; Ferrari. All. Thomassen. ARZIGNANO (4-3-1-2): Saio; Cariolato, Molnar, Piana, Lattanzio; Barba, Cester, Antoniazzi; Lunghi; Parigi, Tremolada. All. Bianchini
Sabato 25 marzo
Ore 20.20 – Arzignano: «Marzo è stato un mese intenso con tante gare ma anche un mese positivo. Abbiamo fatto punti importanti che ci hanno avvicinato al nostro obiettivo. Domani sarà sicuramente la partita più tosta ma anche la più bella da giocare. Ci siamo preparati al meglio come al solito e andiamo convinti di fare la nostra partita […] Andiamo al Menti con il massimo rispetto e con la massima umiltà, ma sappiamo che siamo riusciti a mettere in difficoltà quasi tutti e speriamo di riuscirci anche domani […] Le armi? Sono sempre le stesse: il gruppo. Chi gioca, chi non gioca, siamo tutti pronti e proveremo a portare queste armi fino alla fine». Queste le dichiarazioni di Stefano Cester rilasciate alla vigilia di Vicenza – Arzignano
Ore 18.45 – Triestina: In vista della trentaquattresima giornata di campionato Lecco-Triestina, in programma domani allo stadio “Rigamonti Ceppi” con calcio d’inizio alle 14:30, l’allenatore alabardato Augusto Gentilini ha convocato i seguenti giocatori:
PORTIERI: 45 Laganis, 23 Matoševic, 22 Pozzi
DIFENSORI: 13 Ciofani, 2 Ghislandi, 3 Malomo, 26 Masi, 33 Piacentini, 31 Rocchetti, 74 Sarzi Puttini
CENTROCAMPISTI: 25 Crimi, 99 Felici, 14 Germano, 5 Gori, 20 Lollo, 17 Lovisa, 19 Paganini, 8 Pezzella, 7 Tessiore
ATTACCANTI: 11 Adorante, 9 Mbakogu 18 Minesso, 16 Tavernelli
Giocatori non convocati: Enrico Celeghin, Diego Galliani, Filippo Iacovoni, Davide Mastrantonio, Lorenzo Pellacani
Giocatori diffidati: Marco Crimi, Luca Paganini, Yuri Rocchetti
Ore 18.30 – Feralpisalò: “Non era questa la partita che decideva chi vincerà il campionato. L’importante è la continuità. Dispiace perché siamo stati forse condizionati dagli episodi ma torniamo a casa con un buon punto contro la squadra migliore del girone di ritorno. Non facciamo calcoli e non guardiamo le altre, noi pensiamo al nostro percorso e basta. Dobbiamo rimanere concentrati sulle ultime quattro partite, mettendo in campo il nostro 100%”. Queste le dichiarazioni di Stefano Vecchi dopo il pareggio odierno della Feralpisalò sul campo del Trento
Ore 17.05 – Padova: “Dispiace, perché abbiamo fatto la miglior prestazione degli ultimi tempi in trasferta, ma torniamo a casa senza punti e senza gol. Quando si perde c’è un po’ di sconforto da parte di tutti, purtroppo il rigore sbagliato ha condizionato tutto. Se avessimo pareggiato sarebbe cambiato tutto, ma non bisogna gettare la croce su Michael che ha fatto una stagione importante. Gioco sempre? Qualche acciacco me lo porto dietro, perché le sto giocando tutte. Speriamo di fare più punti possibili nelle prossime partite e cercare di arrivare il più che alto che si riesce. L’anno scorso nessuno si aspettava che il Palermo avrebbe vinto i playoff eppure l’hanno fatto. Non dobbiamo assolutamente mollare. Nei playoff può succedere di tutto. Il Cosenza anni fa si classificò sesto e vinse i playoff”. Queste le dichiarazioni di Francesco Belli rilasciate dopo Renate – Padova ai microfoni di Telenuovo.
Ore 17.00 – Padova: Queste le dichiarazioni di Raffaele Longo rilasciate in conferenza stampa dopo Renate-Padova: “Oggi non possiamo dire di aver fatto una prestazione negativa. Se avessimo pareggiato su quel rigore secondo me avremmo potuto vincerla. Devo rimproverare ai ragazzi la finalizzazione, perché abbiamo sbagliato troppi gol. Le occasioni le abbiamo create, è stata una delle migliori prestazioni dell’ultimo periodo. Purtroppo chi fa gol ha ragione, chi vince festeggia e chi perde spiega. Dobbiamo pensare solo al Sangiuliano e ad invertire il trend in casa, visto che non vinciamo all’Euganeo da tanto tempo. Crivello ha avuto un affaticamento all’adduttore, abbiamo deciso di non rischiarlo. De Marchi non ha fatto male, gli manca il gol”
Ore 16.35 – TRENTO – Un buon Trento ferma la capolista Feralpisalò. Al Briamasco finisce a reti inviolate. Tedino aggiunge un punto prezioso alla propria classifica. Gli ospiti si rendono pericolosi per primi: Palazzi calcia da fuori area con la palla che scheggia il palo e si spegne sul fondo. Poco dopo la mezz’ora i lombardi ci riprovano con un’azione confusa che porta Palazzi al tiro, il cui fendente termina a lato non di molto. Qualche minuto più tardi l’occasione più importante della gara. Semprini tocca la sfera in area di rigore con il braccio e l’arbitro concede il calcio di rigore. Dal dischetto Pittarello sbaglia clamorosamente, calciando alto sopra la traversa. Il Trento si ricompone e sfrutta il momento. Qualche istante più tardi Sangalli colpisce di testa verso la porta ma la sua deviazione non è precisa e si spegne sul fondo. Nel secondo tempo i gialloblù si rendono pericolosi al 67’ con il colpo di testa di Attys, terminato alto sopra la traversa. Lo sforzo ospite non paga perchè poco preciso. La difesa trentina tiene. I gialloblù conquistano un punto preziosissimo che permette loro di intravedere già la salvezza.
TRENTO – FERALPISALÒ 0-0
Trento (4-3-1-2): Desplanches, Semprini (25’st Ballarini), Trainotti, Vitturini, Fabbri; Sangalli (31’st Garofalo), Suciu, Di Cosmo; Pasquato (37’st Damian); Petrovic, Attys (31’st Carletti). A disposizione: Tommasi, Marchegiani, Ruffato, Simonti, Piazza. All. Tedino
Feralpisalò (4-3-3): Pizzignacco, Bergonzi, Di Gennaro, Pilati, Panico; Icardi (37’st Musatti), Palazzi (25’st Carraro), Balestrero; Siligardi (44’st Di Molfetta), Guerra (C) (37’st Butić), Pittarello (25’st Sau). A disposizione: Volpe, Venturelli, Tonetto, Bacchetti, Legati, Pietrelli, Salines. All. Vecchi
Arbitro: Saia di Palermo
Ammonizioni: 33’pt Trainotti (T)
Espulsione: 47’st dalla panchina un componente dello staff del Trento
Note: angoli 6-10. Recupero 1’-5’. Al 40’pt Pittarello sbaglia un calcio di rigore. Spettatori: 1100.
Ore 16.30 – MEDA – Disastro biancoscudato a Meda. Il Padova perde 2-0 col Renate, interrompe la striscia positiva che durava da sette partite e vede frenare bruscamente la corsa ai playoff. Primo tempo che parte in sordina, con una prima chance per il Renate al 3′: Squizzato dai 30 metri calcia dritto in porta con palla alta non di molto sopra la traversa. Il Padova si fa vedere al 9′ con Radrezza, che dalla distanza mette alto di poco. Al 18′ il Renate passa in vantaggio: se ne va sulla destra Squizzato, mette in area, batti e ribatti e palla a Esposito, che in diagonale batte Zanellati. Dalla mezzora in poi in campo c’è solo il Padova, che costruisce quattro nitide palle gol. Al 32′ cross di De Marchi, sponda di Liguori per Bortolussi, tiro potente sventato in angolo da Furlanetto. Al 38′ altra bella azione del Padova, cross di Franchini e colpo di testa di Bortolussi a lato di pochissimo. I biancoscudati insistono e al 44′ vanno ancora una volta vicini al gol: ribaltamento di fronte di De Marchi, appoggio per Bortolussi, che tira immediatamente in porta e ancora una volta trova la respinta di Furlanetto. Ma la migliore chance capita in pieno recupero a Delli Carri, che di testa su punizione di Radrezza trova sulla sua strada ancora una volta un super Furlanetto. Nella ripresa lo schema è identico a quello del primo tempo. Al 5′ il Renate bussa alle porte del raddoppio: grave palla persa per un malinteso Delli Carri – Radrezza, Malotti in diagonale va a centimetri dal 2-0 Il Padova ci prova al 20′, quando fallisce una clamorosa possibilità di pareggiare. Se ne va sulla sinistra Russini, cross respinto da Furlanetto sui piedi di Cretella, che sbaglia clamorosamente il gol dell’1-1 spendendo alle stelle. Peggio ancora fa Liguori, che al 28′ fallisce un rigore facendosi addirittura bloccare il tiro da Furlanetto. Gol sbagliato e gol subito, basta attendere quattro minuti. Quando Saporetti, entrato da un minuto, rompe un digiuno che durava da quasi quattro mesi e fa centro di tacco su assist di Malotti. E’ il de profundis del match, con il Padova che si vede annullare un gol per fuorigioco a Bortolussi. In pieno recupero palo colpito da due passi da Delli Carri e il risultato non cambia più
RENATE – PADOVA 2-0
Marcatori: 18′ pt Esposito, 32′ st Saporetti
RENATE (3-5-2): Furlanetto; Angeli, Silva, Possenti (41′ st Ermacora); Marano (9′ pt Simonetti), Squizzato, Esposito, Nelli (42′ st Artistico), Colombini; Malotti, Sorrentino (31′ st Saporetti). All.: Dossena.
PADOVA (4-3-3): Zanellati; Belli, Valentini, Delli Carri, Zanchi; Jelenic (34′ st Piovanello), Radrezza, Franchini (10′ st Cretella); Liguori (33′ st Ceravolo), Bortolussi, De Marchi (11′ st Russini). All. Torrente (squalificato, in panchina Longo)
Arbitro: Vingo di Pisa
Ammoniti: Squizzato, Simonetti, Liguori, Possenti
Minuti di recupero: pt 4′, st 5′
Ore 14.25 – Arzignano: «Si va ad affrontare una squadra forte in uno stadio bello, importante, con tanto pubblico. Speriamo di andare a fare una partita tosta provando a portare a casa punti […] I ragazzi hanno tutti voglia di giocare una partita del genere. È una gara da preparare bene perché non bisogna arrivarci né troppo carichi né troppo poco. Sicuramente non sarà facile ma cercheremo di sfruttare le nostre qualità […] Abbiamo voglia di provare a fare bene e fare punti continuando il nostro percorso. Andiamo al Menti rispettando al massimo il Vicenza, l’organico e la sua storia, però volendo fare bene […] Quando arriva la partita hai voglia di giocarla e di provare a prenderti dei punti. E noi ci proveremo». Queste le dichiarazioni di Giuseppe Bianchini in vista del derby Vicenza – Arzignano.
Ore 12.40 – Udinese: Test in famiglia a ranghi misti con la Primavera per i bianconeri a chiusura della prima settimana di sosta nazionali. Il match è stato disputato al centro sportivo Bruseschi con tempi di durata ridotta (40 minuti il primo e 32 il secondo). Risultato finale di 7-0 per i ragazzi di mister Sottil. Nel primo tempo, terminato col punteggio di 3-0, tutte le reti hanno portato la firma di Beto. Il bomber portoghese è andato nuovamente a segno per il 4-0 al quarto d’ora della ripresa. Il quinto gol è stato realizzato da Thauvin con una bella azione personale. Il punteggio finale è stato fissato ancora da Beto.
Udinese – Udinese Promavera 7-0
Udinese (3-5-2): Silvestri (1st Padelli); Ehizibue, Guessand, Zeegelaar; Becao, Zunec, Walace (1st Asante), Arslan, Buta; Thauvin, Beto. All. Sottil
Udinese Primavera (3-4-3): Padelli (1st Piana); Abdalla (dal 15st Argentino), Cocetta, Nwachuku; Iob, De Crescenzo, Olivo (4st Varone), Di Lazzaro; Russo, Lozza (dal 15st Pafundi A.), Asante (1st Degano) All. Sturm
Arbitro: Di Bert di Udine
Assistenti: Simonetti e Stan
Marcatori: Beto al 25 pt, 28 pt e 39pt e 15st, 32st; Thauvin al 16st; Asante al 18st
Note: primo tempo 40 minuti, secondo 32 minuti
Ore 12.20 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Dan Thomassen alla vigilia di Vicenza-Arzignano: “Che clima c’è in squadra? C’è stata una settimana piena e tempo per stare con loro, ho bisogno di toccare, sentire e stimolare. Ho avuto tante risposte e ho capito di cosa ha bisogno la squadra. Cosa? Stabilità e continuità di prestazione. Come stanno i giocatori? Fortunatamente Zonta ha fatto la seduta di ieri, aveva un problema alla tibia. Contro l’Arzignano come sarà? La realtà a mio avviso è riuscire a trovare in breve tempo la stabilità di prestazione unita al risultato. Dobbiamo pensare a lungo termine. Difesa a quattro? È una modifica che abbiamo apportato, vediamo. Ho qualche idea anche per il centrocampo ma non ho ancora deciso. Il problema della squadra è la difesa? Il dato della differenza reti è positivo, collegarlo alla fase difensiva può essere un fatto ma non è tutto. Dobbiamo arrivare ad avere un atteggiamento a prescindere dall’avversario. Mancanza di leader? No, sto stimolando di più sull’unità della squadra. Ho detto ai ragazzi che vincere un campionato è qualcosa di straordinario. Condividere le cose con i compagni è un aspetto importante che deve essere fatto. Pensieri per la prima al Menti? Continuo ad essere felice come un bambino, lo sto vivendo con grande entusiasmo. Responsabilità? Certo, vivo per questo, sono le belle cose di questo mondo. Abbiamo stadio e un pubblico che sono da ammirare, sta a noi mettere in campo i punti in comune tra noi e i tifosi: dobbiamo cantare insieme, sono estremamente carico. Il campionato è ancora aperto del tutto, ci sono due modi per arrivare alla B”
Ore 12.00 – Südtirol: La favola del Sudtirol continua e, la prossima tappa della truppa di Pierpaolo Bisoli, sarà in Sardegna contro un Cagliari che, nell’ultimo periodo, ha compiuto passi importanti grazie a risultati di spessore come l’ultimo colpaccio del 4-0 confezionato in casa della Reggina. Sarà una gara speciale per l’allenatore della compagine di Bolzano che, nel capoluogo sardo, ha vissuto le sue stagioni probabilmente più esaltanti da calciatore tra il 1991 e il 1997, collezionando 164 presenze e realizzando 5 reti. Lo ha anche allenato il Cagliari, con minori fortune, all’inizio della stagione 2010-2011, e ora gli fa di nuovo visita alla guida di una squadra che sta illuminando la serie cadetta. Il Sudtirol è infatti di gran lunga la grande sorpresa della serie B ma, ormai dopo 30 giornate, la compagine altoatesina è più che altro una bellissima realtà grazie alla terza posizione occupata al momento, a sole cinque lunghezze dalla serie A diretta. Un sogno che la matricola proseguirà a coltivare anche in una trasferta difficilissima in terra sarda. Il Cagliari di Claudio Ranieri del resto, parte con il pronostico dalla propria parte, nelle quote scommesse serie b , con la quota per il segno 1 stabilita al momento a 2.04 mentre, un colpaccio biancorosso è valutato 3.95, più del segno X che invece è a 3.15. Di certo è un gran match quello che ospiterà sabato 1° aprile l’Unipol Domus, luogo che, in onore del supercampione rossoblù e della nazionale azzurra, ‘Rombo di tuono’ , diventerà presto il “Gigi Riva”. Tornando a concentrarsi sul match, è bene sapere che le due squadre stanno attraversando un momento buonissimo. Il Sudtirol ha inanellato qualcosa come 11 risultati utili consecutivi, collezionando nel periodo sette vittorie e quattro pareggi! L’ultima sconfitta risale allo scorso anno, il 26 dicembre, nella sfida casalinga con il Modena. In trasferta ha un ruolino di marcia quasi migliore di fronte al proprio pubblico; lontano dal ‘Druso’, la compagine di Bisoli, ha già vinto in sette circostanze (oltre a quattro pareggi e appena tre sconfitte), pur segnando non tantissimo (14 reti). Di contro il Cagliari, che in trasferta balbetta spesso, in casa è un’autentica corazzata con nove vittorie e quattro pari all’attivo (due le sconfitte) e va in rete con grande frequenza (23). Tutti numeri, sia dell’una che dell’altra squadra, che alimentano il fascino di questa super sfida che potrà dire molto sulle chance delle due prossime avversarie, in merito alla corsa che vale la serie A.
Ore 11.20 – Treviso: Aprono oggi, sul sito web trevisocalcio.tv , le iscrizioni per il Treviso Camp 2023. Dopo i grandi risultati della scorsa stagione il team di tecnici guidato da Alessandro Zanato , riproporrà la stessa formula con 4 settimane, dal lunedì al venerdì per tutti i bambini e ragazzi nati dal 2009 al 2016. Il camp , con il costo di 190€ , prevede una settimana ricca di giochi di tecnica, situazioni di gioco, duelli e tornei per fasce d’età insieme allo staff tecnico del Treviso FBC 1993. Il Camp si terrà presso il campo sintetico di San Bartolomeo, quartier generale del Settore Giovanile. La gioia del presidente Sandri che sottolinea “Per noi è una grandissima gioia poter dare la possibilità a tutti i bambini della città e non solo, di vestire la maglia biancoceleste, di vivere da dentro il nostro mondo. Un ennesima prova che dimostra quanto la società tenga ai progetti dedicati ai giovani. ” Il Responsabile del Settore Giovanile Alessandro Zanato aggiunge “In un anno e mezzo siamo riusciti ad ottenere degli ottimi risultati: dopo la Treviso Soccer School, il progetto Treviso Kids e gli oltre 340 tesserati siamo felici di poter riproporre a Treviso un Camp estivo nella quale possiamo garantire a tutti i partecipanti , grazie alla grande professionalità dei nostri tecnici, una settimana di divertimento ma allo stesso tempo di formazione sia calcistica che umana”
Ore 10.00 – Venezia: Dopo il successo dei precedenti eventi, i giocatori del Venezia FC incontreranno ancora i tifosi arancioneroverdi nella giornata di martedì 28 marzo, a partire dalle ore 18:30, presso il Venezia FC Store di Rialto. Ospiti dell’evento saranno Denis Cheryshev, Michael Svoboda e Tommaso Milanese, che saranno a disposizione degli appassionati per firmare autografi e scattare foto. Inoltre, in vista della partita casalinga Venezia – Como, in programma per sabato 1 aprile alle ore 14:00, tutti i partecipanti all’evento in possesso di Supporters Card potranno acquistare uno o più biglietti nei settori Curva Sud Groppello e Distinti Solesin al prezzo speciale di €5,00.
Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Trento-FeralpiSalò (ore 14.30). TRENTO (4-3-1-2): Desplanches; Semprini, Vitturini, Trainotti, Fabbri; Di Cosmo, Suciu, Sangalli; Pasquato; Petrovic, Carletti. All. Tedino. FERALPISALÒ (4-3-1-2): Pizzignacco; Bergonzi, Di Gennaro, Pilati, Salines; Palazzi, Carraro, Balestrero; Siligardi; Guerra, Pittarello. All. Vecchi
Venerdì 24 marzo
Ore 22.00 – Serie C: È il Vicenza il club del girone A di serie C con il maggior monte ingaggi pari a 6.157.620 euro. Alle sue spalle la Triestina e poi il Padova. Complessivamente i biancorossi sono al terzo posto nei tre gironi, dietro a Crotone ed Entella. Sono questi i dati che emergono dall’analisi della Gazzetta dello Sport
- Crotone – 7.490.507 euro
- Entella – 6.646.205 euro
- Vicenza – 6.157.620 euro
- Triestina – 6.015.894 euro
- Padova – 5.666.203 euro
- Cesena – 5.655.306 euro
- Catanzaro – 5.519.533 euro
- Pordenone – 5.204.045 euro
- Reggiana – 4.904.537 euro
- Avellino, Novara, Pescara, Siena – oltre 3,4 milioni di euro (ogni club)
- Alessandria, Ancona, Feralpisalò, Foggia, Potenza, Pro Vercelli, Trento – oltre 2 milioni di euro (ogni club)
- Albinoleffe, Carrarese, Cerignola, Gubbio, Juve Stabia, Mantova, Monterosi, Viterbese – da 1,5 a 2 milioni di euro (ogni club)
- Fidelis Andria, Francavilla, Imolese, Latina, Lecco, Messina, Monopoli, Piacenza, Renate, Rimini, Turris, Vis Pesaro – da 1 a 1,5 milioni di euro (ogni club)
- Arzignano, Fermana, Fiorenzuola, Gelbison, Giugliano, Lucchese, Montevarchi, Olbia, Pergolettese, Picerno, Pontedera, Pro Patria, Pro Sesto, Recanatese, San Donato Tavarnelle, Sangiuliano City, Taranto, Torres, Virtus Verona – sotto 1 milione di euro.
Ore 21.20 – Virtus Verona: Gigi Fresco, allenatore della Virtus Verona, intervenuto in conferenza stampa, ha dichiarato: “La Pergolettese è una squadra forte, che gioca bene, con un bravo allenatore con il quale siamo anche amici, ci sentiamo molto spesso, confrontandoci sugli avversari. Ha una precisa fisionomia, sono rapidi, tecnici, forse non puntano tanto sul fisico. La situazione infortunati vede Emil Hallfredsson che verrà operato questo pomeriggio. È rientrato Cella, mentre Nalini e Kristoffersen la settimana prossima. Ha avuto una distorsione al legamento collaterale Amadio. Per Zarpellon manca poco. L’obiettivo è andare ai playoff, poi se riusciamo ad arrivare sesti, avremmo due partite con due risultati su tre, cosa non da poco. Se riuscissimo ad andare ai playoff, l’obiettivo sarebbe superare la fase del girone e arrivare ai playoff nazionali”.
Ore 19.40 – Pordenone: Si avvicina il big match di lunedì con la Pro Sesto. La prevendita al momento ha toccato quota 1400. La società suggerisce di acquistare in anticipo il biglietto per garantirti l’accesso, avere un miglior posto ed evitare la coda
Ore 19.30 – Padova: Arriva il dato finale della prevendita del settore ospiti dello stadio Città di Meda. Sono 82 i tagliandi acquistati dai sostenitori biancoscudati alla chiusura delle ore 19.
Ore 17.45 – Verona: Il Verona sorride, Ngonge e Verdi sono vicino al rientro. I due dovrebbero tornare a disposizione di mister Zaffaroni per il match contro la Juventus alla ripresa per tentare di tornare in corsa per una salvezza che si è allontanata in virtù degli ultimi risultati negativi. A riportarlo è il Corriere di Verona.
Ore 17.15 – Padova: Lista dei convocati da Mister Vincenzo Torrente per Renate-Padova, 34° giornata di Serie C Girone A Girone di Ritorno in programma domani ore 14:30 Stadio Città di Meda:
PORTIERI: 12 Fortin, 36 Mangiaracina, 1 Zanellati
DIFENSORI: 4 Belli, 13 Crivello, 2 Delli Carri, 15 Leoni, 3 Valentini, 29 Zanchi
CENTROCAMPISTI: 24 Cretella, 33 Franchini, 23 Jelenic, 10 Radrezza, 16 Bacci
ATTACCANTI: 32 Bortolussi, 9 Ceravolo, 37 De Marchi, 31 Ghirardello, 21 Liguori, 7 Piovanello, 21 Russini
Ore 15.00 – Padova: Queste le dichiarazioni di Vincenzo Torrente rilasciate oggi in conferenza stampa alla Guizza alla vigilia di Renate – Padova: “Ci aspetteranno cinque finali, domani sarà uno scontro diretto. Il Renate è una squadra che sta facendo molto bene, sarà una partita non facile, noi vogliamo continuare a fare bene. Per quanto riguarda gli indisponibili siamo in emergenza, abbiamo recuperato Ceravolo. Gagliano e Cannavò non ci saranno. Zanchi è convocato. Dezi? Prossima settimana credo rientrerà in gruppo. Zanellati? È cresciuto tanto, si allena sempre al massimo, avrà una grande opportunità per dimostrare il suo valore, credo molto in lui. Se mi aspettavo la squalifica? No, mi è sembrata un po’ eccessiva la sanzione, però pazienza vedrò la partita dalla tribuna. Corsa ai playoff? È ancora tutto aperto, dobbiamo trovare la continuità giusta nelle vittorie. Valuterò se far partire dall’inizio Cretella o Jelenic, ci sarà anche Bacci a centrocampo. Il rientro di Kirwan? Penso che ci vorrano ancora un paio di settimane, ogni giorno vedo dei miglioramenti ma non è ancora pronto al 100%. Il Padova che vorrei vedere sempre è quello contro l’Albinoleffe”
Ore 14.15 – Trento: “Dobbiamo affrontare la Feralpisalò cercando di rendere loro la vita difficile. I ragazzi in settimana hanno lavorato molto, sono orgoglioso di allenarli. In questo momento siamo in grande difficoltà. Purtroppo, abbiamo qualche defezione, soprattutto nel reparto difensivo. Dobbiamo però fare una partita coraggiosa. Loro sono una squadra molto competitiva che ha degli ottimi interpreti. Dobbiamo fare una partita con il coltello tra i denti e con lo spirito di sacrificio che ci ha sempre contraddistinto. Servirà voglia di attaccare e non solo di difendere” queste le parole di Bruno Tedino alla vigilia della sfida di campionato contro la Feralpisalò.
Ore 11.10 – Südtirol: Queste invece le parole di Dietmar Pfeifer, amministratore delegato dell’FC Südtirol in relazione al rinnovo del contratto da parte del direttore sportivo Paolo Bravo. “La società è contenta della scelta del direttore sportivo Paolo Bravo di continuare il lavoro con noi. Si è creato un feeling veramente buono e i risultati sono sotto gli occhi di tutti e sono di altissimo livello per questo motivo credo che nei prossimi anni sarà possibile toglierci insieme ulteriori soddisfazioni. Il direttore sportivo Paolo Bravo ha abbracciato il nostro progetto cinque anni fa, insieme abbiamo alzano via via l’asticella, arrivando lo scorso anno a compiere il salto di categoria e qualità approdando in serie B. Un traguardo storico che ci ha fatto enormemente piacere. Quest’anno poi stiamo vivendo un sogno. In tutti questi anni il direttore è riuscito sempre a mettere insieme una rosa di alto livello, formando gruppi con la mentalità e la cultura del lavoro dell’FC Südtirol. Questo ci ha consentito di arrivare a risultati importanti, di alto livello”.
Ore 11.00 – Südtirol: «La serie A diretta per il Südtirol? Arrivati a questo punto tutto è possibile. I cinque punti di distanza dal Genoa? Non guarderei i punti di distacco dalle altre, bisogna pensare partita per partita, ne mancano ancora otto che non sono poche. A questo punto è giusto sognare senza dimenticare quel che è stato il percorso, perché a prescindere da come andrà sarà un successo: siamo davanti a qualcosa di straordinario, la squadra è partita con dei giocatori che non erano valutati per quello che rendono oggi. Tanti titolari di quest’anno sono giocatori che c’erano anche la stagione scorsa e questo permette di creare un blocco per continuità e affidabilità»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere dell’Alto Adige” dal dirigente calcistico Werner Seeber.
Ore 10.30 – Südtirol: Queste le prime parole del responsabile dell’area sportiva dopo la sottoscrizione del rinnovo del contratto. “Le mie prime parole sono innanzitutto quelle di ringraziamento nei confronti di tutte quelle persone che in questi cinque anni mi hanno accompagnato. Ho già ringraziato l’ex presidente Walter Baumgartner per avermi scelto e ora esprimo gratitudine al presidente Gerhard Comper per avermi riscelto. Questo per me è un motivo di grande orgoglio. Ringrazio l’amministratore delegato Dietmar Pfeifer che con me, in questi cinque anni, ha condiviso il lavoro quotidiano, lui per la parte finanziaria, io per quella tecnica. Sono grato, non di meno, a tutti i giocatori che hanno vestito o vestono ancora la casacca biancorossa e agli allenatori che si sono succeduti in questo anni. E’ grazie a loro che le mie idee si sono tramutate in tutto quello che abbiamo ottenuto. Ringrazio tutti sentitamente e di cuore. Un grazie lo rivolgo a tutta la gente di Bolzano e della provincia che in questi anni hanno avuto fiducia in me, criticandomi e facendomi anche dei complimenti. Tutto questo fa parte del percorso di un direttore sportivo, però in questo contesto mi è sempre stata manifestata fiducia e ogni volta che ho incontro le persone che ci stanno attorno ho il piacere di stare con loro. Mi hanno sempre dato la forza di credere in quello che stavamo facendo. Il ringraziamento va a tutta questa realtà che mi ha permesso di farmi conoscere e di migliorare tutti i giorni”.
Ore 10.00 – Südtirol: FC Südtirol è lieto di comunicare il prolungamento del contratto del direttore sportivo Paolo Bravo. Il precedente accordo sarebbe scaduto al termine della corrente stagione. Il responsabile dell’area sportiva biancorossa ha firmato un rinnovo biennale, con nuova scadenza fissata al 30 giugno 2025. Nato a Brescia il 12 febbraio 1974, Paolo Bravo è stato un calciatore professionista (ruolo: terzino), con all’attivo 107 presenze (e 2 gol) in serie B con Como, Alzano Virescit, Siena e Rimini e 217 presenze (e 7 reti) in serie C1 con Como, Saronno, Livorno, Cesena e Rimini. Conclusa in serie B, col Rimini – al termine della stagione 2008-2009 – l’attività di calciatore, ha iniziato proprio nel club romagnolo la sua nuova carriera di direttore sportivo, a partire dall’annata agonistica 2010-2011, quando il Rimini militava in serie D. Conquistata immediatamente la C2, Bravo è rimasto a Rimini altri due anni. Dopo un anno sabbatico è rientrato nel calcio professionistico a novembre 2014, quando ha accettato e quindi assunto l’incarico di direttore tecnico del Santarcangelo, al tempo neopromosso in serie C1. In seno al club di Santarcangelo di Romagna ha diretto l’area sportiva per un triennio nel girone B della terza divisione nazionale per importanza. Nella prima stagione, 2014-2015, la squadra si è salvata, classificandosi al 12° posto. Nella stagione successiva (2015/2016) è invece arrivato un 11° posto. Nella stagione 2016-2017, infine, Paolo Bravo ha ottenuto col Santarcangelo un 10° posto a pari merito col Bassano, che si è qualificato ai playoff a spese dei romagnoli per la migliore differenza reti. Paolo Bravo ha iniziato a lavorare con l’FC Südtirol all’inizio dell’anno solare 2018. Il suo apporto è stato ed è di fondamentale importanza nel processo di sviluppo e crescita complessivi della società. Secondo posto e semifinale playoff nel 2018, sesto posto e secondo turno dei playoff nel 2019. Nel novembre dello stesso anno ha rinnovato il contratto con il club biancorosso, sottoscrivendo un accordo triennale. Nel 2020 quarto posto in C e secondo turno dei playoff, quindi terzo posto e secondo turno dei playoff nel 2021. Nel 2022 è arrivata la storica promozione in Serie B e nella corrente stagione è stato centrato con largo anticipo l’obiettivo primario. Paolo Bravo e la società hanno deciso quindi all’unisono di proseguire insieme, estendendo il contratto di due anni.
Ore 09.30 – Venezia: «La vittoria ad Ascoli? Una volta tanto le cose ci sono girate per il verso giusto: la speranza è che quello di Carboni sia stato il gol della svolta, che ci possa aiutare anche dal punto di vista psicologico. Sono contento che Carboni sia stato convocato in Under 21, sono contento che abbia segnato lui e sono contento soprattutto che la squadra abbia dimostrato impegno, applicazione e abnegazione: non era facile vincere ad Ascoli, ma noi lo abbiamo fatto con pieno merito. Cheryshev? Le sue qualità sono indiscutibili, è stato preso per fare la differenza in Serie B e potenzialmente ha tutte le possibilità di farla: Vanoli lo stimola e lo pungola, vuole di più e noi stessi pensiamo che possa dare di più, ma sono convinto che Denis possa essere la nostra arma in più per questo finale di stagione. Quante possibilità ha il Venezia di salvarsi? Per come si è messa la stagione, stiamo riuscendo a focalizzarci sull’unico obiettivo possibile: siamo determinati e concentrati sull’obiettivo, sono convinto che ce la faremo perché la squadra ha capito l’attuale sua dimensione e si è sintonizzata sulle giuste frequenze»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Filippo Antonelli, direttore sportivo del Venezia.
Giovedì 23 marzo
Ore 18.25 – Pordenone: Il Messaggero Veneto in edicola oggi ha analizzato il bilancio al 30 giugno 2022 del Pordenone. Un bilancio in rosso ancor più di quello precedente, che ha toccato perdite di quasi 7 milioni di euro: per l’esattezza 6 milioni 756mila euro. Le perdite, grazie al decreto Covid, sono state spalmate in cinque anni fino al 2027 e verranno ripianate dal duo Lovisa – Zuzzi che, si sottolinea, avrebbe bisogno di una mano consistente da parte del territorio. A proposito del bilancio, i revisori dei conti e i sindaci della società, spiega il quotidiano, evidenziano che “la situazione rischia di minare la capacità della società di onorare i propri impegni finanziari alle scadenze prefissate”
Ore 17.55 – Verona: Giuseppe “Nanu” Galderisi, nel giorno del suo 60esimo compleanno, ha rilasciato un’intervista a L’Arena in cui ha parlato anche del rendimento dell’attuale Hellas Verona: “Per la salvezza ora è dura, ma non è finita. Hanno sbagliato tanti ma sono stati anche molto sfortunati”. Ora però ci sarà qualche giorno per tirare il fiato e riordinare le idee: “La sosta farà bene ai gialloblu”.
Ore 17.15 – Padova: Massimiliano Mirabelli, direttore sportivo del Padova, è intervenuto a margine dell’evento Palermo Football Conference organizzata da Conference403. Questo quanto riportato da Tuttomercatoweb: “Padova è una grande piazza con un proprietario molto importante, è un progetto importante. Bisogna avere l’umiltà di non denigrare la serie C e fare il bene di questa piazza”.
Come è cambiata la figura del direttore sportivo negli ultimi anni?
“Una volta le società si parlavano di più, ora c’è meno dialogo. La figura del direttore sportivo sta perdendo forza e non va bene. Dobbiamo cambiare le cose, dobbiamo lavorare in modo che questa figura torni ad essere centrale e non inattiva in alcuni casi, con presidenti e agenti che interferiscono nel ruolo del direttore”.
Vicino al Palermo qualche anno fa?
“Ho avuto degli incontri con il Presidente Mirri, diciamo che era quasi fatta. Mi sarebbe piaciuto, Palermo è una grande piazza”.
Cosa non ha funzionato al Milan?
“C’è stato davvero poco tempo, impossibile organizzare un club come il Milan in 18 mesi. Avevamo costruito una squadra molto giovane, poi ovviamente sono stati fatti anche errori. Avevamo 11 giocatori in scadenza e non abbiamo perso nessuno, successivamente il Milan ha perso Donnarumma, Calhanoglu e Kessie. Qualcuno ha detto che è una cosa positiva, per me perdere un giocatore a zero non è mai una buona cosa”.
Ore 16.50 – Südtirol: (ANSA) – BOLZANO, 23 MAR – “Lavoro, lavoro, lavoro”. E’ questo il segreto del successo dell’Fc Südtirol, secondo il suo mister Pierpaolo Bisoli. La squadra bolzanina da matricola in serie B, dopo una partenza tutt’altro che promettente in autunno, ora è terza in classifica e a un passo dai play off. I ragazzi di Bisoli restano con i piedi per terra, ma il loro sogno è quello di accedere al massimo campionato. “Quando sono arrivato – racconta il mister – con grande umiltà ho detto: abbiamo perso le prime tre partite, ora facciamo vedere chi siamo”. E così è stato. “Piano, piano abbiamo costruito questa bella favola. Ora resta da scrivere il finale”. Anche il capitano Fabian Tait conferma: “Stiamo facendo una cosa incredibile, che nessuno si aspettava”. “E’ questo – aggiunge – la cosa bella della vita e del calcio: sorprendere tutti, anche chi non credeva in te. Finalmente si respira calcio vero anche a Bolzano, ce lo meritiamo noi, se lo merita la squadra e soprattutto se lo meritano i tifosi”. I bolzanini, con il budget in assoluto più basso del campionato, ora sono terzi in classifica, i play off – anche se per scaramanzia non lo vogliono ammettere (“non mancano tanti punti per blindarli”) ormai sono cosa certa. Poi però Bisoli si tradisce, aggiungendo: “giocheremo le prossime partite per arrivarci nelle migliori condizioni”. Con il successo si è anche saldato il rapporto con i tifosi. Ha fatto il giro del web l’unico tifoso del Sudtirolo nella curva degli ospiti a Benevento. Secondo Bisoli, i bolzanini sono capitati “in uno dei campionati più difficili degli ultimi sette, otto anni”. “Alcune squadre sono convinte che senza il blasone non si va da nessuna parte, ma se fosse così la favola dell’Fc Südtirol non esisterebbe”, commenta soddisfatto Bisoli. (ANSA).
Ore 16.25 – Venezia: Il Venezia FC è lieto di annunciare la nuova partnership con Ocean Space in qualità di Main Supporter del programma pubblico della stagione 2023. Ocean Space è uno spazio di TBA21–Academy, centro di ricerca della fondazione Thyssen-Bornemisza Art Contemporary, che si propone di promuovere la sensibilizzazione critica sugli oceani, la ricerca collaborativa e la tutela dell’ambiente attraverso le arti. Fondata e guidata da TBA21 – Academy, sulla base del lavoro svolto negli ultimi undici anni, questa vera e propria ambasciata dell’oceano promuove l’impegno e l’azione collettiva sulle questioni più urgenti legate alla salvaguardia degli oceani. Inaugurato nel marzo 2019, Ocean Space ha sede nella Chiesa di San Lorenzo a Venezia. La partnership riflette l’impegno di entrambe le organizzazioni nel coinvolgere le comunità locali, nel sostenere la conservazione del patrimonio ambientale di Venezia e nella sua riqualificazione come città viva, promuovendo lo stile di vita veneziano secondo i principi di sostenibilità della laguna. Il programma pubblico di Ocean Space è concepito e sviluppato in funzione di ogni stagione espositiva, ispirandosi alla pratica di TBA21 – Academy di diffondere la conoscenza del territorio in ambito ecologico attraverso la propria offerta culturale. Ocean Space si propone di agire come un polo che favorisce la sensibilità ecologica e lo sviluppo di modi di vita sostenibili, promuovendo una cultura di attenzione e protezione nei confronti degli ecosistemi acquatici. La laguna di Venezia è un punto di approdo cruciale per entrambi i partner, Ocean Space e Venezia FC, per migliorare la coesione sociale e la qualità della vita a Venezia e dintorni, con un’attenzione particolare alla cultura, all’istruzione, alla salute e al benessere dei giovani e degli altri cittadini della laguna. Le attività del programma pubblico sono gratuite e aperte a tutti. Le date e il calendario saranno presto disponibili sul sito web di Ocean Space, alla voce www.ocean-space.org/activities. Ocean Space aprirà al pubblico il 22 aprile 2023 con la mostra Thus waves come in pairs, a cura di Barbara Casavecchia.
Ore 11.45 – Verona: Juventus FC ha comunicato le informazioni relative ai biglietti del Settore Ospiti per la gara Juventus-Hellas Verona, 28a giornata della Serie A TIM 2022/23, in programma sabato 1 aprile (ore 20.45) all’Allianz Stadium di Torino. INIZIO PREVENDITA La prevendita relativa al Settore Ospiti è già attiva e lo sarà fino alle ore 19 di venerdì 31 marzo. DOVE ACQUISTARE – Online sul sito della società Juventus FC – CLICCA QUI PREZZO 32€ RESTRIZIONI – Vendita dei tagliandi per i residenti nella provincia di Verona esclusivamente per il Settore Ospiti, e solo se in possesso della tessera di fidelizzazione ‘Non vi lasceremo mai’ della società sportiva Hellas Verona FC – I sottoscrittori dei programmi di fidelizzazione della società sportiva Hellas Verona FC, ovunque residenti, potranno acquistare solo il Settore Ospiti
Ore 11.15 – Venezia: Test match in vista per due squadre venete durante la pausa di campionato. domenica 26 marzo il Venezia affronterà in amichevole l’Este al Penzo con inizio alle ore 11.00. L’amichevole sarà a porte chiuse
Ore 10.45 – Triestina: Stop per Enrico Celeghin dopo la partita con il Vicenza e tegola per la Triestina per il rush finale del campionato. Come si legge su Il Piccolo, il calciatore alabardato ha subito uno stiramento muscolare che lo dovrebbe tenere lontano dai campi per circa un mese. La speranza per Augusto Gentilini è di riaverlo per gli eventuali playout.
Ore 10.15 – Venezia: Queste le dichiarazioni rilasciate oggi in conferenza stampa da Riccardo Ciervo, centrocampista del Venezia
Quanta autostima in più vi ha dato la vittoria contro l’Ascoli?
“Sicuramente questa vittoria ci ha dato una grande forza di andare avanti”.
Come state preparando la prossima partita di campionato, contro il Como, in queste due settimane?
“La settimana di sosta dal campionato la stiamo affrontando in realtà come le altre, cioè allenandoci forte. Non vediamo l’ora di giocare sabato prossimo”.
Come stai vivendo questa fase della stagione e quali aspettative hai, a livello personale?
“Sono giovane, ho bisogno di crescere, di allenarmi il più possibile; questa fase della stagione la sto vivendo in modo tranquillo. Personalmente, mi aspetto di giocare un po’ di più, spero arrivi presto il mio momento, non vedo l’ora di aiutare la squadra”.
Che cosa non ha funzionato, per te, quando eri a Frosinone?
“Non so dirlo esattamente, c’era sicuramente tanta concorrenza, con giocatori importanti per la categoria”.
Che cosa invece ti resta del percorso giovanile con la Roma, in cui eri con Tommaso Milanese?
“La cosa che mi è rimasta più impressa è il ritiro fatto con Mourinho. Il settore giovanile della Roma mi ha dato molto, inoltre è stato bello ritrovarci qui al Venezia FC con Milanese”.
Chi è stato, però, artefice del tuo salto di qualità, è stato Bruno Conti.
“Quando ero piccolo mi ha visto in una squadra di Latina, lo devo ringraziare molto per quello che ha fatto per me”.
Come ti stai trovando nel ruolo in cui ti sta impiegando attualmente il mister?
“Prima ero un esterno, ora il mister mi sta adattando come quinto. Mi ci trovo bene, mi ci vedo in futuro in questo ruolo, sono felice anche se è la prima volta che lo faccio”.
Che cosa servirà al Venezia in queste ultime gare, per salvarsi?
“Dobbiamo essere squadra il più possibile e lottare l’uno per l’altro. Quindi dobbiamo dare il massimo in tutte le partite, e penso che i risultati arriveranno”.
Stai avendo modo di conoscere Venezia città?
“In realtà no, ma devo dire che la prima volta che l’ho vista sono rimasto un po’ scombussolato, è veramente bella”.
Con quali compagni di squadra stai legando maggiormente?
“Con Carboni e Mike sto legando particolarmente, essendo giovani come me, ma tutti quanti in realtà, anche gli stranieri, ci hanno accolto benissimo, e anche lo staff”.
Come vedi la lotta salvezza?
“La partita contro l’Ascoli ci ha dato veramente una grande forza, come dicevo, comunque siamo una squadra forte. A Frosinone l’abbiamo vissuta invece con timore. Eppure i giocatori ci sono, hanno qualità e non l’abbiamo certo sottovalutata”.
Ore 11.15 – Venezia: Test match in vista per due squadre venete durante la pausa di campionato. domenica 26 marzo il Venezia affronterà in amichevole l’Este al Penzo con inizio alle ore 11.00. L’amichevole sarà a porte chiuse
Ore 10.00 – Cittadella: “50 anni di storia e un sogno che batte in un unico cuore color granata”: questo lo slogan che ha accompagnato ieri la presentazione del nuovo logo che il Cittadella Calcio utilizzerà a partire dalla prossima stagione sportiva, quando appunto taglierà il traguardo dei suoi primi 50 anni di vita. Un momento clou che prevede anche un contest musicale dal titolo “Un inno per il Citta”: tifosi granata e non potranno partecipare a un concorso con cui verrà scelto il nuovo inno, che accompagnerà il Cittadella in occasione delle partite casalinghe.
Ore 08.00 – Cittadella: Queste le dichiarazioni del presidente del Cittadella Andrea Gabrielli rilasciate ieri sera in occasione della festa degli sponsor granata andata in scena a Cassola: “Gli sponsor ci stanno sostenendo con convinzione. Non mi aspettavo nemmeno io che gli interessi degli imprenditori dell’Alta padovana fossero così importanti. Ci confrontiamo come realtà di importanza internazionale come Bari, Palermo, Venezia, Genova. Per competere dobbiamo tramandare i nostri valori che portiamo avanti. Vogliamo dare continuità ai nostri 50 anni. Ci sarà una grande festa a cui parteciperemo tutti. Vogliamo ottenere un risultato che sono convinto che otterremo. Cittadella è un paese, siamo piccoli ma ragioniamo con umiltà. Abbiamo una competenza che magari altri non hanno. Abbiamo ottenuto facilmente l’appoggio di tante realtà aziendale. Abbiamo avuto tante difficoltà, oggi il voto che avrei dato due settimane fa sarebbe stato diverso da quello di oggi. I punti che ci mancano da qui a fine campionato dovranno essere pesanti. Pretendiamo il meglio dai ragazzi, io starò accanto alla squadra e darò anch’io un contributo. Anche loro devono vivere il calcio del Cittadella e per il Cittadella. Non voglio sorprese che non voglio nemmeno dire da qui a fine stagione, ci siamo capiti”
Mercoledì 22 marzo
Ore 23.50 – Udinese: Dichiarazione durissime, quelle di Marco Silvestri, dopo Udinese-Milan e il rigore parato a Zlatan Ibrahimovic poi fatto ripetere: “È stato bello pararlo, perché l’ho parato sotto la curva e c’è stato un boato pazzesco. Quindi dentro di me il rigore l’ho parato e sono contento. Mi scoccia perché sul secondo rigore volevo stare fermo: immaginavo calciasse centrale e poi ho pensato che lo avrebbe ricaricato uguale. Sono stato un po’ un pollo, era scontato che cambiasse. Sul rigore ribattuto, cambia tutto, perché l’attaccante ha un po’ di paura dato che ha appena sbagliato, ma anche tanta voglia perché ha una seconda chance. È molto complicato, io penso che il regolamento sia ridicolo. Lo dico sinceramente, perché per esempio con l’Inter ho parato il rigore di Lukaku: Masina era entrato in area prima, è stato lui ad anticipare Lukaku e quindi è stato giusto ribattere il rigore. Ma questo col Milan è stato scandaloso, la palla andava in rimessa laterale, tra l’altro Beto l’ha presa anche fuori area. Una cosa senza senso, ma vabbè”.
