Calcio d’estate, sogni d’estate: Triestina, Vicenza e Padova a caccia della B, Pordenone e Venezia per la salvezza, Cittadella per la gloria e a Verona…
domenica 21 Luglio 2019 - Ore 23:53 - Autore: Dimitri Canello
Calcio d’estate, sogni d’estate, occhi che guardano verso il cielo. E immaginano traguardi da urlo, fotografano immagini di trionfi, formano squadre invincibili, vogliono il massimo e anche di più. Stavolta parto dalla Serie C, che giovedì conoscerà i suoi calendari: ci sono già i gironi e lo spauracchio Monza è stato spostato a spallate in un girone A che sembra confezionato apposta per stendere tappetini rossi a Silvio Berlusconi ed Adriano Galliani. A Triestina, Vicenza e Padova è andata bene in questo senso, perché avere una corazzata come quella guidata da Cristian Brocchi nel girone B sarebbe stata una sciagura, ma lo spostamento del Piacenza, allo stesso tempo, inserisce un’altra autorevole concorrente per la promozione nel novero delle candidate. Detto che siamo al 21 luglio e Triestina e Padova, senza dimenticare la Feralpisalò, devono ancora sparare molte cartucce, quello che si può dire sinora è che sarà un girone senza un’ammazza campionato. Ci sono almeno cinque squadre che possono competere oggi per il traguardo massimo, ma senza nessuna che primeggi chiaramente sulle altre. La Triestina ha preso Daniele Giorico, un giocatore che qualche anno fa sembrava destinato alla Serie A e che si è improvvisamente inceppato. Massimo Pavanel lo ha voluto fortemente e benissimo ha fatto Mauro Milanese a prenderlo. E’ un rinforzo importantissimo, così come lo sarà Leonardo Gatto, non appena si sbloccherà il solito tira e molla con l’Entella per la buonuscita. A centrocampo dovrebbero arrivare altri due primattori: sia Caccavallo che Statella sarebbero due rinforzi di lusso, Varone avrebbe le caratteristiche giuste per giocare a due, davanti trovare un attaccante (Bunino?) che affianchi Costantino e Granoche non sarà semplice.
Il Vicenza sta facendo una squadra di chi vuole vincere subito. Marotta è costato davvero molto, soprattutto dopo l’annata non certo entusiasmante di Catania. A Siena aveva fatto faville, avrei giurato che in Sicilia sarebbe definitivamente decollato e invece non è stato così. Quello che si è preso Magalini è un po’ un rischio, da cui dipenderanno le sorti stagionali del Vicenza. Non è facile trovare un attaccante da 15 gol senza spendere un patrimonio, così come andrà verificato che Scoppa sia un regista da squadra che punta a vincere il campionato. Che sia un buon giocatore non ci piove, che sia però un potenziale crac è tutto da verificare. Cappelletti e Padella per la categoria sono due eccellenti acquisti, su Barlocco garantisce Magalini e vedremo se avrà ragione, Emmanuello sembra sempre che debba fare il grande salto e da tre anni almeno il grande salto non lo fa. Fra Iocolano e Maiorino è difficile dire chi potrebbe avere un maggiore impatto come trequartista (che arriverà). Maiorino ha sempre segnato tanto, Iocolano ha fatto bene in provincia e meno bene in grandi piazze. Ma la qualità che offre è indiscutibile.
Il Padova così com’è è ancora un cantiere aperto e ci sono tante scommesse. Mokulu sono tre anni che, soprattutto per guai fisici, non spacca più le partite nonostante un fisico mostruoso, Gabionetta sembrava sparito dai radar, Germano è un ottimo centrocampista, Ronaldo dovrà dimostrare di sapersi mettere alle spalle due stagioni un po’ così, Daffara e Joel Baraye sono due discreti giocatori, ma per una squadra che vuole vincere l’impressione è che serva altro. A quanto pare Sogliano prenderà altri 4-5 interpreti di livello e allora molto potrebbe cambiare, fermo restando che la scommessa vera alberga in panchina, dove la scelta di Salvatore Sullo è una sorta di puntata al buio senza alcuna garanzia di successo. Semplicemente perché non ci sono precedenti che possano far intuire come andrà a finire. La Feralpisalò spenderà molto, più dell’anno appena trascorso e il Piacenza che ha perso la finale playoff ha preso Daniele Cacia e non ha cambiato poi così tanto.
In Serie B Pordenone e Venezia non potranno che puntare alla salvezza come unico obiettivo possibile. Lucas Chiaretti è una buona operazione, Leonardo Candellone è alla prima esperienza di livello in B e dovrà sapersi ripetere, Strizzolo poteva esplodere e non lo ha ancora fatto veramente, Mazzocco è una buona mezzala con grande capacità di inserimento e Camporese la B la conosce bene. Il Venezia sta cambiando tutto e cambierà ancora, logica conseguenza di una stagione tossica. Bene Felicioli, Vacca è una scommessa non certo per questioni tecniche, Capello allo stesso modo è al bivio: ha qualità importantissime, ma lo scorso anno a Padova le ha dimostrate solo in parte, Fiordilino è una mezzala di qualità e Cremonesi sarebbe un centrale affidabile. Lakicevic sulla fascia è un buon innesto, sempre che tutto vada secondo i piani. Il Cittadella ha piazzato il colpo Celar, un centravanti capace di segnare 28 gol in 27 partite in Primavera con la maglia della Roma, ha scommesso su Vrioni, finora inespresso quanto a talento, ha preso due primattori dall’Imolese (Gargiulo e De Marchi), potrebbe veder partire Paleari e Schenetti. Insomma, la politica è sempre la stessa e non si può che provare a fidarsi di Marchetti. Il Chievo, infine, è un autentico rebus, la cui soluzione resta pressoché indecifrabile, più che mai dopo le inquietanti ombre provenienti da Forlì, dove un’inchiesta penale sulle solite plusvalenze del mistero rischia travolgere Luca Campedelli.
Infine il Verona. Veloso è in fase calante, ma la Serie A la conosce come le sue tasche, Günter è un buon prospetto, Bocchetti una garanzia, Badu un pedalatore che a queste latitudini potrebbe avere il suo perché, Radunovic un portiere interessante e Juric un allenatore da “prendere o lasciare”. Anche qui, difficile immaginare altri obiettivi che non siano la salvezza pura, come del resto le prospettive sembrano identiche a Udine. Ad maiora
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