Dolomiti Bellunesi – Virtus Verona 1-4, Casarotto subito a segno e Fresco cala il poker
venerdì 29 Luglio 2022 - Ore 19:47 - Autore: Staff Trivenetogoal
DOLOMITI BELLUNESI-VIRTUS VERONA 1-4
GOL: pt 6’ e 43’ Sinani, 37’ Begheldo; st 33’ Casarotto, 35’ Macchioni.
DOLOMITI BELLUNESI (primo tempo): Saccon, Pasqualino, Pettinà, Sommacal, Alari, De Paoli, De Carli, Casella, Corbanese, Artioli, A. Cossalter.
DOLOMITI BELLUNESI (secondo tempo): Virvilas; Conti (43’ Nwoke), Pettinà (15’ T. Cossalter), Toniolo; Cucchisi, Onescu, Arcopinto (24’ Perez), Macchioni (43’ Fremiotti); Estévez (24’ Faraon), Svidercoschi, Vinciguerra. Allenatore: L. Brando.
VIRTUS VERONA: Cella, Munaretti, Sinani, Danti, Manfrin, Amadio, Vesentini, Lonardi, Tronchin, Sibi, Faedo. Sono entrati: Freddi, Leggero, Donfack, Ruggero, Mazzolo, Turra, Bagatti, Begheldo, Hallfredsson, Vesentini, Santi, Gomez, Ferrarese, Casarotto. Allenatore: L. Fresco.
ARBITRO: Balcon di Belluno (assistenti: Collazuol e Notini).
NOTE. Spettatori: 200 circa. Angoli: 3-1 per la Virtus Verona. Ammonio: Onescu. Recupero: pt 3’; st 3’.
La Virtus Verona fa valere la categoria di differenza: almeno in termini di risultato. Perché sul piano del gioco la SSD Dolomiti Bellunesi ha “rubato l’occhio”. E messo in mostra sprazzi di buonissimo calcio. Anche nel primo tempo, a dispetto di uno 0-3 figlio soprattutto della precisione in zona gol del gruppo di Gigi Fresco. Nella ripresa, poi, i padroni di casa si sono meritati gli applausi convinti del pubblico accorso allo Zugni Tauro: per la rete di Macchioni, la traversa di Conti. E tanto altro.
VESTITO TATTICO – La prima versione dolomitica si srotola in un 3-4-1-2, in cui la retroguardia vede in Alari il suo perno, con Sommacal e Pettinà ai lati, mentre a tutta fascia sfrecciano Pasqualino a destra e De Paoli a sinistra, con Casella e De Carli nel cuore della mediana e Artioli alle spalle del tandem d’attacco formato da Corbanese e Alex Cossalter.
SINANI SUONA DUE VOLTE – Con quattro giorni di lavoro nelle gambe, ogni tipo di indicazione lascia il tempo che trova. Eppure? Eppure la SSD Dolomiti Bellunesi dà l’impressione di essere una squadra a cui piace giocare la palla, anche a costo di prendersi qualche rischio. E tiene il campo con personalità. Ovvio che qualche errore in fase di costruzione, a fine luglio, sia da mettere da preventivo. Ed è proprio da un paio di palloni persi che nascono le ripartenze fatali di una Virtus Verona cinica e spietata. Come quell’Ismet Sinani che già lo scorso anno, in maglia Levico e proprio allo Zugni Tauro, aveva infilato la porta dolomitica. E, pure stavolta, Sinani bussa. Anzi, suona come il postino: due volte: in apertura (6’) e chiusura di tempo (43’). Nel mezzo, un diagonale chirurgico di Begheldo non lascia scampo a Saccon.
GOL DELLA BANDIERA – Al rientro dall’intervallo, mister Brando cambia dieci undicesimi e davanti vara il tridente formato da Estévez, Svidercoschi e Vinciguerra. Ed è proprio quest’ultimo a servire a Macchioni il pallone che vale il gol della bandiera, a un paio di minuti di distanza dal poker firmato Casarotto. Insomma, buone indicazioni. Unica nota negativa? L’infortunio occorso nel finale al portiere Virvilas.
IL VERBO DI BRANDO – «Era importante iniziare a giocare insieme – sono le parole del tecnico Lucio Brando – dopo pochissimi allenamenti. Gli errori? Sono l’aspetto meno preoccupante. Va tolta qualche scoria dovuta alla lunga inattività. In ogni caso, abbiamo cercato di tenere il pallino per 90’ a prescindere dai ruoli. E siamo rimasti più nella metà campo avversaria, che non nella nostra. Continuiamo a lavorare e ad avere questo tipo di atteggiamento». E domani (ore 16.30, ad Auronzo di Cadore) si replica col Venezia
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