Ore 23.40 – Padova: Niko Kirwan prosegue a grandi falcate verso il pieno recupero dal grave infortunio al ginocchio occorsogli a inizio stagione. Anche gli ultimi esami medici svolti hanno confermato la piena stabilità del ginocchio operato, tanto che alla fine del mese dovrebbe arrivare l’ok per la prima partita con la Primavera. Dopo quel test si viaggerà a ritmo spedito verso la prima convocazione. E, se il Padova arriverà ai playoff, Kirwan sarà una freccia in più, molto tagliente, all’arco di Vincenzo Torrente
Ore 21.00 – Vicenza: Domenica andrà in scena un match storico per Vicenza e provincia poiché al Menti si incontreranno il Lanerossi e l’Arzignano. Dopo il pareggio con la Triestina i biancorossi di Thomassen hanno l’obbligo di tornare alla vittoria per scalare le posizioni in classifica, tenere a distanza le inseguitrici e prepararsi al meglio in vista della finale di ritorno di Coppa Italia in programma l’11 aprile in cui il Vicenza affronterà la Juve Next Gen e dovrà difendere il 2–1 dell’andata. Contro i giallocelesti sarà molto probabile la riproposizione della difesa a quattro, così da evitare ciò che è successo in troppe partite di questo campionato quando il Vicenza ha subìto gol a raffica e non ha potuto sfruttare una rosa di assoluto valore per la categoria. Dall’altra parte ci sarà l’Arzignano, una squadra che il patron Chilese ha definito “operaia” e grazie alla determinazione e compattezza sta raggiungendo risultati insperati all’inizio del campionato quando l’obiettivo primario era solo la salvezza mentre da diversi mesi staziona stabilmente in zona playoff e strizza l’occhio agli spareggi promozione. Al Menti è atteso il pubblico delle grandi occasioni perché il derby della provincia richiama l’attenzione di molti appassionati curiosi di vedere la propria squadra contro un club emergente che ha molta voglia di stupire.
Ore 17.00 – Udinese: Si è chiuso il primo Udinese “International Media Day” organizzato, il 21 e 22 marzo, alla Dacia Arena. Un evento che ha visto il club bianconero aprire le porte di casa ad alcune delle più prestigiose testate mondiali ed europee per una due giorni che ha visto i top media esteri puntare i riflettori sui progetti, dentro e fuori dal campo, della società, e sui nostri giocatori, intervistati da tutte le prestigiose testate. Un grande evento organizzato per la prima volta da un club di Serie A e che ha attratto a Udine Canal+ (Francia), CBS (Stati Uniti), EFE (Spagna), Goal.Com International (UK) Perform (UK), Sky Sports e Sport Tv (Portogallo), un parterre dell’elevatissimo spessore rappresentante i principali mercati europei ed americani. Un momento di assoluta rilevanza che ha confermato l’appeal internazionale di Udinese Calcio, valorizzando ulteriormente la Dacia Arena, sempre più apprezzata dalla stampa internazionale come stadio moderno di proprietà vivo 365 giorni l’anno, le infrastrutture del club ed il suo business model sostenibile a 360 gradi, sia sotto l’aspetto della governance che dell’ecosostenibilità settori nei quali Udinese è un riferimento. Naturalmente, l’International Media Day ha visto al centro anche i calciatori bianconeri come Beto, Ehizibue, Masina, Silvestri, Walace e Thauvin insieme a mister Andrea Sottil, tutti intervistati dalle testate presenti al pari di Magda Pozzo, del Direttore Generale Franco Collavino, il Responsabile dell’Area Tecnica Pierpaolo Marino e quello scouting Andrea Carnevale che si sono soffermati sui progetti di sviluppo del Club in ambito sportivo e non solo.
Nell’ottica di mettere a fattore comune del sistema calcio italiano, inoltre, Udinese ha voluto condividere questo International Media Day con Lega Serie A ospitando Anna Guarnerio, International Media Rights Director di Lega Serie A che è intervenuta sui progetti legati ai diritti esteri e sull’exposure del nostro campionato del Mondo, evidenziando come eventi come questo, organizzati da Udinese pioneristicamente, possano diventare un modello per tutti i club. Presente alla due giorni anche Roberto Nitti, Media Sales Associate Director di Infront, advisor di Lega per i diritti internazionali in rappresentanza di Infront, marketing advisor e storico partner del club bianconero. L’evento, inoltre, ha rappresentato, ancora una volta, una grande occasione di far conoscere Udine ed il Friuli Venezia Giulia attraverso il volano dell’Udinese con i giornalisti presenti che, grazie al partner bianconero Promoturismo FVG, hanno avuto modo di vivere un tour della città apprezzandone tutte le sue bellezze.
L’iniziativa organizzata dal club bianconero, infatti, ha contribuito nuovamente a dare grandi risalto e visibilità alla città di Udine ed alla Regione: “Siamo molto felici ed orgogliosi di essere stati i primi ad organizzare un International Media Day – sottolinea il Direttore Generale Franco Collavino – Udinese Calcio ha sempre fatto dell’innovazione un suo mantra, cercando di precorrere i tempi e di organizzare eventi che possano essere un riferimento anche per gli altri club. Ringrazio, dunque, tutte le testate intervenute e Lega Serie A ed Infront che, con la loro presenza, hanno ribadito quanto il nostro club possa mettere a fattore comune idee ed esperienze innovative. La vocazione internazionale dell’Udinese, i suoi calciatori, il business model sostenibile, la lotta per l’ecosostenibilità e l’eccellenza nello scouting mondiale sono tutti elementi che qualificano la nostra società sullo scenario globale ed il Media Day, in tal senso, lo ha confermato”.
Ore 16.25 – Südtirol: Riceviamo e pubblichiamo dall’ufficio stampa del Südtirol. In relazione a quando scritto nell’Editoriale pubblicato ieri, 21 marzo 2023, a firma di Dimitri Cannello, ci permettiamo di evidenziare l’inesattezza di alcuni particolari riportati nella seguente parte:
(…) Biancorossi ultimi in classifica con zero punti fatti, un cambio di allenatore prima ancora che iniziasse la stagione, l’assurda insistenza del ds Paolo Bravo per Leandro Greco. Poi, la svolta, perché il campo a volte racconta un’altra verità: qualcuno in società ha fatto rinsavire Bravo, che si è convinto a seguire il consiglio di chi gli aveva suggerito di prendere Pierpaolo Bisoli. Il resto lo ha fatto l’acquisto a parametro zero dello svincolato Salvatore Masiello, uno che con la Serie B c’entra zero e che ha cambiato completamente il giudizio sul mercato estivo biancorosso (…)
Ogni decisione in casa FCS viene presa nel segno della massima condivisione, anche nei modi e nei tempi. Nessuno si è mai permesso di “convincere qualcuno a seguire il consiglio suggerito”, in quanto il direttore sportivo nell’operare determinate scelte ha sempre goduto e gode della fiducia incondizionata della società, con cui si rapporta costantemente e non è casuale il suo duraturo rapporto con il club.
A tale proposito, si allega alla presente – a titolo informativo – l’ultima di una lunga serie di esaustive dichiarazioni ufficiali rilasciate in merito, segnatamente quella del dirigente di lungo corso e “main sponsor” Hans Krapf pubblicata dalla stampa locale (Alto Adige) in data 03.03.2023 in relazione al ruolo del d.s. Paolo Bravo, che si riserva la facoltà di intraprendere personali e successive azioni.
Senza entrare nel merito del personale giudizio formulato sul mercato dall’estensore dell’Editoriale, ci permettiamo solo di evidenziare, per la precisione, che il nome di battesimo del giocatore Masiello è Andrea e non Salvatore!
(d.c.) – Nella giornata di ieri abbiamo ricevuto una telefonata del direttore sportivo del Südtirol Paolo Bravo in relazione al nostro editoriale condita da insulti e minacce che non riferiamo in questa sede perché a nessuno interesserebbe, né abbiamo intenzione di intrattenere i lettori su questioni di questo tipo che nulla c’entrano con giornalismo e informazione. Prendiamo atto della precisazione dell’ufficio stampa del Südtirol in cui si fa notare prima di tutto un nostro errore circa il nome di battesimo di Andrea Masiello (peraltro subito corretto dopo l’uscita dello stesso per una segnalazione ricevuta), erroneamente indicato come Salvatore. Gli errori, come si può evincere dalla stessa mail che riceviamo in cui il mio cognome viene storpiato in “Cannello”, li possono commettere tutti. Per quanto ci riguarda, ce ne scusiamo con il diretto interessato, prima che con il club e con i tifosi. Gli errori li può commettere anche Bravo, che in estate prese Lamberto Zauli al posto di Ivan Javorcic salvo poi esonerarlo prima dell’inizio della stagione, che considerava Odogwu non adatto alla B tanto da tentare più volte di cederlo, senza contare altri giocatori presi e che rischiarono di essere ceduti nella stessa sessione di mercato. Un errore, quello che Bravo ritiene di aver commesso prendendo Zauli, di cui il ds si è assunto la responsabilità e che ha creato una situazione di evidente difficoltà. Detto che non ci sarà mai la prova contraria per capire come sarebbe andata senza l’esonero, se si prende Zauli, si sa perfettamente che non è un tecnico che fa della fase difensiva il suo punto di forza, a differenza di Javorcic e Bisoli. Bravo avrebbe dovuto saperlo, visto che lui stesso lo scelse nell’esperienza passata di Santarcangelo. E sin qui, a detta stessa di Bravo, è stato commesso un errore, anche se Zauli non meritava certo un trattamento del genere. Il problema è che questo errore, anziché essere corretto, è stato ripetuto, perché (pur avendo incassato la disponibilità di Pierpaolo Bisoli) si è scelto di tentare l’azzardo Leandro Greco (già in ballottaggio prima della scelta di Zauli) per guidare la squadra. Un allenatore senza patentino e senza esperienza in Serie B in cui Bravo credeva e crede ciecamente, profetizzandogli a più interlocutori (compreso il sottoscritto quando ancora ci si parlava) prima dell’estate 2022 un futuro a cinque stelle. Nulla contro Greco, a cui auguriamo il meglio per il futuro, ma in tutta evidenza non era pronto per una sfida così difficile come l’attuale Serie B. I risultati immediati sono stati a dir poco miseri, considerato che nelle prime tre partite Greco ha incassato tre sconfitte e la squadra era ultima a zero punti. A quel punto Bravo al terzo tentativo finalmente fa la scelta giusta, dando retta a chi, fra gli addetti ai lavori, gli consigliò Bisoli, nome presentato fra le opzioni al cda biancorosso già dopo l’esonero di Zauli. Scelta che avallammo su queste colonne (tutto verificabile) prima ancora che fosse presa, scrivendo testualmente che le speranze di salvezza del Südtirol sarebbero aumentate sensibilmente con l’arrivo di Bisoli in panchina. Dopo le tre sconfitte consecutive, qualcuno in società si domandò e chiese a Bravo se non fosse il caso di cambiare rotta. E, sempre Bravo, che ha preso sempre le decisioni in prima persona sottoponendole poi al cda, alla fine si convinse. Bisoli, in tutta evidenza, ha compiuto un vero capolavoro. Ha portato la squadra immediatamente lontana dalla zona calda, è addirittura terzo in classifica e ha valorizzato tanti giocatori della rosa, Belardinelli, Rover e Curto su tutti. Per concludere, l’ufficio stampa del Südtirol ci ha allegato un articolo del quotidiano Alto Adige con le dichiarazioni in cui Hans Krapf esalta la scelta di Bravo di esonerare Zauli sottolineando la diversità di vedute e aggiungendo che “Bisoli è l’allenatore ideale per noi!”. Prendiamo atto di questa sottolineatura e ci chiediamo: se Bisoli era l’allenatore giusto per il Südtirol, perché non è stato preso prima? Perché ci si è intestarditi in un vicolo cieco non per una, ma per ben tre giornate, gettando al vento un potenziale di nove punti? Per fortuna nel nostro Paese non esiste ancora il reato di opinione, troviamo imbarazzanti le minacce di querele di Bravo e ci sentiamo liberi di esprimere una critica a ragion veduta di fronte non a una, ma a due scelte sbagliate, per soprassedere su altre. Sempre per onor di verità, non giudichiamo certo per simpatie o antipatie e sappiamo tenere separati le nostre personali visioni dal mondo dal lavoro, tanto che dopo aver bocciato (prima dell’arrivo di Masiello) la campagna acquisti estiva del Südtirol, il mercato di gennaio biancorosso lo promuovemmo a pieni voti senza esitazioni, convinti soprattutto da Celli e da Cissé, i due acquisti che si sono rivelati poi i migliori della sessione e perfettamente funzionali al progetto. Che dire, per chiudere? Che, al di là di alcune cadute di stile estive, ammiriamo il Südtirol per quello che ha fatto e che sta facendo, che sicuramente non è tutto merito di Bisoli, ma che i risultati sono cambiati (guarda caso) solo quando è arrivato lui in panchina. Bisoli ha avuto qualche disavventura nella sua carriera, ma è un tecnico capace che nell’ambiente Südtirol è perfetto per tutta una serie di motivazioni. Quanto a Bravo, al di là dei suoi comportamenti a taccuini chiusi che nulla interessano ai lettori, l’augurio è che sappia accettare anche voci critiche nella sua ascesa professionale. Facile gloriarsi con chi è abituato a stendere tappetini rossi a chiunque pur di avere una notizia, ben più difficile confrontarsi con chi potrà commettere più di qualche sbaglio, ma ha un’onestà intellettuale comprovata e, soprattutto, non va dove tira il vento a seconda delle personali convenienze. Nulla di nuovo, a pensarci bene, in un mondo così difficile e frastagliato come il sottobosco calcistico italico.
Ore 15.20 – Serie A: La Lega Serie A ha comunicato ufficialmente il calendario della stagione 2022/2023 dalla ventinovesima giornata di campionato fino alla trentaduesima. Di seguito il programma completo.
30ª GIORNATA
Napoli-Verona, sabato 15 aprile ore 18.00
Roma-Udinese, domenica 16 aprile ore 20.45
31ª GIORNATA
Verona-Bologna, venerdì 21 aprile ore 20.45
Udinese-Cremonese, domenica 23 aprile ore 15.00
32ª GIORNATA
Lecce-Udinese, venerdì 28 aprile ore 18.30
Cremonese-Verona domenica 30 aprile ore 15.00
Ore 14.20 – Padova: Queste le dichiarazioni di Giovanni Leoni, che ha esordito domenica a Zanica all’età di 16 anni con la maglia del Padova: “Quando il mister mi ha detto di entrare in campo, ero un po’ impaurito però ero felice perché aspettavo quel momento da tanto tempo. Il mister mi ha visto giocare con l’under 17 a Venezia, gli sono piaciuto e da lì mi ha sempre chiamato. L’allenatore che mi ha insegnato tanto è stato Agostini. Ho 5 fratelli e sono tutti sportivi. Radrezza è stato quello che mi ha preso sotto la sua ala protettiva, abbiamo legato molto. Mi ispiro a Van Dijk e Smalling. Mi auguro che la squadra alla fine riesca a raggiungere i playoff”
Ore 10.30 – Sette squadre a caccia della salvezza: a cinque giornate dalla fine del campionato “Il Piccolo” analizza la corsa playout della Triestina partendo da una considerazione, ovvero che “con la situazione attuale potrebbero non bastare più 45 punti per la salvezza diretta, mentre i playout si potrebbero fare come previsto anche a 38 punti, intendendo la quota che la penultima dovrebbe raggiungere per restare nel famoso range degli 8 punti dalla quintultima”. Contando che la Triestina ha conquistato ben sette punti nelle ultime tre giornate portando il proprio bottino totale a 33, vien da sé che – sempre secondo il quotidiano locale – potrebbero bastarne “anche altri 5-6 per arrivare sicuramente agli spareggi, facendo sempre attenzione alle sue spalle a cosa combina il Piacenza”. L’analisi de “Il Piccolo” prende in considerazione anche il Trento, a quota 41 punti, aggiungendo: “La squadra di Gentilini può ambire sicuramente al terzultimo posto ora occupato dall’Albinoleffe, che è ad appena un punto, ma forse anche al quartultimo, che dista 2 punti e dove ora c’è il Mantova. A prescindere da come andranno le trasferte di Lecco e Salò, se la Triestina vincesse gli scontri diretti al Rocco contro Piacenza e Sangiuliano e arrivasse all’ultima giornata contro una Pergolettese magari già salva, ecco che il quartultimo posto potrebbe non essere più un miraggio. E questo significherebbe partita di ritorno in casa ma soprattutto la salvezza in caso di parità di reti nei due match di play-out”.
Martedì 21 marzo
Ore 18.40 – Venezia: Alex Menta, Director of Analytics del Venezia, ha parlato ai microfoni di tuttomercatoweb.com: “Il mio modello di scouting e ricerca dei giocatori? Ho letto che sarebbe stato il computer, l’algoritmo ad aver scelto i giocatori per noi. Un tasto, un click e… scelto. Follia, nulla di più sbagliato. C’è un lavoro profondo dietro. Cerchiamo sempre di filtrare coi dati i giocatori che ci servono, i profili giusti e poi iniziamo con lo scouting dal vivo. Quello dei big datas è un filtro iniziale, una scrematura, ma poi partiamo con lo scouting live”.
Ore 17.35 – Serie C: Arrivano le decisioni del giudice sportivo dopo l’ultimo turno di campionato. Due giornate di squalifica a Jimenez (Vicenza), per avere, al 44° minuto del secondo tempo, tenuto una condotta gravemente antisportiva nei confronti di un calciatore avversario in quanto, durante un contrasto di gioco, dopo essere stato anticipato, interveniva con il piede sul viso dell’avversario. Misura della sanzione in applicazione degli artt. 13, comma 2, e 39 C.G.S., valutate le modalità complessive della condotta e considerato, da una parte, la pericolosità e le modalità del fallo commesso e, dall’altra, che non si sono verificate conseguenze dannose a carico dell’avversario. Squalificati anche Torrente, Vasic e Donnarumma (Padova), Galazzini, Ferri e Sipos (Trento)
Ore 16.20 – Triestina-Vicenza: Arrivano le decisioni del giudice sportivo dopo l’ultimo turno di campionato. Multe per Triestina e Vicenza, ecco le motivazioni
€ 800
TRIESTINA
A) per fatti contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza e per fatti violenti commessi dai suoi sostenitori, posizionati nel Settore Curva Furlan, integranti pericolo per l’incolumità pubblica, consistiti nell’aver lanciato e fatto esplodere, al 59° minuto della gara, un petardo e lanciato alcuni bicchieri di plastica contenenti liquido sul terreno di gioco senza conseguenze;
B) per avere i propri sostenitori, presenti nella Curva Furlan, intonato cori oltraggiosi nei confronti di Istituzioni dello Stato, al 23° minuto del primo tempo, per due volte e al 71° minuto della gara, per una volta.
Ritenuta la continuazione, misura della sanzione in applicazione degli artt. 6, 13, comma 2, 25 e 26 C.G.S, valutate le modalità complessive dei fatti, rilevato che non si sono verificate conseguenze dannose e considerai i modelli organizzativi attuati ex art. 29 C.G.S. (r. proc. fed., r. c.c.).
€.400 Lr Vicenza
L.R. VICENZA per fatti per fatti violenti e contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza commessi dai suoi sostenitori posizionati nel Settore Curva Trevisan, consistiti nell’avere danneggiato cinque seggiolini all’interno del Settore loro riservato. Ritenuta la continuazione, misura della sanzione in applicazione degli artt. 6, 13 comma 2, e 26 C.G.S., valutate le modalità complessive dei fatti, rilevato che la Società sanzionata disputava la gara in trasferta e considerate le misure previste e poste in essere in applicazione dei modelli organizzativi attuati ex art. 29 C.G.S. (r. c.c., supplemento r. c.c., documentazione fotografica, obbligo di risarcimento danni se richiesto).
Ore 14.20 – Venezia: Domenica 26 Marzo 2023 al Centro Sportivo Taliercio va in scena la Venezia FC Academy Championship Cup, manifestazione di carattere Nazionale che vedrà coinvolti oltre 150 bambini della categoria 2014 delle società professionistiche e della classe 2013 dei club dilettantistici. Al torneo, organizzato dal Coordinatore Tecnico Marco Fossali e dal Responsabile Organizzativo Alessandro Lazzaro, parteciperanno, oltre al Venezia Fc Academy, anche Udinese, Hellas Verona, Cittadella , Modena, Spal, Lanerossi Vicenza oltre alle società dilettantistiche Airone 83, Lavis, Fossolo 76 e Kras Repen. A poco più di due mesi dall’ottimo risultato ottenuto nel Memorial Bepi Lazzaro, Venezia FC Academy ripropone al Taliercio un prestigioso torneo di livello nazionale, realizzato grazie agli ottimi rapporti costruiti nel tempo in tutto il territorio nazionale con le principali società professionistiche e dilettantistiche.
Ore 12.00 – Trento: «Dobbiamo archiviare subito la sconfitta di Verona e prepararci al meglio per la gara di sabato contro la capolista FeralpiSalò. Vogliamo riprendere subito il nostro cammino verso la salvezza: credo manchino ancora 3-4 punti all’obiettivo, dobbiamo conquistarli il prima possibile così da non rischiare di giocarci tutto nelle ultime gare. Una volta conquistata la salvezza, vedremo se sarà possibile ambire a qualcos’altro. La sfida con la FeralpiSalò? Sarà una battaglia: affronteremo una squadra forte ed in forma, ma cercheremo di metterla in difficoltà come già fatto anche con le altre big incontrate. Dobbiamo mantenere alto l’umore, non facendoci condizionare dalle due sconfitte consecutive»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Trentino” da Andrea Trainotti, capitano del Trento.
Ore 10.40 – Südtirol: Merito dei sorprendenti risultati: stando a quanto riportato dal “Corriere dell’Alto Adige”, a Bolzano si starebbe pensando all’ampliamento dello stadio Druso, casa del Südtirol. A tal proposito spiega sempre sul quotidiano locale il sindaco Renzo Caramaschi: «Servirebbero 20 milioni, magari a metà tra Provincia e Comune. Mi piacerebbe dover affrontare questo problema, quindi auguro al Südtirol di continuare questa serie positiva. Il punto però è che la capienza dello stadio è il problema minore: è bello sognare, ma una città di 100mila abitanti deve essere messa nelle condizioni di accogliere i tifosi, anche quelli meno tranquilli che potrebbero creare dei problemi. A livello di forze dell’ordine dovremmo chiedere rinforzi. Ne parleremo nel comitato per l’ordine pubblico».
Ore 09.30 – «A Novara abbiamo toccato il fondo. Credo che la squadra abbia disputato in assoluto il peggior primo tempo della nostra storia: al nostro confronto gli avversari sembravano il Liverpool dei bei tempi. Se fosse per me li farei lavorare tutti ogni giorno, dalle sei di mattina alle sei di sera, altro che un’ora e mezza a seduta: forse così capirebbero la differenza. In campo poi non si può andare sempre molli, serve la bava alla bocca. Mi attendo una seria e vera reazione d’orgoglio da parte di tutti»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Mauro Lovisa, presidente del Pordenone.
Lunedì 20 marzo
Ore 20.55 – Udinese: Udinese Calcio è lieta di annunciare il prolungamento del contratto di Isaac Success fino al 30 giugno 2025. Il nuovo accordo prevede anche un’opzione per il prolungamento di un ulteriore anno fino al 30 giugno 2026. L’attaccante nigeriano continuerà, così, per almeno altre due stagioni, ad essere un cardine della squadra con ben 6 assist in campionato.
Ore 19.55 – Feralpisalò: Il Direttore Sportivo Andrea Ferretti, questa mattina, è stato ospite di Radio BresciaSette nel programma Magazine condotto da Maddalena Damini per parlare del suo ruolo e della stagione calcistica dei Leoni del Garda: “Sono giovane in un mondo come quello del calcio, ho avuto la fortuna di ricevere subito la fiducia della Feralpisalò che ha scelto di affidarmi questo ruolo, infatti ringrazio la società e il Presidente per questa grande possibilità. Il Direttore Sportivo è un ruolo molto intenso nella quotidianità, il compito principale è quello di costruzione della squadra, dopodiché c’è tutta la gestione quotidiana, quindi squadra e tutto lo staff che ruota intorno ai giocatori. È sicuramente un mestiere che richiede tante competenze, oggi bisogna stare al passo con i tempi e quindi ci sono tante situazioni dove bisogna stare sul pezzo e va curato al meglio ogni dettaglio. Cerchiamo di portare avanti la meglio il nome del nostro Presidente, ogni persona che lavora per Feralpisalò ha l’orgoglio di rappresentare questa società di alto livello. Oltre alla sport, siamo molto forti anche sul sociale, grazie al nostro reparto di comunicazione e marketing. L’aspetto umano nella scelta del giocatore per me è fondamentale. Questa stagione abbiamo la fortuna e siamo stati bravi a creare un grandissimo gruppo di uomini con dei valori importanti. Oltre all’aspetto tecnico, il grande gruppo unito che siamo ha dato dimostrazione di poter essere davanti a tutti. 5 partite in 32 giorni. La pressione aumenterà sicuramente, ma la strada che abbiamo intrapreso è quello giusta. Abbiamo ottimi mezzi e conosciamo i nostri limiti quindi questa può essere la nostra grande forza. Dobbiamo sicuramente respirare il grande entusiasmo che si è creato, ma è fondamentale mantenere la nostra umiltà ed andare avanti a testa bassa fino all’obiettivo finale. La squadra ha raggiunto una grande maturità e sono consapevoli di ciò che ci aspetta. Abbiamo fatto un grande percorso di crescita e ad oggi siamo qui, non dobbiamo però mollare di un centimetro. Siamo lì, il nostro obiettivo è lì. Cuore caldo e mente fredda è il nostro motto da inizio stagione. Il destino è nelle nostre mani. Abbiamo 4 punti di vantaggio sulla seconda è vero, però dobbiamo concentrarci su noi stessi, pensando una partita alla volta. Sono 5 finali.”
Ore 16.20 – Venezia: Andrea Carboni è stato convocato dal tecnico Paolo Nicolato per le gare amichevoli che la Nazionale italiana Under 21 disputerà contro Serbia ed Ucraina. Gli azzurri giocheranno contro la Serbia a Backa Topola il 24 marzo con inizio alle ore 18:00, mentre il match con l’Ucraina è in programma a Reggio Calabria il 27 marzo con inizio alle ore 20:00. Nel corso di questa stagione, Carboni ha disputato con la maglia del Venezia 8 partite, realizzando il gol decisivo nella vittoriosa trasferta di Ascoli.
Ore 15.35 – Lecco: Curioso episodio a Piacenza, dove durante Piacenza – Lecco l’ex attaccante del Padova Cristian Bunino è stato espulso per aver fatto la pipì in campo. Al 31′ della ripresa Luciano Foschi, allenatore del Lecco, vuole inserirlo per aumentare il peso offensivo. Bunino, forse per aver bevuto troppo, ha un improvviso bisogno di andare in bagno e così si apparta in un angolo del campo dove può urinare senza essere visto. In effetti nessuno lo vede, tranne l’assistente Marco Cerilli. Che segnala l’episodio all’arbitro, il quale a sua volta, come da regolamento espelle Bunino. L’allenatore Foschi, nel post partita, ammette: “È il regolamento e va applicato. Ma speravo che la terna usasse il buon senso perché non ha offeso nessuno, nessuno l’ha visto. Speravo in un’ammonizione, ma l’arbitro non ha sbagliato. E Bunino? Neanche. Secondo me non lo sapeva neanche…
Ore 15.20 – Arzignano: “Sono contento della prestazione dei ragazzi perché affrontavamo una squadra più forte della classifica che ha. Il punto va benissimo, per noi era la terza partita in una settimana e le energie sono venute meno, anche se la prestazione c’è stata e sono contento. Dobbiamo essere soddisfatti perché questi ragazzi stanno facendo una stagione straordinaria, ma non siamo ancora appagati. Vogliamo continuare a provare a fare punti in ogni partita, come abbiamo sempre fatto”. Queste le dichiarazioni di Giuseppe Bianchini rilasciate dopo Arzignano – Sangiuliano City
Ore 13.50 – Padova: Nella mattinata di oggi a Parigi si è svolto il meeting tra Roberto Bonetto e Joseph Oughourlian sul futuro del pacchetto azionario del Calcio Padova: “E’ stato un incontro cordiale tra persone che si stimano – ha dichiarato Roberto Bonetto – durante il quale ho esposto a Oughourlian il percorso studiato per acquisire il pacchetto di maggioranza della società assieme ad un socio forte che mi affiancherebbe nell’operazione. Ho anche condiviso con Oughourlian l’obiettivo e le strategie per radunare nel tempo attorno al Calcio Padova altri imprenditori con l’intento di renderlo ancora più solido. Allo stato attuale però, l’acquisizione del solo pacchetto di maggioranza non incontra le richieste del proprietario del club e non possiamo che prenderne atto. Da parte nostra, nelle ultime settimane ci siamo adoperati per garantire risorse che riteniamo più che sufficienti a rilevare la maggioranza, mantenendo un profilo basso senza rilasciare dichiarazioni. Non è infatti mia intenzione alimentare voci o agitare l’ambiente attorno alla squadra e ho intenzione di mantenere questa linea. Con Oughourlian ci siamo salutati e gli ho fatto l’in bocca al lupo per il prosieguo della stagione sportiva, non ci siamo accordati per un secondo incontro e salvo ulteriori sviluppi, riteniamo conclusa la trattativa.”
Ore 10.30 – Serie D: La Serie D continua a regalare spettacolo nel girone C: un campionato tutt’altro che scontato. Le prime della classe che frenano, la rivincita delle piccole e una classifica compatta più che mai. Anche per questa 28ª giornata, suddivisa tra sabato e domenica pomeriggio, la D ha regalato sorprese e colpi di scena. A partire dalla sconfitta dell’Este con il Montecchio Maggiore nell’anticipo di sabato. Con una vittoria, l’Este avrebbe potuto avvicinarsi sensibilmente alle prime due posizioni, occupate da Legnago Salus e Union Clodiense. Proprio le prime due della classe, nella giornata di ieri, hanno frenato la loro corsa alla promozione. I primi sono stati superati in casa del Mestre per 2-1, i granata, invece, non sono riusciti a sfondare con il Torviscosa e ad andare oltre l’1-1. Pareggiano anche Adriese e Campodarsego: nessuno vuole vincere questo campionato. I rossoblu per 2-2 con il Portogruaro Calcio, i biancorossi per 1-1 con il Cjarlins Muzane. Luparense a valanga: si lascia andare a un sonoro 1-6 ai danni del Cartigliano. Vincono anche Dolomiti Bellunesi, sul risultato di 2-0 contro il Calcio Caldiero Terme, e Villafranca Veronese, per 2-0 sulla Prodeco Calcio Montebelluna. Termina in pareggio la sfida tra Virtus Bolzano e Levico Terme. 1-1.
Questi i risultati dai campi di Serie D, girone C, delle partite di ieri e di oggi pomeriggio:
Este 0-1 Montecchio Maggiore
Adriese 2-2 Portogruaro Calcio
Campodarsego 1-1 Cjarlins Muzane
Cartigliano 1-6 Luparense
Dolomiti Bellunesi 2-0 Calcio Caldiero Terme
Mestre 2-1 Legnago Salus
Torviscosa 1-1 Union Clodiense
Villafranca Veronese 2-0 Prodeco Calcio Montebelluna
Virtus Bolzano 1-1 Levico Terme
Questa la classifica aggiornata al termine della 28ª giornata del girone C di Serie D:
Legnago Salus 50
Union Clodiense 49
Este 45
Adriese 45
Campodarsego 43
Virtus Bolzano 42
Cjarlins Muzane 42
Luparense 41
Dolomiti Bellunesi 38
Cartigliano 38
Calcio Caldiero Terme 38
Mestre 37
Montecchio Maggiore 33
Torviscosa 31
Villafranca Veronese 27
Portogruaro Calcio 27
Levico Terme 25
Prodeco Calcio Montebelluna 22
Ore 09.30 – Cittadella: «La giornata è andata male: abbiamo avuto una grande occasione all’inizio per fare gol, non ci siamo riusciti e l’hanno fatto gli altri. È stato un confronto molto equilibrato, vissuto sugli episodi, e in questi sono stati più bravi i nostri avversari. A fine incontro non serve parlare, questo è il momento di riflettere per cercare di tornare a fare risultato. Nel calcio ci stanno momenti belli e brutti, e questo per noi è difficile, però ne abbiamo avuti tanti in passato: cercheremo di viverlo nel miglior modo possibile per venirne fuori. Ci sarà da lottare sino all’ultima giornata, io mi auguro di potermi salvare quanto prima. Siamo in un momento del campionato dove contano i punti e la concretezza: sono convinto che se giochi sempre bene, alla fine sei premiato, ma ci sono partite dove l’avversario non ti fa giocare, così è successo con il Perugia, che è una squadra che ha investito tanto ed è forte. Dobbiamo essere bravi nel portare gli episodi dalla nostra parte»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Stefano Marchetti, direttore generale del Cittadella, il giorno dopo la sconfitta casalinga con il Perugia.
Ore 00.41 – Treviso: Queste le dichiarazioni rilasciate da Marco Marchetti, tecnico del Portomansué, al termine della sfida di questo pomeriggio tra la sua squadra e il Treviso allo stadio Tenni, vinta per 0-2 grazie alle reti di De Martin e Furlan: “Questa domenica è importante perché sono ancora poche le partite da giocare, pertanto noi abbiamo un primo obiettivo, che è quello di migliorare il campionato dell’anno scorso ed entrare nei playoff, dopodiché ci stiamo comunque credendo finché la matematica ce lo permette. Siamo venuti qua senza dimenticare la qualità e il merito che ha il Treviso di essere là davanti, però cercando di usare anche le qualità nostre e di sfruttarle. Forse abbiamo fatto gol nel loro momento migliore, ma nel secondo tempo credo che abbiamo giustificato anche il risultato, perché abbiamo fatto una partita sia di sofferenza che di qualità. O vieni a Treviso e speri in una loro giornata negativa, o vieni e cerchi di sfruttare anche le tue qualità e di difendere sfruttando le tue qualità. E’ chiaro che nel primo tempo abbiamo dato l’iniziativa a loro, sono una squadra molto brava nel girare palla. Ti fanno correre a vuoto, però riuscivamo a recuperare palla e davamo la sensazione di poter creare anche qualcosa a loro. Questa era l’idea che abbiamo messo in gioco. Noi dobbiamo riconoscere che stiamo giocando un campionato in alto, tolto il primo mese dove non abbiam giocato. Poi siamo stati bravissimi a rientrare subito nel girone d’andata e stiamo giocando da sempre un campionato sulle prime posizioni, però è un campionato altamente competitivo e ha dimostrato che i passaggi a vuoto li abbiamo avuti noi, il Treviso, il Borgoricco, che ha vinto con la Robeganese, il Vittorio Veneto, che per un periodo sembrava imbattibile, tanto che era rientrata nel gruppone davanti, poi ha iniziato a soffrire e ha perso qualche partita. Noi abbiamo solo un rammarico: la partita persa con la Robeganese. Resta per noi una giornata che non ci doveva essere. Però, per il resto, il pareggio di mercoledì con il Limana ci poteva stare contro una squadra che non ti regala niente e un passaggio a vuoto ci può stare”.
Ore 00.25 – Treviso: Queste le dichiarazioni rilasciate dal tecnico del Treviso Enrico Cunico, al termine della partita di questo pomeriggio al Tenni tra i biancocelesti e il Portomansuè: “Penso che noi abbiamo fatto la partita per 95′, loro hanno sfruttato i due tiri in porta e hanno vinto la partita. Potrei riassumere il tutto su questa cosa qua, perché obiettivamente penso che abbiamo fatto bene bene nel primo tempo. Poi, nel secondo, abbiamo giocato un quarto d’ora, perché ho visto di quelle cose sul campo incredibili. Abbiamo trovato un arbitro che andava dietro a loro su certe decisioni, che sembravano tutte gomitate con il sangue alla bocca, poi non ho visto nulla e quindi abbiamo giocato poco nel secondo tempo a livello di minuti. Abbiamo cercato di dare intensità alla partita, però poi era difficile, perché ogni due minuti sembrava un fallo da espulsione. Ripeto, noi abbiamo fatto la partita e loro hanno sfruttato le due situazioni di tiri in porta e hanno vinto. Posso solo ringraziare i ragazzi, perché hanno lottato per 95′. Qualcuno potrà dire il contrario, ma io non posso rimproverare nulla ai miei. Abbiamo messo in campo tutto quello che potevamo mettere. Poi c’è stato il rigore sbagliato. Una giornata che forse, se stavamo lì 200 minuti, non andava dentro la palla. Dobbiamo andare avanti, perché comunque siamo ancora primi in classifica. Dobbiamo recuperare energie e pensare con serenità alla partita di domenica prossima perché è un’altra partita difficile. Dobbiamo cercare di migliorare dai nostri errori, perché come dicevo, questa settimana chi sbaglia meno vince la partita. Non è stato così, perché loro hanno sbagliato tanto e negli ultimi 16/20 metri noi abbiamo creato tanto e non abbiamo concretizzato tutta la mole di lavoro e di gioco che abbiamo costruito. Loro sono stati cinici, uno dai 25 metri e uno da dentro l’area di rigore e si sono portati a casa il risultato. Io filmo la partita in questa maniera. Io li ho visti in difficoltà in certi momenti. Mi ero rinforzato con i tre dietro perché sapevo che loro avevano densità nella zona centrale. Abbiamo lavorato molto sui quinti, quindi sugli esterni e loro sono andati molto in difficoltà. A un certo punto hanno messo Tomasella esterno fisso e dall’altra parte, dove noi avevamo Stefani, avevamo praterie immense e noi abbiamo creato molto anche nel primo tempo. Poi, per loro, una squadra di fisicità e esperienza, andare in vantaggio è chiaro che l’hanno messa dalla loro parte. Nel secondo tempo abbiamo giocato poco o niente, perché con la loro esperienza che hanno, hanno perso tempo, quindi non ci facevano giocare. Cercavano di farci innervosire. Loro hanno voluto portarsi a casa la partita e secondo me nel secondo tempo, loro non hanno proprio provato a fare un lancio, sono solo ripartiti, ma poi non ho visto nient’altro. Loro, andando in vantaggio, hanno creato il loro habitat: rimanere lì chiusi e portare a casa il risultato. Con il rigore a Sottovia la partita era diversa, perché se vai sul 2-1 poi devi fare ancora un altro gol, però poi può succedere di tutto, la partita è riaperta. Oggi la palla non entrava. Io della prestazione sono soddisfatto, avevamo preparato la partita in una certa maniera e loro hanno fatto solo due tiri in porta. Abbiamo colpito anche una traversa, abbiamo creato molto più di loro, sicuramente, quindi non dico che potevamo essere in vantaggio, ma potevano anche non essere loro in vantaggio. Poi, se parliamo di errori, io non guardo mai ai singoli, però qualche errore c’è stato, è evidente, non è che devo dirlo io. Forse Lombardi sentiva un po’ di più la partita, non lo so, era un po’ in tensione, però sono giovani e questo può capitare. E’ capitato in questa partita, ma siamo ancora primi e dobbiamo guardare avanti fiduciosi perché io ho visto una squadra viva e quando la vedo così sì, sono preoccupato per il risultato, però non sono preoccupato per la prestazione. Tutti noi volevamo vincere questa partita, c’era una cornice di pubblico anche importante e noi eravamo concentrati e determinati per cercare di portare a casa i tre punti, poi gli episodi in queste partite qua fanno la differenza. Ripeto: avevamo di fronte una squadra esperta e di conseguenza, dal momento che sono andati in vantaggio, hanno gestito il risultato scemando poi il tutto. Mercoledì ci hanno dato 7′ di recupero e non era successo nulla, oggi 6′. Penso che oggi ne sarebbero dovuti stare almeno 10′, tra cambi e altro. Non dobbiamo fermarci su questo contesto qua, dobbiamo andare avanti e rimetterci a lavoro, consapevoli che non era la partita definitiva per il dentro o fuori. Importante, ma dobbiamo pensare alla prossima partita. Giocando con i tre in mezzo al campo, ho tenuto in campo De Poli e Malagò, poi dovevo fare una scelta sull’altra mezzala. Soncin aveva fatto molto bene e sapevo che sul centrodestra avevano un giocatore di qualità e ho voluto mettere un giocatore d’interdizione. Simeoni e Boron sono un po’ più meno d’interdizione e quindi ho voluto gestirli nel secondo tempo. Magari la partita poteva andare in un certo modo e poi potevamo gestirla diversamente. Loro, andando in vantaggio in quel contesto lì, hanno fatto una partita che dovevano fare. Poi nel secondo tempo abbiamo cercato di proporre qualcosa di diverso, abbiamo cambiato modulo, dal 4-3-1-2 al 4-4-2, abbiamo cercato di fare un qualcosa. Poi, l’ammonizione di Boscolo Berto mi ha condizionato il cambio perché avevo visto che era un po’ in difficoltà mentalmente di andare in guerra, quindi mi sono detto che lo dovevo togliere. Poi, un minuto dopo Severgnini mi chiede il cambio. Sono tutte cose che purtroppo durante la gara devi accettare e essere lucido per cercare di mettere in campo la squadra per recuperare. Sono cose al momento, quando tu hai comprato dei giocatori che abbiamo noi, certo che dobbiamo dare spazio anche a altri e non Simeoni e Boron, anche perché nelle ultime partite avevano disputato sempre 90′. Era un discorso tecnico-tattico, non di gestione o perché avevano fatto male o c’erano anche altri problemi”.
Domenica 19 marzo
Ore 32.54 – Union Clodiense: Queste le dichiarazioni rilasciate da Antonio Andreucci, tecnico dell’Union Clodiense, al termine della sfida di oggi pomeriggio tra i granata e il Torviscosa, terminata per 1-1 con reti di Issa e Gubellini: “Normale che quando prendi gol all’ultimo minuto, dopo aver avuto l’occasione per il raddoppio, c’è sempre del rammarico, però sapevamo che era una partita combattuta, che l’avversario era ostico e che il campo era in una determinata situazione. I ragazzi hanno lottato molto e alla fine si è giocato molto sulle palle alte, su queste situazioni che loro creavano, e abbiamo trovato una squadra che ha lottato fino all’ultimo secondo. Un pareggio che ci lascia del rammarico per come è avvenuto, però poi sul campo dobbiamo accettarlo perché sappiamo che era una trasferta difficile. Il Torviscosa ha avuto le sue chance e noi anche. Nel secondo tempo, con Tognoni, abbiamo avuto due situazioni importanti per fare gol, all’ultimo minuto abbiamo creato una situazione con Issa, poi loro sono stati bravi a crearsi questa situazione da gol. Questa situazione ci lascia l’amaro in bocca, però dobbiamo trasportare quest’energia, che in questo momento può essere da convogliare per la partita con il Villafranca di sabato. Per cui, dobbiamo girar pagina e pensare alla partita di sabato e far tesoro anche di qualche errore che abbiamo fatto oggi. Il campo in pessime condizioni non ci ha consentito di sfruttare qualche risorsa tecnica che noi abbiamo. Il campo non era bello, noi lo sapevamo. Dobbiamo far fronte a tutte le situazioni, perché una squadra che è forte deve avere la capacità di adattarsi a qualsiasi situazione. Noi l’abbiamo fatto per lungo tempo. Eravamo riusciti ad andare in vantaggio con merito e poi è venuto questo loro pareggio che dobbiamo accettare, perché figlio di una prestazione tosta, contro una squadra che non era facile da affrontare in questo momento qui. La classifica non la guardo, perché noi dobbiamo cercare di fare più punti possibile su ogni campo. Oggi potevano essere tre, ma ne è arrivato uno e cercheremo di fare il massimo sabato prossimo, al di là poi della classifica, che ha una sua realtà. Però, il nostro obiettivo è fare una grande prestazione sabato pomeriggio”.
Ore 22.55 – Pordenone: “E’ una sconfitta che fa male. Abbiamo fatto tutto in modo non positivo al contrario del Novara che si è dimostrato migliore di noi sotto tutti gli aspetti. Nessuno si aspettava questo tipo di prestazione, tantomeno io visto per come ci eravamo allenati e come avevamo preparato la partita. Il mio compito adesso – aggiunge Mirko senza colpevolizzare nessuno – è andare alla ricerca delle soluzioni e non di evidenziare i problemi. Oggi è difficile trovare degli aspetti positivi – rimarca – ma in settimana con tranquillità cercherò di capire dove dobbiamo migliorare. Dispiace molto per i tifosi che anche oggi ci hanno seguiti fino a Novara e per la Società, perchè ci ha scelti e compie grossi sacrifici nei nostri confronti. Il campionato comunque non finisce però oggi con questo pomeriggio così negativo. Non sarebbe finito neanche con una vittoria. Rimbocchiamoci le maniche e rialziamoci tutti insieme assumendoci le nostre responsabilità”. Queste le dichiarazioni di Mirko Stefani rilasciate in conferenza stampa dopo Novara-Pordenone
Ore 22.20 – Triestina: Queste le dichiarazioni di Mirko Gori dopo Triestina – Vicenza: “Usciamo da questa partita con l’amaro in bocca. Abbiamo fatto tutti una super prestazione. La mia sostituzione? Ero ammonito, è stato meglio così per non rischiare. Cos’è cambiato? Lo spirito, i nuovi arrivati si sono integrati benissimo e ci stanno dando una grossa mano. Ho avuto la possibilità di andar via, ma sono comunque rimasto qui, io ci credevo fin dall’inizio che avremmo potuto cambiare le sorti di questa stagione. Nel primo tempo potevamo sfruttare al meglio qualche occasione, risultato comunque buono contro una squadra forte che ci dà sempre più fiducia”
Ore 22.00 – Triestina: Queste le dichiarazioni di Jerry Mbakogu rilasciate dopo Triestina – Vicenza: “Sono contento per il goal, è stata una sensazione liberatoria, ho sentito subito il buon feeling con i tifosi. Un attaccante vuole sempre segnare ma in questo momento sono più importante le vittorie. Siamo una squadra forte, ci stiamo conoscendo molto meglio, dobbiamo concentrarci su queste ultime partite. Noi crediamo fortemente nel mister, siamo un gruppo forte con giocatori esperti e giovani di valore. Siamo contenti di aver ritrovato il pubblico, hanno capito che stiamo dando tutto per la maglia, la loro presenza è fondamentale”
Ore 21.50 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Rinaldo Sagramola dopo Triestina-Vicenza: “Colgo l’occasione per presentare il mister, perché in questi giorni non c’era stato tempo per farlo. Abbiamo inteso affidare la responsabilità della guida della squadra a chi conosceva già molti degli interpreti, essendo stato con loro anche lo scorso anno, in qualità di collaboratore dell’allenatore Cristian Brocchi. Piuttosto che avventurarci con un nuovo allenatore che avrebbe avuto bisogno di 15 giorni solamente per capire e per ricordarsi il nome dei giocatori, visto che siamo ormai nella fase finale, ancorché la più importante del campionato, abbiamo preferito dare continuità, visto l’operato e visto che Dan gode dell’assoluta fiducia di tutta la struttura e dell’area tecnica. E quindi abbiamo iniziato oggi, anche soffrendo, ma bene, sperando possa essere un buon viatico, colgo l’occasione anche per fargli un grande in bocca al lupo”.
