Triestina-Virtus Verona, un pasticcio che fa tremare i playoff. Pordenone, è l’ora X. Vicenza, sguardo al futuro
domenica 9 Maggio 2021 - Ore 23:55 - Autore: Dimitri Canello
Il rinvio di Triestina – Virtus Verona del primo turno dei playoff rischia di creare un cortocircuito mai visto prima in Lega Pro. Incredibile ma vero, i vertici della categoria non avevano previsto (o avevano trascurato, che poi è lo stesso) uno scenario in cui un focolaio covid provoca l’intervento dell’Asl locale che vieta la partenza per una trasferta, come accaduto nel caso dei 10 positivi del club di Luigi Fresco. E adesso che succede? Domani c’è un Consiglio direttivo straordinario, giocare mercoledì è un’eventualità che pareva pressoché impossibile già nel momento in cui era emersa, figuriamoci adesso. Che si fa? O si fermano i playoff e li si fa slittare di un paio di settimane, con un danno importante per diverse squadre, soprattutto le seconde dei tre gironi che potrebbero vivere oltre un mese di stop prima di tornare a giocare, oppure la Virtus Verona rinuncia e il carrozzone prosegue. In tutti i casi, in tutta onestà, non una gran figura. Senza contare che, anche nel caso di un posticipo, si deve sempre sperare che non capiti uno scenario simile ad un’altra squadra, perché i campionati entro il 30 giugno devono terminare. Nel bel mezzo di una pandemia ben lungi dall’essere debellata, essersi fatti sorprendere in questo modo lascia veramente perplessi.
Domani si chiude il campionato di Serie B. Quantomeno nella regular season, perché poi ci saranno i playoff e, forse, i playout e tutti gli occhi sono puntati sul Teghil di Lignano Sabbiadoro. Il Pordenone, che sta faticosamente cercando qualsiasi appiglio per evitare lo spareggio per non retrocedere in C, riceverà la visita del Cosenza. Due risultati su tre a disposizione per sfuggire i playout, un vantaggio non da poco. I favori del pronostico vanno ai Ramarri, ma gli equilibri psicologici in gioco sono molto delicati e basta poco per far scattare la paura, come ha ammesso anche il capitano neroverde Gianvito Misuraca. Poi, una volta in salvo, ci sarà tempo e modo per programmare la prossima stagione nei dettagli.
Cittadella-Venezia vale il quinto posto, ma tutto sommato è un vantaggio relativo. Difficile, infatti, che in finale ci possa essere un bis del derby del Tombolato di domani, ma il calcio è strano e talvolta i miracoli accadono. Nel frattempo sia Venturato che Zanetti guardano con decisione a giovedì, andata del primo turno dei playoff, senza ancora conoscere i loro avversari. Possibile, anzi probabile, che una delle due affronti il Chievo, che è padrone del proprio destino e che deve solo battere l’Ascoli per arrivare ancora una volta agli spareggi. Il Brescia è una mina vagante, forse più ancora della Spal che rischia di restare fuori da tutto e sarebbe un flop piuttosto rumoroso.
Resta il Vicenza che, come ampiamente prevedibile, si è salvato con una giornata di anticipo. Un epilogo quasi scontato, che qualche risultato scentrato aveva messo in forse. Ora è tempo di pensare al futuro e cioè alla costruzione della squadra 2021-2022. Servirà una corposa rivoluzione se si vuole puntare a competere per il traguardo massimo o quantomeno per i playoff. Perché Di Carlo ha parlato di obiettivo playoff senza però aggiungere che fra le prime otto il Vicenza quest’anno non ci è mai stato e questo dovrà pur significare qualcosa. Per il prossimo anno servono un portiere, almeno due difensori centrali, un esterno destro, un esterno sinistro se non si riuscirà a riottenere in prestito Beruatto, uno o due centrocampisti, due punte. Una traccia c’è già e porta a Michele Pellizzer, giocatore bandiera del vecchio Bassano e che potrebbe essere acquistato senza entrare in lista. Un vantaggio non da poco. Per il resto tante idee in cantiere, quando il mercato muove i primi vagiti. C’è tempo, ma prima ci si muove e meglio è. Quantomeno su certi versanti.
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