Padova, Mirabelli: “Momento più che delicato, obiettivo salvezza: non abbiamo leader, dobbiamo puntare sul gruppo”
mercoledì 8 Febbraio 2023 - Ore 14:44 - Autore: Dimitri Canello
Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal direttore sportivo del Padova Massimiliano Mirabelli: “Da quando è arrivato Torrente l’equilibrio si era un po’ ritrovato. Ci siamo complicati la vita da soli, con l’aggravante che in settimana non c’erano stati segnali di allarme. Devono finire le chiacchiere, deve finire il piangersi addosso, perché non siamo abituati a lottare per certe posizioni. È difficile dopo una prestazione come quella di domenica far capire ai tifosi che ci serve compattezza. Il nostro stadio non può diventare un nostro nemico. Altrimenti sono dolori e passeremo un finale di stagione complicato. Il problema? Abbiamo fatto di tutto, sono passate 26 partite e cosa ci ha detto il campionato? Che non abbiamo equilibrio, che contro le squadre che non sembrano importanti ci sfaldiamo. Faccio fatica a dire qualcosa ai tifosi, alla squadra il tifo non ha mai fatto mancare nulla, si fatica a trovare giustificazioni. Noi che possiamo cambiare il nostro destino siamo vivi, dobbiamo essere noi a cambiare la situazione. Alla fine tireremo una linea e faremo i conti, dobbiamo fare i fatti. È un momento delicato, anzi più che delicato. C’è da provare vergogna. Non siamo il Real Madrid, si possono anche perdere le partite, ma non si può perdere così. Si pensa troppo all'”io” e non al “noi”. Abbiamo fatto spazientire tutti. Quando ti ritrovi lì sotto i valori scompaiono. Guardate la Triestina, può essere una squadra da ultimo posto? Quando si pensa esclusivamente a se stessi, nascono i problemi. Questi ragazzi sono troppo bravi ragazzi. C’è mancanza di personalità, la nostra squadra deve lavorare come gruppo, bisogna mettersi a disposizione dei compagni. A volte manca la “fame” di fare risultato. Il 90% delle colpe me le prendo io. Sapevamo che sarebbe stata un’annata un po’ particolare, ma non fino a questo punto. Ci sono state situazioni che ci hanno portato a questo. Non siamo riusciti a fare tutto quello che volevamo. Ci sono giocatori che hanno rifiutato due anni e mezzo di contratto, da luglio a gennaio c’è stata la volontà di alleggerire la squadra di alcuni contratti pesanti, ci siamo riusciti solo in parte ma non posso puntare la pistola alla tempia a un giocatore se non se ne vuole andare. Quando sono arrivato qui la situazione era ben diversa, ho accettato di fare due passi indietro con la prospettiva di poter rilanciare questo club nei prossimi anni. A luglio la situazione era più tragica di quello che potete pensare. Non abbiamo leader all’interno della squadra, dobbiamo puntare sul gruppo. I primi ad essere mortificati sono i giocatori. Per non avere queste mortificazioni dobbiamo pensarci prima. Dobbiamo portare la barca in porto. È molto pericoloso entrare nella tempesta perché non siamo abituati a governare la nave in queste acque. Il primo obiettivo è la salvezza. Monaco? Non era autorizzato a fare certe interviste o uscite, potrei pensare che si cerchi di creare ulteriore danno e potremmo multarlo ma non voglio perdere tempo su questo argomento. Sapeva che la lista era piena. Sapeva che non avrebbe avuto possibilità. Bortolussi è uno dei migliori attaccanti di questa categoria, abbiamo messo un pezzo importante per il futuro. Il regista? Avevamo due nomi che sono quelli che sono usciti. Torrente aveva chiesto determinate caratteristiche, nessuno di quei due è stato possibile prenderli, gli altri che ci hanno proposto non avevano la struttura che chiedevo l’allenatore. Non è giustificabile questo campionato, è una cosa vergognosa. Oughourlian? Lo sento e quando ho bisogno vado io da lui, verrà la settimana prossima. La speranza è che questa annata di merda mi auguro che possa servire a qualcosa per un grande rilancio del Padova. La domanda che mi faccio io, se non ci fosse un rilancio, è chi me l’ha fatto fare. Sarebbe una beffa se non si potesse proseguire. Vasic non ha nulla, Dezi ha preso due botte importanti”.
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