Ore 21.40 – Vicenza: Queste le dichiarazioni rilasciate da Dan Thomassen dopo Triestina – Vicenza: “Noi veniamo da una settimana un po’ diversa dalla loro, c’è stato poco tempo e noi tempo ne abbiamo poco. Sono soddisfatto della prestazione. La strada è questa, abbiamo un unico obiettivo che non è un’idea mia di calcio. Il modulo è determinato dalle caratteristiche dei giocatori. Per la conoscenza della rosa che ho, ho cercato di mettere più giocatori possibili a casa loro, dove possono esprimersi meglio. Il problema di questa squadra? Qualcosa non andava, ma non sono venuto qua per analizzare i problemi. Voglio trasmettere carica e positività, perché questa è una squadra di estrema qualità. Individualmente i ragazzi devono essere messi nella condizione di esprimersi: noi dobbiamo pedalare e accelerare. Serve massima disponibilità per conoscerli al meglio, dobbiamo accelerare. Devo capire sentimenti ed emozioni del gruppo. L’accoglienza del gruppo è stata ottima, conoscere già tante persone all’interno della società mi ha permesso di entrare in sintonia con tutto l’ambiente sin dal primo giorno. Abbiamo subito l’impatto della partita, la Triestina era preparata e stava bene. Per assurdo abbiamo fatto gol nel momento migliore della Triestina. La mia lettura della partita?Nel secondo tempo ci siamo abbassati troppo e non abbiamo avuto la tranquillità necessaria in fase di possesso, quindi c’è stato da soffrire. È stata la prima cosa che ho chiesto ai ragazzi. Non ho la bacchetta magica e quindi ho chiesto loro di darsi una mano l’uno con l’altro. Poi abbiamo da lavorare e ci sono cose da inserire, ma dobbiamo ricordarci da che settimana veniamo. Ci sono tanti cambiamenti da metabolizzare, tra cui il modulo. Ho visto sofferenza, ma anche delle situazioni in cui avremmo potuto fare loro del male. La partita poteva andare in entrambi i sensi, a favore nostro e a favore loro. Come ho vissuto la partita? Io alleno sempre in piedi. Ho avuto giorni con emozioni contrastanti, forti. Ero agitato, ma anche molto carico. C’è senso di responsabilità per l’opportunità che mi è stata concessa. Riconoscendo la grande storia di questa società è doveroso trasmettere quello che sono io. Ho la mia esperienza e i miei valori, questo devo portare. Per me sono stati giorni fantastici. Le idee da portare avanti? Non saranno tante, dato il tempo a disposizione. Lavoreremo sul modulo e sull’atteggiamento in campo. Più che riempire c’è da aggiustare, dobbiamo avere una mano leggera perché sennò si rischia di fare confusione. Dobbiamo dare leggerezza, si lavora forte e si curano i dettagli ma l’aria deve essere leggera.”
Ore 21.30 – Triestina: Queste le dichiarazioni di Augusto Gentilini dopo Triestina – Vicenza: “Grande prestazione contro una squadra importante, con più cinismo e cattiveria potevamo anche vincerla, nel primo tempo potevamo concretizzare meglio alcune azioni. Anche oggi ho visto i miei ragazzi dare il massimo, di partita in partita vedo solo passi in avanti. Celeghin? Mi auguro che non sia nulla di grave. Piano piano stiamo riconquistando la fiducia dei nostri tifosi, spero che ogni gara ce ne saranno sempre di più, perché l’unione fa la forza e abbiamo bisogno di tutti”
Ore 21.15 – Virtus Verona: “Grazie a questa vittoria possiamo dire di essere salvi. Siamo molto contenti. Il nostro obiettivo minimo erano i playout. Quindi siamo soddisfatti. Oggi siamo riusciti a vincere contro una squadra forte. Nel primo tempo è stato complicato trovare spazi liberi. Casarotto? È un buon giocatore. Questo ragazzo può essere un’arma in più per noi” queste le parole di Luigi Fresco al termine della sfida vinta contro il Trento.
Ore 21.05 – Trento: “Abbiamo giocato contro una squadra che ha dei buoni valori. Il nostro portiere ha fatto comunque solo una partita. Sull’aspetto della proposta dovevamo fare qualcosa in più. La squadra, nel secondo tempo, ha subito la rete nel suo momento migliore. Questo è un campionato complicato. Trainotti ha fatto una buona gara come anche Galazzini. Andrea è un ragazzo che stimo. Non regalo mai minuti a nessuno. Oggi è arrivato il suo momento è ha fatto bene. Credo che sia soddisfatto anche lui” queste le parole di Bruno Tedino dopo la sconfitta contro la Virtus Verona.
Ore 20.00 – Luparense: E’ una Luparense in forma strepitosa quella ammirata allo Stadio Fair Play di Cartigliano. Seguita in terra vicentina da oltre cento tifosi rossoblù, la squadra di Mister Zironelli ha esibito indiscutibilmente la miglior prestazione stagionale, che fa seguito ai successi con Villafranca e Bolzano. La squadra che iniziava a carburare nelle seconde frazioni di gioco è ormai soltanto un lontano ricordo. I Lupi sono sul pezzo e azzannano la preda sin dal primo minuto di gioco. Ottima la solidità difensiva, con la coppia ex Giana Erminio Solerio-Montesano a guidare il reparto. Debordante la fase offensiva, con il trio Gnago-Bussi-Roberti schierato dal primo minuto e capace di giocate spettacolari. Sugli scudi l’ ex Sudtirol Marco Beccaro, subentrato nella ripresa ed autore di una doppietta condita da un eurogol da cineteca. La classifica ora inizia veramente a sorridere, con un ottavo posto (41 punti) ed i play-off a portata di mano. Il quinto posto del Campodarsego dista solamente due lunghezze, con sei finali da disputare dopo la pausa del Campionato. Per la cronaca, in serie D, nella gestione Zarattini, un risultato così rotondo era stato ottenuto soltanto in un’ occasione: sempre in trasferta, con la Prodeco Calcio Montebelluna (1-6, il 31 gennaio 2021).
LA CRONACA
La Luparense, schierata con un aggressivo tre-quattro-tre, parte tenendo le redini del gioco e guadagnando subito due calci d’ angolo. Sugli sviluppi del secondo, battuto da Beltrame, gran botta al volo con il sinistro di Montesano, che finisce di poco a lato (3′). Rispondono poco dopo i padroni di casa con un calcio di punizione di Miniati, che trova l’ inzuccata di Buson: Voltan smanaccia. La costante spinta rossoblù viene premiata al ventesimo: sgroppata sulla sinistra del solito Solerio ed assist millimetrico per Gnago, che con un destro preciso trafigge Chiarello. Passano sette minuti ed i Lupi raddoppiano: calcio di punizione di Beltrame, svetta in area Solerio, che di testa ribadisce in rete per il secondo sigillo di giornata. I ragazzi di Mister Zironelli sfiorano pure il tris al 34′: altro calcio d’ angolo battuto da Beltrame ed incornata di Gnago, che finisce di poco alta sopra la traversa. Due giri di lancette più tardi, accorcia a sorpresa il Cartigliano: sulla debole conclusione di Thomas Scapin, Voltan non trattiene, consentendo ai vicentini di rientrare in partita. Sul finire della prima frazione di gioco, annullato un gran gol dalla distanza a Roberti, pescato sul filo del fuorigioco. I rossoblù vanno dunque al riposo con il minimo vantaggio, dopo aver giocato con autorità e determinazione. Al di là della sfortunata rete subita, la mole di gioco prodotta poteva sicuramente sfociare in un punteggio più rotondo: il risultato è decisamente bugiardo.
SECONDO TEMPO
Nella ripresa la musica non cambia ed i rossoblù calano subito il tris. Splendido assist di Roberti per Bussi, che prima si vede respingere la conclusione da Chiarello e poi ribadisce in rete con il sinistro (49′). Mister Ferronato prova a rimediare inserendo Di Gennaro e Stevanin, ma sono ancora gli ospiti a rendersi pericolosi: prima con una cavalcata di Bussi, che salta Buson e conclude di poco alto sopra la traversa (61′); subito dopo con uno splendido colpo di testa di Roberti che finisce di poco a lato. Anche Mister Zironelli inserisce forze fresche, con gli ingressi di Russo e Beccaro: e l’ ex Sudtirol si inventa un gol pazzesco, con un gran destro al volo dalla distanza (77′). Pochi istanti dopo i Lupi dilagano. Gnago salta due avversari e serve Roberti, che insacca sottoporta con uno splendido tap-in. Gli ospiti sono incontenibili e mandano definitivamente al tappeto il Cartigliano con un’ altra magia di Beccaro (ben servito da Boscolo), abile con il destro a spiazzare l’ estremo difensore biancoblù. C’è spazio anche per il gran debutto di Leonardo Baggio, osservato attentamente dal papà Dino in tribuna. Dopo quattro minuti di recupero sanciti dal signor Cafaro di Bra, il match termina dunque sul risultato di 1-6, con la miglior Luparense di stagione, che a sei partite dal termine si gode ora la pausa del Campionato tornando a pensare alle zone alte della classifica.
IL TABELLINO
CARTIGLIANO – LUPARENSE 1- 6 (P.T. 1-2)
CARTIGLIANO (3-5-2) Chiarello; Pilotto, Boudraa, Buson; Bordignon, Miniati, Brugnolo (65′ Trento),Scapin G. (57′ Di Gennaro), Gobbetti ( 57′ Stevanin); Scapin T. ( 83′ Giacobbo), Barzon (83′ Lunardon) All. Ferronato
A disposizione: Melone, Griggio, Pan,
LUPARENSE (3-4-3) Voltan; Solerio, Montesano, Cabianca (83′ Bia); Peschiutta, Boscolo, Toffanin (83′ Baggio), Beltrame (67′ Russo); Bussi (71′ Beccaro), Gnago (79′ Rubbo), Roberti All. Zironelli
A disposizione : Milan, Mariutto, De Leo, Cescon
MARCATORI : Gnago ( L ) 20′, Solerio ( L ) 27′ , Scapin T. ( C ) 36′ , Bussi ( L ) 49′, Beccaro ( L ) 77′, Roberti ( L ) 79′, Beccaro ( L ) 86′
AMMONITI : Beltrame ( L )
CALCI D’ ANGOLO: 3 – 5
MINUTI DI RECUPERO: 1 (1T); 4 (2T)
DIRETTORI DI GARA: Costanzo Cafaro (Bra); Algieri Francesca Pia (Milano); Matteo Crippa (Lecco)
SPETTATORI: 200 circa
Ore 19.30 – Virtus Verona-Trento 1-0: VERONA – Vince la Virtus che agguanta il decimo risultato utile consecutivo. Per il Trento arriva invece la seconda sconfitta di fila. Vittoria meritata per gli uomini di Gigi Fresco che approcciano e interpretano meglio la gara del Gavagnin-Nocini.
Cronaca. Il tempo, durante la prima frazione, scorre via velocemente. È la Virtus Verona a fare la partita, il Trento agisce in ripartenza. I primi minuti sono frizzanti con i rossoblù che mancano la rete per pochi centimetri con Danti Bravo a pennellare una parabola precisa che scheggia la traversa con Desplanches già battuto. La risposta dei trentini non si fa attendere. Attys ci prova dalla distanza ma la conclusione è ben parata da Sibi. Nei minuti seguenti i veronesi continuano a spingersi all’attacco alla ricerca della rete del vantaggio, mancando però di precisione e rendono più facile il compito ai trentini.
Il primo squillo del secondo tempo è di marca locale: Casarotto recupera palla e calcia in diagonale verso la porta, Desplanches è attento e para. Il Trento non si rende pericoloso e allora la Virtus Verona continua nella sua pressione. Al 65’ Fabbro, subentrato a Gomez, impegna l’estremo difensore gialloblù con una conclusione dal centro dell’area di rigore. Nel miglior momento del Trento, passano i veronesi. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo Casarotto riceve palla e dal limite dell’area lascia partire un fendente sul quale Desplanches rimane immobile. Il Gavagnin Nocini esplode e i rossoblù passano a condurre. I gialloblù però non ci stanno e con Garofalo cercano la rete del pareggio. Nella circostanza Sibi è determinante nel deviare a mano aperta. Nei minuti finali il Trento va vicinissimo al pareggio. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo Garofalo riceve palla e dal centro dell’area di rigore calcia verso la porta, Sibi compie un ottimo intervento e lascai tutto invariato. La Virtus vince e convince. Per il Trento finisce male. Ora la zona playout è distante tre punti e sabato prossimo al Briamasco arriva la FeralpiSalò.
VIRTUS VERONA – TRENTO 1-0
Marcatorr: 32’ st Casarotto
VIRTUS VERONA (3-4-1-2): Sibi; Faedo, Ruggero, Talarico; Daffara, Tronchin, Lonardi, Manfrin (Munaretti); Danti (30’st Vesentini); Casarotto (40’st Priore) , Gomez (15’st Fabbro). A disposizione: Begheldo, Siaulys, Amadio, Nalini Santi, Freddi, Cellai, Turra. Allenatore Luigi Fresco
TRENTO (3-5-2): Desplanches; Galazzini (33’st Sipos), Ferri, Trainotti; Di Cosmo; Sangalli (24’st Garofalo), Suciu, Attys (24’st Ballarini); Fabbri; Petrovic, Carletti (15’st Pasquato). A disposizione: Marchegiani, Ruffato, Terrani, Tommasi, Simonti, Semprini, Vitturini. Allenatore Tedino Arbitro: Sig. Edoardo Gianquinto di Parma
Note: Ammoniti: 4’ pt Galazzini, 21’ pt Ferri, 22’st Tronchin, 27’st Manfrin, 42’st Mazzolo, 42’st Pasquato, Espulso: 24’ pt Zamuner, Sipos. Recupero: 1’ pt + 6 st. Spettatori: 850 circa
Ore 19.27 – TRIESTE – Spettacolo sugli spalti e anche in campo: Triestina e Vicenza pareggiano 1-1 e si dividono la posta in palio. Al Rocco, il Vicenza affidato all’ex tecnico della Primavera Dan Thomassen, manda in campo la difesa a quattro anziché l’abituale retroguardia a tre usata da Baldini e Modesto. L’inizio della Triestina fa ben sperare i tifosi alabardati, la squadra mette spesso in difficoltà Pasini e co.: all’8’ ci prova Tavernelli dal limite ma la sua conclusione termina sopra la traversa, al 18’ è invece il turno di una doppia occasione da parte di Mbakogu e Celeghin, ma prima Iacobucci e poi una mira non eccellente evitano al Lane di capitolare. Il Vicenza si fa vedere in avanti al 23′ con un bel tiro dalla distanza di Greco ma la palla finisce sul fondo. L’equilibrio tra le due squadre si ferma però al 26′ quando Ferrari devia alle spalle di Matosevic un corner di Ronaldo. A questo punto i ragazzi di Thomassen giocano in modo più solido e quadrato e al 45′ è Dalmonte ad impensierire Matosevic che si distende in tuffo. La Triestina è consapevole dell’importanza della partita e al 66’ Mbakogu pareggia i conti sfruttando un cross di Tavernelli. Al 68′ Thomassen decide di sostituire Della Morte e Ronaldo con Jimenez e Stoppa e cinque minuti dopo è proprio lo spagnolo a sentire alla perfezione Ferrari ma “El Loco” manda la palla fuori di poco sciupando una bella occasione. Gentilini all’81′ è costretto a sostituire Malomo e Celeghin per infortunio ma insiste e va spesso in profondità: all’88′ Jimenez commette un fallo di ingenuità e l’arbitro lo espelle. Dopo sei minuti di recupero l’arbitro manda le squadre negli spogliatoi: il Vicenza non torna alla vittoria neanche dopo il cambio di allenatore e la Triestina conquista un punto utile per la corsa salvezza.
TRIESTINA-VICENZA 1-1
Triestina (4-2-3-1): Matosevic; Malomo (dal 81′ Ciofani), Masi, Piacentini, Rocchetti; Celeghin (dal 77′ Lollo), Gori (dal 61′ Crimi); Paganini, Tavernelli (dal 61′ Pezzella), Germano (dal 46′ Tessiore); Mbakogu. A disposizione: Mastrantonio, Pozzi, Ghislandi, Galliani, Adorante, Lovisa, Minesso, Pellacani, Sarzi Puttini, Felici. All. Augusto Gentilini
LR Vicenza (4-3-3): Iacobucci; Valietti, Pasini, Cappelletti, Sandon; Greco, Ronaldo (dal 67′ Jimenez), Cavion (dal 78′ Zonta); Della Morte (dal 67′ Stoppa), Ferrari, Dalmonte (dal 87′ Begic). A disposizione: Brzan, Confente, Corradi, Bellich, Giacomelli, Rolfini, Oviszach. All. Dan Thomassen
Marcatori: 26′ Ferrari (LRV), 58′ Mbakogu (T)
Arbitro: Enrico Maggio di Lodi, assistenti Khaled Bahri di Sassari e Giuseppe Cesarano di Castellammare, quarto uomo Francesco Aloise di Lodi
Ammoniti: Gori (T), Piacentini (T), Germano (T), Pasini (LRV), Mbakogu (T), Lollo (T)
Espulso: Jimenez (LRV) al 88′
Note: terreno in buone condizioni
Ore 17.10 – Verona: Queste le dichiarazioni di Marco Zaffaroni dopo Sampdoria – Verona. Mister, che partita è stata secondo lei? “Sapevamo che sarebbe stata una gara difficile, che la Sampdoria non rispecchia i valori della classifica e che sarebbe partita forte. In quel momento siamo mancati e questo è un rammarico. Nella seconda parte di gara invece abbiamo cercato in tutti i modi di ribaltare il risultato, creando i presupposti per il gol. Con più attenzione avremmo potuto evitare il secondo gol e tenere aperta la partita. Nel secondo tempo ci abbiamo provato in tutti i modi, dobbiamo ripartire da questo”. Come va sfruttata la sosta? “Arriva una pausa di cui c’è bisogno, perché abbiamo giocato gare molto tirate sul piano fisico e soprattutto mentale. Dobbiamo ricaricarci dal punto di vista nervoso. La squadra ne ha bisogno anche perché poi dovrà affrontare un finale di stagione impegnativo. Ci sono ancora i presupposti per centrare il nostro obiettivo. Questa sconfitta può destabilizzare un po’ il morale, ma ciò non deve accadere. Sapevamo che il percorso sarebbe stato questo, ecco perché dobbiamo insistere e presentarci alla ripresa carichi per giocare il finale di campionato.”
Ore 16.30 – Treviso-Portomansuè 0-2: La festa del papà non porta fortuna ai più grandi del Girone B di Eccellenza veneta. Il Treviso crolla davanti al proprio pubblico, numerosissimo, contro il Portomansué. Prima contro seconda in classifica, dopo 90′ di gioco è 0-2. Il divario tra le due alla vigilia era di 5 punti, ora di 2. Treviso 63, Portomansué 61. Cunico cambia modulo rispetto alla partita con la Piovese (1-0) e manda in campo i suoi con il 3-4-1-2. Rientra dalla squalifica Boscolo Berto, che si piazza al centro della difesa, con ai suoi lati Salviato e Severgnini, a difesa della porta di Lombardi. In mediana Malagò e Soncin, con Ghiraldo largo a sinistra e Stefani a destra. Sulla trequarti De Poli, alle spalle del tandem offensivo composto da Sottovia e Posocco. Assente Masoch, ancora indisponibile.
Treviso beffato nel primo tempo. Dominio totale biancoceleste con qualche folata del Portmansuè, ma squadra sotto nel punteggio. Il fato sa essere crudele. A portare in vantaggio gli ospiti, De Martin, che al 38′ si accentra dalla sinistra e lascia partire un siluro con il destro, che termina alle spalle di Lombardi. Un po’ mollo nell’intervento il portiere classe ’03 e palla in rete. 0-1. E pensare che i biancocelesti, oltre ad aver padroneggiato il Tenni in lungo e in largo, hanno sfiorato l’eurogol, grazie a una roviesciata in stile Cristiano Ronaldo, contro la Juventus ai tempi del Real, di Sottovia. Traversa: forse non è giornata. Il numero 9, con un gesto atletico strepitoso, avrebbe potuto insaccare il gol del vantaggio su un assist tagliente di Stefani. Dopo una manciata di minuti, la beffa. Gol sbagliato, gol subito. Leggi incomprese del calcio. La partita inizia con 10′ di studio dell’avversario, poi prende il sopravvento il Treviso: De Poli, che in fase difensiva s’abbassa sulla linea dei centrocampisti, composta da Soncin e Malagò, spazia su tutta la trequarti per provare a creare gioco. Più defilato a sinistra, quasi a creare un binario con il baby Ghiraldo, poi più centrale, per duettare con Sottovia e Posocco. Proprio il tridente s’inventa una delle tante opportunità per siglare il gol del vantaggio: Malagò recupera palla e fa partire il contropiede con Sottovia che riceve largo a sinistra. Appoggio per vie centrali per De Poli, che allarga a Posocco sulla destra. A quel punto, l’attaccante di Cunico la mette dentro per il taglio di Sottovia, che a tu per tu con Ruggiu non riesce a colpire a dovere. Ci riprovano Sottovia, De Poli, Soncin con una botta al volo da fuori area, e anche Posocco. La palla, però, non entra e la prima frazione di gioco termina sul risultato di 0-1. Mastica amaro il pubblico trevigiano. Come nel primo tempo della sfida alla Piovese di mercoledì, il Treviso ha creato molto, ma finalizzato poco.
Nella ripresa la trama della gara non cambia, la disposizione tattica del centrocampo biancoceleste sì. De Poli e Soncin si scambiano di ruolo senza troppo successo: il primo passa a destra, il secondo a sinistra. Treviso comunque sotto, dominante, ma a ritmi più bassi. Sottovia ci riprova da dentro l’area piccola dopo 5′, ma la sua conclusione viene respinta dalla difesa. Corner su corner, arriva pure la prima ammonizione: fino a quel momento una direzione di gara abbastanza discutibile su diversi interventi al limite della regolarità. Al 15′ arriva il primo cambio per Cunico, che inserisce Boron, riconosciutissimo dai tifosi per il color platino dei capelli, che si posiziona, da adattato, come mezzala. Spinta in più e accelerazioni sia centrali che laterali, l’ex Sona ci prova subito, girandosi al limite dell’area e lasciando partire un sinistro debole e fiacco, raccolto senza alcun problema da Ruggiu. Si accende il Tenni nel secondo tempo: ai biancocelesti viene negato un rigore clamoroso. Sottovia viene strattonato vistosamente e atterrato in area di rigore, l’arbitro lascia correre. Che errore del direttore di gara, preso di mira dal migliaio di tifosi presenti allo stadio. Al 28′ Sottovia si libera della marcatura di un difensore e lascia partire il destro, alto sopra la traversa. Cunico cambia ancora e inserisce Mosca e Shukolli al posto di Boscolo Berto e Ghiraldo. Fuori anche Severgnini a causa di un problema fisico, dentro Simeoni e stravolgimento tattico. Dalla difesa a tre si passa a quella a quattro. Al 33′ De Martin prova a raddoppiare, ma Lombardi effettua una delle sue prime parate della partita. Per il Treviso ci provano prima Sottovia di testa e poi Malagò da fuori, ma le due conclusioni terminano con un nulla di fatto. Nel finale di partita, però, il Portomansué si ripropone in avanti per la terza occasione della partita e insacca con il subentrante Furlan. Salviato pasticcia con il pallone e Furlan recupera la sfera: scatto in avanti verso la porta di Lombardi, che non riesce a parare la conclusione del numero 16. 0-2. Partita scoppiettante nel finale. Costa concede un calcio di rigore al Treviso in pieno recupero, ma Sottovia si lascia parare la conclusione da Ruggiu. Tiro centrale e poco angolato. Non è serata per i biancocelesti, dominanti in campo, ma indifesi e troppo fragili nelle uniche tre occasioni prodotte dal Portomansuè.
TREVISO FBC 1993 0-2 PORTMANSUE’
Marcatori: 38′ pt De Martin (P), 44′ st Furlan (P)
TREVISO FBC 1993 (3-4-1-2): Lombardi; Salviato, Boscolo Berto (28′ st Mosca), Severgnini (32′ st Simeoni); Stefani, Soncin (15′ st Boron), Malagò, Ghiraldo (28′ st Shukolli); De Poli (42′ st Guccione); Sottovia, Posocco. All.: Enrico Cunico. (A disposizione: Fiorenzato, Busatto, Marinello, Marcolin).
PORTOMANSUE’ (4-3-3): Ruggiu; Pavarini, De Biasi, Pramparo, Granati; Tomasella (42′ st Mihali), Nicoletti, Dassiè (5′ st Grandin); Urbanetto, De Martin (34′ st Furlan), Filippini (45′ st Colombera). All.: Marco Marchetti. (A disposizione: Campanerutto, Pessot, Bonamaison, Ros, Migotto).
Ammoniti: 4′ st Filippini, 17′ st Boscolo Berto (T), 24′ st Nicoletti (P)
Espulsi: 12′ st Campi (T)
Arbitro: Marco Costa – AIA Busto Arsizio (VA)
Assistenti: Riccardo Targa – Boris Popovic
Minuti di recupero: pt 0′, st 6′
Ore 16.28 – Albinoleffe-Padova 2-3: E con questo fanno tre blitz esterni consecutivi: dopo gli stadi di Novara e Arzignano il Padova espugna anche quello dell’AlbinoLeffe, vincendo 2-3. I Biancoscudati si lanciano subito in avanti, ma sono i padroni di casa a creare la prima occasione dopo 14 minuti: Manconi dall’interno dell’area prova a sorprendere Donnarumma sul primo palo, ma l’estremo difensore è reattivo e respinge in tuffo. Al ventesimo il vantaggio del Padova: su un cross innocuo Offredi compie un’uscita alta perdendo però la palla, che termina sui piedi di Liguori, che attende il momento buono e di sinistro dal limite gonfia la rete. Dopo lo 0-1 l’AlbinoLeffe alza il baricentro, trovando il pari a fine frazione: l’arbitro ravvisa un presunto fallo di Donnarumma su Zoma assegnando il calcio di rigore, e dagli undici metri è Cocco a insaccare. La ripresa si accende immediatamente grazie all’intraprendenza dei Biancoscudati: prima Franchini e poi Bortolussi impegnano Offredi, che si fa trovare pronto. Al terzo tentativo, però, il Padova torna avanti: azione insistita al minuto 59 con cross di Liguori, che sul secondo palo trova Bortolussi che da pochi passi insacca. La reazione dell’AlbinoLeffe è affidata a Zoma, il cui colpo di testa a metà frazione viene però respinto d’istinto da Donnarumma. La difesa Biancoscudata resiste agli attacchi, e a dieci minuti dal termine cala il tris con Jelenic, che dal limite dell’area lascia partire un destro a giro su cui nulla può Offredi. In pieno recupero Borghini di testa porta il risultato sul definitivo 2-3.
Ore 16.24 – Novara -Pordenone 4-1: NOVARA – Finisce probabilmente al Piola la rincorsa al primo posto del Pordenone, travolto dal Novara e a un passo dall’alzare bandiera bianca nella corsa alla promozione diretta. Dopo appena cinque minuti Galuppini porta avanti i suoi con un sinistro dal limite. Festa sorpreso e vantaggio servito. Al 22′ punizione velenosa ancora di Galuppini, migliore in campo per distacco, con un sinistro sul fondo. Al 28′ destro da fuori di Rocca: il tiro, destinato sotto la traversa, è deviato in corner da Festa. Poi il black out neroverde fra il 36’ e il 40’, quando il Novara va a segno per ben due volte: prima segna Vuthaj, che di sinistro supera Festa dopo un’azione personale. Poi Calà il tris ancora Galuppini, che pesca il jolly segnando all’angolino battendo per la terza volta Festa. In apertura di ripresa Palombi va due volte vicino al gol che riaprirebbe i giochi, ma in entrambi i casi non è fortunato. Al 5′ esterno sinistro a giro di Vuthaj che sfiora di poco il palo. Fioccano le occasioni: al 14’ Ciancio vicino al gol da pochi passi: si salva Festa. Al 25′ rigore per il Novara: Bruscagin stende Vuthaj in scivolata: sul dischetto va Galuppini ma Festa respinge ed evita il poker. Al 27’ Negro sigla il 3-1 di testa, ma non è proprio giornata. Al 35’ ecco il quarto e decisivo gol di Marginean, che chiude definitivamente il conto sul 4-1
NOVARA-PORDENONE 4-1
GOL: 5′ e 40′ pt Galuppini, 36′ Vuthaj; 27′ st Negro, 35′ Marginean.
NOVARA (3-5-2): Desjardins; Illanes, Benalouane (44′ st Saidi), Carillo; Calcagni, Rocca (4′ st Marginean), Ranieri (31′ st Tentoni), Varone (44′ st Di Munno), Ciancio; Galuppini (31′ st Gonzalez), Vuthaj. A disp.: Menegaldo, Pelagotti, Lazaar, Fragomeni, Margiotta, Spalluto, Federico, Pellegrino. All.: Marchionni.
PORDENONE (4-3-2-1): Festa; Bruscagin, Negro, Ajeti, Ingrosso; Gucher (1′ st Torrasi), Burrai (38′ st Giorico), Pinato (1′ st Andreoni); Zammarini (1′ st Piscopo), Palombi; Dubickas (1′ st Magnaghi). A disp.: Martinez, Giust, Deli, Maset, La Rosa, Pirrello, Destito. All.: Stefani.
ARBITRO: Frascaro di Firenze, assistenti Martinelli di Seregno e Lipari di Brescia. Quarto ufficiale Caldera di Como.
NOTE: ammoniti Ajeti, Ingrosso, Benalouane, Illanes, Negro, Bruscagin e Carillo. Angoli 5-3. Recupero: 1′ pt, 3′ st. Spettatori: 3162 (di cui 2107 abbonati e 1055 paganti).
Ore 16.23 – Arzignano-Sangiuliano City 0-0. ARZIGNANO – Continua il periodo positivo dell’Arzignano che al Dal Molin pareggia 0-0 contro il Sangiuliano. Il primo tempo si chiude con due pali per parte: al 36′ Barba tira dalla distanza e solo il legno gli impedisce di portare in vantaggio i giallocelesti. Al 41’ risponde Morosini con un bel calcio di punizione che si infrange però sul montante. Nella ripresa le squadre giocano a ritmi più blandi e diminuiscono le occasioni da gol con la partita che si chiude così a porte inviolate.
Ore 14.10 – GENOVA – Cuore Doria, la squadra di Stankovic batte l’Hellas Verona 3-1. Tre punti che danno ancora una piccola speranza per la missione salvezza. Brutta sconfitta del Verona che non sfrutta il passo falso dello Spezia e non riesce ad accorciare sui liguri. La Samp trova il vantaggio al 24′, Gabbiadini risolve una mischia in area e di sinistro spinge la palla in rete da pochi passi. Dieci minuti più tardi sempre la punta blucerchiata realizza la doppietta personale, conclusione potente che non lascia scampo a Montipò. Nella ripresa l’Hellas va in goal per due volte con Gaich al 61′ e al 67′, ma l’arbitro Mariani grazie all’aiuto del Var annulla le due reti. Nei minuti finali, Faraoni accorcia le distanze, ma è troppo tardi. La Samp trova addirittura il terzo goal al 98′ grazie alla rete di Zanoli. L’Hellas rimane a -5 punti dalla salvezza.
SAMPDORIA-HELLAS VERONA: 3-1
Marcatori: 24′ e 35′ Gabbiadini, 88′ Faraoni, 98′ Zanoli
SAMPDORIA (3-4-2-1): Turk; Gunter, Nuytinck, Amione; Zanoli, Winks, Cuisance (dal 62′ Ilkhan), Augello; Leris (dall’84’ Murillo), Djuricic (dal 72′ Murru); Gabbiadini (dall’84’ Jesé)
A disposizione: Ravaglia, Tantalocchi, Oikonomu, Sabiri, Quagliarella, Yepes, Malagrida, Paoletti
Allenatore: Dejan Stankovic
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Montipò; Dawidowicz, Coppola, Magnani (dal 46′ Veloso); Faraoni, Duda, Tameze, Doig (dal 46′ Lasagna); Braaf (dal 78′ Kallon), Lazovic (dal 68′ Depaoli); Djuric (dal 38′ Gaich)
A disposizione: Perilli, Toniolo, Zeefuik, Ceccherini, Terracciano, Abildgaard, Cabal, Sulemana
Allenatore: Marco Zaffaroni
Arbitro: Maurizio Mariani (Sez. AIA di Aprilia)
Assistenti: Daniele Bindoni (Sez. AIA di Venezia), Filippo Valeriani (Sez. AIA di Ravenna)
NOTE. Ammoniti: Djuricic, Nuytinck, Coppola, Duda.
Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Sampdoria-Hellas Verona (ore 12.30). SAMPDORIA (3-4-2-1): Turk; Gunter, Nuytinck, Amione; Zanoli, Winks, Sabiri, Augello; Leris, Djuricic; Gabbiadini. All. Stankovic. HELLAS VERONA (3-4-2-1): Montipò; Dawidowicz, Magnani, Coppola; Faraoni, Tameze, Duda, Depaoli; Kallon, Lazovic; Djuric. All. Zaffaroni.
Sabato 18 marzo
Ore 19.45 – Arzignano: Queste le dichiarazioni di Giuseppe Bianchini alla vigilia di Arzignano-Sangiuliano City: «Tre partite in una settimana e pochi giorni di recupero. Dobbiamo recuperare energie fisiche e mentali per andare a preparare bene la partita contro il Sangiuliano, squadra in salute con giocatori forti […] Dobbiamo cercare di imporre il nostro gioco, restando attenti. Loro hanno delle trame di gioco fatte bene e giocatori di enorme qualità […] Rimango convinto che i ragazzi sono pronti e faranno un’ottima prestazione».
Ore 19.10 – Triestina: Una delegazione dei gruppi ultras principali della Curva Furlan si è recata oggi al Grezar, in occasione della rifinitura alabardata di Triestina-Vicenza, per dare la carica ai giocatori in vista del derby triveneto contro i biancorossi di Dan Thomassen. La squadra ha apprezzato e ha promesso di ripagare sul campo la rinnovata fiducia della tifoseria.
Ore 17.30 – Südtirol: “Il primo tempo abbiamo avuto diverse palle gol per sbloccare la gara. Non credo che ci abbiano messo in difficoltà. Non abbiamo corso alcun pericolo. Queste partite qui sono determinate da episodi e noi siamo stati bravi. Questi ragazzi stanno facendo qualcosa di straordinario. Siamo a 5 punti dalla seconda e credo che la squadra sia in quella posizione meritatamente. Ora la squadra deve recuperare le energie. Avranno 3 giorni di riposo” queste le parole di Pierpaolo Bisoli al termine della gara vinta contro la Spal.
Ore 17.10 – Venezia: Queste le dichiarazioni di Andrea Carboni rilasciate oggi in conferenza stampa dopo Ascoli-Venezia: “È stata una vittoria fondamentale, importante, sono tre punti che pesano, ci siamo trovati in una situazione difficile. Non serviranno però a niente se col Como non porteremo a casa altri tre punti, dobbiamo continuare così, raggiungeremo la salvezza solo con l’impegno e il lavoro quotidiano che mettiamo tutti i giorni. Era il primo gol in generale, non avevo mai segnato. Il primo gol è pesante, sono veramente felice, c’è tanta gente che lavora per il Venezia e se lo merita, sono felice. Io terzino? Un ruolo che ho già fatto anche in passato e mi piace, difesa a tre o quattro ci adattiamo, il mister lavora per farci rendere in entrambi i moduli. Adesso ci aspetta una partita molto importante per il nostro futuro, dirà tanto, dirà se ci siamo per la salvezza. Avremo due settimane per prepararla alla grande, ci tengo a far arrivare un messaggio alla gente, vi aspettiamo tutti al Penzo a tifare, venite a sostenerci, credo che questa squadra se lo meriti, vi aspettiamo tutti allo stadio a tifare”.
Ore 16.10 – Venezia: “Faccio i complimenti a questi ragazzi, perché abbiamo vinto una partita sporca, ma meritatamente. Lo spirito dev’essere questo, da chi ha giocato ma anche da chi è entrato. Inizialmente abbiamo sentito tanto la partita e l’importanza di questo match. L’Ascoli è partito forte, ma non siamo riusciti a uscire come avremmo voluto. L’allenatore vede le difficoltà della propria squadra, nella ripresa ho rischiato e ho provato il 4-3-1-2. Ho la fortuna di avere giocatori che possono interpretare altri sistemi di gioco. Ci siamo messi bene in campo, creando buone occasioni. Abbiamo avuto coraggio e siamo arrivati più volte in area dell’Ascoli. Dopo l l’intervallo ho rischiato inserendo Johnsen per Candela e passando al 4-3-1-2 e coprendo meglio il campo. Anche nel primo tempo siamo stati pericolosi quando ci siamo presentati avanti con coraggio. È un campionato difficile per chi sta sotto in classifica, per noi è sempre una sfida contro noi stessi e contro l’avversario di turno. Ho la fortuna di avere giocatori molti duttili che lavorano tanto per la squadra, come Pierini che ha fatto un’ottima gara. Mi aspetto però da loro più cinismo e concretezza in fase offensiva. Abbiamo la sosta e ci prepariamo per la prossima sfida col Como in casa. Giochiamo contro noi stessi e contro la squadra avversaria”. Queste le dichiarazioni di Paolo Vanoli rilasciate in conferenza stampa dopo Ascoli-Venezia.
Ore 16.00 – Südtirol-Spal 2-0: BOLZANO – Una doppietta di Giovanni Zaro regala un’altra vittoria al Südtirol. I biancorossi continuano dunque a credere nel sogno Serie A. Un incredibile fantasia che stuzzica il palato dell’intero stadio di Bolzano, ancora una volta sold out. Cronaca. Il primo squillo è degli altoatesini. Al 6′ Rover calcia verso lo specchio ma l’attento portiere ospite para senza particolari problemi. Al 25′ i biancorossi passano in vantaggio grazie alla deviazione di Zaro. Il difensore biancorosso è abile nel deviare in rete il corner calciato da De Col. Dopo un consulto con il VAR, per un possibile fuorigioco, l’arbitro convalida la rete e i biancorossi passano a condurre. La risposta ospite è affidata a Fetfatzidis, il cui sinistro a giro dal limite esce di poco a lato. Al 50′ sono ancora i locali a rendersi pericolosi, questa volta con una conclusione di Odogwu che si spegne di poco sopra la traversa. Il Sudtirol spinge ancora e trova il raddoppio. Dopo un palo colpito da Rover è Zaro a battere nuovamente l’estremo difensore ospite con un preciso colpo di testa. Vincono i biancorossi che, in attesa della gara del Bari, si portano al terzo poto solitario. Il sogno continua. E che sogno.
Ore 15.58 – Ascoli-Venezia 0-1 ASCOLI PICENO – Urlo veneziano dal Del Duca. L’ultimo sorriso arancioneroverde risaleva all’11 febbraio scorso, quando la Spal fu sconfitta al Penzo e la classifica sembrava regalare il sole a Paolo Vanoli dopo tanta sofferenza. Ad Ascoli ecco la vittoria scaccia crisi e tre punti che pesano come un macigno nella corsa alla salvezza. Segna Carboni in pieno recupero su punizione di Cheryshev, impazziscono i cento tifosi veneziani arrivati ad Ascoli. Nei primi minuti per due volte Marcello Falzerano si rende pericoloso, sfiorando il più classico dei gol dell’ex. Il Venezia parte in sofferenza, ma poi risale la corrente. Il tecnico arancioneroverde esclude Cheryshev e sceglie il 3-5-2, ma le difficoltà offensive rimangono evidenti. Il primo squillo del Venezia arriva al 14′, con il tiro dalla distanza di Milanese che trova sulla sua strada un attento Leali. Ma è sempre l’Ascoli a rendersi più pericoloso, con Joronen che al 21′ deve volare per togliere il pallone di Donati da sotto l’incrocio dei pali. Al 31′ la migliore occasione per il Venezia: Ellertsson ha uno spunto irresistibile in area, tiro deviato da Buchel e Leali che in tuffo salva la propria porta. A inizio ripresa è di nuovo Pohjanpalo a spaventare Leali, senza però trovare la giusta angolazione per il tiro a rete. Al 19′ è Dionisi a trovare sulla sua strada il sempre attento Joronen, mentre alla mezzora è l’altro ex dell’incontro Caligara a tentare senza successo la via del gol. Cambia Vanoli, che prova a ruotare i giocatori a propria disposizione e in campo tocca a Novakovich, che costruisce la migliore palla gol della ripresa, sventata da un intervento difensivo di Botteghin. L’Ascoli, però, è sempre pericolossimo e al 37′ è ancora l’ex Caligara a spaventare Joronen colpendo un clamoroso palo. La fiera delle occasioni prosegue al 40′ con Johnsen e il salvataggio sulla linea di Adjapong. Tutto sembra condurre allo 0-0, ma all’improvviso ecco il lampo: punizione di Cheryshev in area, irrompe Carboni con il tap-in vincente. E’ un gol dal valore incalcolabile, che scaccia i fantasmi e che trascina nella corsa – salvezza anche l’Ascoli. Poco dopo potrebbe arrivare pure il raddoppio, ma la difesa bianconera salva su Novakovich.
Ore 15.55 – Cittadella-Perugia 0-2: Al Tombolato è andata in scena, questo pomeriggio, una sfida fondamentale in ottica salvezza. A uscire vittorioso dal terreno di gioco il Perugia, grazie alle reti di Di Carmine prima e Casasola poi. Tutto nel giro di 3′. I ragazzi di Castori si portano a casa i tre punti e accorciano in classifica proprio dai ragazzi di Gorini. Cittadella fermo a quota 35, Perugia in rilancio a 33.
Un Cittadella in crescendo nel corso del primo tempo, un Perugia sottotono, mai veramente pericoloso dalle parti di Kastrati, se non in un’occasione con Lisi, il più propositivo dei suoi, verso il 40′. Rimpalli in area, Lisi colpisce da terra, Kastrati in uscita con un miracolo. Una partita fisica, due squadre aggressive: non una casualità che entrambe siano le compagini più fallose del campionato di Serie B. Gualtieri fischia molto e nei primi 45′ ne ammonisce ben cinque. Agonismo in gara, si fa sul serio, ma al doppio fischio è pareggio. 0-0. Colpa di Carriero, che si divora il gol del vantaggio a tu per tu con Gori. Difesa in pressing su Antonucci per arginare una delle sue tante sgroppate, il Citta recupera la sfera con Mastrantonio, che non ci pensa due volte e serve proprio Carriero nello spazio tra una difesa umbra spaccata a metà. A quel punto, il centrocampista granata si ritrova di fronte a Gori, che lo ipnotizza e gli nega la gioia del gol. Che spreco. Partono forte gli ospiti, senza mai concretizzare, poi i ragazzi di Gorini, espulso e guidati questo pomeriggio dal vice Musso, aumentano i giri del motore. Protagonisti Antonucci e Crociata, i due giocatori di maggior qualità dell’organico veneto, in grado di accelerare le manovre a loro piacimento. I trascorsi tra Roma e Milan si fanno notare. Il primo corre e si sbatte su ogni pallone, dettando profondità e inventando con il suo piede educato, tanto che al 33′ sforna una “ruleta” a saltare Santoro per lasciar partire il destro; il secondo, si posiziona tra le linee, si abbassa per muovere il centrocampo avversario e per manovrare le azioni. Funziona, ma la palla non entra. Qualità, ma senza Maistrello lì davanti non girerebbe allo stesso modo: palla su di lui, sponda sicura. La fisicità non gli manca di certo. D’altra parte, un Di Carmine annullato dal terzetto difensivo composto da Salvi, Perticone e Frare, un Matos che ci ha provato, ma mai rivelatosi pericoloso. Castori richiama i suoi, votati più all’aggressività e ai duri contrasti che a delle manovre ben costruite e ragionate. Merito anche di una fase difensiva attenta e organizzata dei padroni di casa.
Come non detto, nel secondo tempo cambia tutto. Proprio tutto. Bastano 8′ al Perugia per affondare quanto di buono costruito nel primo tempo per il Cittadella. Il Grifo colpisce non una, ma ben due volte, prima con un ex, Di Carmine, poi con Casasola. Proprio l’attaccante biancorosso, assente nel primo tempo, riceve da Matos un filtrante in mezzo all’area, lascia sfilare, si coordina con il destro e insacca alle spalle di Kastrati. 0-1. Poi, da corner, Lisi la mette in mezzo e Casasola di testa la gira verso il secondo palo, spiazzando il numero uno granata. Doppio bacio perugino e Tombolato ammutolito. Serve una reazione di Maistrello al 55′, che colpisce al volo con il mancino impegnando Gori, a risvegliare uno stadio avvolto da un silenzio tombale e una squadra parsa in uno stato di schock per qualche istante. Cresce il Cittadella dopo aver attutito il colpo: al 62′ Carriero spara un missile, secco e preciso, che termina di poco a lato dal palo della porta di Gori. Primi cambi. Dalla tribuna Gorini ordina gli inserimenti in campo di Di Serio e Felicioli, per tentare il tutto per tutto. Più tardi entrano anche Asencio e Embalo, che si procura un calcio di punizione, ma che Crociata non sfrutta a dovere. Poco dopo, Sgarbi salva su Asencio, ma i ritmi partita si abbassano nel finale e al triplice fischio del direttore di gara il risultato è di 0-2. Tre punti per il Perugia, che accorcia così in classifica proprio sul Cittadella.
Ore 15.25 – Verona – Le statistiche, i numeri e le curiosità fornite da Opta Sports relative a Sampdoria-Hellas Verona, 27a giornata della Serie A TIM 2022/23, in programma domani, domenica 19 marzo, allo stadio ‘Ferraris’ (ore 12.30).
I PRECEDENTI
La prima sfida tra Verona e Sampdoria si è disputata il 22 settembre 1957, allo stadio ‘Luigi Ferraris’ di Genova, gara valida per la terza giornata di Serie A e terminata 1-1: rete di Osvaldo Bagnoli nel secondo tempo per i gialloblù.
Quello di domenica sarà il secondo Sampdoria-Hellas Verona a disputarsi alle ore 12.30. Il primo si era giocato domenica 25 ottobre 2015, nona giornata di Serie A.
CURIOSITÀ
L’ultimo gialloblù a segno in casa della Sampdoria è Adrien Tameze, sabato 27 novembre 2021, gara d’andata della scorsa stagione.
