Reggina, l’analisi della situazione debitoria e tutte le pendenze in essere
lunedì 13 Giugno 2022 - Ore 14:54 - Autore: Staff Trivenetogoal
Il tempo per la Reggina continua a scorrere inesorabile e il 22 giugno, termine per l’iscrizione al campionato di Serie B, si sta avvicinando sempre di più con conseguenti preoccupazioni e timori dei tifosi calabresi in quanto il club amaranto è l’unica squadra di Serie B che ha un presidente e proprietario agli arresti domiciliari per evasione fiscale e la revoca della custodia cautelare è stata rigettata. Per fare il punto della situazione abbiamo chiesto delucidazioni all’esperto Silvio Peruzzo, che già nel caso riguardante il fallimento del Vicenza espresse pareri qualificati e mirati ad emittenti tv locali. Questa l’analisi tecnica:
“La Reggina 1914 Srl (le cui quote sociali non sono state poste a sequestro preventivo) è detenuta al 100% da Club Amaranto Srl (le cui quote non sono state poste a sequestro preventivo) che è detenuta da M&G Co. Multiservizi Srl (posta sotto sequestro e con un Amministratore Giudiziario).
Da una visura camerale emerge che la Reggina 1914 Srl e la società Club Amaranto Srl hanno come legale rappresentante Fabio De Lillo, da poco nominato dal Tribunale.
I conti correnti della Reggina risultano non avere disponibilità e su di essi gravano pignoramenti per centinaia di migliaia di euro; tali somme sono destinate ad aumentare alla luce di possibili decreti ingiuntivi dei creditori.
In queste ultime settimane, si leggono notizie a volte discordanti tra di loro, riguardanti il futuro della squadra calabrese.
Raramente però ci si sofferma sul vero contenuto, ossia l’ammontare dei debiti. Ad oggi le uniche informazioni certe sono quelle che si possono ricavare dall’ultimo bilancio approvato relativo al 30 giugno 2021.
Le principali grandezze contabili da evidenziare sono:
- Debiti complessivi per €. 9.762.880 a fronte di €. 1.697.647 di crediti e disponibilità liquide. Nei debiti sono considerati i debiti verso l’erario, i fornitori vari, la mensilità di giugno dei giocatori e altri debiti;
- Patrimonio netto negativo e pari a €. 2.268.235;
- Perdite d’esercizio degli ultimi due esercizi contabili pari a €. 20.731.273 la cui copertura è stata rimandata agli esercizi futuri.
- Costo del lavoro (prevalentemente giocatori) pari a €. 13.312.913 comprensivo di salari netti (circa il 60%) ed oneri contributivi (il residuo 40%)
Entro il 31 maggio, la società ha dovuto preparare e sottoporre alla Covisoc una situazione contabile aggiornata al 31 marzo 2022.
Tale situazione, non disponibile per ovvi motivi, è anche il documento attorno al quale qualsiasi ipotetico acquirente elabora i propri ragionamenti per valutare l’eventuale acquisto della società.
Ma quale potrebbe essere la situazione aggiornata della Reggina Calcio?
Debiti
Si può stimare che la dimensione del debito della società calabrese possa essere di circa 18-20 milioni.
Partendo dai 9,7 milioni di euro di debiti al 30 giugno 2021 bisogna aggiungere:
- Le mensilità di marzo, aprile e maggio da pagare ai giocatori e a tutto lo staff tecnico che hanno contratti depositati in Federazione. Ipotizzando in circa 10-12 milioni il costo complessivo e nel 60% la parte di retribuzione netta, tale somma può essere stimata in circa 2 – 2,5 milioni di euro;
- L’ammontare dei contributi Irpef ed Inps delle retribuzioni mai stati versati nel corso dell’anno e corrispondono al 40% delle retribuzioni; indicativamente quindi 4-5 milioni di euro;
- Al di fuori della gestione sportiva c’è tutta la gestione ordinaria di una società con tutto lo stuolo di fornitori di servizi e anche qui si possono ipotizzare un altro paio di milioni di debiti accumulati.
Da questo calcolo, l’importo dei debiti risulta essere quindi pari ai 18 – 20 milioni di euro sopra stimanti.
A questo valore si arriva se si considerano le parole del Presidente della società calabra.
In un’intervista del 17 marzo, il Presidente Gallo dichiarava che “Il debito con l’erario ammonta a circa dieci-undici milioni di euro” e che esso rappresentava “Il 75% del debito della Reggina”.
Se il debito a febbraio, marzo era di circa 14 milioni complessivamente (il 75% è pari a 10-11 milioni…) e a questo aggiungiamo le tre mensilità da saldare (2 – 2,5 milioni), i relativi contributi (circa 1,5 – 2 per la parte successiva alla dichiarazione del Presidente) e qualche altro debito, arriviamo alla cifra che è stata sopra stimata a conferma dei calcoli.
Con riferimento specifico al debito verso l’erario, entro la data di iscrizione (22/6), esso deve essere regolarizzato attraverso o il saldo totale oppure a mezzo di un piano di rientro approvato dall’Agenzia delle Entrate.
Non è sufficiente presentare i documenti per la richiesta di rateizzazione per dare per fatto la pratica o aver ricevuto la telefonata di qualche funzionario che rassicura sul buon esito della pratica.
