Clivense, Pellissier a Trivenetogoal: “Voglio fare almeno mezza presenza ed essere il primo capitano di questo club”
martedì 2 Novembre 2021 - Ore 21:51 - Autore: Giulio Pavan
Il Presidente della Clivense Sergio Pellissier ci ha gentilmente concesso un’intervista per affrontare il “progetto Clivense” e queste sono le sue parole:
Ti saresti mai aspettato di vivere un’esperienza di questo tipo ripartendo da zero con una nuova società?
Non era nei miei pensieri, però sto cercando di imparare, di crescere, di circondarmi di persone che credono in quello che facciamo e che si impegnino al massimo per raggiungere gli obiettivi
Cosa ti ha portato a dedicarti a questa avventura e come ti sei organizzato?
Sto mettendo le idee che ho sempre avuto, ciò che ho imparato dal primo vero Chievo, trovare persone che credano nel progetto, che investano il loro futuro, le idee e la passione. Creare una società sana con delle basi solide e trovare soprattutto delle persone che vogliono sostenere il progetto
In cosa consiste il progetto Clivense e che obiettivi ha il club?
Il progetto è quello che hanno tutti i presidenti di calcio, io lo voglio fare il prima possibile e vorrei che si tratti di cose da professionisti: centro sportivo e settore giovanile importante tramite dei professionisti che sappiano fare il loro lavoro. Questo anche tramite social e merchandising, pur essendo in terza categoria ma con gli ideali dei professionisti
Da chi hai ricevuto aiuti e da chi invece ti saresti aspettato una chiamata che invece non è arrivata?
Non mi piace far nomi, mi aspettavo di più da alcune persone invece da altre che non credevo, che avevano fatto sponsor del Chievo, sono arrivate senza contattarle. Significa che vogliono partecipare al progetto
Come definiresti il tuo rapporto con Allegretti e come è nata l’idea di contattarlo per la panchina?
E’ stato lui a contattarmi dopo che ha visto ciò che stavo facendo e mi ha detto che avrebbe voluto partecipare senza pretendere niente ma come investimento per il futuro. Mi ha dato del pazzo, quello che mi ha convinto non è stato il pedigree. Ma il fatto che è una persona eccezionale, si è calato nella terza categoria dopo una carriera importante, mi ha convinto l’entusiasmo e la sua voglia di fare, le mie stesse caratteristiche, lui ha solo dei rimborsi spese per i viaggi.
Sei stato inserito nella rosa dei giocatori, sogni il debutto interza categoria?
A me piacerebbe fare mezza presenza per essere stato capitano della prima Clivense, non so quando e come, però almeno una presenza la vorrò fare
Nel frattempo ti stai allenando?
Non mi sto allenando, so che lo dovrò fare per evitare figuracce
Quali sono le cose che questi ragazzi ti stanno “insegnando”?
Questi giocatori commettono errori ma hanno tanta passione, si impegnano, lottano e gioiscono, un po’ come facevo io. Loro stanno dimostrando di tenerci, ed è quello che manca ai professionisti di oggi: l’appartenenza alla maglia, questo era quello che mi dava fastidio, ad esempio quando si parlava male del Chievo. Loro possono sbagliare ma lo fanno per i limiti tecnici non per superficialità, loro non hanno niente e sono qui solo per il progetto, una cosa fantastica che tutti dovrebbero capire.
Stai seguendo i campionati ed in particolare le venete?
Il Verona dopo il cambio di allenatore sta facendo molto bene, segna molto ed è sicuramente merito della squadra, società ed allenatore. Venezia gioca molto bene ma il calcio di B è diverso dalla A e i risultati non arrivano, meriterebbe qualcosa di più. L’Udinese a volte sbaglia le partite, va a corrente alternata. In B posso dire molto male il Vicenza perchè non è partito bene e ha bisogno di tempo per crescere malgrado ci siano giocatori che c’erano anche l’anno scorso, Di Carlo non ho avuto modo di sentirlo
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