FOCUS GIOCATORI
Milan Djuric è il giocatore che ha vinto più duelli aerei in questo campionato: 115, almeno 36 in più rispetto a qualsiasi altro avversario (a 79 c’è Olivier Giroud).
Solamente Destiny Udogie (19) e Fabiano Parisi (18) hanno completato più dribbling di Josh Doig – con 17 – nel 2023 tra i difensori di questo campionato.
Darko Lazovic ha fornito 4 assist in questo campionato ed è uno dei due centrocampisti ad avere preso parte a più gol in Serie A nel 2023: 6 – tre reti e tre assist – come Ángel Di María.
Ore 15.10 – Padova: Lista dei convocati da Mister Vincenzo Torrente per Albinoleffe-Padova, 33° giornata di Serie C Girone A Girone di Ritorno in programma domani ore 14:30 Albinoleffe Stadium (Zanica):
PORTIERI: 22 Donnarumma, 12 Fortin, 1 Zanellati
DIFENSORI: 4 Belli, 13 Crivello, 5 Ilie, 15 Leoni, 3 Valentini
CENTROCAMPISTI: 24 Cretella, 33 Franchini, 23 Jelenic, 10 Radrezza, 14 Vasic
ATTACCANTI: 32 Bortolussi, 28 Cannavò, 37 De Marchi, 19 Gagliano, 21 Liguori, 7 Piovanello, 21 Russini
Ore 14.50 – #Serieb, fine primo tempo: Ascoli-Venezia 0-0, Sudtirol-Spal 1-0, Cittadella-Perugia 0-0
Ore 14.30 – Pordenone: “Per fare un risultato importante, su un campo difficile, dovremo mantenere l’equilibrio, dare continuità di gioco e affrontare al meglio le diverse fasi che il match proporrà. L’intero gruppo sta dando ottime risposte: tutti i ragazzi si mettono a disposizione ogni giorno con lo spirito giusto”. Queste le dichiarazioni di Mirko Stefani alla vigilia di Novara-Pordenone.
Ore 13.50 – Vicenza: Il Vicenza sarà di scena domani al Nereo Rocco di Trieste e dopo l’esonero di Modesto e l’arrivo di Thomassen continua il silenzio stampa che non prevede la conferenza stampa pre match
Venerdì 17 marzo
Ore 20.23 – Verona: Un gol su rigore di Domenico Berardi riaccende le speranze salvezza del Verona che, battendo domenica la Sampdoria, può tornare a -2 dallo Spezia. Aquilotti sconfitti al Mapei Stadium al termine di una partita molto equilibrata, risolta da un penalty concesso dal Var per un fallo di mano di Amian sul tiro di Laurientè.
Ore 18.50 – Cittadella: Queste le dichiarazioni di Edoardo Gorini alla vigilia di Cittadella – Perugia. Gorini domani sarà squalificato dal giudice sportivo: «Le squadre di Castori sono sempre squadre temperamentali, dinamiche e di grande forza fisica. Sarà una partita difficile, sappiamo quello che ci aspetta e l’importanza di questa partita: vincere domani sarebbe un bel passo verso la salvezza, però è lo stesso ragionamento che farà il Perugia. A Ferrara è stato un passo falso, proprio come prestazione. Poi è chiaro che le partite sono legate agli episodi, potevi vincere o perdere con il Palermo. È talmente sottile la linea fra vittoria o pareggio o sconfitta che dobbiamo essere più bravi negli episodi. Sarà una partita in cui le seconde palle, i contrasti e i duelli saranno decisivi; dobbiamo farci trovare pronti da quel punto di vista. Sappiamo che non possiamo più sbagliare la prestazione e l’approccio».
Ore 18.20 – Triestina: Cambia decisamente passo la Triestina dopo le dimissioni di Massimo Pavanel e l’arrivo di Augusto Gentilini in panchina. Nelle otto gare della sua gestione gli alabardati hanno conquistato 14 punti, con una marcia da playoff. L’Alabarda ha messo la quinta, iniziando una rimonta importantissima rispetto alle squadre che la precedono, superando il Piacenza e puntando a scalare altre posizioni. La salvezza diretta, considerati i risultati delle altre, resta difficile a sei partite alla fine della regular season, ma con Gentilini è decisamente un’altra Triestina
Ore 18.00 – Vicenza: La società LR Vicenza comunica di aver affidato la guida tecnica della squadra Primavera a Lorenzo Simeoni. Mister Simeoni, attuale coordinatore tecnico del settore giovanile, ha già guidato la Primavera biancorossa nel biennio 2020/2021 e 2021/2022. Sarà affiancato in campo dal collaboratore tecnico Andrea Rabito, dal preparatore atletico e coordinatore dell’area fisico-atletica del settore giovanile Paolo Guderzo e dal preparatore dei portieri Carlo Gelmetti. A mister Simeoni e a tutto lo staff della Primavera biancorossa, i migliori auguri per il prosieguo della stagione.
Ore 17.00 – Venezia: Sono 23 i giocatori convocati dal tecnico Paolo Vanoli per la Giornata 30 del campionato di Serie B 2022/23, che vedrà il Venezia affrontare l’Ascoli domani alle ore 14:00 allo Stadio Del Duca di Ascoli.
Portieri: Bruno Bertinato, Jesse Joronen, Filippo Neri
Difensori: Antonio Candela, Andrea Carboni, Luca Ceppitelli, Petko Hristov, Marco Modolo, Afonso Peixoto, Marin Šverko, Michael Svoboda, Francesco Zampano
Centrocampisti: Magnus Andersen, Mikael Egill Ellertsson, Kristófer Jónsson, Tommaso Milanese, Tanner Tessmann
Attaccanti: Denis Cheryshev, Riccardo Ciervo, Dennis Johnsen, Andrija Novakovich, Nicholas Pierini, Joel Pohjanpalo
Ore 16.35 – Venezia: Queste le dichiarazioni rilasciate dal tecnico del Venezia Paolo Vanoli alla vigilia della sfida di domani pomeriggio tra gli arancioneroverdi e l’Ascoli: “Penso che questa squadra stia molto bene sotto l’aspetto fisico e del gioco. L’ho detto: ho lavorato molto perché so che le ultime gare dipendono anche dalla condizione fisica. Per quanto riguarda l’Ascoli, sono un’ottima squadra, ben organizzata, fisica, che ha fatto buoni risultati. Sono una squadra costruita bene per la B, sarà una partita ostica, ma dobbiamo far vedere dove vogliamo arrivare. Sarà una partita combattuta, delicata. Un’identità di una squadra non dipende dal modulo, ma dalle idee e dai principi. I moduli li fanno i giocatori, ma il calcio si sta indirizzando verso l’avere idee chiare che si possono sviluppare all’interno della partita con tante altre situazioni. Abbiamo cambiato spesso sistemi, ma non abbiamo mai perso certezze e misure all’interno della squadra, ma è normale che all’interno delle partite ci possono essere altre partite. Con il Brescia ho cambiato perché ero convinto potessimo liberare il nostro play per costruire meglio. Chiedevo a Cheryshev di abbassarsi per venire giù a palleggiare, ma la qualità in Serie B non basta, perché chi lo incontrerà vedrà la fame di un giocatore che ha giocato con Real Madrid e Valencia. Anche io, le mie migliori partite le ho fatte con i migliori giocatori. Sono contento della prestazione, perché è un giocatore in più per queste nuove partite, può darci più soluzioni. Poi siamo passati anche al 4-2-4, quindi ho sempre detto che ho l’opportunità di avere questi giocatori che possono cambiare più posizioni all’interno della partita. Si tratta di un modulo riproducibile, ma non parlo più di sistemi, ma di concetti e di interpretazioni. Sono contento che Novakovich si fatta un’autocritica, però gliel’ho detto più di una volta che nei momenti di difficoltà mi piacerebbe di più un giocatore che cerca di lottare, piuttosto che abbattersi. Deve combattere per uscire da questo momento, ma già il fatto che l’abbia ammesso è importante sia per lui che per la crescita della squadra. Con questo Novakovich si deve rialzare in fretta, abbiamo bisogno di lui, come di tutti. Lo spirito deve essere quello di andarsi a conquistare qualche cosa. Tutti noi stiamo attraversando un momento difficile, ma solo lottando possiamo andare a prenderci qualcosa di bello. Per queste nove partite dobbiamo essere venti animali per andare a prenderci quello che vogliamo. Novakovich, gli è capitata l’occasione, doveva essere quella della sua vita. Bisogna pensarla così, sennò andiamo a recriminare. Sto aiutando questi giocatori a capire che cosa vuol dire dare quel qualcosa in più, ma va trovato dentro di loro. Noi dobbiamo guardare noi stessi: noi sappiamo che per arrivare a salvarci è tutto nelle nostre mani, sia in casa che fuori. Questa squadra mi sta dando tutto e noi abbiamo avuto le occasioni per chiudere le partite, ci manca un pizzico di determinazione. Con l’Ascoli andremo in campo per dare tutto e non guarderemo il difensore. Quando dobbiamo attaccare attacchiamo e quando dobbiamo difendere difendiamo. Ma non possiamo attaccare per 90’… Non siamo vicini al Frosinone, dobbiamo lottare. Oggi sono io a pensare positivo. Quando un mese fa ho preparato questa trasferta, l’ho fatto per andare via due giorni prima, perché per me è una partita importante. Dobbiamo guardare noi, però. Con il Brescia potevamo uscire con i tre punti, ma dobbiamo guardare noi. Loro stati superiori, ma ci siamo condannati da soli, non siamo stati in partita per dei gravi errori. Abbiamo preso gol su un calcio d’angolo su cui non c’era nessuno. Si salva chi ha un gruppo che ha una fame di volersi aiutare l’uno con l’altro. Dobbiamo giocare per il bene della squadra. Io penso che dobbiamo essere una squadra organizzata. E una squadra organizzata sopperisce alle mancanze. Tessmann e Milanese per me hanno fatto una grande partita, ma l’errore ci può stare. Tess è cresciuto tantissimo, ma mi dispiace per lui perché con Jajalo aveva trovato una dimensione. Tess sa calciare da fuori, sa buttarsi in mezzo all’area… Ma stiamo facendo un sacrificio perché manca un giocatore importante. E’ passato e dobbiamo salvarci con il gruppo. Ma non è solo Tess, Milanese, Ciervo… Tutti. Ci dobbiamo salvare tutti. L’importante è che quando entriamo in questo spogliatoio ci diciamo che abbiamo dato tutto, non si tratta di un problema del centrocampo. Noi le nostre occasioni ce le abbiamo avute. Noi abbiamo mandato Pierini nell’uno contro uno in porta e è scivolato e ha fatto fallo di mano. Era una potenziale palla gol e lì dovevamo diventare più cattivi, perché noi ci possiamo salvare solo giocando e non combattendo. Non possiamo andare a combattere, ma giocare a calcio. Sono sincero, con Jajalo abbiamo sempre avuto un’identità ben forte che ci ha permesso di giocare e di vincere. Questi ragazzi stanno percorrendo una strada, però ci manca quella cosa che voglio di più da Cheryshev, da Pierini, da Nova… Ma anche dai difensori, voglio di più, anche da Joronen, non voglio faccia quegli errori. Positivamente però! Devo dire che un difetto che abbiamo è che ci facciamo rimontare quando siamo in vantaggio. Ci è successo più di una volta, perché quando vai in vantaggio di solito si subisce una reazione, ma qua dobbiamo migliorare. Va migliorata soprattutto nella comunicazione all’interno della partita. Nelle partite ci sono diverse partite. Con l’Ascoli è una partita dura, perché è una squadra fisica, tecnica e con una rosa importante, perché conosce molto bene la Serie B, ma con le nostre armi dobbiamo combattere e quando combattiamo abbiamo dimostrato che sappiamo combattere bene. Siamo il Venezia e dobbiamo diventare umili. Ci dobbiamo salvare. Non siamo forti, dobbiamo diventarlo. Se fossimo forti saremmo in un’altra zona. Solo Busio è rimasto a casa. Maenpaa si è fatto male, ha avuto un piccolo problema al polpaccio”.
Ore 16.20 – Verona: Queste le dichiarazioni di Marco Zaffaroni in vista di Sampdoria – Verona
Come valuta le parole di Sogliano? “Il discorso del Direttore Sportivo è in linea con quello che ci diciamo sempre. Da quando siamo ripartiti, la squadra ha fatto un percorso importante e questo va sottolineato. Al momento questo non basta, e con grande determinazione, ma con i tempi giusti, dobbiamo cercare di migliorare.
Vedere tutto nero oggi è sbagliato, perché in termini di punti conquistati – lasciando però stare la classifica – da gennaio ad oggi la squadra sta oggettivamente facendo un campionato da Verona, come negli ultimi anni. Non dobbiamo commettere l’errore di farci condizionare moralmente dal risultato delle altre squadre.
Abbiamo un alleato, vale a dire il tempo, perché ci sono ancora tante giornate da disputare da qui alla fine e non dobbiamo colmare il gap con gli avversari in 2 o 3 partite. Il rischio è quello di vivere le gare come un’ultima spiaggia, come avvenuto in autunno, quando ci si aspettava sempre di raggiungere quel qualcosa in più di quello che si poteva realmente fare. L’errore è strato fatto e non dobbiamo ripeterlo. Siamo consapevoli che dobbiamo lavorare forte ma con equilibrio, e che abbiamo le possibilità per raggiungere il nostro obiettivo.
C’è stato un confronto con la squadra? No, non ci siamo detti nulla al di là delle solite cose. Sul fatto che ci sia da migliorare non ci sono dubbi, sappiamo che dobbiamo accelerare il più possibile i tempi, ma la squadra sta lavorando bene. Non dimentichiamoci che ci sono avversari di livello, come ad esempio il Monza che sta facendo un grande campionato.”
Come si può vincere contro la Sampdoria? “Giocheremo contro una squadra che, nelle ultime due partite in casa, ha pareggiato contro Inter e Salernitana. Inoltre, sotto di due reti, ha raggiunto temporaneamente la Juventus nel match della scorsa settimana. La Sampdoria è in salute, è aggressiva e ha giocatori forti. Il campo di Genova poi lo conosciamo tutti, ed è un aspetto importante. Ci aspetta una gara difficile sotto tanti punti di vista, andrà affrontata con grande forza e determinazione. Dovremo essere reattivi sulle seconde palle e nel recuperare il pallone sui lanci. Sarà fondamentale l’approccio ed entrare in campo con l’atteggiamento giusto, perché si prevedono 95’ di grande intensità e battaglia.”
Teme di più il fatto che la Sampdoria non ha nulla da perdere o che i suoi giocatori siano un po’ calati? “Nonostante la classifica la Sampdoria ha combattuto in tutti i match, facendo sudare gli avversari. Ha giocatori di grande qualità come Djuricic e Gabbiadini, uno che ha sempre fatto gol. Dovremo essere preparati.”
Lo stop di Verdi complica le cose… “Purtroppo, per Verdi si tratta di un problema muscolare che si verifica in un momento di lavoro fatto di grande intensità. Questo va messo in conto.”
Da cosa è dettata l’involuzione di Doig? “E’ un ragazzo giovane, alla prima esperienza in un campionato di questo livello. A questo aggiungiamo una situazione di classifica particolare ed una serie di partite in cui si spende emotivamente molto. Sta facendo il percorso che ogni ragazzo deve fare, non ho visto un’involuzione in negativo, ma dopo la fila di partite giocate ci sta un po’ di rotazione. Il ragazzo sta bene.”
Come stanno Ngonge e Ceccherini? “Ngonge sarà valutato domani mattina per capire se sarà della partita. Ceccherini, oltre a Sulemana e Lasagna, dovrebbero essere convocabili.”
Quando torna Hien? “Sicuramente Hien non sarà recuperato per la prossima gara, ha avuto un problema muscolare ed è una situazione delicata. Non abbiamo nemmeno la certezza di averlo contro la Juventus. Ci siamo confrontati con lo staff medico e dobbiamo aspettare prima di sbilanciarci.”
C’è rammarico per i vari infortuni? “È sempre meglio avere tutti a disposizione, però è chiaro che in un percorso come il nostro, col tipo di partite che dobbiamo giocare, questi sono stop che vanno preventivati. A parte gli infortuni di Henry e Hrustic, che hanno avuto problemi di lunga durata, gli altri sono stati risolvibili nel medio periodo.”
Djuric è diventato insostituibile: come lo vede negli allenamenti? “Non ha avuto intoppi dopo l’infortunio, è a disposizione e può giocare. Ha caratteristiche uniche all’interno della squadra, che con lui può fare determinate cose. Ma da qui alla fine ci sarà bisogno di tutti, i ragazzi lo sanno e sono coinvolti. Questo dovrà essere lo spirito che ci deve contraddistingue da qui alla fine della stagione.”
Ore 16.00 – Venezia: Queste le dichiarazioni di Roberto Breda alla vigilia di Ascoli-Venezia: “Dobbiamo guardare alla distanza che ci separa dal Venezia, mantenerla e se possibile aumentarla. Ha una rosa importante, retrocessa dalla A, fa una buona fase di sviluppo, muove bene la palla e quindi serviranno grande attenzione e capacità di leggere le fasi, dobbiamo fare tutto a tremila all’ora. Abbiamo lavorato bene questa settimana, credo che a Cagliari abbiamo anche pagato le quattro gare ravvicinate, invece in questi giorni siamo tornati a lavorare normalmente e dobbiamo riprendere il nostro percorso e la voglia di fare punti che va messa prima di ogni cosa. C’è consapevolezza che Venezia e Brescia siano due partite importantissime, le più importanti della stagione, ma pensiamo a una alla volta, concentriamo tutte le energie sul match di domani, da giocare a tremila e con grande voglia di portare a casa più punti possibile. Forte sta bene, Proia è rientrato in gruppo da giorni, è convocato. Dionisi? E’ da un bel po’ che lavora con noi, ha giocato tante partite da subentrante, si è allenato sempre, può sicuramente anche partire dall’inizio, le scelte dipendono da come si vuole impostare la gara, tutti i nostri attaccanti possono iniziare o subentrare perché hanno certe caratteristiche e lo hanno sempre ben dimostrate sia dall’inizio che in corso d’opera. Migliorare lo sviluppo offensivo? E’ un nostro obiettivo, oltre a questo dobbiamo aumentare la voglia di segnare. Tante volte il gol non viene fuori solo da uno sviluppo. Ho fatto vedere ai ragazzi i sette gol che ha fatto il Manchester City in Champions: uno magari si aspetta che siano frutto di partenze dal basso, di azioni, invece quattro sono mischie. Questo vuol dire che il gol devi volerlo, se guardiamo i gol di Haaland uno è un rigore e tre sono respinte in area. Quindi è questo il tipo di mentalità che dobbiamo fare nostra e non mi riferisco solo agli attaccanti, ma anche ai centrocampisti o ai difensori sulle palle inattive. Credo che abbiamo tanti margini di miglioramento, ma passa molto dalla mentalità e dagli obiettivi che ci fissiamo. Questo discorso non è legato solo ai ragazzi, ma al lavoro che facciamo in settimana e a come riesco a trasferire questa mia convinzione ai ragazzi. Vedo che in allenamento c’è questo desiderio di fare gol e ci stiamo lavorando. Nelle partite in casa col Bari in inferiorità numerica le occasioni le abbiamo create, poi con la squadra avversaria che va in vantaggio e cerca di addormentare la gara diventa tutto più difficile. Col Benevento abbiamo prodotto una trentina di tiri, ma è la concretezza nel determinare che dobbiamo accrescere”
Ore 15.00 – Südtirol: “La squadra arriva alla prossima partita molto stanca. Per recuperare la partita di Parma ci abbiamo messo più tempo rispetto ad altre volte. Nel finale di questa settimana abbiamo perso sia Lunetta che Mazzocchi e Carretta. Queste assenze ci tolgono delle opportunità e avanti siamo contati. Non dobbiamo però piangerci addosso. Credo sarà una partita molto delicata. Cercheremo di arrivare nella miglior condizione possibile alla sfida contro la Spal” queste le parole di Bisoli alla vigilia della sfida contro la Spal.
Ore 14.30 – Verona: Hellas Verona FC comunica che gli esami strumentali a cui il calciatore Simone Verdi è stato sottoposto nelle ultime ore hanno evidenziato una lesione di basso grado del retto femorale sinistro.
Ore 14.10 – Udinese: “La squadra sta bene – esordisce Sottil ai microfoni – veniamo da risultati importanti su due campi molto difficili, con Atalanta ed Empoli. I ragazzi hanno tutti alzato il proprio livello personale prestazionale, la cura dei dettagli, la concentrazione per metterli al servizio della squadra, invertendo la rotta e cercando sempre la vittoria. Siamo molto determinati per questa partita, consapevoli delle nostre qualità, pur rispettando la grande forza del Milan. Però, come dico sempre, giochiamo in casa e vogliamo fortemente ripetere e migliorare la prestazione, perché solo con la prestazione si può raggiungere un grande risultato. La settimana di lavoro è stata molto intensa e serena.” L’allenatore bianconero fa il punto della situazione delle condizioni fisiche della squadra e sottolinea l’importanza di avere a disposizione un attaccante come Nestorovski: “a livello fisico la squadra sta bene in generale, a questo punto del campionato è importante mantenere la condizione. Veniamo da due partite impegnative sotto questo punto di vista e la squadra ha reagito bene. Nestorovski? Più giocatori ho a disposizione più sono contento perché ho più soluzioni, soprattutto per costruire una partita iniziale ed una a partita in corso, in base all’andamento della gara.” Nonostante la mancanza di vittorie in casa da tempo, “bisogna analizzare la realtà dei fatti, con serenità ed equilibrio – commenta Sottil – Il nostro campionato recita una classifica con 35 punti, veniamo da due partite fuori casa con 4 punti guadagnati ed io, personalmente, analizzerei le cose in questa maniera, perché mi piace guardare il lato positivo della realtà. È un dato di fatto con non vinciamo in casa da tanto, ma ci son tante variabili nel mezzo e la squadra ha fatto tante cose buone nel mentre. Spregiudicatezza, momento positivo, stadio pieno sono tutte prerogative per fare una bella prestazione domani sera.” “Io credo sempre che le partite abbiano una storia a sé – continua Sottil – non lo dico per pura retorica ma lo dico perché è ciò lo penso. Il Milan è e rimane una corazzata, una squadra che fa dell’organizzazione una forza ma anche nell’individualità hanno giocatori che in qualunque momento possono tirare fuori la giocata dal cilindro, contando anche i giocatori che possono entrare a partita in corso. Ibrahimovic è uno di questi. Detto questo, noi abbiamo la determinazione e la voglia di fare la nostra gara, sono ripetitivo ma è un concetto importante. Non dobbiamo guardare gli altri giocare, ma dobbiamo affrontare la sfida con coraggio, con la giusta e sana spregiudicatezza ed essere concentrati al massimo, con e senza il possesso della palla. Anche noi abbiamo giocatori e un’idea di calcio che ci hanno dato tanto quest’anno. Per questo sono continto che l’Udinese si giocherà dall’inizio alla fine la gara.” – conclude l’allenatore.
Ore 11.30 – Trento: «Il gol preso con la Pergolettese? Siamo stati poco attenti e cattivi nell’attaccare la palla. Facciamo marcatura a zona sui corner, quando subisci gol da palla inattiva è perché c’è poca attenzione: dobbiamo fare un mea culpa. A livello fisico non penso ci siano problemi, perché lavoriamo molto bene in settimana: solo con la Pergolettese siamo stati sotto ritmo, meno frizzanti e meno aggressivi del solito, con poca propensione a proporre il nostro gioco, io compreso. La prossima sfida con la Virtus Verona? Sarà uno spartiacque per capire che tipo di campionato faremo nelle ultime gare che portano alla fine. La quota salvezza? All’inizio pensavo 43 punti, ora direi sui 45: mancano almeno 4 punti, ma noi abbiamo l’ambizione di fare più punti possibili. Con il mister non si parla mai di playoff»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Trentino” da Luca Ferri, centrale difensivo del Trento.
Ore 11.00 – Pordenone: «A fine partita c’era un clima bellissimo fra staff tecnico, dirigenti e giocatori: decisamente un bel segnale. Sono contento per tutto l’ambiente neroverde: contro il Piacenza è stata una vittoria meritata, che deve far crescere la fiducia e l’autostima. L’unica cosa che la squadra deve migliorare ulteriormente è la cattiveria sottoporta»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Mauro Lovisa, presidente del Pordenone
Ore 10.30 – Venezia: «A Venezia ho lasciato il cuore, è stato uno dei club più importanti della mia carriera. Ho tanti ricordi bellissimi: la promozione, la Serie A, lo stadio pieno. Era bello giocare al Penzo, era bello vestire l’arancioneroverde e difendere quei colori. Il Venezia non vince da qualche settimana, la classifica è peggiorata ma contro il Brescia ho visto una squadra viva. L’infortunio di Jajalo? Quando viene a mancare il “cervello” della squadra è chiaro che c’è un contraccolpo: c’è stato anche per il Venezia, mai come adesso dovranno reagire puntando sul gruppo. Ascoli-Venezia? Siamo di fronte a un campionato che ogni settimana presenta difficoltà notevoli. Non ci sono squadre contro le quali puoi dire di essere chiaramente favorito. Il Del Duca poi è un campo sul quale tutti faranno fatica. Sarà una partita complicata, mi aspetto una gara tirata e nervosa, anche per via delle caratteristiche delle due squadre. Gli scontri diretti non vanno falliti, più che mai quest’anno dove le distanze sono strettissime tra una posizione e l’altra»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Sergio Volpi, ex giocatore del Venezia.
Ore 10.00 – Südtirol: «La Spal? Venderanno cara la pelle: sarà una partita equilibrata, decideranno gli episodi. La sosta? Ci voleva: mantenere un certo livello sia mentale che fisico con mister Bisoli è impegnativo. Devo ringraziare il mister per quello che mi sta dando: ho ancora tanti anni davanti per riprendermi quello che ho perso. Il mio sogno? Arrivare in serie A, e spero di farlo con questo club. Stiamo facendo un capolavoro, parliamo di un miracolo sportivo per come era partita la stagione: con la salvezza raggiunta non ci poniamo limiti, rimanendo però con i piedi per terra. Il gol più bello? Quest’anno quello contro il Cittadella, il più emozionante al Venezia e a Mantova l’anno scorso che ci ha portato in testa e da lì non ci siamo più schiodati»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere dell’Alto Adige” da Raphael Odogwu, attaccante del Südtirol.
Giovedì 16 marzo
Ore 22.15 – Vicenza: la situazione in casa Vicenza sta avendo rapidi sviluppi su più fronti. Dopo il secondo cambio di allenatore e l’arrivo di Dan Thomassen in panchina, si fa più precaria la posizione del ds Federico Balzaretti. In caso di mancata promozione il nome più caldo per sostituirlo è quello di Renzo Castagnini, attualmente al Perugia, ma legatissimo a Rinaldo Sagramola. Scenari aperti, con vista sul futuro: in caso di mancato primo posto ecco i playoff che, se vinti, potrebbero ulteriormente rimescolare le carte sul tavolo
Ore 20.15 – Vicenza: Dopo un intero girone alla guida del Vicenza Francesco Modesto è stato esonerato dal club biancorosso, una scelta quasi obbligata dopo sette sconfitte nelle ultime undici partite che hanno allontanato nuovamente il Lane dalla vetta e dalla promozione diretta. A questo punto il Vicenza dovrà chiudere al meglio la stagione per poi proiettarsi per i playoff con l’obiettivo di ottenere la promozione e lo farà con alla guida l’ex allenatore della Primavera Dan Thomassen che è stato preferito a Luca Rigoni, attuale tecnico dell’Under 17. In mattinata si era fatta largo l’ipotesi che il prescelto fosse proprio l’ex giocatore clivense ma il fatto che abbia smesso di giocare da soli sei mesi ha fatto ritenere che “buttarlo nella mischia” in questo modo non fosse il percorso ideale per la sua carriera da allenatore.
Ore 19.00 – Padova: Il Calcio Padova informa che il difensore Ilie Cristian Matei (11/12/2002) è stato convocato dal ct Daniel Pancu con la Nazionale della Romania Under 20. La nazionale rumena Under 20 affronterà dal 20 al 29 Marzo le nazionali Under 20 di Portogallo e Norvegia.
Ore 18.00 – Serie C: Arrivano le decisioni del giudice sportivo dopo l’ultimo turno di campionato. Fermato per un turno Filippo Delli Carri (Padova) per cumulo di ammonizioni. Il difensore biancoscudato salterà, dunque, Albinoleffe-Padova. Stop anche per Maissa Ndiaye (Vicenza), Luca Piana (Arzignano), Amedeo Benedetti (Pordenone) e Alessandro Giacomel (Virtus Verona)
Ore 17.15 – Triestina: Ennesima multa per la Triestina, che continua a pagare per i cori contro le istituzioni dello Stato per la triste vicenda di Stefano Furlan. Questa la nota: “€ 200 TRIESTINA per avere i suoi sostenitori, posizionati in Tribuna Laterale, al 21° minuto del secondo tempo, intonato cori oltraggiosi nei confronti di Istituzioni dello Stato, per due volte. Ritenuta la continuazione, misura della sanzione in applicazione degli artt. 13, comma 2, e 25, comma 3, C.G.S., valutate le modalità complessive dei fatti e considerate le misure previste e poste in essere in applicazione dei modelli organizzativi attuati ex art. 29 C.G.S. (r. proc. fed.).
Ore 16.30 – Vicenza: La Società LR Vicenza comunica che il sig. Francesco Modesto è stato sollevato dall’incarico di Allenatore Responsabile della Prima Squadra. Contestualmente, sono stati sollevati dai rispettivi incarichi anche i suoi collaboratori tecnici. Il Club desidera ringraziare mister Modesto e il suo staff per l’impegno e il lavoro svolto in questi mesi e augura loro il meglio per il proprio futuro professionale. La Società informa, altresì, che il ruolo di Allenatore Responsabile della Prima Squadra è stato affidato al sig. Dan Vesterby Thomassen, il quale dirigerà già questo pomeriggio il primo allenamento dei biancorossi. Mister Thomassen sarà coadiuvato dall’Allenatore in Seconda Gabriele Stevanin e dal Collaboratore Edoardo Zanin, oltre che dal Preparatore dei Portieri Lorenzo Squizzi e dal Preparatore Atletico Alessandro Dalmonte.
Ore 15.00 – Cittadella: Dopo il riconoscimento ricevuto ieri dall’ A.I.C., il centrocampista granata fa il bis con il premio del main sponsor del campionato BKT. Vero e proprio mattatore nella risalita del Cittadella, Giovanni Crociata è stato nominato miglior giocatore del mese di febbraio. I giornalisti dei tre broadcaster ufficiali del campionato (Sky, Dazn, Helbiz), assieme ad Alessio D’Errico, giornalista e co-fondatore di Pianeta Serie B, hanno espresso voto unanime a favore del centrocampista granata che ha fornito un contributo fondamentale alla causa veneta con le sue prestazioni di alto livello. Dati alla mano, nel mese di febbraio, Crociata ha messo a segno cinque gol, tanti quanti quelli a referto nelle precedenti 72 partite disputate in Serie B, e almeno due in più rispetto a qualsiasi altro avversario. Complessivamente, ha preso parte a sei reti (cinque gol e un assist) e, fra i giocatori che hanno tentato almeno otto conclusioni, è quello con la più alta percentuale di precisione al tiro: 86% (sei su otto nello specchio). Crociata verrà premiato in occasione del match Cittadella – Perugia, valido per la 30ª giornata di campionato, durante il cerimoniale pre-gara. Nato a Palermo nel 1997, è un calciatore che può svariare su tutto il fronte mediano, allargandosi sulla fascia o accentrandosi per agire sia da centrale che da trequartista. È in grado di coniugare il dribbling palla al piede con una buona visione di gioco, caratteristiche che lo rendono un centrocampista polivalente. Nonostante la giovane età, ha già militato in diverse squadre del Belpaese, come Brescia, Spal e Sudtirol, fino all’approdo al Cittadella dove si è imposto sin da subito come uno dei trascinatori nello scacchiere di Edoardo Gorini.
Ore 11.20 – Cittadella: «Il girone di ritorno ci sta rendendo merito, con il Cittadella sta raccogliendo risultati certamente più soddisfacenti: era quello che ci auguravamo tutti, e anche se non c’è ancora una progressione continuativa siamo in linea con le aspettative del dopo mercato. Non mi dà soddisfazione la poca presenza di pubblico: la società con il mini abbonamento a prezzi stracciati ha cercato di fare la propria parte per invogliare i tifosi, ma non c’è stata una risposta adeguata. Mi aspetto e spero che la gente capisca che la presenza al Tombolato è quanto mai importante perché la stagione è entrata nella sua fase decisiva e i punti da qui alla fine peseranno tantissimo. I risultati passano ovviamente per gli interpreti in campo, ma anche il tifoso può fare la sua parte per l’obiettivo salvezza. La sfida con il Perugia? Se rivedremo il Cittadella di sabato scorso, magari con qualche errore in meno, potremmo davvero fare bene e ottenere un buon risultato, così da indirizzare il campionato verso lidi più sereni e tranquilli. La stagione è ancora lunga, ma non possiamo pensare “vabbè, i punti li faremo dopo”, sarebbe un errore madornale. Non possiamo arrivare in fondo inguaiati in classifica, perché non sai mai cosa potrebbe succedere: a due, tre giornate dalla fine il Cittadella deve aver messo in cassaforte la salvezza»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Andrea Gabrielli, presidente del Cittadella.
Ore 11.00 – Venezia: Sono tre i giocatori della Prima Squadra del Venezia FC convocati dalle rispettive nazionali per rappresentare il loro Paese. Qualificazioni EURO 2024: Jesse Joronen e Joel Pohjanpalo sono stati convocati per le partite della nazionale finlandese contro la Danimarca (23 marzo) e l’Irlanda del Nord (26 marzo). Mikael Egill Ellertsson si unirà alla nazionale islandese per le due partite contro Bosnia ed Erzegovina (23 marzo) e Liechtenstein (26 marzo).
Ore 10.40 – Venezia: «L’obiettivo era e rimane la salvezza diretta. Come? Innanzitutto pensando rigorosamente positivo, perché non ho ricordi di squadre pessimiste e vincenti. Sicuramente sul piano fisico e mentale il Venezia è pronto, ferma restando la piena consapevolezza di quanto tutte le partite siano difficili e davvero molto equilibrate. La sfida con l’Ascoli? Prima che sul campo bisognerà vincerla dal punto dei vista dei nervi, riuscendo a superare i frangenti più duri di ogni gara, restare sempre dentro la sfida anche negli episodi negativi. Occorre mantenere alta la fiducia, proprio questo è una parte importante del lavoro su cui sta battendo l’allenatore. I ragazzi del resto rispondono bene alle varie indicazioni tecnico-tattiche, la squadra fa prestazioni e dimostra idee chiare, poi ci sono gli episodi ed è lì che dobbiamo essere bravi a non perdere la testa. La verità è che tutti i nostri giocatori sono parte integrante del progetto, ma nessuno può determinare da solo la salvezza: ci confermeremo in B con l’unione e l’organizzazione di squadra, tra compagni c’è davvero un grande senso di responsabilità in questo senso. Quanto alla classifica sì, qualcuno si è un po’ allontanato, però nessuno può già sonni tranquilli. Lottiamo con convinzione e fiducia, pronti a lottare fino all’ultimo pallone»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Filippo Antonelli, direttore sportivo del Venezia.
Ore 09.45 – Vicenza: La sconfitta contro la Virtus Verona non scoraggia gli eroici tifosi biancorossi che si dirigeranno in massa anche verso il “Rocco” di Trieste. Al momento sono 1100 i biglietti già acquistai dai tifosi del Lane
Ore 09.30 – «È stato bello ottenere questo risultato, così importante per il nostro percorso in un finale di campionato con ancora tutto aperto, davanti alla nostra gente. Sembrava di essere tornati un po’ ai tempi del Bottecchia, e questa vittoria è significativa anche per questo aspetto: con impegno, voglia e sacrificio abbiamo provato a ripagare il calore della nostra gente, che ci ha sostenuti per l’intera gara. I 3 punti sono meritati. Da allenatore sono molto contento non soltanto di come è arrivato questo successo, ma di tutto quello che i ragazzi hanno saputo esprimere in campo: hanno remato tutti verso una stessa direzione, senza discutere nessuna delle mie scelte. Li voglio veramente ringraziare tutti: fin dal primo giorno in cui sono entrato negli spogliatoi con un abito diverso dal precedente, da mister, ho trovato subito la massima disponibilità da parte di tutti, anche di quelli che mi hanno avuto come compagno. La vittoria ci dà morale, ma anche la consapevolezza di poter ancora raggiungere risultati importanti»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Mirko Stefani, allenatore del Pordenone, dopo la vittoria sul Piacenza.
Mercoledì 15 marzo
Ore 20.30 – Padova: Queste le dichiarazioni di Vincenzo Torrente rilasciate in conferenza stampa dopo Padova – Pro Sesto: «Siamo andati meglio nella ripresa – dice – mentre nel primo tempo ci hanno messo veramente in difficoltà. Ci sono stati errori in uscita, che abbiamo sistemato alzando il baricentro e abbiamo fatto complessivamente meglio. Non abbiamo creato tantissimo, ma un paio di situazioni importanti le abbiamo portate a casa. Faccio i complimenti a chi è entrato, come Radrezza e Cannavò, che si sono mossi bene. Il risultato è giusto per quanto si è visto. L’arbitro? Preferisco non parlare, altrimenti rischio di beccarmi una squalifica. Dispiace perché non riusciamo a vincere in casa. Ci sono le prestazioni, purtroppo non i risultati».
Ore 20.10 – TRENTO – A Sesto San Giovanni gli ultimi minuti hanno regalato il pareggio ai trentini. Contro la Pergolettese invece sono stati fatali. La rete di Piccinini, siglata all’84’, impone la sconfitta agli uomini di Tedino, ora 14esimi con 41 punti in graduatoria.
Cronaca. Mister Tedino sceglie il consueto “4-3-1-2” con Desplanches tra i pali. Il quartetto difensivo è formato da Vitturini e Simonti sulle corsie esterne con Ferri e Garcia Tena al centro. In mezzo al campo Suciu agisce da playmaker con Ballarini e Garofalo interni. Capitan Pasquato completa il rombo in posizione di trequartista alle spalle del tandem offensivo composto da Carletti e Sipos. Al 10’ si vede il Trento: traversone dalla destra di Vitturini sul quale interviene di testa Šipoš, blocca centralmente Soncin. Poco prima della mezz’ora i gialloblù si fanno notare nuovamente in attacco. Nella circostanza Sipos entra in area per poi crossare verso Carletti, la conclusione di Carletti è deviata in calcio d’angolo da Arini in scivolata. Sei minuti più tardi gli ospiti si propongono dalle parti di Desplanches: azione in velocità con la sfera che arriva sui piedi Varas, stoppato dall’ottimo intervento difensivo di Vitturini. Nel secondo tempo gli aquilotti abbassano il proprio baricentro e a pochi minuti dal triplice fischio finale subiscono la rete decisiva di Piccinini sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Negli ultimi istanti i gialloblù ci provano ma non riescono a ristabilire la parita. Dopo quattro minuti di recupero sono gli ospiti a festeggiare. Al Briamasco finisce 1-0 in favore della Pergolettese.
TRENTO – PERGOLETTESE 0-1
Reti: 84’ Piccinini
TRENTO (4-3-1-2): Desplanches; Vitturini, Ferri, Garcia Tena (78’ Semprini), Simonti; Garofalo (58’ Fabbri), Suciu, Ballarini; Pasquato (58’ Di Cosmo); Sipos (58’ Petrovic), Carletti (58’ Attys). All. Tedino
PERGOLETTESE (3-5-2): Soncin; Tonoli, Arini, Piccinini; Saccani, Figoli (71’ Andreoli), Artioli, Varas,Villa; Guiu Vilanova, Iori (71’ Doumbia). All. Alberto Villa
ARBITRO: sig. Ettore Longo sez. di Cuneo
Ore 20.08 – Andrea Mandorlini si ferma contro il muro dell’Arzignano e in Lombardia i giallocelesti sbancano 1-0 lo stadio dei virgiliani. In inferiorità per oltre un tempo la squadra di Bianchini va in vantaggio all’82′ con un gol di Bordo e conquista tre punti fondamentali per la zona playoff
MANTOVA-ARZIGNANO 0-1
RETI: 82′ Bordo.
MANTOVA (4-3-3): Chiorra; Fazzi, Matteucci, Padella (48′ Iotti), Silvestro (46′ Mensah); Pedone (19′ Messori, 79′ Procaccio), Gerbaudo, Pierobon; Guccione, Bocalon, D’Orazio (79′ Rodriguez). A disp.: Malaguti, Chiesa, Ceresoli, Ghilardi, Conti, Panizzi, Fontana, Darell, Yeboah. All.: Mandorlini.
ARZIGNANO (4-4-2): Saio; Davi, Milillo, Piana, Lattanzio, Cester (68′ Cariolato); Casini (44′ Bordo), Barba, Fantacci (44′ Molnar), Grandolfo (68′ Nchama), Parigi. A disp.: Morello, Pigozzo, Nannini, Bonetto, Lunghi, Tremolada, Belcastro, Tardivo. All.: Bianchini.
ARBITRO: Fabio Pirrotta di Barcellona Pozzo di Gotto (assistenti: Spina di Palermo e Merciari di Rimini)
NOTE: Ammoniti: Casini, Lattanzio, Fantacci, Messori, Iotti, Tardivo, Saio. Espulso: Piana. Calci d’angolo: 6-4. Recupero: 6’+3′.
Ore 20.01 – PADOVA – Il Padova blocca la vicecapolista Pro Sesto e convince anche i tifosi, che applaudono i biancoscudati dopo una prestazione convincente soprattutto nel secondo tempo. Alla fine è 0-0, risultato che non rispecchia quanto visto sul campo, con diverse occasioni nitide, sull’uno e sull’altro fronte. Per la squadra di Vincenzo Torrente ancora niente vittoria casalinga, che manca da quasi tre mesi, esattamente dal 23 dicembre scorso, quando la Pro Vercelli cadde alll’Euganeo per 1-0. Nel primo tempo succede pochissimo, con l’assenza o quasi di occasioni su entrambi i fronti. Dopo appena due minuti Russini in rovesciata cerca l’eurogol, ma il tiro è troppo centrale e Del Frate non ha problemi a far suo il pallone. Al 10′ il Padova si affaccia nuovamente dalle parti di Del Frate: Vasic calcia in porta dai 25 metri dopo un’azione personale, la palla esce a lato non di molto. Al 36′ si vede la Pro Sesto: Vaglica crossa per Gerbi, che gira a rete trovando la risposta di Donnarumma. La migliore occasione per la Pro Sesto arriva nel finale di frazione, quando Sgarbi calcia in porta da posizione centrale trovando l’ottima risposta di Donnarumma. In apertura di ripresa doppio cambio per Torrente: fuori Cretella e Russini, dentro Radrezza e Cannavò. Al 5′ grande occasione, ancora una volta, per la Pro Sesto: cross di D’Amico per Marzupio che stacca di testa e spedisce alto di poco sulla traversa. Al 17′ altra occasionissima per la Pro Sesto: Sgarbi in contropiede si libera di Valentini, ma calcia addosso a Donnarumma. Il Padova cresce con il passare dei minuti e al 34′ costruisce la migliore chance della ripresa: cross dal fondo di Belli e splendido stacco di testa di Cannavò che mette a lato di pochissimo.
PADOVA-PRO SESTO 0-0
PADOVA (4-3-3): Donnarumma; Belli, Valentini, Delli Carri, Ilie (12’ st Crivello); Vasic, Cretella (1’ st Radrezza), Franchini (23’st Dezi); Liguori (37’ st Piovanello), Bortolussi, Russini (1’ st Cannavò). A disposizione: Fortin, Zanellati, Leoni, Bacci, Gagliano, Ceravolo. All. Torrente
PRO SESTO (3-4-2-1): Del Frate; Giubilato, Marzupio (29’ st Della Giovanna), Toninelli; Vaglica (9’ st Maurizii), Corradi, Gattoni, Capelli; D’Amico(9’ st Bianco), Sgarbi(29’ st Weiser); Gerbi(17’ st Capogna). A disposizione: Botti, Santarelli, Suagher, Boscolo Chio, Ferrero, Sala. All. Andreoletti
ARBITRO: Costanza di Agrigento
Ammoniti: D’Amico(Pro), Delli Carri (Pd), Radrezza (Pd), Torrente (Pd), Gattoni (Pro)
Minuti di recupero: pt 1′, st 6′
Ore 19.54 – FONTANAFREDDA – Il Pordenone torna alla vittoria, la prima della gestione Stefani, superando il Piacenza per 2-1 grazie al più classico dei gol dell’ex griffato Dubickas e si lanciano all’inseguimento della vetta occupata dalla Feralpisalò che adesso dista soltanto tre punti. Al 9′ subito Ramarri pericolosi e doppio miracolo di Rinaldi su Dubickas, poi al 16′ è Negro di testa a mettere il pallone fuori. Al 31′ cross tagliato di Benedetti dalla sinistra: Piscopo non ci arriva di pochissimo. Un minuto dopo ancora Pordenone sugli scudi: dribbling in area di Deli e destro a giro di poco alto sopra la traversa. Il vantaggio neroverde arriva nel finale di frazione: punizione battuta da Burrai con forte effetto ad uscire verso l’area piccola: Ajeti arriva con perfetto tempismo ed infila il portiere con un piatto sinistro al volo. Nella ripresa al 4′ il Piacenza pareggia in modo quasi insperato: Morra, appena entrato, esplode un destro potente verso il palo lontano. Il Piacenza ci prende gusto e al 17′ sfiora il vantaggio c0n Morra, poi sale in cattedra Dubickas. L’ex di turno finalizza una bella azione corale, vincendo un rimpallo e battendo Rinaldi. Nel finale altre occasioni per i Ramarri, ma non arriva il 3-1 che avrebbe reso meno incerto il finale.
PORDENONE–PIACENZA 2-1
GOL: 42′ pt Ajeti; 3′ st Morra, 23′ Dubickas.
PORDENONE (4-3-2-1): Festa; Bruscasgin, Ajeti, Negro, Benedetti; Torrasi (14′ st Zammarini), Burrai (14′ st Giorico), Pinato (29′ st Gucher); Deli (14′ st Palombi), Piscopo; Dubickas. A disp.: Martinez, Giust, Andreoni, Magnaghi, Maset, La Rosa, Ingrosso, Pirrello, Destito. All. Stefani.
PIACENZA (3-5-2): Rinaldi; Zanandrea (28′ pt Capoferri), Accardi, Masetti; Munari, Giorno, Sulijc, Palazzolo (1′ st Gonzi), Rizza (36′ st Plescia); Luppi (1′ st Morra), Cesarini (12′ st Zunno). A disp.: Tintori, Nocchi, Cosenza, Parisi, Chierico, Vianni. All. Abbate.
ARBITRO: Pezzopane di L’Aquila, assistenti Chichi di Palermo e Colaianni di Bari. Quarto ufficiale Fichera di Milano.
