Palermo e un film già visto (e Venezia in B), qualche domanda sul Trapani alla Figc e il Padova in attesa: il mercato, intanto, apre i battenti….
lunedì 1 Luglio 2019 - Ore 00:18 - Autore: Dimitri Canello
Domenica scorsa annunciavo un lunedì da bollino rosso sul fronte iscrizioni e in effetti così è stato. Non a caso il Palermo è saltato per aria nel silenzio generale (quasi non si volesse disturbare), con una scena vista e rivista a varie latitudini che si ripete sempre allo stesso modo. L’imprenditore X accumula debiti, non riesce più a gestirli, “vende” a Y che si incarica di “curare” gli ultimi attimi di vita del club. E’ successo a Treviso, a Padova, a Venezia, a Vicenza e adesso anche a Palermo. Proprio stasera Arkus Network ha rilanciato presentando nuovi documenti, inviando una lettera alla FIGC e chiedendo che il Palermo sia iscritto al campionato richiamando addirittura il principio giuridico del “soccorso istruttorio” in riferimento alla possibilità di colmare lacune documentali. Peccato che alla data attuale non siano stati pagati neppure gli stipendi dei calciatori, che lo hanno denunciato pubblicamente e non risulti alcuno sviluppo in tal senso. Il Venezia ha un piede e trequarti in Serie B, dovrebbe veramente accadere un cataclisma perché fosse cancellata questa certezza. Non mi dilungherò più di tanto sugli aspetti giuridici di quanto accaduto, dico solo che il sistema dovrebbe tutelare prima di tutto se stesso con regole chiare in casi come questo. E che al Venezia verrà restituito quanto tolto in modo “chirurgico” con il pasticcio del verdetto della Corte d’Appello Federale dopo la retrocessione d’ufficio comminata in primo grado al Palermo. Con una sorta di contrapasso per Maurizio Zamparini dopo il cosiddetto “ratto di Pergine” avvenuto nel 2002 che a Venezia e Mestre ricordano come se fosse ieri.
A proposito di chiarezza, la stessa che non sembra esserci a Trapani. È ricomparso all’improvviso assieme a Giorgio Heller nientemeno che Fabio Petroni, ex proprietario che a Pisa ricordano nel modo peggiore possibile e che adesso irrompe come un caterpillar sulla scena. Prima alla Juve Stabia, dove nei giorni scorsi l’ex vicepresidente Giovanni Palma ha dichiarato “apertis verbis” che inoltrerà “un dossier alla procura, che dimostrerà che il reale presidente della Juve Stabia in quest’anno di Serie C era Fabio Petroni”. Come se non bastasse questa presenza equivoca a Castellammare, Petroni è sbarcato in Sicilia assieme a Heller a pochi giorni dalla scadenza delle domande per la Serie B 2019-2020, comprando il club in gravi difficoltà finanziarie tramite la società Alivision e presentando la documentazione richiesta proprio in extremis. Alla Figc, in attesa dei verdetti che verranno emessi in settimana, andrebbero poste alcune domande: 1) che ruolo ha Fabio Petroni nel Trapani? 2) perché nella conferenza stampa di presentazione Fabio Petroni sedeva accanto al bancone ed è intervenuto a margine parlando come se fosse il reale regista dell’operazione? 3) tralasciando la questione fideiussione sprovvista di timbro emessa da Generali già chiarita dal Trapani stesso e su cui dovrà esprimersi la Covisoc, che legame c’è fra Fabio Petroni e Alivision, la società che ha acquistato il Trapani Calcio dalle mani di Maurizio De Simone? 4) è possibile che Fabio Petroni possieda o controlli contemporaneamente Juve Stabia e Trapani, oppure si tratta soltanto di illazioni senza fondamento? Credo che tutti, non soltanto i tifosi del Padova che potrebbe essere ripescato nel caso in cui saltasse il Trapani, vogliano spiegazioni da parte di chi dovrebbe vigilare sulla regolarità dei campionati. Il 4 luglio, quando la Covisoc dovrà esprimersi a proposito delle domande d’iscrizione presentate, sarà bene sia sgomberato il campo da dubbi di qualsiasi tipo. Per la regolarità del campionato stesso e per evitare altri casi imbarazzanti come nel recente passato.
A proposito di ripescaggi. Vorrei che fosse chiara una cosa in merito a quello che penso. Se una società bara o non rispetta le regole, non vedo di cosa dovrebbe vergognarsi eventualmente chi le regole le ha rispettate e ha perso anche perché qualcun altro ha giocato in modo non pulito. E’ successo in passato al Vicenza, succederà quest’anno al Venezia e sta per accadere alla Virtus Verona di Luigi Fresco e vedremo se il Padova entrerà a far parte della compagnia. I verdetti emessi sul campo sono sì sacrosanti, ma solo se tutti hanno rispettato norme e regolamenti, altrimenti la competizione è “drogata” e tutto quanto accade sul prato verde perde di significato. La data del 4 luglio sarà importante anche per capire se anche per il Chievo è tutto risolto, perché non c’è stato un comunicato ufficiale da parte del club guidato da Luca Campedelli in merito all’iscrizione, come hanno fatto un po’ tutte le altre squadre del nostro circondario e perché in settimana “Il Fatto Quotidiano” aveva messo in dubbio la liceità di alcune operazioni di cessione operate negli ultimi giorni. Il Chievo, finalmente, ha risposto in modo inequivocabile dopo un lungo silenzio mediatico che ha fatto preoccupare molti tifosi, mostrando un documento ufficiale della Lega di Serie B che sgombera il campo da ogni dubbio. Per il resto appuntamento a giovedì, quando si capirà tutto e i “se” e i “ma” scompariranno.
Apre il mercato e saranno due mesi lunghissimi. Tante voci, tanti nomi, obiettivi chiari. Udinese e Verona vogliono salvarsi in A, Pordenone e Venezia (con l’emergente Alessio Dionisi in panchina) vogliono salvarsi in B, il Chievo chissà che squadra allestirà, il Cittadella cerca l’ennesima impresa. Il Padova galleggia fra la C e una B ancora improbabile, ma non del tutto sfumata, il Vicenza è stata la prima alle nostre latitudini a battere due colpi: Scoppa e Barlocco a parametro zero, che Magalini conosca la categoria e i giocatori che la compongono non c’è davvero alcun dubbio, se basterà per fare la voce grossa in cima al girone B lo si capirà solo più avanti quando verrà completata la squadra. La Triestina ha tutta l’aria di chi vuole fare uno squadrone per provare a vincere, il Südtirol con Stefano Vecchi cerca una nuova giovinezza, la Virtus Verona sta già preparando la squadra per la C dopo la riammissione. Insomma, ne vedremo delle belle, non c’è che dire
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