Italia-Galles, Mancini: “L’ipotesi biscotto non esiste. Domani farò turn over”
sabato 19 Giugno 2021 - Ore 20:39 - Autore: Giulio Pavan
Queste le dichiarazioni del Ct dell’Italia Roberto Mancini alla vigilia della partita con il Galles. Sull’ipotesi biscotto: “Si usa quando ci sono due squadre che hanno un obiettivo, lo stesso risultato per andare avanti. È un problema che non ci riguarda: o andiamo a Londra o ad Amsterdam, non riguarda noi adesso. Non avremo problemi a incontrare una o l’altra: noi giochiamo per vincere una gara difficile visto che è la terza in dieci giorni. Vialli che è sempre l’ultimo a salire sul pullman è un rito scaramantico? Il primo giorno ce lo siamo dimenticato effettivamente giù dal pullman…”. Sulla mentalità dell’Italia: “È dovuta a un momento delicato della nostra Nazionale. C’è stato un ricambio generazionale con giovani che volevano fare anche qualcosa di più. Noi abbiamo vinto 4 Mondiali col nostro gioco, la fase difensiva è fondamentale, serve un bel bilanciamento. Abbiamo provato a cambiare la mentalità cercando di attaccare di più, c’è stato un buon mix ed è merito dei ragazzi aver assimilato questo gioco. Siamo dei bei ragazzi, sicuramente. Ci fa piacere si parli così. Ci deve far cercare di fare del meglio, di migliorare. Non ci crea pressione ma ci fa molto piacere. Le favorite? Francia, Spagna, Germania e Portogallo sono abituate a vincere, sono piene di giocatori straordinari. La Francia resta la favorita, nonostante il pareggio con l’Ungheria. Poi ci sarà anche il Belgio: secondo me non cambia nulla”. Sul turnover: “Penso davvero che ci siano 26 titolari. Se prendete le qualificazioni di Nations League, l’attacco era Insigne, Belotti e Bernardeschi che potrebbe giocare domani. Poi c’è Chiesa che è un titolare. Contro Lewandowski e Milik, hanno giocato Emerson, Acerbi, Bastoni e Florenzi. Quando dico che sono tutti titolari è perché, se noi cambiamo qualcosa e domani dobbiamo farlo, è vero. Alla terza devi farlo, a trentadue gradi: c’è bisogno di giocatori freschi, i ragazzi daranno quel che han fatto fino ad oggi”. Sull’Europeo in bolla: “A volte c’è bisogno di non vedersi per 24 ore. C’è bisogno di pensare anche ad altro oltre al calcio a volte, i ragazzi anche per un giorno, un giorno e mezzo, hanno bisogno di farsi gli affari loro. È questo il problema visto che siamo in bolla”.
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