NOTE: ammonito Benedetti. Angoli 5-4. Recupero: 2′ pt, 4′ st. 1.639 spettatori, incasso 15.719 euro.
Ore 19.25 – Pordenone-Piacenza 2-1
Ore 19.20 – Aggiornamento live: Padova – Pro Sesto 0-0, Mantova – Arzignano 0-0, Pordenone-Piacenza 1-1
Ore 18.20 – Triestina: Queste le dichiarazioni di Salvatore Pezzella rilasciate oggi in conferenza stampa dopo Renate – Triestina: “Abbiamo fatto un’ottima partita sotto ogni punto di vista, siamo stati bravi a reagire subito dopo il goal preso, sono contento della mia prestazione. La mia caratterista migliore è muovermi in profondità. In queste ultime sei partite dobbiamo buttare sangue in campo, i nostri tifosi ci sono sempre stati vicini. Domenica voglio vedere lo stadio pieno”.
Ore 18.00 – Triestina: Queste le dichiarazioni di Augusto Gentilini rilasciate dopo Renate – Triestina: “Anche oggi grazie a una super vittoria, stiamo mettendo mattoncino su mattoncino, se giochiamo con certi ritmi possiamo fare bene con chiunque, stiamo lavorando molto bene sulla fase di non possesso. Anche chi gioca 5 minuti è fondamentale per la squadra in questo momento. Siamo felicissimi di aver riportato entusiasmo ai tifosi. Vincere aiuta a vincere, siamo consapevoli della nostra forza e domenica proveremo a vincere di nuovo”.
Ore 16.58 – Cittadella: La Lega Serie B ha disposto il cambio di data e orario per Modena-Cittadella, valevole per la 12a di ritorno, che si giocherà domenica 2 aprile alle 16.15 invece di sabato 1 aprile alle 14.
Ore 16.24 – MEDA – E’ ufficiale: la Triestina è tornata, adesso ha messo la quinta e potrebbe anche riuscire nell’impresa di salvare la stagione, oltre che la categoria. Espugnata Meda con autorevolezza, altra vittoria dopo quella con la Pro Patria e svolta netta che fa esultare l’ambiente dopo tanta sofferenza. Con il Renate è 3-1 e l’Alabarda adesso non soltanto punta a staccare il Piacenza, ma anche a recuperare ulteriori posizioni. Al 16′ la prima occasione, con un formidabile tiro da fuori di Tessiore, che si perde fuori misura di poco. Un minuto dopo altra occasione: uscita a vuoto di Drago, Celeghin va di testa ma Esposito con un gran salvataggio allontana la sfera. Dal 25′ al 28′, in tre minuti succede di tutto: passa in vantaggio il Renate con Silva che con un magnifico colpo di tacco batte l’incredulo Matosevic, poi pareggia subito Crimi, che raccoglie da pochi passi la respinta di Drago sul diagonale di Pezzella. Lo stesso Pezzella al 28′ viene servito da Tessiore, sfugge alla marcatura di Possenti e con un delizioso cucchiaio supera Drago. Prima della fine del tempo l’Alabarda va due volte a un passo dal 3-1, prima con Tessiore e poi con Mbakogu. In apertura di ripresa all’11’ il Renate va vicinissimo al pareggio dopo una mischia furibonda in area della Triestina, con Matosevic che salva su Artistico. Al 15′ Anastasia si divora il 2-2, poi la Triestina al 23′ cala il tris: azione di Tavernelli, cross per Masi in proiezione offensiva, palla in mezzo a una selva di gambe alle spalle di Drago. Nel finale c’è spazio pure per il punto esclamativo al blitz servito, con il 4-1 segnato da Adorante che lancia un messaggio preciso al campionato. La Triestina è viva e vegeta e vuole la salvezza a tutti i costi
RENATE – TRIESTINA 1-4
RENATE (4-3-3): Drago; Angeli (35′ st Saporetti), Silva, Possenti, Ermacora; Baldassin, Esposito, Squizzato (35′ st Marano); Malotti, Nepi (34′ Artistico), Anastasia. A disposizione: Furlanetto, Ciarmoli, Manzolini, Nelli, Simonetti, Colombini. All. Dossena
TRESTINA (4-2-3-1): Matosevic; Germano, Masi, Piacentini, Ciofani (19′ st Malomo); Crimi (19′ st Lollo), Celeghin; Tessiore (8′ st Felici), Pezzella (8′ st Tavernelli), Paganini; Mbakogu (40′ st Adorante). A disposizione: Mastrantonio, Pozzi, Ghislandi, Gori, Lovisa, Minesso, Rocchetti, Sarzi Puttini. All. Gentilini
ARBITRO: Fiero di Pistoia (Ass. 1 Bartolomucci di Ciampino – Ass. 2 Fratello di Latina; IV° Uff. Nuckchedy di Caltanissetta)
RETI: 25′ Silva (R), 27′ Crimi (T), 28′ Pezzella (T); 23′ st Masi (T), 45′ st Adorante (T)
NOTE: nessun espulso, ammoniti Angeli, Ermacora, Marano (R), Pezzella, Masi, Piacentini (T). Calci d’angolo: 3-6. Recupero concesso: 2′ pt, 5′ st.
Ore 15.35 – Fine primo tempo a Meda: Renate-Triestina 1-2
Ore 15.30 – Venezia: Si chiude oggi l’ottava settimana di lezione del corso dedicato ai ‘Responsabili di Settore Giovanile’, inaugurato lo scorso 23 gennaio a Coverciano e che riempirà le aule del Centro Tecnico Federale fino al prossimo 5 aprile, per un programma didattico complessivo di 174 ore di lezione di cui 20 con la modalità della didattica a distanza. Una lezione particolare di metodologia, che ha analizzato nello specifico il caso del Venezia FC e di come la società lagunare sviluppi e strutturi dei progetti specifici per il settore giovanile, si è tenuta questa mattina nella sala conferenze del Museo del Calcio. Ad affiancare il docente dell’area metodologica del corso, Giorgio Molon, erano infatti presenti il consigliere delegato dell’Area Sportiva del Venezia, Iván Córdoba, e il direttore tecnico del settore giovanile del club arancioneroverde, Isaac Guerrero.
Ore 13.30 – Padova: Le probabili formazioni di Padova-Pro Sesto (ore 18)
PADOVA (4-3-3): Donnarumma; Belli, Valentini, Delli Carri, Zanchi; Vasic, Cretella, Franchini; Liguori, Bortolussi, Cannavò. All. Torrente
PRO SESTO (3-4-2-1): Del Frate; Giubilato, Marzupio, Toninelli; Vaglica, Corradi, Gattoni, Capelli; Sala, Sgarbi; Gerbi. All. Andreoletti
Ore 13.00 – Treviso: Questa sera, alle 20.30, il Treviso affronterà in casa la Piovese, in una partita di vitale importanza in vista dello spareggio per la promozione di prossima domenica contro il Portomansuè al Tenni. I biancocelesti sono fermi a quota 60 punti in classifica, gli avversari del weekend a -3. Importante, quindi, sarà arrivare minimo con gli stessi punti di vantaggio di adesso. Questa sera, davanti al proprio pubblico, i ragazzi di Cunico saranno chiamati a una prova di carattere, da non sottovalutare sotto qualsiasi punto di vista. Saranno assenti Masoch e Boscolo Berto, che non sono stati convocati. Il primo è indisponibile, il secondo squalificato. Di seguito la lista completa con tutti i convocati di Cunico per la partita di questa sera con la Piovese al Tenni:
PORTIERI: Casella, Fiorenzato, Lombardi
DIFENSORI: Busatto, Salviato, Severgnini, Shukolli, Mosca, Ghiraldo
CENTROCAMPISTI: Boron, De Poli, Malagó, Marinello, Marcolin, Stefani, Simeoni, Soncin, Sorrentino
ATTACCANTI: Guccione, Posocco, Sottovia
Ore 12. 25 – Venezia: Sarà Francesco Fourneau ad arbitrare il match Ascoli-Venezia in programma Sabato 18 Marzo alle ore 14 allo stadio “Del Duca” per la 30esima giornata del campionato di Serie B. Il 38enne fischietto della sezione di Roma 1 sarà coadiuvato dagli assistenti Vittorio Di Gioia di Nola e Claudio Barone di Roma 1 e dal quarto uomo ufficiale Simone Taricone di Perugia. Al Var ci sarà Lorenzo Maggioni della sezione di Lecco, assistente Var Gianluca Sechi di Sassari.
Ore 11.20 – Verona: Queste alcune delle dichiarazioni di Sean Sogliano rilasciate oggi in conferenza stampa
“Forse noi non siamo in grado di fare i miracoli. Siamo in grado di dare tutto quello che abbiamo: ci giochiamo tanto, anche delle nostre vite. Io qui sono stato tre anni, belli dal punto di vista dei risultati. Ma dentro un club bisogna saper stare anche nelle difficoltà: è lì che si misurano le persone. Anche quando si perde, bisogna farlo con orgoglio. Ci crediamo ancora: dopo la partita con lo Spezia ero sotto il settore ospiti con i giocatori. Non mi piace fare le scenate, ma adesso credo ci sia bisogno anche di questo”.
Djuric e Verdi possono essere le armi in più di questo rush finale?
“Sì, sicuramente. Non è un disonore dire che in questo momento l’Hellas non ha un giocatore che può fare quindici gol. Proprio per questo abbiamo bisogno della voglia di tutti di dimostrare qualcosa. Verdi doveva andare via perché avevamo parlato con lui e perché in questi mesi si aspettava qualcosa di diverso, e probabilmente anche noi. Lui ha sinora dato poco, sebbene sappiamo possa dare molto dal punto di vista tecnico. Se nelle ultime partite ha avuto spazio è perché in settimana aveva dimostrato di meritarselo. Se prima non lo aveva è perché in precedenza non si allenava come sta facendo in questo periodo. Non c’è nessuna polemica col giocatore: quando è saltata la trattativa con la Salernitana gli abbiamo detto ‘doveva andare così, rimboccati le maniche e vedrai che avrai la tua occasione'”.
I fischi di domenica le hanno dato fastidio?
“Allo stadio la gente si comporta come si sente. So che in questo momento è difficile prendere gli applausi. Però so anche come ragionino e quanto ci tengano i tifosi del Verona. Loro sanno che in questo momento ci devono essere: se abbiamo una speranza, oggi, è solo insieme a loro”.
Come sta vivendo questo momento difficile Setti?
“Ci sentiamo o ci vediamo quotidianamente. In questo momento è il presidente, ma ragiona come un tifoso. Spesso sono io a dirgli che abbiamo fatto quattordici punti e che non era scontato farli. E lui mi risponde: ‘Sì, ma non bastano’. E ha ragione. La vive sentimentalmente, come se fosse un tifoso. Ha sicuramente le sue preoccupazioni, il primo a non aspettarsi una situazione così era lui. Non bisogna farsi prendere dai nervi, anche se non è semplice”.
C’è ancora la scintilla di cui parlava qualche settimana fa?
“Questa scintilla ci ha fatto fare quattordici punti, che però non bastano. E questa scintilla deve diventare qualcosa di più: deve diventare fuoco. E perché sia così dobbiamo avere gli occhi più cattivi”.
Si aspettava di più da Gaich?
“Dei nuovi arrivati quello che stava meglio di tutti era lui. Paradossalmente, quello che sta faticando di più in questo momento è proprio lui. In Argentina giocava al San Lorenzo, dove le pressioni sono alte, poi è andato a Mosca… Non ha giocato in club minori. Gli altri, secondo me, hanno beneficiato maggiormente del lavoro fisico che hanno fatto. Per la struttura che ha invece non è ancora in condizione di giocare come noi vogliamo. Anche se l’unica partita in cui non ha fatto davvero bene è stata quella con il Monza, nelle altre ci ha sempre dato un buon contributo. Resto però convinto che possa dare di più”.
Ci può dare un parere sugli altri nuovi arrivati?
“Duda probabilmente era più pronto, per il suo percorso precedente e per il tipo di giocatore che è. A gennaio a volte un giocatore si inserisce subito, altre volte no. Non siamo mai sicuri di cosa possa succedere. Ma io vorrei ritrovare anche qualcuno della ‘vecchia guardia’, perché abbiamo bisogno anche di loro”.
Ore 11.00 – Verona: “Ogni tanto è giusto anche parlare e dire quello che si prova e che si sente. Ci tengo a dire che dopo la sosta del mondiale la situazione era critica per classifica e morale. Abbiamo giocato 11 partite e per noi sono state 11 ultime spiagge. Domenica andremo a Genova a giocarci un’altra ultima spiaggia. In queste 11 partite la squadra ha dato tutto, pur coi nostri limiti, ma la squadra ha ritrovato orgoglio. Abbiamo portato a casa 14 punti dal nostro arrivo e non sono pochi ma non bastano. Dobbiamo mantenere la lucidità ed i nervi. I ragazzi stanno provando a fare più punti possibile, vivendo comunque nelle difficoltà. Qualche punto l’abbiamo lasciato per strada, ma la squadra ha bisogno dell’ambiente, unico come quello di Verona. Qualche rammarico anche ce l’ho per qualche partita che non abbiamo giocato noi”. Queste le dichiarazioni di Sean Sogliano rilasciate oggi in conferenza stampa a Verona
Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Renate-Triestina. RENATE (4-3-3): Drago; Marano, Silva, Angeli, Colombini; Baldassin, Esposito, Nelli; Malotti, Artistico, Ghezzi. All. Dossena. TRIESTINA (4-4-1-1): Matosevic; Germano, Masi, Piacentini, Rocchetti; Tessiore, Celeghin, Lollo, Paganini; Adorante; Mbakogu. All. Gentilini.
Martedì 14 marzo
Ore 23.00 – Arzignano: Queste le dichiarazioni di LORENZO BORDO alla vigilia di Mantova – Arzignano: «La sconfitta con il Padova ci dà un dispiacere ma bisogna ripartire. Per fortuna già domani giochiamo e c’è di nuovo la possibilità di rifarci. Stiamo lavorando per questo e speriamo che il lavoro ci paghi dandoci dei risultati […] Dobbiamo andare a Mantova con le nostre caratteristiche e la voglia di portare a casa il risultato, come sempre fatto fino ad oggi […] Sarà fondamentale mantenere ritmo ed intensità elevate e non calare di attenzione. Rimanere concentrati per 90 minuti […] Il percorso fin qui è positivo e abbiamo la possibilità di renderlo ancora più speciale. Il gruppo è ancora coeso e lavora con grande entusiasmo. Sa che dipende tutto da noi ed è solo il lavoro quotidiano che ci può portare risultati».
Ore 19.35 – Padova: Marino Molon, che sta trattando l’acquisto del pacchetto di maggioranza del Calcio Padova dopo aver incontrato Alessandra Bianchi domenica scorsa a Montecchio Maggiore, vedrà nuovamente la presidente biancoscudata. Ad annunciarlo lui stesso a Padovagoal: “L’incontro è confermato per venerdì – spiega – ma a me interessa vedere Oughourlian perché è lui che comanda. L’incontro sarà probabilmente già la prossima settimana a Madrid”. Le chance di una fumata bianca con l’imprenditore vicentino al momento sono davvero minime
Ore 19.20 – Virtus Verona: Queste altre dichiarazioni di Francesco Modesto durante la conferenza stampa alla vigilia di Vicenza-Virtus Verona: “L’attacco? Quando capitano le occasioni e si riesce a capitalizzare è normale che poi si portano a casa i risultati positivi. Penso che il percorso ha momenti in cui gli attaccanti segnano e altri no. Cosa è venuto meno? I risultato e i pareggi quando si poteva pareggiare, tipo contro la Juve e il Novara in casa. Noi abbiamo solo vinto o perso. Domani ci saranno novità? Sono tutti disponibili anche se devo ancora incontrare il dottore per sapere come stanno perché ieri abbiamo fatto scarico. Virtus Verona seconda miglior difesa, avversario ostico? Molto, il loro allenatore cambia spesso modulo e noi dobbiamo essere preparati, hanno giocatori con buona mobilità. Avrà senso fare un cambio dei giocatori o ci sarà continuità? Dopo la sconfitta con il Sangiuliano abbiamo avuto un percorso importante, la squadra mi dava un segnale in crescendo, ora dobbiamo valutare lo stato fisico e valutiamo perché ci sono altri giocatori importanti che hanno sempre dato un contributo e con me hanno sempre giocato tutti. La Virtus Verona? Ha giocatori molto sereni, ad esempio Danti che è là da tanti anni. Noi dobbiamo avere grande attenzione e non strafare, giocando come abbiamo sempre fatto, serve coraggio come è sempre stato messo. Oggi dobbiamo dare tutto noi stessi.
Ore 19.00 – Pordenone: “La squadra nel complesso sta bene. Sono tutti disponibili, da questo punto di vista non ho nessuna preoccupazione. Il tifo può aiutare, giocare in casa davanti ai propri tifosi dev’essere un’iniezione di fiducia in più. Sarà un match molto importante e delicato, in cui servirà dare il massimo per ottenere i 3 punti. Contro un Piacenza che avrà lo stesso obiettivo. I nostri tifosi saranno una spinta in più e dovremo essere bravi anche noi a trascinarli con una prestazione di livello. E’ giusto ripartire dalla prestazione di domenica, nell’arco dei novanta minuti la squadra ha dimostrato di stare in campo in modo equilibrato”. Queste le dichiarazioni di Mirko Stefani rilasciate alla vigilia di Pordenone-Piacenza
Ore 18.30 – Virtus Verona: Queste le dichiarazioni di Luigi Fresco alla vigilia di Vicenza-Virtus Verona: “Sarà un piacere giocare a Vicenza contro il Vicenza, in uno stadio bellissimo. Sarà sicuramente un bel derby, proveremo a die la nostra. Il Vicenza è una squadra fortissima ma adesso per il primo posto è veramente dura, devono recuperare sette punti in queste ultime partite e la vedo molto complicata. Dovrebbe sbagliare tanto la Feralpisalò, poi nel calcio non si sa mai. Noi siamo sul pezzo, stiamo viaggiando a un ritmo straordinario, 35 punti contro i 30 del Vicenza fanno capire cosa stiamo facendo. Con il Vicenza abbiamo rapporti splendidi, ma oggi venderemo cara la pelle”
Ore 18.00 – Serie C: La Lega, anche a ratifica degli accordi intercorsi tra le società interessate, a parziale modifica di cui al Com. Uff. n.178/DIV del 27.02.2023, ha disposto per le sottonotate gare le seguenti variazioni:
SABATO 25 MARZO 2023
GIRONE A
TRENTO – FERALPISALÒ Sabato Ore 14.30
DOMENICA 25 MARZO 2023
LECCO – TRIESTINA Domenica Ore 14.30
MANTOVA – JUVENTUS NEXT GEN Domenica Ore 14.30
PRO PATRIA – ALBINOLEFFE Domenica Ore 14.30
Ore 17.50 – Trento: “In questa partita verrà fuori la voglia di vincere e l’intelligenza della squadra. Non siamo riusciti a fare quasi nulla se non un piano di recupero per quelli che hanno giocato contro la Pro Sesto. Vedremo di fare una partita con intensità. La Pergolettese è fortissima quando riparte e fa un buon calcio. Penso sia una squadra molto difficile da affrontare. Con 46 punti credo che la squadra potrà essere salva però dobbiamo pensare una partita alla volta. Stiamo cercando di fare il massimo per la città di Trento. Se siamo tutti uniti, anche con i tifosi, nulla ci è vietato” queste le parole di Tedino alla vigilia della sfida contro la Pergolettese.
Ore 17.40 – Arzignano: «Andiamo ad affrontare il Mantova in una gara complicata. Siamo due squadre alla ricerca di punti importanti. Dovremo fare un’ottima prestazione […] Tutte le gare sono fondamentali. Dobbiamo tenere centrato quello che è il nostro obiettivo, il nostro percorso, chi siamo, da dove siamo partiti e dove siamo ora […] Dobbiamo andare a Mantova a fare la nostra partita. L’avversario sarà tosto ma noi dobbiamo pensare al nostro. Abbiamo bisogno di correre forte». Queste le parole di Giuseppe Bianchini alla vigilia di Mantova – Arzignano
Ore 16.10 – Triestina: In vista della trentaduesima giornata di campionato Renate-Triestina, in programma domani allo stadio “Città di Meda” con calcio d’inizio alle 14:30, l’allenatore alabardato Augusto Gentilini ha convocato i seguenti giocatori: PORTIERI: 1 Mastrantonio, 23 Matoševic, 22 Pozzi DIFENSORI: 13 Ciofani, 2 Ghislandi, 3 Malomo, 26 Masi, 33 Piacentini, 31 Rocchetti, 74 Sarzi Puttini CENTROCAMPISTI: 28 Celeghin, 25 Crimi, 99 Felici, 14 Germano, 5 Gori, 20 Lollo, 17 Lovisa, 19 Paganini, 8 Pezzella, 7 Tessiore ATTACCANTI: 11 Adorante, 9 Mbakogu, 18 Minesso, 16 Tavernelli. Giocatori non convocati Diego Galliani, Filippo Iacovoni, Lorenzo Pellacani. Giocatori diffidati: Marco Crimi, Luca Paganini, Yuri Rocchetti
Ore 16.00 – Venezia: Queste le dichiarazioni rilasciate da Andrija Novakovich, attaccante del Venezia, in conferenza stampa: “Come ha detto il mister, ha ragione, ci mancava poco per arrivare al nostro obiettivo che era quello di vincere con il Brescia. Questo è però il calcio e bisogna pensare alla prossima partita. Dobbiamo lavorare e guardare avanti, so che è difficile, ma questa è la vita. Secondo me la palla era un po’ dietro di me e non sono riuscito a colpirla bene. Mi sono girato e ho portato la palla per bene, ho fatto il mio, ma secondo me è mancata un po’ di fortuna. In questo momento non sono stato fortunato, però penso che nel mio lavoro, come tutti, sto mettendo tutto. Dobbiamo solo credere in noi stessi. Penso che per tutti noi che siamo stati dall’inizio, questa stagione non sta andando come ci aspettavamo. Ci sono state tante difficoltà, però il lavoro c’è e stiamo mettendo tanto ogni giorno. Facendo questo, penso che i risultati usciranno. Il rendimento in casa è come è, però penso giochiamo abbastanza bene, ma ci manca qualcosa. Dobbiamo tirarlo fuori da noi, perché le difficoltà ci sono, ma stiamo lavorando. Alla prossima giochiamo con l’Ascoli e questa Serie B è difficile. Vogliamo salvarci e abbiamo questa responsabilità, per tutti quanti. Per la società e i tifosi, cercheremo di fare questo step in avanti. E’ davvero l’unica squadra. Ovviamente è un momento difficile per me, però siamo una squadra e dobbiamo pensare come una squadra. Non è importante per me se gioco o no, io devo aiutare la squadra. Sto lottando per fare il possibile per la squadra. Soprattutto quando siamo in un momento così difficile, dobbiamo pensare alle cose importanti. Io la vedo tosta, però so che abbiamo la qualità per uscire da questa brutta situazione. Stiamo lavorando alla grande ogni giorno, quindi spero che i risultati escano il prima possibile, però questa è la B ed è tosta. Battagliamo per ogni punto, sarà difficile, però abbiamo la qualità e le caratteristiche per uscire da questo brutto periodo. Jajalo è stato un giocatore importante per noi, così come Beghetto, però questo è il calcio. Ma abbiamo giocatori forti che sono entrati e tutti noi cerchiamo di fare il massimo per la squadra. Jajalo ci manca tanto, però questo è il calcio e gli altri ragazzi sono pronti a darci una mano. Secondo me le squadre che ci stanno sopra possono cadere, devono stare attente anche loro. Quelli che stanno sotto vanno a duemila all’ora in campo, magari quelli che stanno sopra calano. Ma noi pensiamo a noi stessi e pensiamo partita per partita. Io sono sicuro che ci salviamo. Abbiamo qualità e stiamo lavorando bene. Abbiamo questa responsabilità. Sono convinto che possiamo farlo, anche se non sarà facile”.
Ore 14.40 – Padova: Le dichiarazioni di Vincenzo Torrente alla vigilia del match contro la Pro Sesto: “Saranno 7 finali, bisogna dare continuità alle vittorie. Vogliamo ritornare a fare i 3 punti i casa. La Pro Sesto è una squadra molto tecnica, ma noi vogliamo fare la partita. Domani sarà un match contro una buona squadra, bisognerà fare una grande prestazione. I tifosi sono sempre presenti sia in casa e sia in trasferta, vogliamo dare una bella soddisfazione al nostro pubblico. Recuperi? De Marchi e Jelenic ancora out. Crivello e Dezi? Hanno delle chance, ma sono ancora in dubbio. Vedrò se convocare Bacci dalla primavera. Quando giochiamo in casa, dobbiamo affrontare le partite con più coraggio e personalità. Mi piacerebbe rivedere la prestazione di domenica scorsa contro l’Arzignano. In avanti ballottaggio tra Cannavò e Russini, a centrocampo invece Cretella e Radrezza”.
Ore 14.20 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Francesco Modesto alla vigilia di Vicenza-Virtus Verona: “Siamo rammaricati come tutto l’ambiente, con la Feralpi ci giocavamo tanto, ora è dura e dovremo fare dei risultati importanti e vedere poi la matematica. Il primo posto sembra impossibile ma non possiamo mollare, dobbiamo fare il meglio possibile. Il nostro percorso è stato altalenante sbagliando le partite decisive ma da qui alla fine dovremo vivere le partite come se fosse l’ultima e dare il massimo per quello che poi la classifica ci darà. Punti persi durante il campionato? Mi bruciavano ogni qualvolta perdevamo le partite e quando le abbiamo compromesse quando eravamo in vantaggio. Salò era una partita determinante sotto tutti i punti di vista, nel secondo tempo non siamo stati bravi. Io in primis mi aspettavo una squadra con un mordente diverso. Un bilancio della sua esperienza a Vicenza sino adesso? Questa squadra è stata girata come un calzino, la squadra ha cambiato più volti. A Salò tutti ci attendevamo di giocarci il rush finale ma abbiamo il dovere di fare le cose fatte bene già da domani e ottenere più punti in classifica perché la matematica decreterà chi vincerà il campionato. Cosa servirà per giocare le partite ora? Crederci e non pensare a quello che è stato ma i giocatori devono essere bravi ad avere cattiveria agonistica perchè poi i valori escono”
Ore 13.50 – Cittadella: Simone Branca è stato fermato per un turno dal giudice sportivo per doppia ammonizione dopo l’espulsione dell’ultimo turno di campionato. Il centrocampista salterà dunque Cittadella – Perugia
Ore 11.20 – Trento: «Il gol del pari domenica? È una cosa che mi rende molto felice. Il merito è della squadra, brava a tenere la partita in piedi fino alla fine: abbiamo tenuto botta contro un avversario difficile come la Pro Sesto. L’episodio a Novara, come con la Juve Next Gen in pieno recupero hanno portato a risultati positivi: è aumentata la fiducia. La società ha fatto un lavoro strepitoso tra dicembre e gennaio, hanno creato un gruppo incredibile: nei singoli eravamo bravi anche prima, ma insieme qualcosa non andava. Ora chiunque scende in campo lo fa bene, e ogni scelta che fa l’allenatore non è sbagliata. Obiettivo? Io assolutamente vorrei volare basso, visto che ero convinto di fare i playout fino a 2 mesi fa: ora siamo vicini al primo e unico obiettivo che avevamo, quello di salvarci. Dobbiamo essere concentrati su ogni partita e spensierati. Che sfida sarà con la Pergolettese? Tosta e combattuta, maschia. Per quanto mi vedo ancora gialloblu? Mi auguro per tantissimo tempo: faccio parte di una società ambiziosa che vuole crescere, e voglio far parte di questo club nell’ambizione che dimostra. Tramite il Trento vorrei calcare i campi in categorie in cui ero fino a poco tempo fa»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Trentino” da Cristian Pasquato, jolly offensivo del Trento.
Ore 10.40 – Pordenone: «Il “Rigamonti Ceppi” è un rettangolo difficile: non a caso il Lecco è la squadra che ha fatto più punti in casa. Nel corso della partita il rendimento dei ragazzi è progressivamente cresciuto e credo che alla fine avrebbero meritato di vincere. È stato un vero peccato non aver potuto disporre di Edera e Candellone, giocatori importanti per quel tipo di partita. Adesso è importante tornare al successo già da mercoledì, per prendere ulteriore fiducia e vincere da qui al termine della stagione regolare più partite possibile»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Mauro Lovisa, presidente del Pordenone.
Ore 10.00 – Treviso:
Al Treviso per riscattare una stagione più di ombre che di luci con la Dolomiti Bellunesi. Ora è parte integrante del gruppo, un titolare fisso di cui Cunico non può fare a meno. E con Sottovia è sbocciata un’intesa non da poco. Un centravanti dal grande fiuto e dalla grande stazza, un ragazzo umile e gentile fuori dal campo, con un trascorso in Serie C con la Spal e diverse esperienze in prestito. Ora, il biancoceleste sul petto, con un obiettivo chiaro da centrare senza se e senza ma, con un idolo da imitare in campo, nonostante le differenze nette di ruolo e fisicità. Francesco Posocco, attaccante del Treviso, si è raccontato a tutto tondo in un’intervista a Trivenetogoal. Tra presente e passato, ecco le sue parole ai nostri microfoni.
Come stai in questo periodo? Mi racconti un po’ il gol di sabato?
“Personalmente sto bene. Penso di averlo dimostrato, sono in un buon periodo di forma. Il gol è arrivato su un rimpallo nell’azione, poi è stato bravo De Poli a darmi quella palla e lì per lì ho voluto calciare di primo intento e per fortuna che il portiere l’ha toccata appena. Poi è entrata, quindi l’importante era quello”.
Era importante portarsi a casa i tre punti (Eclisse Carenipievigina 0-1 Treviso).
“Era una partita fondamentale e sapevamo che andavamo a giocare in un campo non facile, perché sapevamo che il Careni avrebbe lottato con il sangue. Sappiamo in che posizione di classifica è, e che deve lottare per salvarsi. Soprattutto in questo periodo del campionato, sappiamo che ogni partita che andremo ad affrontare ci saranno avversari che per una situazione o l’altra sicuramente venderanno cara la pelle”.
State bene in questo periodo: avete raccolto una serie di risultati positivi che lasciano per sperare per l’obiettivo finale…
“Veniamo da delle partite in cui abbiamo raccolto punti, quindi siamo felici e speranzosi, soprattutto perché questo è il periodo più determinante dell’anno, perché ti stai avvicinando alle ultime partite, quindi ora come ora siamo carichi e fiduciosi. È già passato Careni e abbiamo già la testa a mercoledì sera”.
Come affronterete una partita come quella contro la Piovese? Turno infrasettimanale, domenica c’è la partita con il Portomansuè, che potrebbe essere un vero e proprio spareggio…
“Avremo meno tempo del solito per prepararla, quindi sappiamo che sarà una partita determinante e bisogna cercare di alzare l’attenzione, ognuno di noi. Chi gioca e chi non gioca anche, perché basta davvero poco per rovinare un po’ tutto quello che è stato fatto. Quello che penso io è che dobbiamo alzare il livello d’attenzione e di concentrazione di tutti e poi cercare di scendere in campo con una cattiveria e una determinazione per poter portare a casa i tre punti”.
Che intesa è nata con Sottovia?
“Non c’è tanto da dire con un giocatore come Dario e lo testimoniano tutti i suoi gol di adesso (ride ndr.). È un giocatore forte e io mi trovo molto bene a giocare in coppia con lui. Viene tutto molto più facile giocare insieme a Dario”.
Come ti trovi, invece, con un De Poli più avanzato sulla trequarti e che gioca alle vostre spalle? Avete anche cambiato diversi schieramenti nel corso dell’anno…
“De Poli aveva sempre giocato mezzala e adesso ha un ruolo che, avanzato un po’, per me è più adatto a lui. Depo è molto bravo a ricevere palla e a servire gli attaccanti e secondo me con lui dietro ci sono più possibilità di fraseggio. È anche più facile ricevere palla con un giocatore come lui che ci sta alle spalle, quindi secondo me questo è un buon modulo (4-3-1-2)”.
A dicembre alcuni giocatori hanno salutato e ne sono arrivati altri: cos’è cambiato da quel momento in poi? Siete partiti con un avvio sprint, poi vi siete un po’ persi e ora vi siete ritrovati.
“Non è nulla a che vedere con il cambio di giocatori. Non mi metto a commentare, sono scelte tecniche che vengono fatte, quindi io non posso dire nulla. Sono andati via dei giocatori validi e ne sono arrivati altrettanti validi, e c’è stato un periodo di defaiance. Non è mai facile riuscire a trovare esattamente le causanti di questi cali, l’importante è uscirne e imparare dagli errori che si commettono, per cercare di fare il meglio possibile”.
Cosa cambia tra il giocare al Tenni e in stadi più provinciali, come quelli che possono essere di molte squadre di questa categoria?
“Tutta un’altra atmosfera, in primis per l’ambiente e per la storia che è stata. Giocare al Tenni è emozionante, perché c’è una cornice di pubblico impressionante, rappresenti una città che ha fatto la storia, quindi è proprio tutto un altro mondo. Poi, in questa categoria, figurati… Il Treviso centra poco con questa categoria”.
E cosa daresti per portare la maglia biancoceleste in Serie D?
“Tutto quello che posso e che sto facendo. È da inizio anno, appena ho ricevuto la chiamata del Treviso, non ci ho pensato due volte, perché dev’essere ed è un onore giocare per il Treviso, e portarlo in Serie D deve essere un sogno che dobbiamo riuscire a coronare tutti insieme”.
La tua precedente esperienza alla Dolomiti Bellunesi, invece, che esperienza è stata?
“Un po’ una situazione complicata. Era il primo anno di fusione delle tre squadre Sedico, Feltre e Belluno e quindi era l’inizio di un progetto. È stato un anno in cui ho giocato per la maggior parte del campionato, ma non ero sempre tra gli undici titolari. È stato un anno di assestamento per questa società, per cui bisognava un attimo organizzarsi meglio. Ho visto che quest’anno stanno faticando un po’, ma nel complesso è stata un’annata positiva quella dell’anno scorso. Mi auguro di poterli affrontare prossimo anno (ride ndr.)”.
Mi racconti un po’ l’esperienza alla Spal?
“Alla Spal sono arrivato l’anno dopo che avevo fatto la Serie D con il Belluno e quindi avevo 18/19 anni. Sono arrivato l’anno della C, che abbiamo vinto il campionato. Mi sono ritrovato catapultato in un mondo un po’ diverso, perché passare da essere un giovane che gioca in Serie D a uno che gioca per vincere il campionato in C, a Ferrara, con quella piazza e con quel pubblico che avevamo, è stato bellissimo. Poi, è stato un anno di crescita importantissimo, perché non ho giocato molto in campionato, però ho avuto l’opportunità di mostrare le mie qualità in Coppa Italia e infatti quell’anno là che abbiamo vinto il campionato, mi hanno fatto firmare un anno di contratto, poi tre anni e poi più avanti sono stato girato in prestito di qua e di là”.
Il giocatore più forte con cui hai giocato, magari proprio alla Spal?
“Forse Lazzari, che adesso è alla Lazio. Con la chiamata in Nazionale ha dimostrato di essere un gran giocatore. L’anno della C, lo vedevi proprio che era una cosa fuori dal mondo. Tecnicamente, quell’anno là ha avuto una crescita impressionante, ma lui ha una mentalità incredibile e questo lo si vede che ha fatto la differenza per arrivare in Serie A. Ogni volta arrivava al campo prima e si fermava dopo, per migliorare sui cross. Forte”.
Salviato ha fatto una carriera straordinaria. Anche se gioca in un ruolo completamente diverso dal tuo, cosa cerchi di rubargli?
“Simone lo vedi che ha tanta, tanta esperienza. In primis, appena arrivato, lo vedi subito perché un difensore centrale con i suoi piedi è davvero difficile da trovare. Ma lo si vede e avere un giocatore di quell’esperienza nel nostro gruppo è fondamentale. Può dare molti consigli, soprattutto ai ragazzi più giovani. È un personaggio carismatico che nello spogliatoio è davvero molto importante”.
Cunico cosa vi sta dando in questi giorni a livello di carisma e di indicazioni?
“Il mister ci sta caricando, lui è molto carico e continua a spronarci. Partita dopo partita ci dice di cercare di pensare a noi stessi e al nostro percorso e di non guardare alle altre squadre. Guardiamo a noi stessi e cerchiamo di dare sempre il massimo: questo ci chiede”.
Tre caratteristiche per definire il Posocco calciatore e tre per definire il Posocco uomo di tutti i giorni.
“Forse una caratteristica mia in campo è la forza sulle gambe, la corsa e anche la quantità. In area di rigore abbastanza. Fuori dal campo sono un ragazzo molto tranquillo, abbastanza sulle mie, però simpatico a cui piace scherzare, ho sempre il sorriso”.
Hai un idolo?
“Il mio idolo è sempre stato Kakà. Essendo sempre stato milanista, sono cresciuto con il Milan di Kakà, Shevchenko e il brasiliano è sempre stato il giocatore che mi ha affascinato di più. Un giocatore troppo troppo forte e ho impresso il gol al Manchester…”.
In bocca al lupo per le prossime partite!
“Crepi, speriamo bene. Ma siamo fiduciosi!”.
Ore 09.30 – Padova: «La vita è proprio strana: trent’anni fa stavo prendendo il Padova dall’attuale sindaco Sergio Giordani, ma mi chiamò dopo averci pensato un giorno, dicendomi che o acquistavo l’intera società, oppure non se ne sarebbe fatto nulla. Io sono tifoso del Vicenza, di cui sono stato anche presidente tantissimi anni fa, ma con i padovani mi trovo veramente bene e mi piacerebbe davvero acquistare la maggioranza del club. Mi sono incontrato con Bianchi, ci rivedremo venerdì a Padova con il mio avvocato Manuele Molinari: lei preferirebbe dare a me la maggioranza della società piuttosto che a Bonetto, ma bisogna vedere cosa ne pensa Oughourlian di tutto questo, perché ha una sorta di impegno morale con Bonetto e bisognerà vedere le sue intenzioni. Dovrei incontrare Oughourlian prima della fine del mese a Madrid, sto aspettando che mi venga confermato l’appuntamento»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Marino Molon, imprenditore vicentino che vuole acquistare le quote di maggioranza del Calcio Padova. Lo stesso Molon ha aggiunto su “Il Gazzettino”: «Voglio fare il motivatore che è la mia arma vincente, sono stato un precursore da questo punto di vista al Vicenza: da quando avevo cominciato a motivarla la squadra era arrivata prima, anche se poi abbiamo chiuso la stagione al quarto posto. Poi essendo un imprenditore ho anche qualità ed esperienza nel saper valutare i costi e le persone giuste. Chi sarà il presidente? Ho chiesto alla Bianchi se vorrebbe continuare a farlo anche con me, mi ha risposto che è meglio cambiare il presidente. L’ho proposto ieri mattina a Molinari e mi ha detto “Magari”: è padovano, ama il Padova ed è un avvocato molto bravo». Lo stesso avvocato Manuele Molinari, presidente de “Il Cenacolo”, ha confermato sempre sulle colonne del quotidiano locale: «Io presidente del Padova? Ne sarei lusingato, chi non lo sarebbe: sono tifoso da sempre del Biancoscudo. Ma stiamo con i piedi per terra, vedo la cosa ancora molto lontana dal realizzarsi dato che la trattativa è ancora agli inizi. Dal punto di vista economico Molon è solidissimo e potrebbe essere la persona giusta, stiamo parlando di un imprenditore che ha avuto un grande successo e che l’ha sviluppato attraverso la finanza e da tanti anni ha trasferito il suo centro d’interesse in Svizzera dove risiede e vive. Sotto questo aspetto non ci sarebbero problemi, poi è da capire se ha la struttura e gli uomini».
Lunedì 13 marzo
Ore 18.00 – Triestina: Ennesima multa per la Triestina dopo l’ultimo turno di campionato.
€ 300 TRIESTINA per fatti contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza e per fatti antiregolamentari commessi dai suoi sostenitori, integranti pericolo per l’incolumità pubblica, consistiti nell’avere, al termine della gara, alcuni dei suoi sostenitori (circa 20 ragazzini) occupanti la Curva Furlan scavalcato la recinzione accedendo sul terreno di gioco dove erano ancora presenti i giocatori di entrambe le squadre. Ritenuta la continuazione, misura della sanzione in applicazione degli artt. 6, 13, comma 2, 25 e 26 C.G.S., valutate le modalità complessive dei fatti, rilevato che non si
sono verificate conseguenze dannose e le misure previste e poste in essere in applicazione dei modelli organizzativi attuati ex art. 29 C.G.S. (r. proc. fed).
Ore 15.20 – Arzignano: «Abbiamo affrontato una squadra forte, con individualità importanti. Nella ripresa volevamo dare quella spinta in più che di solito riusciamo a dare, invece loro sono stati più bravi. Peccato, perché il pareggio, nonostante le loro occasioni, era alla portata. Per fortuna mercoledì c’è un’altra partita: giocando subito non abbiamo nemmeno il tempo di pensare troppo a questa sconfitta, oramai è andata e dobbiamo concentrarci sulla prossima, contro il Mantova». Queste le parole di Ivo Molnar dopo la sconfitta subita dall’Arzignano ieri con il Padova
Ore 12.30 – Virtus Verona: “Primo tempo equilibrato, meglio loro all’inizio infatti hanno avuto subito una occasione su cui è stato bravo Giacomel. Poi c’è stata l’ingenuità sul rigore causato da un ragazzo che è stato troppo aggressivo. Siamo però stati bravi a stare calmi, come ho raccomandato col mio staff. Non abbiamo cercato lo scontro, visto che il Sangiuliano era una squadra molto agonistica. Ce l’abbiamo fatta. L’obiettivo nostro è stato di calmare i ragazzi e portare razionalità. I gol sono nati dalla fascia e sono partiti tutti da belle azioni. Il Sangiuliano è una squadra forte, tiene fuori anche giocatori di altissimo livello. Nalini? Eravamo incerti se farlo partire o no, lui ha detto che si sentiva di spaccare le partite più subentrando, è uno dei più forti di questo campionato ed ha concordato di entrare dopo. Ma anche chi nel primo tempo ha stancato gli avversari è da citare”. Queste le dichiarazioni di Luigi Fresco rilasciate dopo Virtus Verona-Sangiuliano City
Ore 10.00 – Padova: «L’incontro con la presidente Bianchi? Era la prima volta che ci conoscevamo direttamente: posso affermare che il faccia a faccia è stato positivo, l’impressione che ne ho ricavato è buona. È significativo che al termine dell’incontro si sia convenuto che è il caso di andare avanti nei discorsi. Voglio la maggioranza della società? Certo, ma ci sono degli aspetti da approfondire, e poi bisogna vedere cosa ne pensa Oughourlian: ci vedremo presto, penso di incontrarlo a Madrid a fine marzo. Per me se, con Il sottoscritto azionista, dovesse decidere di restare in minoranza, il quadro sarebbe ideale. Voglio portare il Padova in Serie A nel giro di quattro anni: il Biancoscudo mi piace, ma ovviamente siamo ancora lontani dalla definizione dell’acquisto. Quante probabilità ci sono che l’affare vada in porto? Diciamo il 50%, ma ho intenzioni serie, non sono uno che cerca pubblicità. Altre manifestazioni di interesse? So dell’intento dell’ex presidente Roberto Bonetto, me ne ha parlato la presidente Bianchi, eppure i rapporti, mi sembra di capire, non sono rimasti buoni, dopo la cessione delle quote ad Oughourlian. Cestaro? So bene cosa è successo, ma parliamo di altri anni e e di altra gestione. Fare io il presidente con il 51% delle azioni? Prematuro parlarne, ma non è detto che debba per forza coprire tale ruolo: ci sono tanti bravi personaggi a Padova…»: queste le dichiarazioni rilasciate in esclusiva sulle colonne de “Il Mattino di Padova” da Marino Molon, imprenditore vicentino che vuole acquistare la maggioranza del Calcio Padova e che ieri, dopo la partita con l’Arzignano, ha incontrato Alessandra Bianchi a Montecchio Maggiore.
Domenica 12 marzo
Ore 00.00 – A questo link l’editoriale del nostro direttore Dimitri Canello sull’ultimo weekend di campionato
Ore 23.05 – Serie D: Un campionato che di verdetti sembra proprio non volerne dare. Una lotta che appare infinita sia per i primi posti della classifica, sia per le zone bollenti della retrocessione. Un campionato folle, che in questo weekend non ha smesso di stupire. La 27ª giornata del girone C di Serie D è iniziata sabato, con la vittoria dell’Adriese per 1-2 in casa del Montecchio Maggiore. Tre punti cercati e voluti in seguito al crollo in casa con l’Union Clodiense della scorsa settimana. Proprio i granata si confermano in grande forma, vista la netta vittoria per 2-0 con il Cartigliano. Si ferma il Legnago: pareggio acciuffato all’ultimo con la Dolomiti Bellunesi. 1-1. Lotta per la vetta mozzafiato. L’Este continua nel suo momento magico e supera per 1-3 il Calcio Caldiero Terme. Bene anche il Campodarsego in casa del Levico Terme. 1-2 il risultato finale. Vincono anche Luparense, Villafranca Veronese e Torviscosa, rispettivamente con Virtus Bolzano, Portogruaro Calcio e Prodeco Calcio Montebelluna. Pareggio a reti bianche, infine, tra Cjarlins Muzane e Mestre.
Ore 22.50 – Union Clodiense: Queste le dichiarazioni rilasciate da Filippo Serena in conferenza stampa, al termine della partita della sua Union Clodiense contro il Cartigliano, terminata per 2-0 grazie a una sua rete e a una di Fasolo: “Sono contento per il gol, ma soprattutto per com’è andata la partita. Sono stati tre punti fondamentali e una volta fatto gol abbiamo trovato più spazio e abbiamo cominciato a giocare anche meglio. Alla fine abbiamo trovato una bella vittoria. Abbiamo trovato una certa solidità, anche difensiva, subiamo veramente poco e questo è sicuramente un nostro pregio. L’avevamo un po’ perso nel corso del campionato, ma adesso lo abbiamo ritrovato e siamo contenti. Dobbiamo continuare così. Siamo stati bravi a indirizzare il campionato e ora dipende solo da noi, quindi cercheremo di mettercela tutta per arrivare in fondo e stare lì davanti. Ogni partita ha le sue insidie e sono tutte partite difficili in questo campionato. L’abbiamo visto anche oggi: il Legnago ha pareggiato all’ultimo minuto e noi dobbiamo guardare noi stessi e cercare di continuare così, perché stiamo facendo molto bene. Io posso giocare sia da mediano che da esterno, poi decide il mister dove farmi giocare, però da esterno mi sento un po’ più libero visto che una delle mie caratteristiche principali è la corsa. Sulla fascia ho più libertà, però mi trovo bene anche da mediano, ma sta al mister fare le sue scelte. Lì davanti siamo tanti, però è una concorrenza che ci fa bene, perché ci spinge a dare il meglio di noi stessi ogni giorno in allenamento e penso sia una cosa positiva. In questa partita sicuramente ci sono state delle difficoltà, siamo stati bravi noi a saperle gestire nel modo migliore. Ripeto: abbiamo trovato una vittoria importante e non era facile. Loro sono una squadra tosta. Io e Riccardo, tra fratelli, non abbiamo fatto alcuna scommessa a chi fa più gol (ride nrd.), però siamo pari adesso! Due a due. Vediamo alla fine. E’ stato un gol che ci ha permesso di giocare con più serenità e tranquillità. Abbiamo delle qualità secondo me importanti e che ci permettono di esprimerci bene”.
