Triveneto e i playoff sempre al massimo: Venezia e Cittadella, a voi. Triestina, che flop! Trento, ci siamo
domenica 16 Maggio 2021 - Ore 23:35 - Autore: Dimitri Canello
Signori, è tempo di playoff. E, come spesso accade, le squadre trivenete sono protagoniste. Due anni fa la finale fu Verona-Cittadella, lo scorso anno toccò a Pordenone e Chievo arrampicarsi in semifinale, quest’anno ecco Venezia e Cittadella a sgomitare per un posto sull’Olimpo. Si è cominciato col un bel botto, ma i fuochi d’artificio, quelli veri, potrebbero essere ancora inesplosi. Accattivante il prologo di Cittadella-Brescia, che ha offerto uno spettacolo più che decoroso e tante belle giocate, strepitosa Venezia-Chievo, andata in scena sotto la pioggia e terminata 3-2 in rimonta in due epici tempi supplementari. Ora in semifinale ecco all’orizzonte due sfide all’ultimo respiro: Cittadella-Monza e Venezia – Lecce. I favori del pronostico, oltre che per la possibilità di passare il turno con due pareggi, vanno a Monza e Lecce, che nella regular season hanno dimostrato di avere qualcosa in più delle due rivali. Ma attenzione, perché il Cittadella è rimasto dentro i playoff tutto l’anno e ha dimostrato di potersela giocare contro chiunque, a patto di mantenere alta l’intensità di gioco. Nella regular season all’andata vinse il Monza fra le polemiche, al ritorno finì pari. Identici equilibri anche nell’altra semifinale. Tanti gol sia all’andata (quattro) che al ritorno (cinque) e l’impressione che il Lecce abbia qualcosa in più del Venezia, come ha riconosciuto oggi Paolo Zanetti. Ma in entrambe le semifinali vanno considerati anche altri aspetti. Per esempio il fatto che il Leoni sembrino stare meglio dal punto di vista fisico rispetto alla rivale. Questo al netto dei 120 minuti giocati giovedì, che si faranno sentire probabilmente nella ripresa. Il Venezia, che ha già demolito tutti i pronostici estivi, proverà a cancellare anche quelli del post-season, con il coraggio e la determinazione che lo contraddistinguono. Coda di questi tempi è un killer, mentre si aspetta sempre Forte, che non segna su azione da tre mesi e che ha sbagliato un rigore (ininfluente) contro il Chievo. Il Cittadella latita in attacco, ma è micidiale con mezzali e trequartisti, che sono veri cecchini. Il Monza ha un arsenale offensivo spaventoso e anche in mezzo è solido e qualitativo allo stesso tempo. Sarà una bella lotta: gli equilibri per la Serie A sono davvero sottili e basta un niente per spostare l’ago della bilancia da una parte o dall’altra…
E’ stata la domenica del grande flop della Triestina, sconfitta in modo davvero sorprendente dalla Virtus Verona. Una grande impresa, quella di Gigi Fresco, capace di confezionare la beffa nei minuti finali, quasi a materializzare gli spettri evocati da Pillon alla vigilia. A proposito di quest’ultimo, inutile girarci troppo attorno. La sua resa da allenatore alla guida dell’Alabarda è stata decisamente sotto le attese, tanto che la sua panchina adesso non è certo solida, nonostante un altro anno di contratto già firmato. Di sicuro Pillon non è l’unico colpevole, perché non ha potuto incidere sul mercato e perché la squadra, come già evidenziato dopo gennaio, ha un’età media troppo avanzata. E qui viene chiamato in causa Mauro Milanese, che qualche evidente responsabilità su questo flop ce l’ha sicuramente. Si parla tanto di Attilio Tesser e nei prossimi giorni si saprà se quella che porta ancora nella Marca trevigiana è una pista concreta con possibilità di realizzazione. Ma ci sarebbe anche Bruno Tedino, in ballo a Pordenone e che piace a Milanese da tempi non sospetti. Va considerato, infine, che Tesser ha Modena nel mirino (o forse viceversa) in caso di cambio di proprietà.
Chiusura di sipario, stavolta, per una squadra di Serie D che sta per fare il grande salto. Una protagonista attesa, che ha rispettato pienamente le attese mettendosi nelle mani di un tecnico vincente: Carmine Parlato sta per concludere una cavalcata trionfale con l’ennesima promozione al timone del Trento. Una stagione strepitosa in cui tutto si è incasellato nella maniera giusta, a cominciare dalla costruzione della squadra affidata ad Attilio Gementi. Non so se questa squadra verrà confermata anche in C. So, però, che alle nostre latitudini, va salutata una nuova protagonista, che potrebbe far parlare di sé a lungo anche negli anni a venire.
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