Südtirol, numeri fantascientifici. Vicenza e Pordenone aggrappate alla B. Venezia, Verona e Udinese: a gennaio ecco cosa serve
domenica 28 Novembre 2021 - Ore 23:27 - Autore: Dimitri Canello
C’è una squadra che, più di qualsiasi altra, merita la copertina di questo editoriale. Ed è il Südtirol primo in classifica del girone A del campionato di Serie C. Numeri fantascientifici, che parlano da soli: 40 punti, 2,5 di media a partita, 12 vittorie in 16 partite, zero sconfitte, quattro gol subiti, una proiezione a quota 95 a fine stagione se dovesse essere mantenuto questo ritmo. Insomma, per ora la capolista sembra inarrestabile e a gennaio si sa già che si rinforzerà. Prenderà una mezzala e un attaccante, forse anche un esterno sinistro dopo aver preso e liquidato Germoni nello spazio di qualche giorno. La data da cerchiare in rosso è quella di domenica 12 dicembre, quando il Südtirol sarà di scena a Padova. L’obiettivo di Massimo Pavanel e del Padova è quello di battere la Juventus Under 23 nel recupero di mercoledì e di arrivare allo scontro diretto a -4, per cercare di ridurre il gap al minimo sindacale in vista del girone di ritorno. Oggi il Padova non ha incantato, ma ha comunque portato a casa il successo. In una categoria infernale, dove il risultato viene prima di ogni altra cosa, si può chiudere un occhio se per una domenica il gioco non è esattamente spumeggiante. I campionati si vincono anche così. La Triestina frena, aveva una grande chance per fare il salto di qualità ma, come ha detto giustamente Cristian Bucchi, ogni volta che ci arriva vicino, succede sempre qualcosa. L’infortunio di Galazzi, fondamentale per questa squadra, non ha aiutato, ma ci sono stati tanti, troppi errori in un pomeriggio tutt’altro che esaltante. Bene il Trento, capace di evitare una sconfitta che sarebbe stata decisamente pesante, molto bene la Virtus Verona, che batte la Juve Under 23 e si scrolla definitivamente di dosso le ansie salvezza e agganciando la zona playoff. A Legnago scricchiola la panchina di Giovanni Colella, a cui dovrebbe essere concessa un’ulteriore chance per cercare di rimettersi in sesto. Ma la sensazione è che, rispetto allo scorso anno, si sia rotto qualcosa.
In Serie B Vicenza e Pordenone si aggrappano al campionato con tutte le loro forze. Contro un Crotone inguardabile di un Pasquale Marino che non ha apportato alcun beneficio alla squadra da quando è stato assunto, il Vicenza mostra il suo volto migliore. Gioca una buona partita, vince meritatamente, avvicina l’avversario e prova a rimettersi in gioco. I playout distano 7 punti, la salvezza diretta 10, ma in questo momento l’obiettivo sono gli spareggi. Ci prova pure il Pordenone, che a Frosinone fa la miglior partita dell’anno e che meriterebbe pure di vincere. In dieci contro undici. Invece subisce gol al 95′, adesso dovrà obbligatoriamente battere l’Alessandria a Lignano per provare a immaginare un autentico miracolo e a dare un senso all’eventuale mercato di gennaio. Le ultime due della classe hanno lo stesso obiettivo. Essere ancora in corsa quando riapriranno le liste, in modo tale da convincere i rinforzi scelti ad accettare la scommessa. Servono almeno 3-4 rinforzi a entrambi, per evitare la retrocessione, a Balzaretti e Lovisa il compito di setacciare l’Italia per pescare il meglio possibile in una sessione storicamente sempre complicata. Nel limbo il Cittadella, due pareggi nelle due trasferte umbre, a cui basta una vittoria per rientrare in gioco per i playoff.
Si avvicina il mercato di gennaio e ci si chiede dove possano migliorare, per esempio, Venezia e Verona. Guardando i numeri delle due squadre, verrebbe da rispondere di getto: al Venezia manca una mezzala destra col vizio del gol e magari una punta, perché tenere Forte in queste condizioni ha oggettivamente poco senso. Al Verona serve sicuramente un difensore per irrobustire un reparto che regge, ma che può fare meglio e che può essere migliorato. Con Simeone l’attacco è al sicuro, gli esterni ci sono e i trequartisti sono forse il meglio che la squadra può offrire. All’Udinese può servire un esterno se Stryger Larsen rimane ai margini e magari un centrocampista. Prima ci sono ancora tante partite, ma non manca molto all’esame di riparazione.
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