Ore 22.25 – Union Clodiense: Queste le dichiarazioni rilasciate dal tecnico dell’Union Clodiense Antonio Andreucci in conferenza stampa, al termine della partita di questo pomeriggio della sua squadra contro il Cartigliano, terminata per 2-0 grazie alle reti nel primo tempo di Filippo Serena e Fasolo: “Credo che il Cartigliano sia una delle più belle realtà di questo campionato, perché con le loro risorse riescono sempre a costruirsi la loro identità e oggi sono venuti qua, e anche se erano sotto di due nel primo tempo, con buona personalità, hanno cercato di metterci in difficoltà, per cui è un merito loro e io credo che nel primo tempo noi potevamo fare meglio. Nel senso che potevamo fare una pressione un pochino più alta. A volte ci siamo abbassati troppo, siamo stati poi bravi a costruirci lo stesso le situazioni per andare in vantaggio e abbiamo avuto delle buone occasioni anche dopo. Nel secondo tempo siamo stati un pochino più alti e siamo riusciti a controllare meglio la partita. In queste partite è successo che abbiamo fatto gol nel primo tempo e poi abbiamo gestito, però ci saranno altre partite in cui succederà il contrario, però il secondo mi è piaciuto di più perché i ragazzi si sono proposti bene, i ragazzi hanno alzato il baricentro e credo che abbiamo concesso poco. Questo è un merito dei giocatori e anche del gruppo, perché abbiamo un gruppo di ragazzi che si vogliono bene e che durante la settimana si allenano forte e questa è la cosa positiva, anzi, quella che mi fa più piacere. Chiunque gioca o entra, anche se per pochi minuti, si dà sempre da fare e questo vuol dire che tra di loro i ragazzi stanno bene, al di là delle scelte dell’allenatore. Tutti i ragazzi stanno facendo bene e fanno quello che viene chiesto loro, perché sappiamo dell’importanza del momento del campionato e ognuno di loro, quando è chiamato a giocare, cerca di dare il meglio di sé. Questo succede un po’ per tutte le squadre. Noi in questo momento ci stiamo riuscendo e è un merito dei giocatori, lo ripeto. Riccardo Serena si è allenato meglio degli altri e ha recuperato dalla botta che aveva preso domenica. Per il rientro di Minicucci serviranno ancora un paio di settimane. Noi guardiamo al Torviscosa, che ha vinto anche oggi e è una squadra in salute, per cui dobbiamo pensare a quella partita là. Sarà una trasferta difficile. I ragazzi stanno cercando di fare quello che preparano in settimana e cercano di farlo al meglio, per cui anche Tognoni, che oggi ha giocato dal 1′, ha dato un apporto importante. Quando i ragazzi stanno così abbiamo la rosa per fare qualsiasi risultato. Fasolo sta facendo bene e oggi ha fatto un bel gol. Sono contento, è da un po’ che lo cercava, poi lui è un ragazzo che può giocare sia da esterno che da seconda punta e per noi è sicuramente un giocatore importante. Aliu ha avuto un leggero problema al tallone settimana scorsa, non si è allenato sempre al 100% e magari non è al massimo della condizione. Anche oggi ha fatto l’assist del gol e poi Graziano è un giocatore che ci dà sempre esperienza e per noi è importante. Nel secondo tempo c’è stato qualche scontro in più forse dettato dalla stanchezza. D’altra parte, quando perdi un po’ i tempi, poi, capita di entrare fuori tempo e è normale che con il passare dei minuti fai qualche fallo in più. Ci sta. Tutti i punti conquistati sono importanti, perché abbiamo visto che ogni squadra, in questa categoria in questo girone, può fare qualsiasi risultato. I 38 punti al Cartigliano non glieli ha regalati nessuno, se li sono conquistati sul campo e sono tanti, per cui ogni domenica bisogna entrare in campo con lo spirito di affrontare un avversario che anche lui può fare qualsiasi risultato”.
Ore 21.55 – Union Clodiense: Una sfida da non sottovalutare contro una formazione ostica e ben organizzata. Andreucci lo sapeva e si è fatto trovare pronto. La sua Union Clodiense non ha deluso allo stadio Aldo e Dino Ballarin di Chioggia e oggi, alle ore 14.30, è riuscita a portarsi a casa i tre punti contro un Cartigliano mai semplice da affrontare. 2-0 il risultato finale al triplice fischio del direttore di gara. Una vittoria di fondamentale importanza per la classifica: la capolista Legnago Salus ha pareggiato per 1-1 contro la Dolomiti Bellunesi e ora i granata si trovano a -2 dalla vetta. Punti rosicchiati. Quella vetta che i padroni di casa avevano assaporato a inizio stagione con un avvio sprint, seguito da una brusca frenata e successivamente da una ripresa costante e netta. Ora, la squadra di Andreucci sembra aver raggiunto un buon livello di maturazione e di consapevolezza dei propri mezzi. Gli ingranaggi girano e sognare la promozione non è poi così sbagliato. Davanti al proprio pubblico, questi gli undici scesi in campo a Chioggia questo pomeriggio: Zecchin, Marocco, Tinazzi, Duse, Munaretto, Cuomo, Tognoni, Vecchione, Aliu, Fasolo, Serena F.. Assente Issa per squalifica. La gara si decide nel primo tempo: la sblocca Filippo Serena al 13′ in seguito a un cross dalla destra di Marocco, la chiude un gioiello di Fasolo al 32′, che da vero numero 10 ha spedito la sfera sotto al sette con il destro dal limite dell’area di rigore dopo uno scambio con Aliu. Una pennellata degna dei più grandi artisti, che ha chiuso del tutto le pratiche dopo appena mezz’ora di gioco. Secondo tempo di gestione granata e tre punti in tasca. L’Union vola e continua nel suo buon momento. Vittoria di oggi, però, già da archiviare: testa alla prossima sfida in trasferta in casa del Torviscosa.
Ore 21.50 – Padova: Queste le dichiarazioni rilasciate da mister Torrente al termine di Arzignano-Padova: «Abbiamo giocato bene, creando due palle gol nel primo tempo e non concedendo nulla all’Arzignano. Si tratta di una vittoria importante su un campo difficile, sono contento per i ragazzi. Nella ripresa abbiamo messo qualcosa in più: volevamo questa vittoria, ma adesso pensiamo alla sfida di mercoledì con la Pro Sesto contro una squadra in forma. Chi è entrato lo ha fatto bene, questa è la mentalità che voglio. Il settimo posto? Non guardavamo la classifica quando eravamo undicesimi, figuriamoci adesso. Ora dobbiamo riscattarci in casa, non deve più succedere che alla prima difficoltà ci disorientiamo».
Ore 20.55 – Arzignano: Queste le parole di Giuseppe Bianchini al termine di Arzignano-Padova: “Sconfitta giusta, nel secondo tempo ci hanno dominato e ci sono montati sopra proprio, per qualità fisiche e tecniche. Abbiamo provato a reagire ma non c’è stato verso. Dobbiamo fare partita ogni volta, dobbiamo pensare a fare punti dappertutto. Sono convinto che con la mentalità di questo gruppo possiamo fare strada, obiettivo rimane salvezza”.
Ore 19.50 – Triestina: Queste le dichiarazioni di Andrea Adorante dopo la vittoria della Triestina sulla Pro Patria: “Abbiamo fatto una partita molto aggressiva, dobbiamo ripetere queste tipo di prestazioni, giocando così possiamo vincere con chiunque. Sono contento del goal e soprattutto della vittoria. Sto ritrovando la giusta condizione, sono più sereno. Segnare per un attaccante come me è importante ma in questo momento i 3 punti lo sono di più”
Ore 19.30 – Triestina: Queste le dichiarazioni di Andrea Tessiore dopo la bella vittoria conquistata dalla Triestina con la Pro Patria: “Sono contento del risultato, l’importante erano i 3 punti. Ho saputo solo oggi che partivo titolare, ma ero tranquillo. Il mio ruolo ideale? La mezz’ala, ma posso adattarmi anche ad altri ruolo del centrocampo. Dobbiamo essere più bravi a chiudere le partite prima. Sono arrivato qui e ho trovato un gruppo fantastico, ci siamo compattati subito, abbiamo 7 partite e quindi possiamo dire ancora la nostra”
Ore 19.10 – Pordenone: “Molto positivo il secondo tempo, ci è mancato il gol. Mancano sette giornate e tutto resta aperto, ci crediamo anche a -5 dalla Feralpi. Mercoledì ci saranno sfide molto importanti. Prepariamo la nostra al meglio”. Queste le dichiarazioni di Mirko Stefani rilasciate dopo Lecco-Pordenone
Ore 18.55 – Trento: “N𝘦𝘭 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘰 𝘵𝘦𝘮𝘱𝘰 𝘴𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘱𝘰𝘤𝘰 𝘳𝘦𝘢𝘵𝘵𝘪𝘷𝘪 𝘯𝘦𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘢𝘴𝘵𝘪 𝘦 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘦 𝘴𝘦𝘤𝘰𝘯𝘥𝘦 𝘱𝘢𝘭𝘭𝘦. 𝘓𝘢 𝘗𝘳𝘰 𝘚𝘦𝘴𝘵𝘰 è 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘵𝘢 𝘧𝘰𝘳𝘵𝘪𝘴𝘴𝘪𝘮𝘢, 𝘩𝘢 𝘥𝘢𝘵𝘰 𝘶𝘯 𝘨𝘳𝘢𝘯 𝘳𝘪𝘵𝘮𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘵𝘢 𝘦 𝘴𝘱𝘦𝘴𝘰, 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘦𝘨𝘶𝘦𝘯𝘻𝘢, 𝘵𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘦𝘯𝘦𝘳𝘨𝘪𝘦. 𝘕𝘦𝘭 𝘴𝘦𝘤𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘵𝘦𝘮𝘱𝘰 𝘢𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘢𝘱𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘪 𝘤𝘰𝘳𝘳𝘦𝘵𝘵𝘪𝘷𝘪, 𝘨𝘪𝘰𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘶𝘯𝘢 𝘨𝘳𝘢𝘯 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘵𝘢 𝘦, 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘧𝘪𝘯𝘦, 𝘪𝘭 𝘛𝘳𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘩𝘢 𝘴𝘵𝘳𝘢𝘮𝘦𝘳𝘪𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘪𝘭 𝘱𝘢𝘳𝘦𝘨𝘨𝘪𝘰. 𝘗𝘢𝘴𝘲𝘶𝘢𝘵𝘰? 𝘓𝘢 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘪𝘮𝘢𝘯𝘢 𝘴𝘤𝘰𝘳𝘴𝘢 𝘴𝘪 è 𝘧𝘦𝘳𝘮𝘢𝘵𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘶𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘣𝘭𝘦𝘮𝘢 𝘧𝘪𝘴𝘪𝘤𝘰. 𝘗𝘳𝘪𝘮𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘵𝘢 𝘩𝘰 𝘱𝘢𝘳𝘭𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘶𝘪 𝘤𝘪𝘯𝘲𝘶𝘦 𝘮𝘪𝘯𝘶𝘵𝘪 𝘦, 𝘥𝘶𝘳𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘣𝘳𝘦𝘷𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘷𝘦𝘳𝘴𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘮𝘪 𝘩𝘢 𝘥𝘢𝘵𝘰 𝘭’𝘦𝘯𝘯𝘦𝘴𝘪𝘮𝘢 𝘥𝘪𝘮𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘳𝘢𝘨𝘢𝘻𝘻𝘰 𝘴𝘶𝘱𝘦𝘳 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘭𝘭𝘪𝘨𝘦𝘯𝘵𝘦! È 𝘶𝘯 𝘦𝘭𝘦𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘧𝘰𝘯𝘥𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘢𝘭𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘯𝘰𝘪, 𝘥𝘦𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘦 𝘧𝘶𝘰𝘳𝘪 𝘥𝘢𝘭 𝘤𝘢𝘮𝘱𝘰 𝘦 𝘪𝘭 𝘨𝘰𝘭 è 𝘭𝘢 𝘤𝘪𝘭𝘪𝘦𝘨𝘪𝘯𝘢 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘢 𝘵𝘰𝘳𝘵𝘢. 𝘋𝘢𝘪 𝘵𝘳𝘦𝘯𝘵𝘢 𝘮𝘦tr𝘪 𝘪𝘯 𝘢𝘷𝘢𝘯𝘵𝘪 𝘭𝘦 𝘱𝘶𝘯𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘤𝘰𝘴𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘦 𝘭𝘶𝘪 𝘩𝘢 𝘥𝘦𝘪 𝘤𝘰𝘭𝘱𝘪 𝘱𝘢𝘻𝘻𝘦𝘴𝘤hi, 𝘮𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘯𝘰𝘯 𝘭𝘰 𝘴𝘤𝘰𝘱𝘳𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘤𝘦𝘳𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘰𝘨𝘨𝘪. 𝘓𝘢 𝘤𝘭𝘢𝘴𝘴𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢? 𝘔𝘢𝘯𝘤𝘢𝘯𝘰 𝘢𝘯𝘤𝘰𝘳𝘢 𝘥𝘦𝘪 𝘱𝘶𝘯𝘵𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘳𝘢𝘨𝘨𝘪𝘶𝘯𝘨𝘦𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘴𝘢𝘭𝘷𝘦𝘻𝘻𝘢. 𝘗𝘦𝘯𝘴𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘢, 𝘱𝘰𝘪 𝘷𝘦𝘥𝘳𝘦𝘮𝘰” queste le parole di Tedino al termine della gara pareggiato contro la Pro Sesto.
Ore 18.50 – Verona: Queste le dichiarazioni di Marco Zaffaroni dopo Verona – Monza. Mister, come analizza l’1-1 di questo pomeriggio? “È stata una gara equilibrata, abbiamo iniziato bene e abbiamo tenuto il pallino del gioco soprattutto nella prima mezz’ora, dove abbiamo cercato di attaccare creando i presupposti per andare in gol soprattutto su situazioni da palla inattiva. Abbiamo fatto bene anche ad inizio secondo tempo, quando siamo riusciti ad andare in vantaggio. L’unica pecca è che abbiamo subito il pareggio pochi minuti più tardi, questo ci ha demoralizzato e abbiamo sofferto un po’ nel finale. Le gare sono tutte equilibrate, difficili, ma noi abbiamo tenuto duro portandoci a casa sia spunti positivi che cose da migliorare.”
Il gol di Verdi testimonia quanto ci sarà bisogno di tutti da qui alla fine della stagione… “Sì, ripeto da tanto tempo questa cosa. Stiamo affrontando tutte le gare con una grande pressione addosso, costretti a non sbagliare e a giocare in un certo modo. Queste partite tolgono tanto sia dal punto di vista fisico che nervoso, quindi ci sarà bisogno di tutti. Simone oggi ha giocato una grande partita, ha segnato un gol – che agli attaccanti dà sempre fiducia – e questo è lo spirito che ci deve essere da qui alla fine.”
Ancora una match prima della sosta, contro la Sampdoria: un’altra partita in cui dare tutto… “Sì assolutamente. Ora dobbiamo recuperare le energie per poi andare ad affrontare un’altra gara difficile e in cui non dovremo sbagliare soprattutto dal punto di vista caratteriale.”
Ore 18.40 – Virtus Verona – Sangiuliano 3-1: VERONA – Grande vittoria per la Virtus Verona, che batte il Sangiuliano City in rimonta per 3-1 e che aggancia la zona playoff. Ora si può sognare ad occhi aperti, con la zona pericolo che si allontana e il campionato che volge al bello. E dire che il primo tempo di era stato a dir poco complicato. Passa il Sangiuliano City, in vantaggio con un rigore di Salzano all’11’. Ma poi entra in scena Gigi Fresco, cheindovina il cambio e si riprende la scena. Dentro Nalini, subentrato nell’intervallo, che prima con una super giocata apre la strada al gol del pareghio (gol di Daffara), poi firma il sorpasso (assist di Casarotto) e infine agevola il tris di Fabbro con un bel tocco da dentro l’area. La Virtus Verona è adesso decima, in piena zona playoff, a quota 42, ben al di sopra della zona playout. Mercoledì derby a Vicenza, domenica si tornerà al Gavagnin per la sfida casalinga con il Trento.
Ore 18.30 – Triestina: Queste le dichiarazioni dell’allenatore della Triestina Augusto Gentilini dopo Triestina – Pro Patria: “Oggi è andata bene ma dobbiamo chiudere prima le partite. La squadra crea molto, dobbiamo migliorare nel concretizzare di più le occasioni. I ragazzi hanno fatto una super partita, sotto ogni punto di vista. Felici? Non era al massimo della condizione, mi sembrava dunque più logico impiegare Tessiore. Ho un gruppo fantastico, mi hanno dato la massima disponibilità fin dal primo giorno. Abbiamo bisogno di tutti per raggiungere la salvezza, anche dei nostri tifosi, che anche oggi ci hanno dimostrato il loro attaccamento. Dobbiamo fare il massimo ogni partita, andremo a Renate per cercare di far risultato”
Ore 17.25 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Nicola Pasini dopo Feralpisalò-Vicenza: “Uno scontro diretto importante, purtroppo è andata così e dobbiamo pensare alla prossima. Primo tempo potevano fare gol dopo i primi minuti in cui non eravamo andati bene, poi abbiamo fatto fatica a reagire, abbiamo preso il primo gol e quando preso il secondo ci ha tagliato le gambe. Come si continua il campionato? Noi dobbiamo trovare motivazioni ogni partita, sappiamo che per il primo posto è difficile, siamo a sette punti, dobbiamo pensare a partita dopo partita , anche se sembra una banalità ma è così. L’umore? Quando si perde non è mai semplice e poi mancano sempre meno partite, fa male a noi e ai tifosi”
Ore 17.15 – Feralpisalò: Queste le dichiarazioni di Stefano Vecchi dopo Feralpisalò-Vicenza: “Siamo stati molto bravi a concedere molto poco, nel secondo tempo quasi nulla. Poi siamo stati concreti nel finalizzare le opportunità e occasioni. Due tiri due gol? Quante volte ci siamo raccontati di dieci occasioni zero gol, speriamo di aver imboccato la strada giusta. Dobbiamo continuare così, oggi abbiamo avuto conferme e ragionare una partita alla volta. Si aspettava una reazione diversa del Vicenza? Ci siamo chiusi bene e loro hanno fatto fatica, ma questa non è mancanza di volontà quanto invece non trovare gli spazi”
Ore 17.10 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Francesco Modesto dopo Feralpisalò-Vicenza: “È un peccato, nel primo tempo abbiamo avuto le occasioni per sbloccare la partita poi loro si sono difesi molto bene. Peccato, ci rimbocchiamo le maniche e sappiamo che il percorso deve continuare. Come tenere alta l’attenzione? Non penso che l’obiettivo siano i playoff, può succedere ancora di tutto, continueremo così, andiamo via arrabbiati. Miglior difesa contro miglior attacco? Loro sono anche stati fortunati, peccato perché nel primo tempo potevamo fare gol. I cambi? Ronaldo e Begic questa settimana si sono allenati poco quindi ho messo gente più fresca. Come ritrovare la carica? Dobbiamo avere rabbia partendo già dalla Virtus Verona.
Ore 16.50 – VERONA – Finisce 1-1 al Bentegodi la sfida salvezza fra Verona e Monza, con i gialloblù che prima passano in vantaggio, per poi subire il ritorno del Monza. Adesso lo Spezia dista cinque punti. E devono ringraziare il Var se il sorpasso di Gianluca Caprari e il più classico dei gol dell’ex non viene convalidato per un fuorigioco di Petagna. Dopo un primo tempo senza squilli arriva il vantaggio del Verona all’8′: a segnare Simone Verdi, che sfrutta un rimpallo e piega le mani a Di Gregorio con una vera e propria saetta che si infila in gol. Il Monza reagisce rabbiosamente e pareggia praticamente subito con Sensi, che sfrutta l’assist di Carlos Augusto per battere Montipò. Al 16′ il Monza sorpassa con il gol dell’ex di Caprari, ma il Var annulla per un fuorigioco attivo di Petagna. Nel finale Coppola salva su Petagna. Al 44′ l’altro ex di giornata Pessina si divora letteralmente il gol del vantaggio da ottima posizione.
HELLAS VERONA-MONZA: 1-1
Marcatori: 51′ Verdi, 55′ Sensi
HELLAS VERONA: Montipò; Dawidowicz, Magnani (dal 46′ Cabal), Coppola; Faraoni (dal 61′ Depaoli), Tameze, Duda, Lazovic; Kallon (dal 46′ Doig), Verdi (dal 76′ Veloso); Gaich (dal 68′ Djuric)
A disposizione: Berardi, Perilli, Zeefuik, Terracciano, Braaf, Abildgaard, Cisse
Allenatore: Marco Zaffaroni
MONZA: Di Gregorio; Izzo, Marì, Caldirola; Birindelli (dal 46′ Machin), Sensi (dal 75′ Colpani), Pessina, Carlos Augusto; Ciurria, Caprari (dall’82’ Valoti); Petagna
A disposizione: Cragno, Sorrentino, Donati, Barberis, Gytkjaer, Carboni, Ranocchia, Antova, D’Alessandro, Vignato
Allenatore: Raffaele Palladino
Arbitro: Marco Piccinini (Sez. AIA di Forlì)
Assistenti: Niccolo Pagliardini (Sez. AIA di Arezzo), Giuseppe Marco Macaddino (Sez. AIA di Pesaro)
NOTE. Ammoniti: Coppola, Duda.
Ore 16.30 – Feralpisalò: Presidente Giuseppe Pasini: “Sapevo che la squadra era in salute ma lo era anche il Vicenza, oggi grande partita contro una grande squadra. Abbiamo fatto la miglior partita del campionato. La serie B? Dobbiamo giocarcela fino alla fine. Il Vicenza? Abbiamo la miglior difesa, solitamente Ferrari non sbaglia certe occasioni, oggi fortunatamente lo ha fatto. Comunque c’è il tempo perché rientri”
Ore 16.30 – SESTO SAN GIOVANNI – Il Trento, dopo aver battuto il Lecco, impone il pari anche alla Pro Sesto. Determinante una magia di Pasquato nel finale che riporta in equilibrio il match pomeridiano. Cronaca. Alla prima occasione passa la Pro Sesto. I locali all’8’ sono bravi a recuperare la sfera e a ripartire. Portando poi al tiro Vaglica, preciso nel deviare in rete una prima conclusione imprecisa dal limite dell’area. Poco prima della mezz’ora si fanno vedere i gialloblù con Di Cosmo che conclude verso lo specchio avversario al termine di un’azione manovrata sulla destra. La sua girata è , però, parata in due tempi da Del Frate. Nel secondo tempo il Trento parte maggiormente aggressivo, rendendosi pericoloso in più circostanze rispetto ai primi 45’. Al 53’ ci prova con il colpo di testa in avvitamento di Carletti, alzato sopra la traversa da Del Frate. Al 58’ Attys conclude verso lo specchio avversario ma l’estremo difensore locale compie un’ottima parata, impedendo la gioia della rete ai gialloblù. Il Trento però non demorde e a pochi istanti dal triplice fischio finale trova il pareggio. Ci riesce grazie ad una una magia di Pasquato che da trenta metri trova una punizione sulla quale Del Frate non riesce ad opporsi. Finisce 1-1. Il Trento non perde neppure contro la Pro Sesto.
PRO SESTO-TRENTO 1-1
Marcature: 9′ pt Vaglica, 86’ Pasquato.
PRO SESTO (3-4-2-1): Del Frate; Giubilato, Marzupio, Toninelli; Capelli, Gattoni, Corradi, Vaglica; Bianco (71’ Marchesi), Sgarbi (61’ Capogna); Gerbi (79’ D’Amico). A disposizione: Botti, Santarelli, Della Giovanna, Maurizii, Moretti, Radaelli, Suagher, Boscolo Chio, Ferrero, Wieser. Allenatore: Matteo Andreoletti
TRENTO (4-3-1-2): Desplanches; Vitturini, Ferri, Garcia, Fabbri (Sipos); Ballarini (59’ Garofalo), Sangalli (59’ Suciu), Di Cosmo; Attys; Carletti (59’ Pasquato), Petrovic. A disposizione: Marchegiani, Trainotti, Ruffato, Galazzini, Simonti, Semprini. Allenatore: Bruno Tedino
Note: Ammoniti: Corradi, Pasquato, Recupero 1’+ 5’
Ore 16.29 – Arzignano-Padova 0-1: Seconda vittoria consecutiva in trasferta per il Padova, che dopo Novara espugna anche Arzignano: termina 0-1 grazie alla rete siglata da Cannavò. La prima occasione arriva dopo undici minuti e porta la firma dei Biancoscudati: sinistro dal limite di prima intenzione di Liguori, con la palla che viene tolta dall’angolino da Saio con una super-parata. La risposta dei padroni di casa arriva al minuto 35: destro da fuori di Bordo, Donnarumma si tuffa e para in due tempi. La ripresa, invece, è sin da subito molto viva, al punto che nei primi dieci minuti si “raggruppano” ben quattro occasioni: prima Liguori sfiora il palo da posizione defilata, quindi Cretella costringe Saio a una parata in due tempi, poi Piana su rovesciata prova a sorprendere Donnarumma sparando però alto e infine ancora Cretella si rende pericoloso colpendo il palo con la palla che poi schizza verso Russini, il cui destro viene parato sulla linea da Saio. Al minuto 77 il Padova trova il gol dello 0-1 con Cannavò, che sugli sviluppi di un calcio di punizione si inventa una sforbiciata in area, con la palla che termina sotto all’incrocio.
Ore 16.24 – SALÒ – In riva al Lago il Vicenza aveva a disposizione un solo risultato ma spreca troppe occasioni e contro la Feralpi capitola 2-0. La squadra di Vecchi è subito propositiva che prova a mettere pressione ai biancorossi ma la prima conclusione verso la porta è del Vicenza che all’8′ ci prova con un tiro al volo di Ronaldo ma la sfera finisce sul fondo. Il Vicenza va vicino al vantaggio al 15′ con Stoppa che davanti a Pizzignacco non riesce a insaccare la porta. Al 18′ Pasini riceve un cartellino giallo per fallo su Guerra. Proprio l’ex attaccante del Lane mette i brividi a Iacobucci in ben due occasioni: al 21′ non trova il guizzo vincente e viene anticipato dall’estremo difensore biancorosso e al 23′ Pasini mette un piede ed evita che l’attaccante della Feralpi gonfi la rete. Il Vicenza non resta a guardare e al 29′ Ferrari spreca clamorosamente un cross di Dalmonte. La manovra del Lane continua ad essere pericolosa e al 33′ ottiene una punizione dai trenta metri su cui si incarica Ronaldo e Pizzignacco è bravo a deviare in corner. A questo punto il Vicenza sale in cattedra e al 37′ Della Morte parte in contropiede, scarta due avversari e va al tiro ma Pizzignacco manda ancora in angolo. A pochi istanti dal duplice fischio il Lane spreca un’altra grande occasione con Ferrari che allarga troppo palla e manda a lato. Come nelle più classiche delle situazioni di questa stagione biancorossa al ritorno in campo dopo l’intervallo la squadra di Modesto commette un consueto errore (ad opera di Ndiaye), Balestrero ne approfitta e al 49′ la Feralpi passa in vantaggio. I biancorossi accusano il colpo a livello psicologico e per qualche minuto soffrono le incursioni gardesane. Al 56′ Stoppa dal limite ha l’occasione per il pareggio ma la palla lambisce il palo. Modesto è consapevole dell’importanza della partita e al 62′ sostituisce Greco e Ronaldo con Begic e Cavion. Il Vicenza macina gioco alla ricerca del pareggio: Dalmonte spazio dalla fascia alla metà campo ma non produce azioni concrete. Dall’altra parte la Feralpi si dimostra ancora cinica e al 90′ non sciupa un regalo clamoroso della difesa vicentina: Petrelli scambia per Musatti che calcia un rigore in movimento che vale il definitivo 2-0. Con l’undicesima sconfitta in campionato il Vicenza scivola a sette punti dalla vetta e per la B saranno necessari i playoff
FERALPISALO-VICENZA 2-0
Feralpisalò (4-3-3): Pizzignacco, Bergonzi, Di Gennaro, Pilati, Salines; Hergheligiu (dal 79′ Palazzi), Carraro (dal 87′ Bacchetti), Balestrero; Voltan (dal 87′ Musatti), Guerra (dal 71′ Pittarello), Siligardi (dal 79′ Pietrelli). A disp. Volpe, Venturelli, Legati, Panico, Icardi, Zennaro, Pietrelli, Sau. All. Vecchi
L.R. Vicenza (3-4-2-1): Iacobucci; Ndiaye, Pasini, Bellich; Dalmonte, Jimenez, Ronaldo (dal 63′ Cavion), Greco (dal 63′ Begic); Stoppa (dal 86′ Rolfini), Della Morte (dal 86′ Valietti); Ferrari. A disp. Brzan, Confente, Corradi, Cappelletti, Sandon, Zonta, Mion, Oviszach, Giacomelli, Tonin. All. Modesto
Marcatori: 49′ Balestrero (F), 90′ Musatti (F)
Arbitro: Pascarella della sezione di Nocera Inferiore; assistenti: Giuggioli di Grosseto e Bianchini di Perugia; quarto uomo Virgilio di Trapani
Ammoniti: Carraro (F), Pasini (LRV), Greco (LRV), Balestrero (F)
Note: giornata ventosa e soleggiata, terreno in buone condizioni
Ore 16.23 – Lecco-Pordenone 0-90: LECCO – Finisce con l’ennesimo pareggio stagionale la prima di Mirko Stefani sulla panchina del Pordenone. A Lecco, in una partita tiratissima, esce lo 0-0, con difese e portieri sugli scudi e attacchi incapaci di segnare nonostante le tante occasioni sul taccuino. Al 7’ punizione dal limite di Lepore, Festa interviene e devia in angolo. Al 13’ il Pordenone va vicino al gol: corner di Burrai a rientrare e colpo di testa di Palombi che non trova di poco lo specchio della porta. La partita è sempre viva: al 36′ conclusione dalla distanza di Zuccon e il pallone termina sul fondo alla destra di Festa. Un minuto dopo ancora Palombi sugli scudi: velo di Gucher per Palombi il cui destro è bloccato da Melgrati. Il Pordenone all’assalto anche nella ripresa: al 9′ destro dalla distanza di Burrai respinto in tuffo da Melgrati. Il Lecco, però, non sta a guardare: al 13’ punizione di Lepore e Festa è bravo a rifugiarsi in angolo nonostante una deviazione. Il Pordenone insiste, va vicino al vantaggio con Gucher al 14 e soprattutto al 21’, quando Melgrati salva sulla conclusione di Palombi da pochi passi. Si vede anche il Lecco, che al 27’ spaventa Festa con un gran colpo di testa di Lakti sul fondo. Al 32’ ancora Melgrati determinante sulla deviazione da pochi passi di Piscopo. Finale incandescente, con altre due occasionissime per i Ramarri, che però non trovano il guizzo vincente.
LECCO-PORDENONE 0-0
LECCO (3-5-2): Melgrati; Celjak, Battistini, Enrici; Giudici (43′ st Zambataro), Ardizzone (26′ st Lakti), Zuccon, Girelli, Lepore; Buso (9′ st Tordini), Pinzauti (26′ st Bunino). A disp.: Stucchi, Maffi, Maldini, Lakti, Scapuzzi, Stanga, Cusumano, Bianconi, Galli. All.: Foschi.
PORDENONE (4-3-2-1): Festa; Bruscagin, Pirrello (32′ st Negro), Ajeti, Benedetti; Gucher (22′ st Piscopo), Burrai, Pinato; Zammarini, Palombi (32′ st Magnaghi); Dubickas (43′ st Deli). A disp.: Martinez, Giust, Andreoni, Giorico, Maset, La Rosa, Ingrosso, Destito. All.: Stefani.
ARBITRO: Cavaliere di Paola, assistenti Pragliola di Terni e Porcheddu di Oristano. Quarto ufficiale Bonacina di Bergamo.
NOTE: ammoniti Pinato, Ajeti e Tordini. Angoli 3-7. Recupero: 0′ pt, 3′ st.
Ore 16.20 – Triestina- Pro Patria 2-0: TRIESTE – Splendida vittoria della Triestina, che batte 2-0 la Pro Patria e tiene a distanza il Piacenza, garantendosi oggi i playout. Gli alabardati grazie a una super prestazione, blindano tre punti contro la Pro Patria e continuano a sperare nella salvezza. La Triestina passa al 6′, cross rasoterra di Germano che pesca tutto solo Adorante ben piazzato davanti a Del Favero, il numero 11 alabardato gonfia la rete da pochi passi. Al 13′ Tavernelli lascia partire il destro da fuori area, l’estremo difensore ospite con un gran intervento, si distende e devia la palla sopra la traversa. Alla mezz’ora del primo tempo Adorante va vicinissimo alla doppietta personale, punizione battuta da Tavernelli, rimpallo che favorisce l’arrivo a botta sicura di Adorante e destro in diagonale che sfiora il palo. Nella ripresa sempre Tavernelli, il più pericoloso dei suoi, al 64′ sfugge sulla fascia destra, rientra sul sinistro e conclude sul primo palo, ottima risposta di Del Favero che spedisce la sfera in out. Al 93′ Crimi si presenta a tu per tu con il portiere e non sbaglia, mandando in delirio il Nereo Rocco.
Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Lecco-Pordenone (ore 14.30). LECCO (3-5-2): Melgrati; Enrici, Battistini, Celjak; Zambataro, Zuccon, Lakti, Girelli, Lepore; Bunino, Tordini. All. Foschi. PORDENONE (4-3-1-2): Festa; Bruscagin, Ajeti, Negro, Benedetti; Zammarini, Burrai, Pinato; Deli; Palombi, Dubickas. All. Stefani
Ore 09.00 – Le probabili formazioni di FeralpiSalò-Vicenza (ore 14.30). FERALPISALÒ (4-3-3): Pizzignacco, Bergonzi, Di Gennaro, Bacchetti, Salines; Hergheligiu, Carraro, Balestrero; Voltan, Guerra, Siligardi. All. Vecchi. VICENZA (3-4-2-1): Iacobucci; Ndiaye, Pasini, Bellich; Dalmonte, Jimenez, Ronaldo, Greco; Stoppa, Della Morte; Ferrari. All. Modesto
Sabato 11 marzo
Ore 18.20 – Cittadella: Queste le dichiarazioni rilasciate da Tommy Maistrello, autore di una doppietta oggi al Palermo, in conferenza stampa allo stadio Tombolato: “Sono contento, la cosa più bella è sentire i complimenti dei compagni. Sono contento in primis di aver dato qualcosa alla squadra e poi in generale sono anche soddisfazioni personali. E’ stata una partita dura contro una squadra di grande qualità, dopo il 2-0 abbiamo inconsciamente calato l’attenzione e fai presto a prendere gol in questo campionato. Ci siamo rimessi in campo nel secondo tempo per cercare di vincerla e rimetterla in piedi e ci siamo quasi riusciti del tutto”
Ore 18.15 – Padova: Lista dei convocati da Mister Vincenzo Torrente per Arzignano-Padova, 31° giornata di Serie C Girone A Girone di Ritorno in programma domani ore 14:30 Stadio Dal Molin
PORTIERI: 22 Donnarumma, 12 Fortin, 1 Zanellati
DIFENSORI: 4 Belli, 2 Delli Carri, 5 Ilie, 15 Leoni, 3 Valentini, 29 Zanchi
CENTROCAMPISTI: 24 Cretella, 33 Franchini, 10 Radrezza, 14 Vasic
ATTACCANTI: 32 Bortolussi, 28 Cannavò, 9 Ceravolo, 19 Gagliano, 21 Liguori, 7 Piovanello, 21 Russni
Ore 18.00 – Venezia: Joel Pohjanpalo ha segnato oggi il suo decimo gol stagionale con la maglia del Venezia. Queste le sue principali dichiarazioni
Pohjanpalo, oggi tu fra il gol, colpi di tacco e altro hai sfoderato un bel repertorio. Peccato per voi, però, che non sia stato sufficiente per ottenere l’intera posta in palio.
“Si sa che queste si giudicano con i numeri, sia in termini di gol che di assist: e oggi io sono contento di essere arrivato alla doppia cifra. Per quanto riguarda la partita: siamo stati un po’ sfortunati, ma va detto che abbiamo anche commesso diversi errori sulle seconde palle. E comunque è pur vero che entrambe le squadre hanno giocato con tantissime aspettative addosso, per cui si sapeva che sarebbe stata difficile, questa partita. Adesso abbiamo da affrontare ancora nove gare, che sono comunque tante”.
Eri preoccupato durante il check del VAR?
“Sì, certo; non ci credevo all’inizio, è stato difficile vivere quel momento. Scherzando, ho detto all’arbitro che se avesse annullato il goal, avrei smesso di giocare a calcio (ride, ndr). Certo, poi siamo tutti umani, si può quindi anche sbagliare; ma alla fine la decisione presa è stata quella giusta”.
E’ un piccolo premio per te aver fatto dieci gol in questo campionato?
“Sono sicuramente molto felice per questo piccolo traguardo, che però speravo arrivasse un po’ prima. Come squadra, però, preferirei avere meno goal personali, ma più punti in classifica”.
Dopo il tuo gol abbiamo assistito a una reazione veemente del Brescia, che vi ha messi in difficoltà.
“E’ stata una fase fisiologica del gioco: non dimentichiamoci che si affrontavano due formazioni in lotta per avere punti, il Brescia sapeva che, se fosse arrivata una sconfitta, sarebbe stata morta come squadra. Ci aspettavamo, pertanto, una reazione del genere in uno scontro diretto”.
Vanoli, in settimana, aveva dichiarato che il campionato, per voi, iniziava con questa gara. Che cosa può cambiare, visto che al Penzo si continua a fare fatica a vincere?
“Nelle ultime quattro partite abbiamo affrontato squadre con obiettivi diversi rispetto a noi, adesso invece affrontiamo squadre che lottano, come noi, per la salvezza. In questo senso, penso, mister Vanoli intendesse dire che il nostro campionato inizia adesso”.
Che cosa si pensa in Germania della serie B italiana? E qual è invece il tuo parere personale?
“Germania e Italia hanno tradizioni calcistiche molto differenti, per certi versi opposte e rivali. Se in Germania si corre di più e si commettono più errori, in Italia invece il tipo di gioco è più tecnico e compatto. Mi aspettavo fin dall’inizio che in B, in Italia, sarebbe stata dura, dal momento che ci sono squadre con valori simili e molte di loro si meritano la promozione. quanto a me, ripeto: sono contento di quanto ho fatto finora, ma la priorità è salvare la squadra”.
Ore 17.45 – Udinese: “Non c’era paura, ma c’era la voglia di far tornare ad esultare questi ragazzi. Quella di oggi è una vittoria importante, siamo in crescita, siamo andati a fare una grandissima partita in trasferta a Bergamo. Non è semplice, come ho detto alla viglia, l’Empoli +è una signora squadra ben allenata e ben organizzata, parliamo di un team veloce. Oggi secondo me i ragazzi li devo solo che fare i complimenti. Credo che abbiamo meritatamente vinto contro un Empoli che se l’è giocata fino alla fine. Negli ultimi minuti magari è tanto che non vinci e ci sta che psicologicamente tendi un po’ ad abbassarti. Cercavo di spronare i miei ragazzi e spingerli in su per indicarli la gestione degli istanti finali di gara. Sono stati bravi tutti quanti. Sia chi ha iniziato la gara e chi è entrato mostrando un grande senso di appartenenza e attaccamento al gruppo”. Queste le dichiarazioni rilasciate da Andrea Sottil in conferenza stampa dopo Empoli-Udinese
Ore 17.10 – EMPOLI – I bianconeri tornano alla vittoria dopo un lungo periodo di digiuno. La squadra di Sottil finalmente può sorridere, al Castellani basta la sola rete di Becão. L’Empoli dopo subito 2′ sfiora il vantaggio, punizione di Marin dal limite dell’area di rigore e sfera che termina fuori di poco. Al 22′ Bijol non sfrutta al meglio l’uscita a vuoto di Perisan e spedisce il pallone in out. Due minuti più tardi è Udogie a far tremare la difesa empolese, destro che supera Perisan, ma non Parisi che salva prontamente sulla linea di porta. I bianconeri spingono ancora con Success, gran stacco di testa che non inquadra però la porta. Alla fine del primo tempo l’Empoli ha una grandissima chance, ma Caputo spreca tutto da pochi passi. L’Udinese sblocca la partita nella ripresa al 54′, Becão trova il vantaggio di testa, grazie anche alla deviazione sfortunata di Luperto. Dieci minuti più tardi, gli azzurri vicinissimi al goal del pareggio, conclusione di Baldanzi che si spegne non di molto fuori dallo specchio della porta.
EMPOLI-UDINESE 0-1
Marcatori: 9′ st Becao
EMPOLI (4-3-1-2): Perisan; Stojanovic (90′ Nabian), Ismajli, Luperto, Parisi (72′ Cacace); Akpa Akpro, Marin (72′ Pjaca) Bandinelli (48′ Fazzini); Baldanzi (90′ Grassi); Caputo, Satriano. A Disp: Ujkani, Stublijar, Walukiewicz, De Winter, Ebuehi, Tonelli, Henderson, Degli Innocenti, Haas, Vignato. Allenatore: Paolo Zanetti
UDINESE (3-5-2): Silvestri; Becao, Bijol, Perez; Ehzibue (77′ Ebosele), Pereyra (86′ Samardzic) Walace, Lovric (80′ Arslan), Udogie; Beto, Succes (86′ Thauvin). A Disp: Padelli, Piana, Zeegelaar, Abankwah, Pafundi. Allenatore: Andrea Sottil
ARBITRO: Sig. Cosso di Reggio Calabria. Assistenti: Rocca/Raspollini. VAR: Di Martino/Di Paolo.
Ammoniti: 19′ Bijol (U), 28′ Luperto (E), 47′ Becao (U), 66′ Beto (U), 73′ Udogie (U), 74′ Fazzini (E),
Ore 17.10 – Triestina: In vista della trentunesima giornata di campionato Triestina-Pro Patria, in programma domani allo stadio “Nereo Rocco” con calcio d’inizio alle 14:30, l’allenatore alabardato Augusto Gentilini ha convocato i seguenti giocatori:
PORTIERI: 1 Mastrantonio, 23 Matoševic, 22 Pozzi
DIFENSORI: 4 Galliani, 2 Ghislandi, 3 Malomo, 26 Masi, 33 Piacentini, 31 Rocchetti, 74 Sarzi Puttini
CENTROCAMPISTI: 28 Celeghin, 25 Crimi, 99 Felici, 14 Germano, 5 Gori, 20 Lollo, 17 Lovisa, 19 Paganini, 24 Pellacani, 8 Pezzella, 7 Tessiore
ATTACCANTI: 11 Adorante, 21 Iacovoni, 18 Minesso, 16 Tavernelli
Indisponibili: Matteo Ciofani, Jerry Mbakogu
Giocatori diffidati: Marco Crimi, Luca Paganini
Ore 16.50 – Queste le dichiarazioni di Francesco Modesto alla vigilia di Feralpisalò-Vicenza: “Domani esame di maturità? Non siamo a fine anno, è uno scontro diretto importante e va affrontato nel migliore dei modi. Siamo pronti. Ronaldo sta bene, Begic anche bene. Sandon? È stato tre giorni a Napoli per la maturità però non ha conseguenze rispetto all’ultima partita. Meglio rincorrere? Bisogna ottenere sempre il risultato giusto. Dovremo fare una partita giusta. Che tipo di partita dovrà fare il Vicenza? Serve attenzione ai particolari perché è una partita in cui saranno determinanti gli episodi. Serve coraggio? Questa squadra lo ha sempre avuto, solo noi ci dobbiamo credere di agguantare qualcosa di importante, ma domani non è l’ultima partita. Che tipo di caratteristiche avrà il Vicenza di domani? Credo che chiunque metterò in campo darà il proprio contributo, in mezzo al campo (Ronaldo e Jimenez) stanno recuperando una quantità di palloni impressionanti anche in fase difensiva, ma ho anche Cavion, Zonta e fra due settimane Scarsella. Io farei giocare tutti gli offensivi se la fase difensiva fosse perfetta, ma se fanno bene perché non metterli? Pareggiare domani significa chiudere le speranze per il primo posto? Per me no, neanche con una sconfitta. Il messaggio dev’essere che dobbiamo andare per fare le cose giuste. Punti di forza della Feralpi? Sono bravi sui calci piazzati, sarà una partita tosta. Miglior attacco contro miglior difesa? È una partita da giocare, poi vedremo che risultato ci sarà. Iacobucci? Si è guadagnato la conferma”
Ore 16.40 – Cittadella: “Il rammarico è di non essere riusciti a mantenere il 2-0. Nel secondo tempo chiaro che siamo andati sotto, il Palermo è una grande squadra e ha reagito bene. L’episodio con Corini cose che succedono, ho solo richiamato l’arbitro e lui se l’è presa con me io avevo solo chiesto di dare il giallo al giocatore, c’è tensione durante le partite ma sono cose che muoiono li. E’ un campionato molto aperto. Partita divertente dal punto di vista tattico un po’ meno ma la prima cosa che deve avere il Cittadella è questa voglia di non mollare mai, abbiamo recuperato una partita cominciata bene e che dopo stava andando male. La classifica è molto compatta, ogni partita è una battaglia dobbiamo continuare a far punti, ricordiamo sempre bene che fino a dicembre eravamo penultimi. Le nostre doti sono tante”. Queste le dichiarazioni di Edoardo Gorini dopo Cittadella-Palermo.
