eSport in Italia: intervista con l’esperto di gaming Lukas Mollberg
giovedì 26 Novembre 2020 - Ore 16:38 - Autore: Staff Trivenetogoal
Negli ultimi anni gli eSport stanno ottenendo dei numeri incredibili. Pur esistendo da quasi 50 anni, solo da poco stanno raggiungendo il successo che meritano dovuto anche alla possibilità di trasmettere le competizioni in tempo reale in modi molto più efficienti e pratici rispetto al passato. In alcune nazioni il fenomeno ha già dimensioni gigantesche, come ad esempio in Corea del Sud, tuttavia, anche in Italia la situazione sta migliorando.
Per parlare del fenomeno degli eSport abbiamo invitato per un intervista l’esperto di gaming Lukas Mollber, fondatore di vari siti tra cui Casinoble, dove parla di giochi da casinò.
Buongiorno Lukas, la ringraziamo per aver accettato la nostra intervista. Ultimamente, si parla sempre di più di eSport, tuttavia, c’è molta confusione sull’argomento. Può chiarire per i nostri lettori cosa sono questi sport?
Grazie per l’invito. Avete ragione, la confusione è data dal fatto che molte persone associano gli eSport a qualsiasi videogioco, pensando che ogni titolo possa essere considerato uno sport virtuale. In realtà, la componente che non può mancare per definire un certo videogioco un eSport è l’agonismo e la competizione tra i giocatori. In questo senso, se pensiamo a giochi storici come PacMan o Tetris, possiamo dire che si tratta di eSport perché consentono agli utenti di competere, seppure in modo ridotto e non in tempo reale, grazie solo a una classifica di punteggio finale. Oggi i videogiochi definibili comunemente come sport virtuali si sono evoluti. La competizione è più avvincente grazie al fatto che i giocatori possono competere gli uni contro gli altri contemporaneamente sullo schermo. Possiamo pensare ad alcuni giochi di strategia come League of Legends che includono tutte le caratteristiche degli eSport. Altri titoli, come si potrebbero immaginare, sono quelli che emulano le competizioni tradizionali. Ad esempio, FIFA, è un videogioco che si presta bene ad essere un eSport.
Quanto è grande il fenomeno degli eSport in Italia?
L’Italia non è una nazione che spicca in questo settore, dato che i numeri più elevati nel mondo vengono registrati nei paesi asiatici. Nonostante ciò, anche nella nostra nazione sono presenti diverse competizioni su videogiochi seguite da un buon numero di persone. Gli eSport non sono ancora paragonabili agli sport tradizionali, tuttavia stanno crescendo più velocemente del previsto. Ad esempio, la Lega Serie A virtuale sta ottenendo un buon successo non solo perché le persone apprezzano e seguono le partite in streaming, ma anche perché molte società stanno investendo soldi in questo senso, causando una crescita diretta del fenomeno. I club calcistici tradizionali stanno ingaggiando dei gamer per essere rappresentati nella competizione, anche per poter attirare quelli che sono già i tifosi delle squadre. Anche le società di scommesse stanno guadagnando tanto da queste competizioni.
Quali sono le competizioni di videogiochi più seguite nel nostro paese?
Come detto in precedenza, la Serie A virtuale, giocata sia su FIFA che su PES conta un buon numero di appassionati che continua a crescere. Nonostante ciò, esistono anche altri titoli che stanno avendo una certa risonanza nel settore. Call of Duty è uno di questi. Le competizioni in multiplayer all’interno di questo videogioco vantano un gran numero di spettatori, soprattutto per quanto riguarda i tornei ufficiali che vengono trasmessi su piattaforme di streaming video online. Team italiani partecipano anche a competizioni in altri giochi come Mobile Legends, Fortnite or PUBG, ma i numeri sono leggermente inferiori e se paragonati a quelli delle altre nazioni asiatiche veramente molto lontani in percentuale. A prescindere da ciò, ci si aspetta che nei prossimi anni il fenomeno continui a crescere.
Grazie mille per questa intervista Lukas.
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