A tal proposito, la stessa società ha smentito chi parlava di un’approvazione formale del piano di rientro.
E’ infatti necessario che il piano sia stato approvato in maniera ufficiale con specifica delibera e che sia pagata almeno la prima rata che attesti la volontà a darne poi corso.
Indice di Liquidità
L’Indice di liquidità, è stato introdotto dalla FIGC nel 2015 all’interno delle NOIF ed è uno dei requisiti necessari che le società devono avere per potersi iscrivere al campionato.
Si calcola sulla base della situazione patrimoniale al 31 marzo 2022, è condizione necessaria per l’iscrizione al prossimo campionato.
Si tratta rapporto tra attività disponibili e debiti a breve termine, ovvero un rapporto tra passivi e attivi che deve rientrare all’interno di un determinato range per permettere alle società di poter operare sul mercato; nel caso delle società di serie B, il valore dell’indice deve non essere inferiore a 0,7
L’indicatore di liquidità viene monitorato due volte all’interno di una stagione dalla Co.Vi.So.C. (Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche).
Chi non rispetterà i parametri stabiliti, invece di vedersi bloccato il mercato in entrata, non potrà iscriversi al campionato.
Le società non in regola avranno tempo sino al 22.06.2022 per regolarizzare la propria posizione; in caso contrario le società non in regola saranno escluse dal campionato di appartenenza con tutte le conseguenze del caso.
Nel caso della Reggina Calcio, non essendo disponibile la situazione patrimoniale al 31 marzo, non è possibile fare nessun tipo di ragionamento anche se vista la situazione debitoria, difficilmente il raggiungimento di tale valore è rispettato.
Esercizio 2021-22
Dall’ultimo bilancio presentato dalla Reggina Calcio, emerge che le ultime due stagioni sportive hanno generato perdite per un importo complessivo di €. 20.731.273.
Con riferimento all’ultima stagione, i ricavi sono stati pari a 8,7 milioni di euro di cui il 53% rappresentato dai contributi federali, il 18% dai diritti televisivi, il 18% da sponsor e pubblicità; il residuo 11% è rappresentato da varie voci di ricavo ma i ricavi derivanti dalla vendita di biglietti e abbonamenti rappresentano una componente marginale.
Viceversa i costi sono stati pari a 20 milioni di euro di cui il 66% per costo del personale, l’11% per costi per servizi e attività legate alla prima squadra, il 9% per oneri legati alla gestione e il residuo 14% per ammortamenti e altri costi.
L’esercizio si è chiuso con una perdita di 11,4 milioni di euro.
Si può ritenere che la stagione appena conclusa ha avuto dinamiche economiche molto simili a quella passata in termini di costi e ricavi e di conseguenza il bilancio registri una perdita come nell’esercizio precedente anche se la relativa determinazione è impossibile da fare.
Tale perdita, visto il patrimonio netto negativo, per legge deve essere coperta dagli azionisti; tanto più significativa sarà e tanto maggiore sarà quindi lo sforzo che la proprietà dovrà fare per evitare il fallimento societario.
Ora quale potrebbe essere lo sforzo economico che, chi sta valutando di acquisire la società Reggina Calcio, dovrebbe affrontare nel caso di acquisto? E quali sarebbero le scadenze a cui fare fronte?
14 Giugno: La Covisoc notificherà alla società l’analisi fatta relativamente alla situazione patrimoniale aggiornata al 31 marzo e depositata il 31 maggio. Qualora l’indice di liquidità non soddisfi il parametro richiesto (pari al rapporto di 0,7 tra attivo e passivo corrente) è necessario effettuare i versamenti di capitale necessari per riequilibrare tale rapporto. Ricordo che l’Indice di liquidità pari a 0,7 è condizione necessaria per l’iscrizione al campionato
22 Giugno: Devono essere pagati tutti i debiti sportivi in essere verso i calciatori ed il personale avente contratto depositato presso la FIGC. L’ammontare di tale impegno è stato stimato in circa 2,5 – 3 milioni di euro. Inoltre è necessario presentare una fideiussione di 800 mila euro emessa da primaria società finanziaria il cui garante non può essere la Reggina stessa.
E’ necessario poi che tutto il debito tributario scaduto sia stato pagato o, in caso contrario, che sia stato oggetto di rateizzazione approvata e deliberata dalla agenzia delle entrate. Per la parte non rientrante nei piani di rientro essa deve essere pagato alla data.
C’è poi da far fronte alla copertura della perdita che emergerà quando verrà elaborato il bilancio definitivo al 30 Giugno 2022 e alle perdite passate la cui copertura era stata rimandata.
Esiste un imprenditore disponibile ad assumersi l’impegno di pagare dai 18 ai 20 milioni di debiti altrui, di cui almeno 5-6 nel giro di 8 giorni lavorativi?
Che garantisca la copertura delle perdite pregresse e di quella che verrà determinata nel prossimo bilancio?
Che garantisca la continuità aziendale mettendo a disposizione i capitali necessari per garantire le prossime stagioni consapevole che, allo stato attuale delle cose, non c’è il minimo presupposto affinché la Reggina Calcio diventi una società virtuosa?”
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