Ore 16.35 – Venezia: “Abbiamo interpretato molto bene la partita, siamo partiti con il trequartista e due punte. Dovevamo trovare più Cheryshev libero per fare la giocata. Nel secondo tempo avevamo un 3-5-2 puro, abbiamo provato a vincerla, ci è mancato il guizzo vincente ma sono contento della prestazione. Ci manca la cattiveria di fare gol. Fino alla fine saremo sul pezzo a lottare. Cheryshev per noi è importante, ma dobbiamo imparare a capire le sue giocate. Denis deve dare di più, siamo tutti sulla stessa barca e ogni pallone è importante. Sono convinto che ho un gruppo sano e oggi l’abbiamo dimostrato. Fino alla fine in questo campionato sarà una lotta continua”. Queste le dichiarazioni di Paolo Vanoli rilasciate in conferenza stampa dopo Venezia-Brescia
Ore 16.28 – Südtirol: “Abbiamo una grandissima umiltà, per questo abbiamo così tanti punti. Per adesso ci godiamo la salvezza che ormai è raggiunta, vedremo quello che succederà. Stiamo bene e siamo contenti, oggi è un buon punto contro un grande avversario. Andiamo avanti partita dopo partita, sempre con il giusto atteggiamento”. Queste le dichiarazioni di Fabian Tait dopo Parma- Südtirol
Ore 16.20 – Südtirol: “Ci stiamo avvicinando ad essere il primo sport a Bolzano, perché prima c’è l’hockey, ma ci sono sempre più tifosi che ci seguono. Siamo contenti e sono contento per la mia società, che sta facendo un grande lavoro. Oggi abbiamo affrontato un avversario molto difficile, fra i più forti della categoria, che ci ha messo sotto e messo in difficoltà, ma abbiamo avuto lucidità e capacità di resistere. Un punto importante, daremo filo da torcere a chiunque”. Queste le dichiarazioni di Pierpaolo Bisoli a Skysport
Ore 16.00 – Cittadella – Palermo 3-3: CITTADELLA – Un luna park di gol e di emozioni. Al Tombolato fra Cittadella e Palermo finisce 3-3, con un’altalena incredibili di reti, colpi di scena, espulsioni, ammonizioni e ribaltamenti di fronte a getto continuo. Partita subito scoppiettante, con tantissime occasioni sull’uno e sull’altro fronte. Dopo appena tre minuti il Cittadella passa in vantaggio: azione insistita di Antonucci, palla a Vita, cross perfetto per Maistrello che in girata segna il suo primo gol da professionista nel campionato di Serie B. Il Palermo non reagisce e subisce ancora l’iniziativa granata. Il Cittadella raddoppia al 22′, su rigore concesso per fallo di Saric su Mastrantonio. Sul dischetto si presenta Antonucci, che non sbaglia. Sul 2-0 finalmente i rosanero entrano in partita. Al 26′ Soleri gira in area, Mastrantonio devia ma la palla arriva a Saric, che spreca malamente tirando alto. Alla mezzora il Palermo accorcia. Fallo di Carriero su Verre, l’arbitro lascia proseguire ma interviene il Var, che concede la massima punizione. Dagli undici metri si presenta Di Mariano, dopo i ripetuti errori di Brunori, e l’ex Venezia non sbaglia. Il Cittadella accusa il colpo e in pieno recupero arriva il 2-2 di Brunori, che una sforbiciata da copertina batte Maniero, schierato titolare al posto dell’influenzato Kastrati. In apertura di ripresa il Cittadella ha subito una grande chance con Vita, che calcia alto da ottima posizione. Il Cittadella riprende il comando delle operazioni e costruisce diverse palle gol, con Branca e Maistrello, ma al 19′ il Palermo mette la freccia e sorpassa: Soleri recupera un pallone e serve un cioccolatino a Di Mariano, che firma la sua personale doppietta completando la rimonta. Ma il Cittadella non molla e riesce nuovamente a pareggiare: alla mezzora cross di Giraudo e splendido stacco di testa di Maistrello che griffa la sua personale doppietta. Ma c’è ancora tempo per vedere l’espulsione di Branca per doppia ammonizione e un finale palpitante. L’arbitro assegna il secondo rigore al Cittadella cancellato dal Var per fuorigioco, poi il Palermo si lancia all’assalto in superiorità numerica, senza però trovare il gol del 4-3
Cittadella-Palermo 3-3
Marcatori: 3′, 29′ st Maistrello, 23′ pt rig. Antonucci, 33′ pt rig. e 19′ st Di Mariano, 47′ pt Brunori
CITTADELLA (4-3-1-2): Maniero 6; Mattioli 5,5, Frare 5 (1′ st Perticone 6,5), Del Fabro 5,5, Giraudo 6,5; Vita 7 (2′ st Magrassi 5,5), Branca 4,5, Carriero 5 (26′ st Felicioli 6); Mastrantonio 6,5 (37′ st Danzi sv); Antonucci 7,5 (37′ st Embalo sv), Maistrello 8. All. Gorini 6.
PALERMO (3-5-2): Pigliacelli 6; Mateju 5,5, Nedelcearu 5, Bettella 5; Di Mariano 7,5 (24′ st Valente 5,5), Verre 7 (33′ st Damiani 6,5), Gomes 6, Saric 5,5 (24′ st Segre 6), Aurelio 5,5; Brunori 7 (1′ st Tutino 5), Soleri 6,5 (33′ st Vido 6). All. Corini.
Arbitro: Massimi di Termoli (Saccenti-Cipriani).
NOTE: Ammoniti: Carriero, Branca, Giraudo (C), Saric, Verre (P). Espulsi: al 41′ il tecnico del Palermo, Corini, per proteste; all’85’ Branca (C) per doppia ammonizione; all’88’ il tecnico del Cittadella, Gorini, per doppia ammonizione. Ammonito al 41′ il tecnico del Cittadella, Gorini, per proteste.
Ore 15.55 – Venezia-Brescia 1-1. Pohjanpalo illude il Penzo in un sabato di primavera: contro le rondinelle non basta un suo gol e la sfida salvezza Venezia-Brescia termina 1-1. Nel primo tempo prevale la paura di subire gol, le due squadre giocano coprendo tutti gli spazi e gli attaccanti faticano a trovare il pertugio giusto. Al 33’ Cheryshev entra in area e con un mancino potente mette i brividi al portiere delle rondinelle. Il Brescia risponde al 39′ con Galazzi che riceve palla da Jallow è da posizione ravvicinata spedisce palla a pochi centimetri dal palo. A qualche istante dal duplice fischio un colpo di testa di Pohjanpalo illude i tifosi del Venezia che vedono negato il vantaggio da un salvataggio di Bisoli sulla linea di porta. Il finlandese non ammette repliche e al 51′ realizza un tap-in che batte Andrenacci per il vantaggio veneziano. Il Brescia sa che una sconfitta in Laguna significherebbe probabile retrocessione e alza così il baricentro alla ricerca del pareggio che arriva al 61′ grazie ad una ribattuta vincente di Van de Looi dopo una serie di respinte in conseguenza di un corner. A questo punto il Brescia aumenta il ritmo e al 67′ Adorni incorna la palla e la spedisce alta di un soffio. Ad avere l’ultima grande occasione del match è però il Venezia che all’87′ sciupa clamorosamente il gol della vittoria con Novakovich che non riesce a battezzare palla in rete e concludere al meglio un contropiede corale. Con questo pareggio le due squadre rimangono all’interno della zona rossa e restano in attesa dei risultati di Spal, Perugia e Cosenza.
VENEZIA – BRESCIA 1-1
Marcatori: st 7’ Pohjanpalo, 16’ Van de Looi
VENEZIA (3-4-1-2): Joronen 5,5; Hristov 6, Ceppitelli 5,5, Carboni 6; Candela 6.5 (36’ st Novakovich 4,5), Milanese 5.5 (27’ st Andersen 5), Tessman 6, Zampano; Cheryshev 5 (16’ st Ellertson 6,5); Pohjanpalo 7, Pierini 6.5 (18’ st Jonhsen 6). All. Vanoli 6
BRESCIA (4-3-2-1): Andrenacci 7; Jallow 6,5, Papetti 5,5, Adorni 6, Huard 5; Bisoli 6,5, Van de Looi 7 (35’ st Labojko sv), Björkengren 5 (11’ st Ndoj 6,5); Rodriguez 5.5 (35’ st Listkowski sv), Galazzi 6; Ayè 5 (25’ st Bianchi 5,5). All. Gastaldello 6
Arbitro: Irrati di Pistoia.
Ammoniti: Ceppitelli, Candela, Andrenacci
NOTE: Angoli 4-5. Minuti di recupero: pt 2′, st 4′
Ore 15.54 – PARMA Tra biancorossi e gialloblù termina a reti inviolate. Il Südtirol trova il decimo risultato utile consecutivo e si porta a 48 punti in classifica. Il primo tempo si gioca su buoni ritmi con le due squadre che costruiscono un paio di occasioni per parte. Al 14′ il Parma si rende pericoloso con Bernabè che supera Lunetta, Tait e Masiello e calcia verso lo specchio difeso da Poluzzi. Non trovando però di poco la porta. La risposta biancorossa è affidata a Rover che al 18′ si vede respingere da Buffon in corner la conclusione. Dopo un minuto di recupero le due formazioni tornano negli spogliatoi. Nel secondo tempo il Parma ci prova al 67′ con Man. La sua conclusione esce di poco a lato della porta biancorossa. All’81 i locali si rendono nuovamente pericolosi. Deciso, nella circostanza, Curto sventa a pochi passi dalla linea di porta. Dopo ben 6 minuti di recupero, finisce 0-0. I biancorossi centrano il decimo risultato utile consecutivo.
PARMA (4-3-3): Buffon; Coulibaly (dall’80’ Hainaut), Osorio, Valenti, Ansaldi (dal 72′ Cobbaut); Sohm, Bernabé, Estevez (dal 72′ Camara); Man (dall’80’ Bonny), Benedyczak (dal 57′ Inglese), Zanimacchia.
A disposizione: Chichizola, Corvi, Balogh, Charpentier, Juric, Circati, Zagaritis.
Allenatore: Fabio Pecchia.
SUDTIROL (4-4-2): Poluzzi; Curto, Zaro, Masiello, De Col; Rover (dal 79′ Casiraghi), Tait, Fiordilino (dal 46′ Schiavone), Lunetta (dal 61′ Siega); Mazzocchi (dal 53′ Cissé), Odogwu (dal 79′ Larrivey).
A disposizione: Minelli, Harrasser, Berra, Vinetot, Mawuli Eklu, Pompetti, Giorgini.
Allenatore: Pierpaolo Bisoli.
Arbitro: Luca Zufferli della sezione di Udine.
Ammoniti: Fiordilino (S), Ansaldi (P), Sohm (P), Poluzzi (S).
Ore 14.45 – Trento: “Questa è stata una buona settimana di lavoro. Adesso vediamo di affrontare nel miglior modo la gara complicata di domani. La vittoria contro il Lecco è stata molto importante. La Pro Sesto gioca il miglior calcio in assoluto. Credo sarà una gara molto frizzante e veloce” queste le parole di Bruno Tedino alla vigilia della sfida contro la Pro Sesto.
Ore 14.30 – Padova: Le parole di Mister Vincenzo Torrente alla vigilia del match contro l’Arzignano: “Contro l’Arzignano ci vuole il giusto atteggiamento, domani è un occasione da non perdere, cercheremo di vincere per superarli in classifica. Purtroppo non saranno della gara per infortunio: De Marchi, Crivello, Jelenic, Dezi, Curcio, che si aggiungono dunque agli indisponibili Gasbarro e Kirwan. Mi auguro di recuperare qualcuno per mercoledì prossimo. Cambierò qualcosa in attacco, a centrocampo siamo rimasti in pochi, quindi devo solamente decidere tra Cretella e Radrezza. Voglio vedere più cattiveria in campo. Loro sono una squadra molto fisica e aggressiva. In questo momento conta solo portare i 3 punti, anche facendo una partita sporca. Dobbiamo trovare la giusta continuità di vittorie. Bisogna che tutti diano qualcosa in più. Cambio di proprietà? Noi pensiamo solo al campo, siamo tutti concentrati per affrontare al meglio queste ultime partite di campionato. I ragazzi devono essere consapevoli di giocare in una grande piazza, quindi devono tenersi stretta questa grossa possibilità di giocare al Padova, cercando di dare dunque sempre il massimo per questa maglia.”
Ore 14.00 – Arzignano: «Far venire a giocare il Padova qui al Dal Molin è semplicemente un orgoglio e motivo di enorme soddisfazione, dobbiamo quindi cercare di vivere bene questo momento provando ad onorare al meglio l’impegno sfoderando una prestazione gagliarda sotto tutti i punti di vista». Queste le dichiarazioni rilasciate da Giuseppe Bianchini in conferenza stampa alla vigilia di Arzignano – Padova
Ore 11.45 – Verona: Queste le dichiarazioni di Marco Zaffaroni alla vigilia di Verona Monza Dopo la vittoria dello Spezia, assume ancora più valore la gara di domani? “Non dobbiamo essere condizionati dai risultati degli altri, ma dobbiamo pensare a noi. Domani dovremo fare una gara consapevole, sapendo di giocare contro un avversario forte, pensando a fare quel tipo di prestazione importante ed andare avanti per la nostra strada. È un cammino molto intenso, ma sicuramente i ragazzi hanno voglia di dimostrare di poter riuscire nel nostro intento”.
Il Verona ha giocato spesso dopo lo Spezia e succederà ancora fino a Pasqua: si aspetta maggiore attenzione a riguardo del calendario? “Dobbiamo spendere meno tempo ed energie possibili su tutto ciò che non dipende da noi. Riuscire a non essere condizionati da certi aspetti è fondamentale per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati, dobbiamo avere questa forza e abbiamo le qualità per farlo”.
Come stanno gli infortunati? “Sicuramente perdiamo Ngonge che ha avuto questa distorsione alla caviglia: non è un infortunio grave, ma domani non ci sarà. È molto probabile che Veloso e Djuric tornino tra i convocati. Miguel ha un’esperienza incredibile e il suo rientro è molto importante, sia sul campo che per quello che può dare in momenti come questo. Per quanto riguarda Djuric, ci vuole la giusta cautela, ma il ragazzo ha dimostrato di stare bene. Non dobbiamo esagerare sul suo minutaggio e quindi valuteremo al meglio le sue condizioni insieme allo staff medico, ma essendo convocato, una parte di gara può giocarla. È logico che, in questi casi, da un lato c’è la voglia di recuperare in fretta i giocatori, dall’altro devi stare attento a non forzare troppo per non creare ulteriori problemi”.
Duda sarà disponibile e, nel caso, potremo vederlo sulla trequarti con Abildgaard a centrocampo? “Duda è uscito con lo Spezia per una botta, poi ha saltato i primi allenamenti della settimana, ma domani dovrebbe essere disponibile. Abbiamo tante opzioni dal punto di vista tattico, ci sono tanti giocatori che possono avere spazio. C’è un grande dispendio di energie fisiche e nervose e quindi è fondamentale ruotare tutti. Più andremo avanti e più importanti saranno i cambi a partita in corso: avere le sostituzioni giuste diventa fondamentale. Sono tutte soluzioni possibili, però aspettiamo sempre l’ultimo allenamento”.
Doig sarà nuovamente titolare? “Josh sta bene sia fisicamente che mentalmente. È un giocatore su cui puntiamo molto, però rimane un ragazzo del 2002 alla prima esperienza in questo campionato, che finora ha giocato tanto e quindi è normale ci siano delle rotazioni”.
Sono mancati i punti contro le big in questo campionato? “Sicuramente sono quei punti che in un campionato non ti aspetti. Contro la Lazio, ad esempio, poteva starci anche una vittoria. È chiaro che, nel percorso, contiamo di riuscire a fare questo tipo di risultati che fino ad adesso ci sono mancati”.
Che Monza ti aspetti? “È una squadra che ha grande qualità, soprattutto nel palleggio, che ha preso giocatori importanti, ha un’ottima organizzazione di gioco e individualità che possono risolvere le partita: si è meritata i punti che ha. Dobbiamo controbattere colpo su colpo e perciò serviranno cattiveria, voglia di fare il risultato, mantenendo gli equilibri”.
Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Venezia-Brescia (ore 14). VENEZIA (3-4-1-2): Joronen; Hristov, Ceppitelli, Carboni; Candela, Milanese, Tessmann, Zampano; Cheryshev; Pohjanpalo, Johnsen. All. Vanoli. BRESCIA (4-3-1-2): Andrenacci; Jallow, Papetti, Adorni, Huard; Bisoli, Van de Looi, Bjorkengren; Galazzi; Rodriguez, Ayè. All. Gastaldello
Venerdì 10 marzo
Ore 19.20 – Venezia: Arriva un aggiornamento della prevendita di Venezia – Brescia: 1.254 ospiti e 4.910 biglietti totali venduti
Ore 18.50 – Virtus Verona: “Punto importante che ci ha dato fiducia quello dell’andata, avevamo nove assenti e poi c’era stato un altro infortunio. Se vinciamo domenica possiamo cominciare a guardare un po’ verso l’alto e un po’ verso il basso, al momento cerchiamo di guardare il basso perché dobbiamo staccarci. Il Sangiuliano è una squadra che ha fatto una scelta un po’ diversa dalla nostra prendendo giocatori affermati e già pronti, per questo in partenza non hanno avuto grandi problemi: hanno iniziati ad averli quando anche le altre squadre sono migliorate ma restano pericolosi. Essere la seconda miglior difesa e la quarta per differenza reti è tanta roba. Hallfredsson è un giocatore molto importante per noi anche quando non gioca, ha questo fastidio che gli resta. Lunedì avrà un’altra visita per capire meglio le sue condizioni. Averlo in questo rush finale sarebbe importante: spero per le ultime 2/3 giornate ed eventualmente in quello che ci sarà dopo. Sibi è a posto, Zarpellon non ancora mentre per Kristoffersen sembra che abbia trovato una soluzione con uno specialista: potrebbe venire in panchina”. Queste le dichiarazioni di Luigi Fresco rilasciate oggi in conferenza stampa in vista di Virtus Verona-Sangiuliano City
Ore 17.25 – Südtirol: “Mentalmente la squadra sta molto bene, anche perché sette punti in tre gare sono un ottimo bottino. Qualche acciacco fisico ce lo portiamo dietro, ma come sempre non cerchiamo alibi. Per sopperire all’assenza di Celli ho provato diverse situazioni, ma non ho ancora deciso quale sarà quella definitiva. Davi è rimasto fuori per tre mesi e ci vuole ancora qualche allenamento per averlo a disposizione. Casiraghi torna tra i convocati, ma bisogna capire se è pronto per scendere in campo. Gli elementi chiave del percorso fatto fino ad ora? Ci metto sicuramente le due vittorie iniziali con Pisa e Como. Grazie a quei successi ho potuto lavorare con maggiore tranquillità e si sono aperte delle strade per fare qualcosa di importante. In questi mesi abbiamo fatto dei grandi progressi, anche dal punto di vista individuale”.
Ore 16.45 – Venezia: Vigilia di Venezia – Brescia e parola a Paolo Vanoli. Queste le sue principali dichiarazioni: “Per quanto riguarda la partita di Frosinone ci siamo detti che dobbiamo dare tutti qualcosa in più. Di questa partita ne abbiamo fatto una tragedia ma io non ne traggo una tragedia, abbiamo fatto un ciclo con tre trasferte molto importanti e la nostra squadra ha pagato la terza partita, abbiamo fatto tutte gare di livello psico fisico alto, purtroppo le prestazioni non hanno portato punti e questo ha reso più rumorosa la caduta di Frosinone. Ma ho detto anche ai ragazzi che restando nella partita con qualche cambio avremmo potuto dire la nostra… purtroppo è arrivato subito un errore ed è andata come è andata. Però questa non è una tragedia, anzi siamo stati coraggiosi in queste tre partite, in cui ho cercato di dare minutaggio a tutti. Ho dato spazio a ragazzi che hanno dato una risposta, perché da Brescia in poi avrò bisogno di tutti e tutti dovranno essere in condizione fisica ottimale”.
Squadra alta con tanti spazi concessi. A Frosinone si è visto qualcosa che non le sarà piaciuto
“A Frosinone è vero, ci sono stati tanti errori tecnici, in questa partita qua penso è che la cosa positiva sia stata che abbiamo sbagliato tutti, anche Cheryshev che ha tanta tecnica ha fatto errori. Loro tenevano sempre tre uomini alti per le ripartenze e tante di esse sono nate da errori nostri. Talvolta poi bisogna avere il coraggio di restare sul tre contro tre, ma diverse di queste circostanze nascono da errori tecnici. Dobbiamo tenere ciò che abbiamo fatto di positivo e guardare al Brescia. Sappiamo benissimo che oggi i tre punti negli scontri diretti valgono doppio, abbiamo già vissuto questo tipo di partite, a Palermo eravamo ultimi, ora abbiamo la possibilità su dieci partite di salvarci. Dobbiamo vincerne quattro, una di queste dev’essere in casa e con il Brescia, gara che andrà giocata con la testa, anche se la partita di domani non sarà la fine, ma sarà un grande vantaggio giocarlo in casa e daremo tutto per i tre punti”.
Siamo a un bivio?
“Quest’anno sono successe un po’ di cose, c’è sempre stata una ricostruzione. Ora siamo al punto in cui i giocatori più esperti devono prendersi la squadra in mano, non la posso dare ai giovani la squadra, i Ceppitelli, Pohjanpalo, Cheryshev, anche per lui, 45 minuti, poi 65, anche lui dovrà tirare fuori la sua qualità, non me lo dovrà sostituire nel ruolo, ma nella personalità e come leader tecnico, il ruolo suo sappiamo benissimo quale sia e che importanza di giocatore ha come leader tecnico. Con lui ho fatto un percorso per portarlo ad essere in condizione. Sono sicuro che non avrà ancora i 90 minuti quello no, ma mi aspetto che aiutino i giovani. Sapevo che potevo arrivare a Frosinone pagando qualche cosa per il triplo impegno, ma so anche che ho 20 giocatori che fisicamente stanno bene e questo è molto importante per un gruppo che vuole salvarsi. Con Jajalo avevamo preso una strada, ora c’è l’opportunità di vedere altre situazioni, dobbiamo abbinare tante cose, l’importante è lo spirito e la voglia di determinare, se abbiamo la cattiveria giusta possiamo farlo”.
Che Brescia troverete?
“Mi aspetto una squadra determinata, anche loro come tutte le squadre che stanno lottando per la salvezza hanno una rosa con giocatori di qualità e il problema della Serie B di quest’anno è che se partivi forte poi con il tempo resti un po’ lì, partire forte in B è tutto, guardate la Reggina, è in un periodo di difficoltà ma sta rimanendo lassù in classifica. Se parti male perdi autostima e ti ritrovi in queste situazioni. Hanno giocatori che conoscono benissimo la B, sappiamo che ci aspetta una partita di determinazione e agonismo, oggi non conta il bello ma i punti, dobbiamo sapere che ci può
Modolo e Busio come stanno?
“Abbiamo recuperato Modolo che viene in panchina, non sarà al massimo ma è un peso importante per il gruppo, è un ragazzo e un capitano che si fa sentire e abbiamo in questo momento anche in questo momento bisogno di ragazzi così. Busio invece non ha recuperato”.
Quanto conteranno i tifosi? Ci si aspetta una cornice di pubblico importante:
“Ringrazio i nostri tifosi, da quando sono arrivato hanno sempre sostenuto questa squadra. Oggi chiedo una cosa importante, a gennaio sono arrivati ragazzi giovani e abbiamo ko Jajalo e Beghetto, questi ragazzi vanno sostenuti, ma sono convinto che lo faranno. Un mio grazie, da quando sono arrivato ci siamo incontrati e ci siamo detti delle cose che penso questi ragazzi abbiamo mantenuto, ovvero dare tutto per questa maglietta. Prometto che sputeremo sangue per questi colori e per questa maglietta, l’ho detto dal primo giorno che sono qua, ho un gruppo con cui posso arrabbiarmi quanto voglio, ma dal punto di vista del dare tutto non si può dire nulla”.
Quanta voglia avrebbe di giocare una gara così?
“Tanta, quello che voglio trasferire ai miei giocatori è che queste partite non devono portare paura, ma coraggio. Quello che ho visto a Pisa e Bari. Penso che la bellezza di vedere i giovani è che possono avere imprevedibilità, con tanti sbagli ma con tanta energia. Da quelli più di personalità mi aspetto che insieme a me ora guidino questi giovani. Il ragazzo ha bisogno anche del bastone, come ho detto l’altra volta preferirei meno complimenti per il fatto che giochiamo bene e più punti. Non c’è bisogno però di arrabbiarsi, ci sono tante cose sul tavolo e su questo dobbiamo lavorare”.
Ore 15.30 – Udinese: Dopo il bel pareggio a Bergamo contro l’Atalanta, “nello spogliatoio c’è un bel clima disteso e sereno, ma nello stesso tempo di grande concentrazione. Abbiamo fatto una grande prestazione a Bergamo ed ottenuto un punto importante, con fame e cattiveria agonistica. Quindi la settimana è stata all’insegna della consapevolezza della forza che ha questa squadra, eseguendo una settimana di grande lavoro, consapevoli che siamo noi a determinare i risultati con la prestazione. Domani co l’Empoli teniamo tutti a dare continuità” – commenta Sottil “Pereyra? Faccio una premessa – continua l’allenatore – ci sono tanti ragazzi che hanno stretto i denti e giocato in condizioni non ottimali, dimostrando grande attaccamento alla maglia. Tra questi proprio il nostro capitano, grande leader e, proprio perché ha questo grande senso di appartenenza, si è messo a disposizione lavorando con grande impegno e cercando di superare dei piccoli problemi fisici. Per me e per noi è importante averlo in campo, sarà a disposizione.” Riguardo gli esterni appartenenti alla rosa, mister Sottil sottolinea la grande crescita di Festy, reduce da una bella gara proprio contro l’Atalanta, e il tesseramento del nuovo giocatore bianconero Marvin Zeegelaar: “Su Festy, l’ho già detto più volte, non è semplice per un 2002 che giocava in Championship, con una diversa metodologia di allenamento e con un campionato tatticamente differente, entrare nella nostra Serie A. Ci vuol un percorso di adattamento. Come tutti i giocatori che arrivano all’Udinese ha qualità importanti, eravamo consapevoli di doverlo aspettare, calcisticamente parlando, ed è migliorato esponenzialmente in questo periodo. Si è fatto trovare pronto giocando da quinto in un esordio difficile contro l’Atalanta. Oggi è un giocatore affidabile e mi dà più possibilità di gioco, ad esempio potrebbe anche giocare davanti in un ipotetico tridente offensivo. Zeegelaar? – continua ad analizzare Sottil – nonostante sia arrivato da poco è in buone condizioni fisiche, questo perché è un professionista serio ed un giocatore di livello. Credo che sarà a disposizione velocemente.” L’allenatore bianconero si aspetta domani con l’Empoli “una gara tosta. È una squadra dinamica, con giocatori davanti che non danno punti di riferimento. Ci siamo preparati bene e li conosciamo, dovremo essere concentrati soprattutto nella fase difensiva. Vogliamo dare continuità di prestazioni e risultati, come dicevo prima, perché siamo solo noi a determinare i risultati quando scendiamo in campo.” Al termine della conferenza, Sottil commenta le parole rilasciate dal ct della Nazionale Italiana Roberto Mancini a proposito dei giovani talenti italiani che non trovano molta continuità nel nostro campionato e gli elogi al talento bianconero Simone Pafundi: “Mancini fa bene e condivido le sue parole. Pafundi, voglio sottolinearlo, è un patrimonio per l’Udinese e la Nazionale Italiana del futuro. Pafundi fa parte di una Società che è maestra nella valorizzazione dei giovani e su di lui c’è un progetto tecnico assolutamente impostato e delineato, da me, la Proprietà ed il Direttore, puntando sulla crescita tecnica e fisica, rispettando i giusti step che un ragazzo 2006 debba fare, proprio per salvaguardare la sua crescita e farlo giocare con continuità con i giusti tempi.”
Ore 14.30 – Serie B: Campionato Serie BKT 2022/2023
PROGRAMMA GARE 13ª – 17ª giornata di ritorno
13a GIORNATA DI RITORNO
Lunedì 10 aprile 2023
ore 15.00 CITTADELLA – PARMA
ore 15.00 REGGINA – VENEZIA
ore 15.00 SÜDTIROL – BARI
14a GIORNATA DI RITORNO
Sabato 15 aprile 2023 ore 14.00 ASCOLI – SÜDTIROL
ore 14.00 COSENZA – CITTADELLA
ore 14.00 VENEZIA – PALERMO
15a GIORNATA DI RITORNO
Sabato 22 aprile 2023 ore 14.00 CITTADELLA – GENOA
ore 14.00 FROSINONE – SÜDTIROL
Domenica 23 aprile 2023 ore 16.15 TERNANA – VENEZIA
16a GIORNATA DI RITORNO
Lunedì 1 maggio 2023 ore 15.00 BARI – CITTADELLA
ore 15.00 SÜDTIROL – GENOA
ore 18.00 VENEZIA – MODENA
17a GIORNATA DI RITORNO
Sabato 6 maggio 2023 ore 14.00 CITTADELLA – BENEVENTO
ore 14.00 COSENZA – VENEZIA
ore 14.00 TERNANA – SÜDTIROL
Ore 13.45 – Vicenza: È durata poco la disponibilità degli ulteriori 100 biglietti per i tifosi biancorossi in vista di Feralpisalò-Vicenza. I nuovi tagliandi sono infatti stati venduti dopo sei minuti
Ore 13.05 – Padova: Il Calcio Padova informa che, nella giornata di ieri, il difensore Andrea Gasbarro è stato operato in seguito alla lesione acuta della regione adduttoria destra coinvolgente la “PLAC” (complesso fibrocartilagineo di coniugazione tra adduttori e legamento piramidale). L’operazione è stata effettuata presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna dall’equipe diretta dal dottor Dallari, composta dalla dottoressa Rocchi, dottor Mazzotta, ed alla quale ha assistito anche il medico sociale biancoscudato A. Rigon. L’intervento di ricostruzione del complesso piramidale adduttorio si è svolto senza complicanze e si prevede un primo periodo di riposo e cure di 45 giorni. I tempi di recupero verranno valutati successivamente.
Ore 12.20 – Triestina: La società Triestina Calcio informa che, in continuità con il nuovo corso iniziato con mister Gentilini, Il professionista di lunga data Mauro Giacomini è stato nominato responsabile dell’area tecnica della prima squadra.
Ore 11.50 – Padova: Il Mattino di Padova in edicola oggi approfondisce la notizia relativa all’interessamento per il Calcio Padova di un imprenditore di 70 anni, attivo ad Arzignano con residenza a Lugano in Svizzera. In mattinata alcuni rumors indicavano come possibile il nome di Rino Mastrotto, presidente di Rino Mastrotto Group, grande appassionato di calcio e attuale socio di minoranza del Vicenza: “Non c’è nulla di vero – ribatte Mastrotto contattato telefonicamente da Trivenetogoal.it – non ne so nulla e non c’è nulla”. Le trattative per la cessione del club sono almeno tre, fra queste una con un imprenditore padovano affiancato da un. industriale del Nord Est e una terza con un fondo.
Ore 11.20 – Südtirol: «Il Parma? È una squadra con qualità tecniche altissime per la categoria, ma noi sappiamo comunque quello che dobbiamo fare: andremo lì con l’elmetto per portare a casa punti. Stiamo facendo qualcosa di straordinario, ne siamo consapevoli ma non vogliamo fermarci qua: la squadra ha dimostrato di avere fame in tutte le partite e uno spirito di gruppo ineguagliabile. Squadre toste come la nostra, negli ultimi anni, ce ne sono state poche. Vogliamo lottare per obiettivi più alti: siamo tutti concentrati e focalizzati su questo, anche perché aspiriamo al massimo. Bisoli? È un allenatore che dà tutto, è vero e genuino: ti fa esprimere al massimo tutto i giorni, è un martello continuo, e ci sta dando tanto»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere dell’Alto Adige” da Gabriel Lunetta, esterno offensivo del Südtirol.
Ore 10.40 – Trento: Era finito nel mirino, ma ora sarà decisamente migliore: come spiega il “Corriere del Trentino”, sono in corso degli interventi specifici – soprattutto nelle aree di rigore – per sistemare il terreno di gioco dello stadio Briamasco già in vista del prossimo impegno di mercoledì 15 marzo, quando la squadra di mister Tedino affronterà la Pergolettese. Come spiega il quotidiano locale, Asis, azienda che si occupa della gestione degli impianti sportivi cittadini, interverrà in estate anche sulla curva Mair realizzando una copertura. Sui lavori sul rettangolo di gioco commenta invece sempre sul “Corriere del Trentino” Corrado Di Taranto, direttore generale del Trento: «Siamo contenti dei lavori effettuati sul campo. Quest’intervento, in vista del finale di stagione, per noi è particolarmente importante. Ci agevolerà e ci permetterà di esprimerci al meglio durante i prossimi incontri casalinghi. Dobbiamo raccogliere più punti possibili per raggiungere quanto prima la salvezza. Solamente una volta centrato quell’obiettivo, potremo guardare più in alto».
Ore 09.30 – “A novembre i primi rumors sul possibile ingresso di un socio nel Calcio Padova, una trattativa condotta fra alti e bassi, un tiramolla che ieri ha subito due scossoni: in mattinata la trattativa sembrava saltata, poi c’è stato un riavvicinamento con la promessa di un faccia a faccia a fine marzo a Madrid che potrebbe essere determinante”: così il “Corriere del Veneto” riassume un giovedì che in casa Biancoscudata è stato tutt’altro che tranquillo. A tenere inevitabilmente banco le voci di possibili “ribaltoni” in seno alla società, con il quotidiano locale che in merito aggiunge: “Dietro le quinte il club fa gola e le trattative per la cessione sono più di una. Una con un imprenditore padovano affiancato da un industriale del Nord Est molto facoltoso, una con un fondo e una terza con un imprenditore del territorio, probabilmente vicentino”. Ma ci sono anche altri rumors, sempre riportati dal “Corriere del Veneto”: “Il ds Massimiliano Mirabelli, pur con un anno di contratto, potrebbe finire al Cesena, dov’è stato visto più volte (l’ultima in occasione di Cesena-Ancona), ufficialmente per salutare il suo vecchio allenatore Domenico Toscano. Mirabelli sostituirebbe Stefano Stefanelli, mentre il suo tempo a Padova sembra quasi scaduto dopo le recenti contestazioni della tifoseria. Il patron, raccontano persone a lui vicine, non sarebbe soddisfatto del suo operato. Ma l’impressione è che la partita vera si giochi in società. Si tratta sul prezzo ormai da mesi e sul valore dei tre giocatori di punta dell’organico (Vasic, Liguori e Cretella). Fra gli offerenti c’è chi ha proposto di lasciare eventuali futuri ricavi all’attuale proprietà, che non vuole lasciare gratis”.
Giovedì 9 marzo
Ore 20.15 – Venezia: Domenica 12 Marzo, a partire dalle ore 10.30, i tifosi del Venezia potranno assistere alla prima parte dell’allenamento della Prima Squadra presso il Centro Sportivo Taliercio.
Ore 19.00 – Vicenza: I tifosi biancorossi rimasti attualmente senza biglietto per il “Turina” hanno un’altra possibilità: da domani, venerdì 10 Marzo alle ore 9:00, saranno infatti in vendita ulteriori 100 tickets.
Ore 17.45 – Südtirol: L’FC Südtirol scende in campo per promuovere il concorso dedicato alle più belle storie di fair play promosso dal Gs Excelsior e della Provincia autonoma di Bolzano. Storie di sport, esempi di solidarietà, inclusione e rispetto: sono quelli celebrati dai premi WeFairPlay, l’iniziativa dell’associazione sportiva dilettantistica nota per il suo impegno in favore dell’inclusione sociale attraverso lo sport, realizzata in partnership con la Provincia autonoma di Bolzano, che riparte dopo il successo della prima rassegna nel 2022 con una nuova edizione. L’iniziativa è stata presentata stamani presso la sala stampa dello Stadio Druso alla presenza del capitano biancorosso Fabian Tait, al fianco del presidente del Gs Excelsior, Mirco Marchiodi, di Mauro Marchi (Alperia) e Francesca Pasquali (Fondazione Sparkasse).
“Fair play è un termine importante, forte, prezioso che compare spesso in occasione degli eventi sportivi. Lo sport è competizione, c’è in palio il risultato, tuttavia in questo contesto è doveroso portare avanti e promuovere determinati valori e principi legati alla correttezza e al rispetto. Quando penso al fairplay mi vengono in mente soprattutto i piccoli gesti, che poi sono grandissimi gesti come scusarsi con l’avversario, salutare i tifosi e mantenere un comportamento leale. Noi in questa stagione caratterizzata da un enorme seguito e da tanti bambini che ci seguono con passione, ammirazione e affetto, abbiamo la grande responsabilità di essere degli esempi e degli autorevoli promotori di determinanti comportamenti virtuosi, per diventare punti di riferimento. Comportarsi bene nello sport equivale a comportarsi bene nella vita di tutti i giorni”. Ha detto il capitano dell’FC Südtirol nel suo apprezzato intervento.
Ore 17.15 – Triestina: Enrico Celeghin, centrocampista della Triestina, ai microfoni de Il Piccolo ha parlato così del finale di stagione. “Ho detto appena arrivato e ora ancora di più, visto quello che possiamo fare. Ma il primo obiettivo è raggiungere i play-out, poi sarebbe bello guadagnare altre posizioni ma l’importante è centrare gli spareggi e arrivarci da squadra vera, organizzata e sicura delle proprie possibilità”
Ore 17.00 – Venezia: Arriva un aggiornamento sulla prevendita di Venezia – Brescia. Sino a questo momento sono stati acquistati 3642 biglietti, di cui 1196 nel settore ospiti
Ore 15.20 – Venezia: Queste le dichiarazioni di Denis Cheryshev rilasciate oggi in conferenza stampa: “A Frosinone è arrivata una sconfitta pesante, siamo stati messi sotto con il contropiede, una delle migliori armi della capolista che merita il primo posto in classifica. Non è stata una buona partita, purtroppo è arrivata una sconfitta pesante che dovremo subito riscattare. L’assenza di Jajalo purtroppo è molto importante e non è facile sostituire uno della sua qualità. Io ho caratteristiche diverse, ho sempre giocato esterno o seconda punta, mai da regista. Ci sono altri giocatori che possono sostituirlo adeguatamente. Io adesso mi sento molto bene in questo momento, ringrazio il fisioterapista e il preparatore, che mi hanno fatto tornare a una condizione ottimale. Adesso ho bisogno di giocare e spero di poter andare incontro alle esigenze dell’allenatore. Sono a disposizione per qualsiasi esigenza. La speranza è quella di tradurre il lavoro fatto in settimana in punti da conquistare in classifica. Per quanto riguarda la Serie B, si tratta di un campionato molto impegnativo dal punto di vista fisico. La pausa legata all’infortunio mi ha aiutato paradossalmente ad arrivare in condizione. Le voci di gennaio? Non posso controllarle, non c’è mai stato nulla di vero. Ero infortunato e ho parlato con lo staff tecnico, promettendo di tornare e di dare una mano alla squadra. Il Brescia? Dobbiamo trovare la marcia giusta dopo aver fatto tre partite a settimana, ci vuole il giusto piglio per fare punti”
Ore 11.30 – Arzignano: «Sono state due belle annate, avrei fatto anche la terza ma purtroppo ci sono state delle divergenze tecniche e sono andato via. Il problema del gol? Anche quando sono arrivato io al Biancoscudo si diceva che era una piazza difficile nella quale segnare: alla fine c’è pressione, ma come in tante altre realtà importanti. Spero che gli attaccanti biancoscudati riescano a ritrovarsi e a segnare. La stagione del Padova? É la logica conseguenza di quanto è successo nelle due stagioni precedenti: arrivare quattro volte in due anni tra campionato e play off a mezzo millimetro dalla promozione e non riuscirci è molto pesante per chi tra giocatori, allenatore e direttore sportivo arriva dopo. Poi quest’anno hanno ridimensionato un po’ puntando su alcuni giocatori emergenti, pertanto è un anno di transizione che ci può stare. Fa comunque un po’ senso perché il Padova poteva lottare tranquillamente per la promozione in questo girone avendo una squadra competitiva, ma evidentemente non ha affrontato una stagione serena: può ancora riprendersi in queste ultime partite per cercare di posizionarsi il meglio possibile nei playoff e poi giocarsela. L’Arzignano è una compagine con grande entusiasmo, attenta, affamata e ha un allenatore che cura molto bene le motivazioni e la compattezza della squadra. É difficile da affrontare. Poi anche se il loro campo è un po’ dispersivo riescono ad andare forte e non è un caso che abbiano ottenuto tanti punti»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Cristian Altinier, doppio ex di Padova e Arzignano.
Ore 11.00 – Cittadella: «La sconfitta con la Spal? Secondo me non abbiamo tenuto il giusto atteggiamento: il Cittadella può fare molto di più, anche se c’è da dire che, oltre al rigore concesso, ce n’era un altro non fischiato dall’arbitro. Ora c’è il Palermo, e dobbiamo per forza vincere: è una grande squadra e bisogna cercare di contenerli il più possibile. Se il Cittadella riuscirà a fare la propria partita, mettere in pratica il gioco che sa produrre, può avere la meglio nel confronto. Dovremo approfittare delle due gare consecutive in casa nostra. Il rigore di Ferrara? É stato bellissimo trovare il gol con questa maglia, speriamo sia stato il primo di una lunga serie»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Giuseppe Ambrosino, attaccante del Cittadella.
Ore 10.30 – Arzignano: «A Padova sono stato benissimo: ero agli inizi della mia carriera. Mi volle il direttore sportivo Giorgio Zamuner, l’allenatore era Oscar Brevi. Ero giovanissimo, ebbi una possibilità importante prima di infortunarmi ad una spalla. Spero che questa esperienza ad Arzignano mi possa dare una mano a svoltare: per ora non ho mai giocato titolare ma sono subentrato quasi sempre e spero che prima o dopo arrivi anche il mio momento. Domenica? Magari toccasse a me, ci terrei particolarmente. L’Arzignano sta facendo un gran campionato, è un ottimo gruppo e le cose funzionano anche per questo. Il Padova? Ha reso molto meno rispetto alle attese, se qualcuno in estate mi avesse detto che a marzo sarei stato un giocatore gialloceleste e che avremmo affrontato i biancoscudati in una posizione migliore lo avrei preso per matto. Ma entrambe le squadre possono andare ai playoff»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Tommaso Fantacci, centrocampista dell’Arzignano ed ex Biancoscudato.
Ore 09.30 – “Due trattative, una bene avviata e l’altra appena agli inizi”: così “Il Mattino di Padova” annuncia la presenza di “un paio di manifestazioni d’interesse per acquisire la maggioranza della società Biancoscudata”, aggiungendo che “le novità sono concrete e potrebbero preludere ad una svolta imminente”. Aggiunge Stefano Edel sulle colonne del quotidiano locale: “C’è un industriale padovano, il cui nome è per ora segreto, che ha già incontrato Alessandra Bianchi, presidente ad interim della società, esprimendo un concreto interesse per entrare nelle stanze di viale Rocco come futuro proprietario. Guiderebbe una cordata formata da altri 3-4 personaggi di peso, non è noto se anch’essi del territorio o di altre province, amanti del calcio e convinti a dargli un aiuto concreto”. Ma c’è anche, come detto, una seconda offerta, che viene spiegata così: “La scorsa settimana la presidente Bianchi ha ricevuto una telefonata da un imprenditore vicentino che le avrebbe chiesto, senza tanti giri di parole, quanto costa il club biancoscudato. Risposta: per prendere il 51%, quindi avere la maggioranza, l’attuale proprietà chiederebbe dai 2 ai 2,5 milioni di euro. Il che significa un valore complessivo fra i 4 e i 5 milioni. L’interlocutore, che sarebbe solo, non avrebbe fatto una piega, sollecitando al braccio destro di Oughourlian un incontro a breve de visu per approfondire l’argomento. Di questo signore si sa solo che ha una settantina d’anni e dispone di una liquidità vicina ai 400 milioni di euro”.
Ore 08.20 – Vicenza: Si celebra oggi l’anniversario della fondazione del Vicenza. Il club biancorosso festeggia il 121esimo compleanno e lo farà con l’inaugurazione della statua in memoria di Paolo Rossi
Mercoledì 8 marzo
Ore 19.00 – Venezia: «Sta procedendo tutto bene, il mio recupero è vicino. Penso che nel giro di qualche giorno tornerò a lavorare a pieno regime col gruppo, poi se ci sarà bisogno di me io ci sarò. A stare fuori si soffre tantissimo e la voglia è quella di tornare a respirare lo spogliatoio prima della partita. Siamo alla fine di un percorso, adesso mancano dieci partite alla fine e dobbiamo dare tutto. È bello essere in mezzo alla gente e speriamo che i tifosi vengano allo stadio sabato a sostenerci. Ci possono aiutare e spingerci a una bella vittoria». Queste le dichiarazioni rilasciate dal capitano Marco Modolo all’M9 in occasione dell’incontro con i tifosi avvenuto oggi pomeriggio
Ore 18.30 – Venezia: “Ci manca consistenza nel corso nella partita, non l’abbiamo avuta sempre e per tornare a vincere dobbiamo acquisirla. La nostra maggiore difficoltà in questo momento siamo noi stessi. Se giochiamo come sappiamo col Brescia i tre punti arriveranno. Sono certo al 100% che la salvezza la otterremo. E’ bellissimo oggi vedere così tanti bambini e tanta gente che ci guarda e che ci segue. Siamo qui per loro e vogliamo regalar loro nuove soddisfazioni”. Queste le dichiarazioni rilasciate a Trivenetogoal all’M9 di Mestre da Dennis Johnsen.
Ore 17.55 – Südtirol: “Andrea è un giocatore che probabilmente ha fatto fare una svolta mentale e calcistica a questa squadra. Di questo era giusto riconoscere, come è stato per Odogwu. Il bagaglio di Masiello non ha bisogno di essere ribadito, vanta partite di Champions League, annate in Serie A e per noi rappresenta uno zoccolo duro da cui ricominciare a riprogrammare l’FC Südtirol del futuro. Siamo quindi contentissimi di avere ancora Masiello tra di noi”. Queste le dichiarazioni di Paolo Bravo sul rinnovo di Andrea Masiello ai canali ufficiali del club
Ore 17.25 – Verona: Verona si candida a ospitare i Campionati Europei di calcio 2032. Lo ha deliberato la giunta nel corso dell’ultima seduta, durante la quale sono stati approvati i documenti da inviare alla Federazione italiana Gioco Calcio. Nei mesi scorsi la FIGC ha ufficializzato l’intenzione di candidare l’Italia ad accogliere le competizioni di Uefa Euro 2032 coinvolgendo queste città italiane e i rispettivi stadi: Milano, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Cagliari, Genova, Bologna, Firenze, Torino e Verona. Entro fine mese la FIGC dovrà indicare le dieci città scelte tra le undici candidate.
Tra settembre e ottobre si saprà se l’Italia ospiterà la manifestazione in cui 24 tra le più prestigiose squadre nazionali di calcio d’Europa si contenderanno il titolo. Il campionato si giocherà tra giugno e luglio 2032. Entro il 15 marzo il Comune dovrà presentare alla FIGC il dossier finale (Final Bid Dossier), con focus su aspetti legali ed eventuali approfondimenti. Il dossier prevede inoltre la sottoscrizione dell’Host City Agreement e, in qualità di proprietario dello stadio Bentegodi, dello Stadium Agreement. Un’occasione che Verona non poteva perdere e che getta lo sguardo oltre le Olimpiadi 2026, per una città dallo slancio sempre più internazionale, attrattiva e accogliente e che le potrà permettere di consolidare il proprio brand di città d’eccellenza nel calcio: “Portiamo avanti questa importante candidatura perché ospitare questo appuntamento sportivo internazionale rappresenterebbe per la nostra città un’occasione unica, sia per rinnovare il nostro stadio attraverso l’arrivo di finanziamenti pubblici, sia in termini di ulteriore promozione turistica. Uno stadio rinnovato significa anche avere a disposizione uno spazio ulteriore per poter ospitare un’ampia gamma di eventi – commenta il sindaco Damiano Tommasi-. A fine mese sapremo se Verona sarà nella rosa delle città ospitanti e in autunno se i Campionati europei di calcio del 2032 saranno in Italia. In quel caso concorreremo all’organizzazione di una grande manifestazione in grado di generare importanti ricadute economiche sul territorio e offrire ai tanti appassionati di questo sport l’occasione di vivere momenti di grande entusiasmo”.
