Geografia della nuova Serie A, tanto Nord e (davvero) poco Sud
venerdì 16 Luglio 2021 - Ore 09:30 - Autore: Staff Trivenetogoal
Tra una manciata di settimane, dopo le vacanze e il ritiro estivo, inizierà una nuova stagione di grande calcio. Il campionato italiano, in particolare, ha prodotto dei verdetti curiosi nell’ultima annata: l’Inter ha spezzato l’egemonia della Juventus che durava dal 2012, il Napoli ha perso la qualificazione in Champions proprio nel finale, a favore dei bianconeri. Tra le big dello Stivale, quella azzurra è evidentemente l’unica squadra del Meridione che riesce a tenere alto il nome del Sud Italia, ma nella passata stagione i risultati sono stati scadenti. I partenopei hanno perso la Supercoppa Italiana e alla fine si sono dovuti accontentare dell’accesso all’Europa League, col rischio di dover cedere nei prossimi mesi qualche pezzo grosso della rosa.
Di fatto, quasi tutte le altre compagini del campionato nostrano provengono dall’Italia Centro-Settentrionale. La mappa geografica delle squadre di Serie A parla chiaro: Atalanta, Bologna, Empoli, Fiorentina, Genoa, Hellas Verona, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Roma, Sampdoria, Sassuolo, Spezia, Torino, Udinese e Venezia; solo il Napoli, il Cagliari e la neo-promossa Salernitana appartengono al Mezzogiorno. Mancano formazioni pugliesi, calabresi e siciliane. Tra le retrocesse del campionato conclusosi a maggio figuravano anche il Benevento e il Crotone, ma considerando che dalla Serie B è salita solo la Salernitana come squadra meridionale, ecco che il Sud viene rappresentato ancora meno rispetto a poco tempo fa.
Poco importa se i tifosi italiani sono sparpagliati in tutta la penisola. È noto che, storicamente, le popolazioni del Sud che si sono viste spesso sprovviste di squadre vicine alla loro appartenenza territoriale si sono ritrovate col tifare le classiche big del Nord, in particolare Juventus e Inter, che sin dalla loro fondazione hanno cercato di fare proseliti in ogni dove e non solo a Torino e a Milano. Di certo, volendoci limitare al Sud in senso stretto, è solo il Napoli a incarnare le speranze dei supporters meridionali. Ormai è passato un decennio da quando il Palermo accarezzava sogni europei arrivando a disputare persino la finale di Coppa Italia. Un motivo in più per vedere un rammarico nella mancata qualificazione in Champions da parte di Insigne & co.
A rischiare di scivolare nella serie cadetta e di ridurre ulteriormente il numero di squadre meridionali in A è stato il Cagliari, che dopo l’addio di Di Francesco è stato abile nel raddrizzare la propria situazione in classifica sotto la guida di Leonardo Semplici. Quello sardo è un organico di tutto rispetto che spera di rinforzarsi ulteriormente e di raggiungere un posizionamento utile per una qualsiasi delle coppe europee. Proprio di recente è stata introdotta l’Europa Conference League e il Cagliari ha tutte le carte in regola per puntare a una qualificazione nella prossima stagione.
Insomma, la risalita del Sud Italia nel mondo del calcio è ancora lunga. Anche se in Nazionale si è formato un gruppo nutrito di calciatori napoletani, la visione generale del Meridione da parte degli addetti ai lavori non è ancora delle migliori. Non sono pochi i giovani talenti che preferiscono crescere nelle scuole calcio del Nord, nella speranza di arrivare un giorno in prima squadra. Servirà ancora un bel po’ di tempo prima che la distribuzione delle squadre di Serie A nel territorio diventi omogenea.
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