Arzignano, Colombo: “Primo playout della mia carriera: stiamo facendo sforzi incredibili”
giovedì 18 Giugno 2020 - Ore 16:38 - Autore: Staff Trivenetogoal
VICENZA – In questo periodo storico il solo fatto di essere tornati al lavoro tutti insieme sembra una cosa incredibile, fuori dal normale. In casa FC Arzignano Valchiampo il gruppo è più unito che mai nella rincorsa salvezza che si giocherà tra qualche giorno nel doppio confronto dei playout con l’Imolese, e il condottiero della squadra, Alberto Colombo, sta cercando di far trovare ai giocatori la miglior condizione possibile. Ma la base di partenza, come ci racconta in questa intervista, è molto buona.
Alberto Colombo, si torna in campo. Per prima cosa ti chiedo di raccontarci come avete vissuto il periodo di stop forzato, un periodo più unico che raro…
“Abbiamo vissuto un periodo storico, inimmaginabile fino a qualche mese fa. L’abbiamo vissuto a fasi alterne a livello mentale. All’inizio non pensavamo potesse avere questa gravità, poi ci siamo resi conto del pericolo che poteva esserci col contatto delle persone. Successivamente abbiamo capito poi che sarebbe stato possibile tornare alla normalità, e questo ha influito sul modo di lavorare. La prima fase è stata individuale a casa, poi una settimana di inattività, poi abbiamo ripreso con incontri online per allenarsi insieme. E ora finalmente siamo tutti insieme sul campo”.
Ora però si torna in campo, e ci giocheremo i playout con l’Imolese. Che doppio confronto sarà? Che tipo di incognite potranno esserci dopo un periodo come quello che abbiamo vissuto?
“Per me si tratterà del primo playout in carriera. Solitamente si tratta sempre di partite molto chiuse, incontri molto tesi, poco spettacolari, dove la tensione per la posta in palio la farà da padrone. Vista invece la situazione da cui siamo reduci mi aspetto invece partite molto più aperte. Ovvio, ci sono tante incognite dal punto di vista della condizione fisica, che potrebbe incidere su qualche errore in più, proprio perché potrebbe esserci meno lucidità. E’ un doppio confronto che esula dai classici playout. Chi in quei quattro giorni arriverà mentalmente e fisicamente in condizioni migliori avrà un piccolo vantaggio”.
L’Imolese ha cambiato allenatore durante lo stop. Che squadra ti aspetti di vedere in campo e quali sono le sue caratteristiche principali?
“Questa sarà un’incognita in più. Abbiamo poca conoscenza delle nozioni che il nuovo allenatore potrà trasferire alla squadra in questo periodo. Abbiamo però ottima conoscenza del valore globale dell’Imolese: squadra di buona qualità che si è trovata ad affrontare un campionato diverso dalle aspettative iniziali. Non sono riusciti ad esprimersi come l’anno scorso, quando sono stati tra le sorprese più positive del campionato, dovendo combattere per l’obiettivo salvezza. E’ squadra di tutto rispetto, che col nuovo allenatore avrà uno stimolo in più”.
Domanda ancora più importante: come sta l’Arzignano? Come hai visto i ragazzi al ritorno alle sedute collettive dal punto di vista fisico e mentale?
“L’Arzignano l’ho visto voglioso. Mi aspettavo una condizione psicofisica meno positiva di quella che ho trovato. I ragazzi hanno avuto il giusto entusiasmo per ritrovarsi in campo. Il tutto è di buon auspicio, ma ovviamente è prematuro fare previsioni. La cosa importante è aver trovato una squadra molto sul pezzo. Ora dobbiamo lavorare per portare il gruppo in una condizione accettabile, senza caricare eccessivamente. Sbagliare i carichi di lavoro vorrebbe dire rischiare di incappare in infortuni, mentre noi vogliamo arrivare con la rosa al completo per il doppio confronto”.
La società sta facendo di tutto per mettervi nelle condizioni migliori per giocarvi al meglio le vostre carte. Adesso è il momento di essere tutti uniti, squadra, staff, dirigenza, pubblico, soci…
“La società sta facendo sforzi incredibili affinchè la squadra pensi solo al campo e al lavoro da svolgere in previsione delle due partite. Tutti stanno facendo grandi sacrifici dal punto di vista economico, sia per il rispetto del protocollo, sia per il rispetto del distanziamento fuori dal campo. Con queste premesse i ragazzi possono concentrarsi davvero solo sull’Imolese”.
Andata in casa e ritorno fuori, con la necessità di vincere per forza. Stimolo ulteriore?
“Il fatto di dover vincere a tutti i costi non è un vantaggio, ma sotto il profilo tattico ti toglie tanti dubbi sul piano strategico della doppia partita. Se hai due risultati su tre puoi scegliere se fare partita attendista o d’attacco. Noi invece sappiamo che dobbiamo puntare alla vittoria, quindi in un modo o nell’altro dobbiamo segnare e cercare di fare un gol in più dell’avversario”.
Che messaggio mandiamo infine all’ambiente in previsione di questo doppio confronto decisivo per la nostra stagione?
“Stateci vicini, dobbiamo essere tutti compatti. Seppur distanziati cercate di stare tutti vicino alla squadra, con grande unità d’intenti. In un momento così particolare, dico che dal canto nostro metteremo tutti noi stessi i campo per ottenere un risultato storico per il club che sarebbe il mantenimento della categoria”.
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