Ore 16.00 – Venezia: Il Venezia FC comunica che, in data odierna, il centrocampista Mato Jajalo si è sottoposto ad un intervento chirurgico per la ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro, a seguito dell’infortunio riportato in occasione della partita contro il Cagliari nella Giornata 26 del campionato di Serie B 2022/2023. L’intervento, eseguito dal Prof. Mariani presso la Clinica Villa Stuart di Roma, è perfettamente riuscito e l’atleta inizierà da subito il percorso riabilitativo.
Ore 15.30 – Südtirol: In relazione a quanto indicato dal responsabile sanitario dr. Marco Walter Cassago si comunica che il giocatore Alessandro Celli, uscito anzitempo nel corso dell’incontro di domenica scorsa, ha riportato la lesione del bicipite femorale destro. Prognosi stimata: 3-4 settimane.
Ore 14.20 – Padova: Massimiliano Mirabelli ha un contratto con il Padova anche per la prossima stagione, ma la sua permanenza nella città del Santo non è certa. Nelle ultime ore, infatti, da Cesena si parla di un interessamento del presidente bianconero Robert Lewis in vista della prossima stagione per il ds biancoscudato al posto dell’attuale ds romagnolo Stefano Stefanelli. Mirabelli è stato visto recentemente al Manuzzi per Cesena-Ancona, in occasione della quale è andato a salutare Domenico Toscano, un allenatore con cui da sempre mantiene ottimi rapporti per i trascorsi comuni passati. Nelle prossime settimane si capirà se i rumors porteranno a qualcosa di più concreto oppure se rimarranno tali.
Ore 11.40 – Südtirol: “Sono particolarmente contento. Era una cosa importante per me, era una importante per la società, perché ci siamo trovati subito bene e abbiamo avuto un buon feeling e sicuramente anche i risultati e le prestazioni che sono state fatte hanno determinato il prolungamento del rapporto. Di questo vado molto fiero. Quali sono gli aspetti più importanti di questa annata fino ad ora? Sicuramente il gruppo che si è creato e poi l’atmosfera che si vive in tutte le partite. E’ motivo di orgoglio questo gruppo. Ci alleniamo, giochiamo, lottiamo e ci sacrifichiamo ognuno per il fine comune. Penso proprio che sia un gruppo che merita tutte le soddisfazioni che si sta togliendo. Con il mister c’è un rapporto leale, sincero, importante. Tutti insieme dobbiamo affrontare importante finale di stagione con lo stesso approccio mostrato fino ad ora. Personalmente, dal primo giorno che sono arrivato ho cercato di mettere la mia esperienza al servizio del collettivo mettendomi a completa disposizione di tutti i miei compagni. E’ importante anche il lavoro nello spogliatoio. Il nostro è un gruppo formato da ragazzi umili, seri e motivati ed è stato facile oltre che importante capire le esigenze di ognuno. Essere uno dei più grandi un questo contesto mi responsabilizza e, allo stesso tempo mi conferisce energia da trasferire ai compagni in un campionato difficile come questo” queste le parole di Masiello dopo il rinnovo.
Ore 11.20 – Padova: «Da padovano sto soffrendo per questa annata più complicata del previsto. Ci sono stati momenti difficili, i risultati sono altalenanti, ma vogliamo finire la stagione nel modo migliore, qualificandoci ai playoff e giocandoci il tutto per tutto. Le speranze ci sono, ma quello che fa la differenza è la continuità, che noi non abbiamo mai avuto. L’obiettivo si fissa una gara alla volta: domenica andiamo ad Arzignano, dobbiamo puntare a batterli per superarli in classifica. Pentito di aver lasciato la Reggiana? No, perché sono nella squadra in cui desideravo essere. Certo, non avrei mai immaginato una situazione del genere a livello personale e di squadra, ma quando indosso il Biancoscudo torno indietro di 20 anni. Non è una maglia di calcio ma una maglia di vita. La fede non può cambiare da una stagione all’altra. Sono stato male tanto anni lontano da Padova, in una carriera è difficile avere la fortuna di essere una bandiera della propria squadra del cuore, come lo è stato Totti. Anche io lo sognavo e magari se non ci fosse stato il fallimento del 2014 lo sarei stato. Ma adesso sono tornato, sono felice e mi piacerebbe aiutare il Padova a tornare dove merita»: queste le dichiarazioni rilasciate alla trasmissione di Telenuovo “Supermercato” – e riportate da “Il Mattino di Padova” – da Igor Radrezza, jolly di centrocampo del Padova.
Ore 11.00 – Südtirol: FC Südtirol è lieto di comunicare il prolungamento del contratto di Andrea Masiello. Il precedente accordo sarebbe scaduto al termine della corrente stagione, ovvero il 30 giugno 2023. L’esperto difensore centrale biancorosso, 37 anni compiuti il 5 febbraio scorso, ha firmato il rinnovo di un anno, con nuova scadenza fissata al 30 giugno 2024. Andrea Masiello è nato il 5 febbraio 1986 a Viareggio, 180 centimetri per 75 kg di peso forma, piede destro, è un difensore centrale di grande tecnica che all’occorrenza può ricoprire anche il ruolo di terzino destro. Complessivamente vanta 4 gare in Champions League, 14 in Europa League, 287 gare in serie A con 12 reti e 6 assist e – al 5 marzo 2023 – 138 gare in B con 1 rete e 4 assist. Con l’FCS fino ad ora: 22 presenze, tutte da titolare, vanta l’83,9% di passaggi riusciti (media 34 passaggi/90 minuti) e un assist per il gol di Rover nella gara interna con il Brescia.
Ore 10.40 – Arzignano: «Per noi è un onore ricevere il Padova nel nostro piccolo stadio, cercheremo di organizzare la festa nel migliore modo possibile e che tutto vada bene per la gente. É una grande partita come lo sono state quelle con il Vicenza, la FeralpiSalò e la Triestina, ma è chiaro che il Padova è sempre il Padova: sentiamo molto questa gara, siamo un po’ tutti agitati e siamo orgogliosi di ospitare una squadra e una società così importante. Con il Padova è una partita fondamentale per racimolare qualche punticino in ottica salvezza. Siamo contenti ma non dobbiamo mai dimenticare chi siamo e dove siamo perché nel momento in cui pensiamo di essere bravi, poi cadiamo: siamo una squadra operaia, consapevole delle nostre piccole possibilità che dobbiamo giocarci al massimo. Affrontiamo i Biancoscudati, che sono una grande squadra pertanto dobbiamo prestare grande attenzione. Cosa temo di più del Padova? Ha un potenziale enorme come squadra, senza parlare della società e dello staff tecnico. Temiamo un po’ tutto di quello che sarà domenica il Padova»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Lino Chilese, presidente dell’Arzignano.
Ore 09.30 – «Sono felice di tornare in panchina accanto a Daniele Gastaldello proprio al Penzo. Una circostanza che mi fa tanto piacere, considerato il ruolo che ho avuto a Venezia negli anni della rinascita. Ho instaurato un legame profondo con la città, vado ancora oggi a mangiare da Olindo ed è lì che ogni tanto incontravo Duncan Niederauer: è sempre stata una presenza importante dietro le quinte, poi a un certo punto ha assunto le redini del club e adesso è ancora al suo posto. La serie B di quest’anno è un campionato assolutamente impronosticabile: si sono ribaltati tutti i valori, l’unica che sta davvero facendo quello che si pensava è il Genoa. Il Frosinone non era certo accreditato per fare una stagione del genere, Bari e Südtirol si stanno giocando la serie A: a Bolzano staranno facendo i salti di gioia, tutti pensavano che sarebbero stati una delle squadre in lizza per la retrocessione e invece hanno stupito tutti, con un campionato eccezionale. Quanto al Brescia, non potevamo reggere ai vertici, ma non siamo nemmeno da retrocessione. Il Venezia idem. era partito con l’obiettivo di tornare in serie A, si è trovato invischiato nella lotta per non retrocedere. Non siamo abituati, né noi né loro, a stare in basso»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Giorgio Perinetti, ex direttore sportivo del Venezia e attuale ds del Brescia.
Martedì 7 marzo
Ore 00.00 – A questo link l’editoriale del nostro direttore Dimitri Canello sui temi della settimana
Ore 22.30 – Vicenza: Il 4-1 rifilato alla Pro Vercelli ha riacceso l’entusiasmo per il Vicenza che domenica al Turina affronterà la capolista Feralpisalò e la prevendita aperta quest’oggi ha portato i tifosi biancorossi a “bruciare” letteralmente i 521 biglietti del settore ospiti. I ticket del settore ospiti sono andati esauriti in appena dieci minuti e a chi è rimasto senza non resta che attendere domani per la riapertura della vendita negli altri settori.
Ore 20.20 – Triestina: Arrivano le decisioni del giudice sportivo dopo l’ultimo turno di campionato. Fermato per un turno Matteo Ciofani “per avere, al 18° minuto del secondo tempo, tenuto un comportamento irriguardoso nei confronti della Quaterna Arbitrale, in quanto, nonostante i precedenti e ripetuti richiami, mentre era in panchina, protestava reiteratamente nei confronti della stessa per dissentire nei confronti di decisioni arbitrali”.
Ore 20.00 – Arzignano: Curiosa sanzione del giudice sportivo all’Arzignano. Multa di 200 euro, si legge nella nota, “per non avere assicurato l’erogazione dell’acqua calda negli spogliatoi degli arbitri al termine della gara. Misura della sanzione in applicazione degli artt. 4, artt. 13, comma 2, C.G.S., valutate le modalità complessive dei fatti (r. arbitrale).
Ore 18.25 – Cittadella: L’A.S. Cittadella comunica che sono esauriti i biglietti per la Curva Nord ospiti del Tombolato per Cittadella-Palermo. La società mette a disposizione dei tifosi rosanero altri 323 tagliandi in TRIBUNA SCOPERTA OVEST lato NORD, in vendita da domani mattina mercoledì 8/03. Il circuito di riferimento è TICKETONE, chiusura vendite venerdì 10/03 alle ore 19.00.
Ore 18.05 – Udinese: Udinese Calcio comunica di aver tesserato il calciatore Marvin Zeegelaar. Il difensore olandese ha firmato un contratto fino al termine della stagione sportiva in corso e va ad integrare il reparto arretrato a disposizione di mister Andrea Sottil. Per lui si tratta, quindi, della quinta stagione in bianconero, nelle precedenti quattro ha totalizzato 66 presenze tra campionato e Coppa Italia segnando un gol.
Ore 17.50 – Südtirol: “La salvezza è vicina. Adesso ci godiamo la possibilità di andare ai playoff. Il nostro obiettivo è quello di salvarsi tutte le stagoni, di produrre qualcosa di piacevole. Possibilmente, di fare plusvalenze, dando la possibilità ai ragazzi che passano di qua di mettersi in mostra per vetrine più importanti. Belardinelli, Rover e Curto sono pronti per la Serie A, fino a questo momento sono quelli che si sono messi maggiormente in mostra”. Così Paolo Bravo, ds del Sudtirol, intervistato dal portale di Gianluca Di Marzio.
Ore 15.30 – Serie B: Sono dieci i giocatori fermati per un turno dal Giudice sportivo dopo la nona giornata di ritorno: Falasco (Ascoli), Rosi e Curado (Perugia), Belardinelli (Sudtirol), Cionek (Reggina), Del Prato e Vazquez (Parma), Magnino (Modena), Pavan e Salvi (Cittadella)
Ore 14.50 – Pordenone: Queste le dichiarazioni rilasciate da Mirko Stefani, nuovo allenatore del Pordenone, a margine della conferenza stampa di presentazione di oggi: “Quando nei giocatori c’è una qualità superiore alla media è chiaro che ci si aspetta sempre tanto. E’ altrettanto normale e giusto, che ci vuole un minimo di percorso. Bisogna avere la pazienza di dare loro il tempo giusto, che nel calcio purtroppo il tempo non è mai abbastanza, però penso che le prestazioni di Dubickas e Piscopo siano efficaci e buone, magari con un po’ più di costanza e convinzione possono trovare la loro dimensione in categorie superiori. Voglio capire dove posso intervenire e dove posso aiutarli. Personalmente è una grande opportunità, però so anche che la mia opportunità passa attraverso loro. Devo metterli nelle condizioni di farli rendere al meglio. Il mio unico obiettivo è quello di mettere da parte l’ego personale e concentrarsi da squadra. Se sarà l’inizio di un bel percorso, lo sarà perché sono state fatte bene altre cose. Per raggiungere le cose bisogna volerlo e allenarlo quotidianamente. Ripassarla. Non basta volerla e farsi portare dall’istinto, perché a volte porta a fare delle scelte sbagliate. Poi anche ci serve un po’ di fortuna, ovviamente (ride ndr.). La rivalità che domenica ci sarà in campo, tra due squadre forti e che stanno in alto in classifica, sarà piacevole. Secondo me riavvicinarsi al territorio è un valore aggiunto. Capisco anche che la domenica passata potesse essere un po’ un peso per qualcuno, è comunque una novità, l’attesa. Magari non è stato così un aiuto, ma un peso ulteriore. Da ora in poi giocare in casa, sono sicuro sarà un aiuto per i ragazzi. Spero che tutte le componenti facciano il tifo per il Pordenone. Vogliamo il bene del risultato sportivo. Se tutti mettono energia positiva, i risultati si ottengono un po’ più facilmente e quando le cose vanno in quella direzione lo si percepisce nell’aria e poi si gioca meglio. Mi è sempre piaciuto dare il giusto peso alle cose e vorrei che i ragazzi capissero l’importanza del momento. Non sono possibilità che passano così di frequente. Ci vuole anche la giusta leggerezza, il giusto compromesso tra il divertimento e l’importanza dell’obiettivo. Essere ben voluto può essere un vantaggio, ma sappiamo benissimo che le critiche ci saranno, ma fa parte del gioco. Non voglio cambiare la mia quotidianità. Vivere la città è importante. Un giocatore deve sapere per cosa e per chi sta giocando. Più uno interagisce con l’ambiente e meglio è secondo me. Tutti abbiamo bisogno di amicizie, di svago e di non pensare solo al calcio. Non mi aspettavo otto anni fa di arrivare alla guida del Pordenone. Poi, il mio percorso mi ha portato qua, ma i risultati hanno sicuramente aiutato. Mi ritengo un ragazzo umile e che ha voglia di lavorare. Sarebbe sciocco dire che non avrei dei sogni. Sto realizzando un mio sogno. E’ un mix di emozioni, ma sono anche orgoglioso di essere qui in questo momento”.
Ore 13.55 – Pordenone: Queste le dichiarazioni rilasciate dal nuovo tecnico del Pordenone Mirko Stefani nella conferenza stampa di presentazione di oggi: “Ho ricevuto tanti messaggi, fa piacere, perché significa che negli anni ho lasciato un bel ricordo e dei buoni rapporti, ma fa parte del mestiere. Ho sentito compagni e addetti ai lavori che non sentivo da tanto tempo. Mi piace sentire il loro affetto e la loro stima. E’ chiaro che uno può pensare tantissime cose, poi, nel mio modo di vivere, ragiono sempre finché non succede non vale la pena pensare troppo, per cui in questi mesi mi sono documentato. Nei giorni più recenti ho seguito meglio le partite della squadra e degli avversari, ma la sto vivendo molto serenamente. Ho la fortuna di poter lavorare in un grande staff. Io sono il mister, ma mi è stato affiancato Andrea, di cui mi fido molto e con cui ho lavorato per sette anni, ci capiamo, ma soprattutto abbiamo uno staff che conosce bene la squadra e conosce bene i ragazzi. Dietro le quinte c’è chi lavora sui video, chi lavora a stretto contatto con i giocatori. Devo essere bravo a delegare le attività. Devo essere capace di vivere le situazioni in modo lucido. Conosco l’ambiente e mi toglie delle difficoltà, ma non è tutto. Sapevo a cosa andavo incontro, altrimenti non ci avrei neanche provato. Vorrei ringraziare questi mesi passati con i ragazzi, è stato emozionante. Essere a contatto con sedicenni e diciassettenni mi ha formato molto ed è stato molto bello. Lo rifarei. Questa possibilità me la prendo molto volentieri, ma ho il piacere di ringraziare la società e i ragazzi. E’ merito anche loro. Penso che in questo momento dobbiamo seguire la linea che è stata data, lo stare in campo, quello che è già nelle corde della squadra. Sarebbe sciocco stravolgere un lavoro fatto bene, almeno in questo momento. Dobbiamo dare la giusta continuità con delle correzioni. Davanti si può variare, ma la fortuna di questa rosa è che permette parecchie scelte. Non vorrei inventarmi niente, se non quello di cercare di mettere nella posizione migliore i giocatori con le loro caratteristiche. Tutte le domeniche, contro qualunque squadra, vincere il campionato è difficile. Altrimenti una squadra ne avrebbe moltissimi come il Catanzaro e sarebbe un altro campionato. Tutte le squadre che lottano per vincere devono arrivare a marzo con la possibilità di vincere e questa è la situazione attuale. Questo ragionamento lo fanno anche Lecco, Pro Sesto, Feralpi e Vicenza, ma noi ci siamo e siamo lì per quello. Più avanti è giusto fare anche dei ragionamenti, dove dovremo combattere fino all’ultimo. C’è sempre un’altra possibilità i playoff, penso non farebbe schifo a nessuno, ma adesso non è un scelta. Devo dire che ho avuto la fortuna di avere tanti allenatori bravi nel mio percorso. Ne ho avuti tanti e diversi nel mio percorso. Mentre si gioca si hanno determinate idee, poi si mettono in ballo altre idee. Ho imparato molto: il giusto compromesso tra l’estetica e l’efficacia è un aspetto da non sconsiderare. Per stare sempre ad alti livelli ci vuole grande equilibrio nell’euforia e nelle delusioni, di settimana in settimana. Credo negli ottimi rapporti. Se uno ha costruito dei buoni rapporti vanno bene sempre. Non penso che il conoscersi troppo possano portare a delle problematiche. Ci vuole la giusta intelligenza, ma ora come ora non vorrei ci fosse neanche un grande distacco tra me e i ragazzi. Non voglio cambiare il mio modo di fare, quindi ben venga il contatto a livello personale, che voglio creare con quelli che conosco meno. Sanno come sono e io so come sono loro. Può essere un lavoro accelerato, d’aiuto. Adesso devo fare delle scelte. Non è che un amico gioca perché è stato mio compagno, farò delle scelte per il bene della squadra. Le decisioni vanno accettate”.
Ore 13.45 – Pordenone: Queste le dichiarazioni rilasciate da Matteo Lovisa, responsabile dell’area tecnica del Pordenone, a margine della conferenza stampa di presentazione ufficiali di Mirko Stefani come nuovo tecnico dei ramarri: “La società voleva qualcosa di diverso, ma mi dispiace per Di Carlo. Si era iniziato in un certo modo, poi è stata presa una strada che non stava andando bene. Abbiamo vinto una sola gara nelle ultime sette. L’allenatore paga, ma le responsabilità in primis sono mie. Da me, a tutti gli altri, bisogna fare molto di più, perché sappiamo bene qual è l’obiettivo della società. Il campionato ci permette di restare vicini alla vetta. Abbiamo ancora un treno che è lì e dobbiamo cercare di prenderlo. Abbiamo scelto Mirko perché conosce l’ambiente e la categoria. Non è una scelta di ripiego. Abbiamo dovuto anticipare i tempi. Sappiamo tutte le responsabilità che abbiamo: l’obiettivo è importante. Sappiamo cosa dobbiamo fare, dobbiamo parlare poco e cercare di portare a casa punti. Ci eravamo posti l’idea di poter cambiare in panchina. Dopo Trento sono arrivate delle prestazioni che non ci possono far vincere un campionato. Abbiamo bisogno di continuità. Abbiamo costruito una squadra per vincere, non per ben figurare. Cerchiamo di dare responsabilità a tutto l’ambiente. Stefani è stata una scelta importante, anticipata, ma non di ripiego. La volontà è quella di continuare per anni con un allenatore, però tanto lo giocano i risultati e anche l’equilibrio. Manca un mese e mezzo e dobbiamo essere bravi a far fruttare tutto. Dal mio punto di vista si può arrivare all’obiettivo principale, ma dobbiamo tutti remare nella stessa direzione. Domenica dobbiamo fare una partita con un’organizzazione diversa. Se la società fa delle valutazioni così, un motivo c’è. Vogliamo anche responsabilizzare un po’ tutti, non possiamo essere questi, perché l’obiettivo è chiaro. Stefani ha delle caratteristiche per fare l’allenatore in futuro. Sa le dinamiche del calcio. L’inesperienza può essere uno svantaggio, ma anche un vantaggio. Rispetto alla scelta che è stata fatta questa estate, non è stata fatta a casa”.
Ore 11.20 – Südtirol:«La volata per la promozione diretta in serie A? Conteranno molto gli episodi, ormai a certi livelli sono determinanti. Saranno importanti pure la condizione fisica, la testa e l’entusiasmo che ti può dare un risultato. Genoa, Bari e Südtirol? Quello che hanno fatto fino adesso è sotto gli occhi di tutti: hanno dimostrato di avere gli organici migliori, mi auguro che sia un bel finale di stagione e che venga deciso tutto all’ultima giornata. Chi favorita fra le tre? Difficile, sono tre squadre con tecnici preparati, devo dire che magari il Südtirol può giocare con meno pressione e questo è certamente un dato positivo per gli altoatesini, non hanno infatti l’assillo di un grande club. Hanno un allenatore che conosco avendolo avuto come giocatore a Perugia, che ha preso la squadra in zona retrocessione e adesso sta facendo cose straordinarie. E c’è anche un direttore sportivo bravo, di nome e di fatto, che dopo aver vinto la C ha costruito un organico competitivo, spendendo il giusto perché la loro è una società virtuosa: il calcio ha bisogno di queste realtà»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere dell’Alto Adige” dall’esperto direttore sportivo Fabrizio Salvatori.
Ore 09.30 – «La Spal non era all’ultima spiaggia ma quasi: in campo ha dato tutto, a volte in modo duro, come del resto abbiamo fatto noi. Il risultato finale non ci fa contenti, ma non è il caso di pensarci troppo. Personalmente non mi piace commentare le decisioni arbitrali, sarebbero tutte scuse: noi invece dobbiamo pensare a limitare i nostri errori e concentrarci sulla prossima partita, che diventa fondamentale. Contro la Spal era una gara da vincere, e invece abbiamo preso gol su un loro contropiede che non dovevamo assolutamente subire: il raddoppio della Spal ci ha tagliato le gambe ma siamo riusciti a riaprire la partita, provando il tutto per tutto per pareggiare, ma non è bastato. Guardando gli altri risultati posso dire che tutto sommato la sconfitta non ha provocato scossoni alla nostra classifica: siamo ancora a +5 dai playout, ma adesso bisogna lavorare bene e concentrarsi in vista del prossimo impegno. La prossima sfida? Fare risultato con il Palermo sarebbe fondamentale per il morale e la classifica. Pensiamo soltanto a questa partita, per il Perugia c’è tempo: proveremo a vincere nel nostro stadio, davanti ai nostri tifosi, per raggiungere quanto prima la salvezza. Servirà mettere in campo grande umiltà e determinazione»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Alessandro Salvi, difensore del Cittadella.
Lunedì 6 marzo
Ore 22.35 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Massimo Gardano, allenatore della Pro Vercelli. a Raisport: “E’ stata una partita intensa, abbiamo giocato bene e devo fare i complimenti ai ragazzi perché sono sempre stati dentro al match, fino alla fine. Purtroppo nel calcio se sbagli paghi, noi abbiamo sbagliato due volte e abbiamo pagato. C’era un rigore clamoroso non dato, questo va detto perché lo abbiamo visto tutti”
Ore 22.32 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Francesco Modesto ai microfoni di Raisport dopo Pro Vercelli-Vicenza: “Primo tempo bloccato? La Pro Vercelli è una squadra di livello, matura, e poi chi ci affronta ha sempre grande cattiveria. I ragazzi sono stati bravi a gestirla anche se poi ci siamo abbassati ma un po’ di stanchezza ci stava visto che abbiamo giocato anche giovedì scorso. La nostra qualità aiuta? I miei hanno tecnica e fisicità ma oggi mi è piaciuta molto di più la fase difensiva con la cattiveria giusta e quando si difende lo si fa tutti assieme, ci sono tante partite e vedremo cosa si farà. La vetta? Dobbiamo giocare come stasera, dobbiamo togliere le disattenzioni e continuare così. Le situazioni durante la gara vanno percepite, ad esempio abbiamo perso troppe volte palla con Vergara, poi siamo stati bravi ad andare sul 4-1”
Ore 22.31 – VERCELLI – Dopo la debacle casalinga contro il Sangiuliano il Vicenza riparte con un 4-1 a Vercelli e si prepara come meglio non potrebbe allo scontro diretto di domenica prossima con la Feralpisalò. Decisiva la tripletta di Ferrari, un superlativo Della Morte e un ottimo Ndiaye, ma la prova del Lane è buona già dai primi minuti con i ragazzi di Modesto che cominciano in modo arrembante: al 5′ Dalmonte entra in area per ben due volte ma manca il guizzo vincente. La Pro Vercelli è rintanata nella propria area di rigore e al 12′ il Vicenza è pericoloso con una mischia davanti a Rizzo ma nessuno degli attaccanti biancorossi riesce a conquistare palla. La Pro Vercelli sembra subire le incursioni del Lane e al 17’ esce dal proprio guscio con Gatto che sale in progressione e calcia verso Iacobucci. La Pro continua a farsi vedere in avanti con Arrighini che minaccia la difesa del Vicenza anche al 22’ ma viene fermato per fuorigioco. La squadra di Modesto torna ad essere pericolosa al 31′ con Dalmonte che crossa dalla destra ma Ferrari non riesce a mettere la zampata verso la porta di Rizzo. Il Vicenza aumenta la pressione e al 38′ Ronaldo calcia una punizione su cui il portiere della Pro Vercelli si rifugia in corner dalle cui conseguenze Stoppa calcia al volo ma Ferrari devia palla sul fondo. L’ultima occasione della prima frazione è ancora di marca biancorossa con Sandon che va alla conclusione dai trenta metri ma Rizzo è reattivo e sventa il pericolo. Le squadre vanno così negli spogliatoi con il Vicenza sicuramente più propositivo a cui manca però la stoccata decisiva da parte dei propri attaccanti e con un Ndiaye superlativo in fase difensiva. Al ritorno in campo la Pro Vercelli fa sudare freddo alla difesa del Vicenza poiché al 53′ Arrighini arriva al centro dell’area di rigore ma sciupa clamorosamente. Come nella più classica delle situazioni di “gol sbagliato, gol subito” i piemontesi vengono freddati al 54′ con Stoppa che riparte in contropiede e a tu per tu con Rizzo insacca la porta per il vantaggio del Vicenza. Passano solo due minuti e il Lanerossi raddoppia grazie a Ferrari che con una bella incornata battezza in rete un cross di Della Morte e firma il raddoppio. La Pro Vercelli non intende tirare i remi in barca e al 61′ ha la chance per accorciare le distanze con Laribi ma l’ex giocatore del Bologna sbaglia clamorosamente. La serata perfetta del Vicenza continua al 62′ con il tris firmato Ferrari: “El Loco” approfitta di un altro assist di Della Morte e in tuffo batte Rizzo. La partita sembra ormai indirizzata ma il Vicenza come al solito non lascia tranquilli i suoi tifosi, arretra pericolosamente il baricentro e subisce le avanzate piemontesi, al 68’ Iotti riceve un cross da Laribi e solamente un gran intervento di Iacobucci evita il gol della Pro Vercelli. La rete che accorcia le distanze arriva al 76′ con Vergara che sfugge a Sandon e beffa un colpevole Iacobucci. I padroni di casa a questo punto credono alla possibilità di riaprire il match e schiacciano i biancorossi nella loro metà campo e proprio il portiere vicentino che ha sostituito Confente risulta determinante nell’evitare il secondo gol della Pro. Al 93′ in contropiede la tripletta di Ferrari che chiude il match sull’1-4 e lancia il Vicenza a 50 punti in classifica, a meno quattro delle capolista Feralpisalò e Pro Sesto.
PRO VERCELLI-VICENZA 1-4
Pro Vercelli (4-2-3-1): Rizzo M.; Iezzi, Perrotta, Rizzo N., Anastasio; Iotti, Calvano (dal 70′ Louati); Vergara (dal 90’+3′ Gheza), Laribi (dal 90’+3′ Contaldo), Gatto (dal 70′ Rojas); Arrighini (dal 81′ Guindo). A disposizione: Valentini, Lancellotti, Corradini, Seck, Saco, Clemente, Emmanuello, Costanzo, Macanthony. Allenatore: Massimo Gardano
L.R. Vicenza (3-4-2-1): Iacobucci; Ndiaye, Pasini, Sandon (dal 82′ Bellich); Dalmonte, Ronaldo, Jimenez, Begic (dal 65′ Oviszach); Della Morte (dal 85′ Cavion), Stoppa (dal 85′ Valietti); Ferrari. A disposizione: Brzan, Confente, Corradi, Zonta, Giacomelli, Mion, Cappelletti, Tonin. Allenatore: Francesco Modesto.
Marcatori: 53′ Stoppa (LRV), 55′, 61′ e 90’+2′ Ferrari (LRV), 76′ Vergara (PV)
Arbitro: Kevin Bonacina di Bergamo; assistenti Marco Toce di Firenze ed Emanuele Spagnolo di Reggio Emilia; quarto uomo Luca Cherchi di Carbonia
Ammoniti: Calvano (PV), Sandon (LRV)
Note: serata fredda, terreno in sintetico. Al 89′ allontanato il ds Casella (PV) per proteste.
Ore 22.30 – Finale al Piola: Pro Vercelli-Vicenza 1-4
Ore 21.50 – Pro Vercelli – Vicenza 0-3, doppietta di Ferrari
Ore 21.45 – Pro Vercelli-Vicenza 0-2, tremendo uno-due Stoppa-Ferrari per i biancorossi
Ore 21.30 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Federico Balzaretti ai microfoni di Rai Sport durante l’intervallo di Pro Vercelli-Vicenza: “Dobbiamo essere più incisivi, per la mole di occasioni che abbiamo avuto dovevamo calciare di più in porta. Dobbiamo puntare partita per partita perché ci sono ancora otto partite, rimaniamo con lo stesso obiettivo dell’inizio campionato, vedremo se tramite la promozione diretta o con i playoff. Abbiamo degli scontri diretti ma dobbiamo pensare a fare più punti possibili partita dopo partita. Il mister ha lavorato molto sull’equilibrio di squadra, dobbiamo continuare così rimanendo sempre propositivi. Cosa manca al Vicenza? Bastavano 3/4 pareggi in più per essere attaccati alla prima ma è tutta esperienza e abbiamo margini di miglioramento”
Ore 21.25 – Pro Vercelli-Vicenza 0-0 al termine del primo tempo: rigore reclamato da Iotti, tante occasioni per i biancorossi
Ore 20.25 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Francesco Modesto ai microfoni di Raisport: “È una partita bella, loro hanno una buona squadra, ci attende una partita da vivere. Stanchezza? Non la temo, penso sia pronta a giocare. Dove si deciderà la partita? Nei tanti duelli a metà campo”
Ore 18.55 – Verona: Hellas Verona FC comunica che gli esami strumentali a cui è stato sottoposto oggi il calciatore Cyril Ngonge, hanno evidenziato un trauma distorsivo della caviglia sinistra, senza lesioni legamentose. I tempi di guarigione saranno quantificabili in base all’evoluzione del quadro clinico. Le condizioni del calciatore Ondrej Duda, uscito anche lui anzitempo durante la partita Spezia-Hellas Verona disputata ieri, saranno valutate nella giornata di domani.
Ore 18.00 – Pordenone: Il Pordenone Calcio comunica di aver affidato la guida tecnica della Prima squadra a mister Mirko Stefani. La Società ha individuato in Stefani, storico capitano del Pordenone con 166 presenze in 7 campionati fra Serie C e B (dall’annata 2015/16 alla 2021/22) e sino a oggi mister dell’Under 17 neroverde, il miglior profilo per iniziare un nuovo percorso. La profonda conoscenza dell’ambiente Pordenone, di cui è stato un riferimento assoluto tecnico quanto umano, è ritenuto un valore aggiunto in questa fase decisiva della stagione. Il nuovo allenatore in seconda sarà mister Andrea Toffolo. Anche Toffolo conosce molto bene il Club: per sette annate, sino alla scorsa, è stato collaboratore tecnico (e anche vice allenatore) della Prima squadra.
Dal presidente Mauro Lovisa e tutta la Società i migliori auguri di buon lavoro a mister Stefani e mister Toffolo.
Ore 17.10 – Verona: Hellas Verona FC informa che i biglietti per la sfida Hellas Verona-Monza, match valido per la 26a giornata della Serie A TIM 2022/23 e in programma domenica 12 febbraio (ore 15), allo stadio ‘Bentegodi’, saranno disponibili nei punti vendita Vivaticket e sul sito Vivaticket dalle ore 10 di oggi, lunedì 6 marzo. Informiamo i tifosi che l’unico sito ufficiale autorizzato per l’acquisto dei biglietti online è Vivaticket o hellasverona.vivaticket.it, l’incauto acquisto attraverso siti non autorizzati non potrà essere tutelato in caso di controversie.
Ore 16.40 – Venezia: Dopo il successo dell’evento di Rialto, dedicato alla collaborazione con Football Manager, i giocatori del Venezia FC incontreranno ancora i tifosi arancioneroverdi nella giornata di mercoledì 8 marzo, a partire dalle ore 17:30, presso il Venezia FC Store di Mestre (Via Giovanni Pascoli, Museo M9). Ospiti dell’evento saranno il capitano Marco Modolo e Dennis Johnsen, che saranno a disposizione degli appassionati per firmare autografi e scattare foto. Dalla giornata dell’8 marzo, il bundle che comprende il videogioco di Football Manager e la Terza Maglia del Venezia sarà disponibile a un prezzo dedicato in store. Inoltre, per ogni maglia acquistata il giorno dell’evento, compresa quella inclusa nel bundle, verrà offerta gratuitamente la personalizzazione con nome e numero direttamente presso il negozio. In concomitanza con la Festa della Donna e in preparazione alla partita casalinga Venezia – Brescia, in programma per sabato 11 marzo alle ore 14:00, tutte le donne saranno nell’occasione omaggiate di un biglietto completamente gratuito. I partecipanti all’evento in possesso di Supporters Card, inoltre, potranno acquistare uno o più biglietti nei settori Curva Sud Groppello e Distinti Solesin al prezzo speciale di €5,00.
Ore 16.10 – Venezia: A partire dalle ore 10:00 di martedì 7 marzo sarà attiva la prevendita per Venezia – Brescia, gara valida per la Giornata 29 del campionato di Serie B 2022/2023 che si disputerà sabato 11 marzo alle ore 14:00 allo Stadio Pier Luigi Penzo.
Venezia – Brescia rientra tra le partite per le quali è previsto l’ingresso gratuito, nei settori di Curva Sud Groppello e Distinti Solesin, ai minori di anni 14 accompagnati da un adulto pagante tariffa intera nella misura massima di due minori per ciascun maggiorenne (ai sensi dell’art.11 Legge 4/4/2007 n.41). Il biglietto omaggio dovrà essere emesso contestualmente a quello a tariffa intera, esclusivamente allo Store M9, allo Store di San Marco e ai Botteghini dello Stadio il giorno gara che apriranno alle ore 12:00.
In occasione del meet and greet in programma mercoledì 8 marzo allo Store M9 di Mestre, tutte le donne saranno omaggiate di un biglietto per la partita e tutti i possessori di supporters card potranno acquistare uno o più biglietti alla tariffa speciale di €5,00. Le iniziative sono valide esclusivamente nei settori Curva Sud Groppello e Distinti Solesin.
PREZZO DEI BIGLIETTI
PITCH VIEW:
Prezzo unico intero € 60,00
TRIBUNA VIP NERA:
Prezzo unico intero € 55,00
TRIBUNA CENTRALE ARANCIO/VERDE:
Intero € 32,00
Ridotto Under 18 e Over 65 € 26,00
TRIBUNA LATERALE BIANCA:
Intero € 22,00
Ridotto Under 18 e Over 65 € 20,00
DISTINTI CENTRALI VALERIA SOLESIN:
Intero € 20,00
Ridotto Under 18 e Over 65 € 15,00
DISTINTI LATERALI VALERIA SOLESIN:
Intero € 17,00
Under 18 e Over 65 € 12,00
CURVA SUD MICHAEL GROPPELLO:
Intero € 10,00
Under 18 e Over 65 € 8,00
Di seguito il prezzo dei biglietti con servizio Hospitality incluso nel pre-match e durante l’intervallo, fino ad esaurimento posti:
PITCH VIEW NORD VERDE CON ACCESSO IN LOUNGE RIALTO:
Prezzo unico intero € 110,00
TRIBUNA VIP NERA CON ACCESSO IN LOUNGE RIALTO:
Prezzo unico intero € 100,00
TRIBUNA CENTRALE VERDE CON ACCESSO IN LOUNGE SAN MARCO:
Prezzo unico intero € 75,00
SETTORE OSPITI
Intero € 20,00 (il ticket comprende il servizio di trasporto acqueo dedicato da Pala Expo Mestre a Stadio Pier Luigi Penzo e viceversa, non consente l’accesso ad alcun altro servizio di trasporto pubblico).
In attesa di determina dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, la vendita dei tagliandi per i residenti della Regione Lombardia sarà esclusivamente per il settore ospiti e solo se sottoscrittori dei programmi di fidelizzazione della società sportiva “Brescia Calcio”.
La vendita per la Curva Ospiti aprirà alle ore 10:00 di martedì 7 marzo e chiuderà alle ore 19:00 di venerdì 10 febbraio.
A tutti i biglietti va aggiunto il costo dei diritti di prevendita, pari a € 1,50. Per l’acquisto online verranno applicate le commissioni di servizio.
ACQUISTO NEL GIORNO GARA
Le casse dello Stadio Pier Luigi Penzo apriranno alle ore 12:00 e chiuderanno alle fine del primo tempo. Nel caso di acquisto del biglietto presso di esse, esclusivamente nel giorno gara, i prezzi saranno i seguenti:
PITCH VIEW:
Prezzo unico intero € 70,00
TRIBUNA VIP NERA:
Prezzo unico intero € 65,00
TRIBUNA CENTRALE ARANCIO/VERDE:
Prezzo unico intero € 45,00
TRIBUNA LATERALE BIANCA:
Prezzo unico intero € 30,00
DISTINTI CENTRALI VALERIA SOLESIN:
Prezzo unico intero € 30,00
DISTINTI LATERALI VALERIA SOLESIN:
Prezzo unico intero € 25,00
CURVA SUD MICHAEL GROPPELLO:
Prezzo unico intero € 10,00
Per informazioni contattare biglietteria@veneziafc.it
COME ACQUISTARE
I biglietti possono essere acquistati online sul sito veneziafc.vivaticket.it con modalità print@home, in tutti i rivenditori Vivaticket e nei seguenti punti vendita Venezia FC:
VENEZIA
Store di San Marco, Calle Larga Mazzini 4800B, Venezia, da lunedì a domenica dalle 10:00 alle 20:00
MESTRE
Store M9, Via Giovanni Pascoli, 11, 30171 Mestre, da martedì a venerdì dalle 15:00 alle 19:00, sabato dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00
I possessori di biglietto per la partita in oggetto o di abbonamento per la stagione 2022/23 potranno usufruire di dedicati servizi di trasporto speciale, per le corse di navigazione fino a Sant’Elena riservate alla tifoseria locale e ospite, senza ulteriori costi.
MODALITÀ D’ACCESSO
Il tifoso al gate dovrà esibire un documento in corso di validità. Il biglietto è nominativo e dà diritto al posto riportato sul biglietto stesso. Si sottolinea l’obbligo per il tifoso di occupare, per tutta la durata dell’evento, esclusivamente il posto a sedere specificamente assegnato, con divieto di collocazione in piedi e di spostamento.
Si invitano i tifosi ad arrivare allo stadio muniti di titolo di accesso e con congruo anticipo in modo da agevolare le procedure di controllo necessarie da normativa vigente.
Ore 15.40 – Venezia: «Quella di domenica è stata una partita negativa per noi. Il Frosinone ha dimostrato tutto il suo valore e ha disputato una bella gara, mettendoci in grande difficoltà. Vanno fatti i complimenti alla squadra di Grosso, perché il primo posto è meritato e abbiamo capito noi stessi il valore di chi abbiamo affrontato. Dal canto nostro, non abbiamo giocato come sappiamo e abbiamo commesso troppi errori. Adesso dobbiamo voltare pagina immediatamente, inquadrando nel mirino la prossima partita col Brescia. Siamo tutti ovviamente arrabbiati per il risultato, ma non dobbiamo scoraggiarci e capire che serve una svolta immediata. A noi servirà assolutamente tutto il tifo che potremo riceveree questa partita si preannuncia bellissima da giocare. Da adesso e fino alla fine della stagione saranno gare importantissime in cui i punti avranno un peso enorme sulla classifica. Ovviamente, a noi servirà anche il contributo del nostro dodicesimo uomo in campo, ogni componente avrà il suo peso». Queste le dichiarazioni rilasciate da Jesse Joronen dopo Frosinone – Venezia.
Ore 14.55 – Vicenza: a seguito dell’infortunio riportato nel corso della finale di andata della Coppa Italia Serie C contro la Juventus Next Gen, Mario Ierardi è stato sottoposto a risonanza magnetica, la quale ha evidenziato una lesione di secondo grado al bicipite femorale sinistro. I tempi di recupero sono stimati in almeno otto settimane.
Ore 14.45 – Verona: «Era il mio sogno di bambino quello di giocare in Serie A. Ancora non ci credo, devo realizzare quello che mi è successo. Qualcosa avevo intuito perché Lorenzo non stava bene, ma la notizia mi è stata data solamente nella riunione tecnica poche ore prima della gara. Mi sono detto: o bene bene, o male male. O affosso tutto, o divento il salvatore della patria. Beh, diciamo che li mi sono guadagnato la pagnotta. Era una partita molto importante per noi, con tanta pressione. Se avessimo preso gol sarebbe finita la gara e, a meno sei da loro sarebbe stata davvero difficile. Campo caldo, pareggio che dà molto morale. Abbiamo dimostrato che ci siamo, siamo vivi. E, poi, è meglio un punto che niente. Va bene così. Non lo so cosa ci manca. Però la squadra c’è. Siamo fastidiosi e, quando giochiamo con questo spirito di sacrificio siamo in grado di mettere in difficoltà qualsiasi avversario. Che mi dirà Montipò quando lo rivedrò? No, dai. Non mi dirà niente. Anzi, gli dirò io di stare attento sennò gli rubo la porta. A chi dedico questo esordio? Alla mia famiglia, ai miei genitori e, ovviamente ai miei bambini». Queste le dichiarazioni di Simone Perilli rilasciate in conferenza stampa dopo Spezia – Verona.
Ore 14.15 – Virtus Verona: Queste le dichiarazioni di Luigi Fresco in conferenza stampa dopo Arzignano – Virtus Verona: «Lo ripeto sempre: quando non puoi vincere, non devi perdere. Usciamo da Arzignano con un pareggio giusto. Meglio noi nel primo tempo, meglio loro nella ripresa: potevamo sbloccarla come perderla. Mi tengo stretto il passo avant. «Abbozzo una tabella di marcia: due vittorie e due pareggi potrebbero garantirci la salvezza, che rimane l’obiettivo. Il finale di stagione è duro per tutti. Pordenone e Padova hanno pareggiato con Pergolettese e Piacenza, nessuno regala niente. Il livello di chi lotta per non retrocedere in questo girone è superiore agli altri due. Risultati contrari ai pronostici non mi sorprenderanno. L’Arzignano è una signora squadra, che lavora benissimo sulle seconde palle. Nel secondo tempo non abbiamo mantenuto la stessa qualità di gioco forse perchè potevo dosare meglio le caratteristiche dei miei giocatori. Ho scelto di dare spazio a profili di qualità dall’inizio, magari potevo mescolare talento e corsa nello sviluppo della gara. Ma prestazione e punto rimangono di valore».
Ore 13.30 – Arzignano: Queste le dichiarazioni rilasciate dall’allenatore dell’Arzignano Giuseppe Bianchini in conferenza stampa dopo Arzignano – Virtus Verona: «Nel primo tempo meglio loro, nel secondo decisamente noi. Pur non facendo benissimo nei primi 45′ abbiamo creato, mentre poi nella ripresa ci siamo liberati mentalmente. Avevamo più di un giocatore al rientro da un infortunio e ci hanno messo un po’ a carburare, ma poi abbiamo accelerato e credo che alla fine il pareggio sia giusto. Mi dispiace per il doppio giallo, che è arrivato nel momento in cui stavamo spingendo forte. L’espulsione? Dovrei rivederla, di sicuro non è stata un’ingenuità. Il direttore ha deciso così e l’accettiamo. In ogni caso io mi tengo stretta la reazione dei ragazzi nel secondo tempo: affrontavamo una squadra in salute, che ha fatto la partita giusta, quindi merito anche a loro. I ragazzi pur soffrendo hanno poi la voglia di reagire e lo fanno quelli che partono, ma aiutati da chi entra. Io continuo a ripeterlo alla squadra: non si vince o si fanno punti solo con gli undici che iniziano e la dimostrazione ce la dà il campo».
Ore 11.50 – Pordenone: Tutto confermato. Domenico Di Carlo è stato esonerato dalla guida tecnica del Pordenone. La decisione è ufficiale: “Il Pordenone Calcio comunica di aver sollevato mister Domenico Di Carlo dall’incarico di allenatore della Prima squadra. Insieme al tecnico è stato sollevato dall’incarico di allenatore in seconda Davide Mezzanotti. Il presidente Mauro Lovisa ringrazia mister Di Carlo e il vice Mezzanotti “per la collaborazione di questi mesi insieme, lo spessore umano e la bontà del legame instaurato con l’intero ambiente neroverde”.
Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Pro Vercelli-Vicenza (ore 20.30). Pro Vercelli (4-2-3-1): Valentini; Rizzo, Cristini, Clemente, Iezzi; Saco, Calvano; Laribi, Vergara, Iotti; Arrighini. All. Gardano. Vicenza (3-4-2-1): Iacobucci; Ndiaye, Pasini, Bellich; Valietti, Ronaldo, Jimenez, Begic; Dalmonte, Stoppa; Ferrari. All. Modesto.
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