Vicenza, confronto Renzo Rosso e tifosi: tra mea culpa e programmi futuri
martedì 7 Giugno 2022 - Ore 22:13 - Autore: Giulio Pavan
Il Presidente del Vicenza lo aveva annunciato nel corso della conferenza stampa della settimana scorsa: “I tempi sono maturi per un incontro tra mio padre e la tifoseria”, e così è stato in quanto ieri sera a “Casa Vicenza” i gruppi organizzati del tifo biancorosso hanno avuto un meeting con Stefano e Renzo Rosso nel quale sono stati affrontati i temi della scorsa stagione e i programmi per la prossima. Il patron Renzo Rosso ha elencato ciò che di buono è stato fatto in questi anni, perché una stagione sportiva fallimentare non può cancellare la struttura societaria che è stata creata dal 2018 e un settore giovanile che promette bene per il futuro. Sorpresi in negativo per il risultato non sono stati solo i tifosi ma anche la proprietà che era partita con ambizioni ben diverse dalla semplice salvezza e avrebbe voluto puntato ai playoff. I vertici societari hanno di fatto ammesso di aver atteso troppo per l’esonero di Di Carlo e ci sono state difficoltà per portare all’ombra dei Berici l’unico tecnico veramente contattato. Successivamente le cose non sono evolute per il meglio e il patron biancorosso ha ricordato quanto fosse difficile convincere giocatori in grado di far la differenza ad accettare il progetto biancorosso. Queste situazioni hanno sicuramente contribuito ad innalzare la tensione e per la prima volta è arrivato un mea culpa sui noti fatti riguardanti la partita in cui è stata indossata la maglietta “icon” . Come ripartire per il futuro? Rosso ha chiesto unità d’intenti con l’impegno a costruire una squadra importante a prescindere dalla categoria. Proprio per questo la dirigenza sta già monitorando dei giocatori di valore che potranno essere acquisiti in caso di serie B. Ai tifosi del Vicenza non resta altro che attendere le prossime due settimane per capire se il prossimo anno la loro squadra disputerà ancora il campionato cadetto con l’obiettivo di raggiungere la serie A, o se dovrà competere con Pordenone e le altre big di Lega Pro per il ritorno in serie B.
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