Dopo soli 5 minuti è il Venezia a passare in vantaggio: Aramu arpiona il pallone in area di rigore e batte Semper. L’arbitro, dopo alcuni minuti di consulto in cuffia con il VAR, però, annulla la rete per fuorigioco di Forte. Successivamente alla decisione del signor Sozza, l’estremo portiere clivense rimette – dunque – in gioco il pallone che arriva sui piedi di Canotto, il quale dopo aver superato alcuni giocatori sulla fascia di destra, crossa il pallone verso l’area di rigore nella quale, il difensore Taugourdeau, interviene con la mano. Dopo il consueto consulto con la tecnologia, l’arbitro conferma il penalty per i gialloblù ed è Garritano a prendersi la responsabilità dagli undici metri. Maenpaa, inizialmente bravo ad intuire il lato scelto dal centrocampista calabrese, non è altrettanto abile, pur avendolo intercettato, a respingere il tiro e di conseguenza ad impedire il vantaggio veronese. Al 22’ è Forte, trovato con un cross da Mazzocchi, a rendersi pericoloso con un colpo di testa che esce di pochi centimetri alla destra di Semper. Al 27’ dopo una punizione in zona offensiva per il Venezia, è l’attaccante clivense Canotto a recuperare il pallone e a sprintare – superando anche due uomini – e ritrovandosi solo davanti all’estremo difensore lagunare ma, il suo tiro, esce a lato, vanificando un’ottima occasione per il raddoppio.
Dopo 49 minuti le squadre, al termine di un buon primo tempo, rientrano negli spogliatoi sul punteggio di 0 – 1.
Al 47’ è il Chievo a rendersi pericoloso con Bertagnoli ma il suo tiro si infrange contro il palo, mantenendo invariato il risultato. Al 60’ è ancora il centrocampista veronese a rendersi protagonista, questa volta in maniera negativa per i suoi, deviando nella sua porta con la testa il cross di Aramu e beffando l’immobile Semper. Al 72’ questa volta è il Venezia a recuperare palla dopo un calcio di punizione in zona pericolosa per il Chievo e a ribaltare, rendendo pericolosa un’azione difensiva, la situazione con Johnsen. Il suo tiro, al termine di una corsa di molti metri, però, finisce alto sopra la traversa. Sette minuti più tardi, il Chievo, dopo aver trovato prima con Bertagnoli il palo, questa volta trova l’incrocio della traversa con la punizione di Margiotta. Al termine dei 90 minuti regna ancora la parità tra le due squadre, di conseguenza, per decretare la semifinalista dei playoff, sono necessari altri 30 minuti supplementari.
Al 103’ dopo un’invenzione di tacco di Djordjevic, è Di Gaudio a penetrare in area di rigore, prima di essere fermato in maniera irregolare da Ferrarini, facendosi riconoscere, per la seconda volta nel match, in rigore a favore dal signor Sozza. Dagli undici metri questa volta è Vasile Mogos a battere e a superare, per la seconda volta, Maenpaa. Nel secondo tempo supplementare questa volta, al minuto 106, è Maleh a battere Semper, già protagonista di un’importante parata su Forte nella stessa azione, e a portare nuovamente sul pareggio la compagine arancioneroverde. Al 115′ è Johnsen a chiudere definitivamente il match facendo impazzire di gioia la panchina arancioneroverde. Proprio in chiusura Forte sbaglia il rigore del 4-2, facendoselo parare da Semper.
VENEZIA-CHIEVO 3-2
Reti: (R) 10’ Garritano (C), AUT 60’ Bertagnoli (V), 104’ Mogos (C), 106’ Maleh (V), 115′ Johnsen
VENEZIA: (4-3-1-2): Maenpaa, Mazzocchi (82’ Ferrarini), Svoboda, Ceccaroni, Ricci (46’ st Felicioli), Crnigoj (56’ st Johnsen), Taugourdeau (73’ Fiordilino), Maleh, Aramu (98’ Dezi), Di Mariano, Forte. A disp.: Pomini, Carotenuto, Molinaro, St Clair, Bjarkason, Rossi, Bocalon. All. Zanetti