Reggina, Gallo: “Abbiamo 10/11 milioni di debiti: magari capitasse qualcuno con i soldi. Da giugno la società sarà gestita diversamente”
giovedì 17 Marzo 2022 - Ore 21:59 - Autore: Giulio Pavan
Luca Gallo, legale rappresentante della Reggina 1914 srl, è intervenuto in conferenza stampa e queste sono le sue dichiarazioni riprese da Tuttoreggina.it
“Sono qua perché la città di Reggio ha bisogno di questa parola che va tanto di moda, chiarimento. Sono da un’operazione delicata, ma non è ancora finita probabilmente”.
Sullo stato economico del club: “C’è una grossa e enorme parte sana della città con le quali discutere, che recepiscono quello che dicono. C’è una piccola parte che recepisce in maniera negativa ciò gli viene riferito. La Reggina, come da bilancio, ha un debito, a questo punto sta a me gestire questo debito, come altre società di A e di B. Non ho mai conosciuto una società di qualsiasi tipo che non abbia posizione debitoria, è quasi nella normalità che una società abbia dei debiti. Il grosso del debito che ha la Reggina 1914 è con l’erario, quindi la parte Irpef e Inps, derivante dal periodo del Covid, circa 10-11 milioni di euro. Il FIGC ha comunicato il termine dei pagamenti a fine dicembre, con il campionato fermo. Il 75% del debito della Reggina è con l’Erario, una volta sanato sgraverà la Reggina del grosso del debito, non vedo che tipo di tragedia possa essere: ci sono diversi modi per sanare quel debito, tutti legali e raggiungibili. La cittadinanza di Reggio deve stare tranquilla. Il resto del debito si attesta a 2,5 milioni di euro, una cosa gestibile, sopratutto per un club che negli ultimi anni ha gestito 22 milioni di euro tra costruzione della squadra e investimenti sulle strutture. La Reggina onorerà il debito con l’Erario, in un modo o in un altro”.
Continua Gallo: “I due punti verranno dati senza alcun dubbio, poi la società farà il ricorso. Per la legislazione sportiva certe regole che valgono in sede civile non vengono ammesse. Per me bocceranno il ricorso”.
Sulla gestione del debito: “I 10-11 milioni di euro si possono pagare cash o rateizzare, come ti consente la legge. Io lo farei con una normalissima rateizzazione, poi dipende da come andrà il ricorso”.
Sulle eventuali offerte per il club: “Non si è presentato nessuno davanti a me per discutere un’offerta per la cessione del club. In B ci sono diverse squadre che sono sostenute da fondi esteri. Il calcio è talmente imponderabile che nessun imprenditore investe di tasca propria, uno di quegli scemi sono stato io, senza l’aiuto di nessuno. Le banche italiane, quando ti siedi con loro, ti dicono che non hanno alcun interesse ad investire nel mondo del calcio. Magari capitasse qualcuno che portasse soldi”.
Aggiunge Gallo: “Non metto in discussione il mio impegno per il club, sono qui per continuare. Nella prima conferenza avevo detto che “non c’erano problemi di soldi”, ma da allora è arrivato il Covid. ho sostenuto un anno intero con i soldi i miei. Potevo investire di meno, la mia inesperienza mi ha fatto mettere troppi soldi. La mia attività è stata profondamente colpita dal Covid, è un dato di fatto. Pentito di aver preso la Reggina? Non mi sono pentito”.
Una sorta di staffilata a qualcuno: “Da giugno sarà tirato un solco rispetto al passato, la squadra sarà gestita in modo diverso. Per me si migliorerà, ci sarà un cambiamento totale. Fare calcio investendo 22 milioni di euro in tre anni, non ti permette di andare avanti, non esiste il pozzo di San Patrizio. Una società di calcio va gestita in altro modo, ci sono arrivato adesso, da poco. Ci ho rimesso io, perché i soldi erano i miei. I tifosi ci hanno rimesso in parte, alla fine si stanno facendo due anni di B in maniera dignitosa. Abbiamo iniziato il nuovo corso con Rivas e Giraudo”.
Sugli incentivi all’esodo: “Quest’anno abbiamo speso 734 mila euro per gli incentivi all’esodo”.
Sul campionato di B: “Ho avuto la presunzione di poter vincere il campionato sin da subito, ma non è così. La B è molto difficile, devi fare grande attenzione e rischi di fare brutte figure. Ho fatto i miei errori, ma il prossimo anno non li farò”.
Sui direttori generali: “Io lavoro sette giorni e tutto il giorno, la mia necessità più impellente è stata quella di mettere una persona di capacità e una persona di fiducia. Non ho sempre trovato un professionista che unisse entrambe le cose, non sono stato fortunato. Nelle mie società ci sono dirigenti che ci sono da 10-12 anni. Con Tempestilli ho un rapporto di rispetto, ha dato lui le dimissioni, ma avevamo due caratteri non compatibili ed era difficile operare. Con Mangiarano ci sono state delle problematiche, ho ricevuto feedback a Roma. Iiriti mi ha chiesto di rientrare, sapete tutti quello che è accaduto. Non potevo farci nulla, ho cercato di ricucire, ma si è dimesso. Tempestilli è un gran signore, ha dato le dimissioni, una cosa rara nel mondo del calcio, anche Iiriti ha dato le dimissioni, gi altri stanno lì”.
Sull’eventuale prezzo per la cessione del club: “Non ci ho mai pensato a formulare cifra. Io non lascerò le cose a metà, costi quel che costi. Se dovesse succedere, sarebbe la più grossa delusione della mia vita. Sono venuto qui per un motivo e devo arrivare a quello. Stavo qua a prendermi gli applausi, sto qua anche adesso ora che c’è diffidenza e ironia”.
Sulla parte sportiva: “Il direttore sportivo è confermato, ho rinnovato il contratto a settembre. Oggi pago tre allenatori, però sul mercato di gennaio abbiamo fatto. Sono molto contento di aver preso Giraudo. Stellone? Non ho parlato con lui in questi giorni, ci ho parlato a Terni, mi ha impressionato in maniera positiva, non si spiegava come la squadra avesse potuto fare 1 punti in dieci partite. Lui ha risollevato una squadra che stava calando a picco, durante la sosta scambierò due parole”.
Sulla crisi della squadra: “Un punto in 10 partite non si può sentire, a fine anno si dovrà parlare anche di questo. La stessa cosa è accaduta lo scorso anno, allo stesso punto del campionato, con un gruppo simile: dovremo fare delle valutazioni”.
Sulla salute: “A fine mese ho una visita importante e dovranno fare ulteriori valutazioni”.
Su Reggina-Cosenza: “Spero di vedere tanta gente allo stadio, per passare una bella giornata di sport. Vorrei vedere il Granillo con una buona cornice di pubblico”.
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