Venezia, Padova, SudTirol e Chievo, quattro panchine senza un padrone e le scadenze per l’iscrizione: Vicenza e Pordenone stanno bene e domani a Trieste…
lunedì 17 Giugno 2019 - Ore 23:39 - Autore: Dimitri Canello
Venezia, Padova, SudTirol, Chievo. Oggi il calendario segna il 17 giugno e quattro panchine del Triveneto sono ancora senza un padrone. Non includo la Triestina, perché c’è già un contratto, certo, ma ci sono anche state alcune incomprensioni fra Mauro Milanese e Massimo Pavanel nel corso della stagione. Gli ultimi incontri, però, sono andati molto bene e oggi i due sono stati visti in pieno centro assieme, il segnale di un clima disteso che dovrebbe preludere domani alla fumata bianca definitiva. L’ultimo faccia a faccia che taglierà una volta per tutte la testa al toro. A stasera, se dovessimo stilare percentuali, al 90% Pavanel rimarrà sulla panchina della Triestina, il restante 10% porta a un divorzio, che a questo punto sarebbe sorprendente. Si discuterà anche di rinnovo e di ritocco dell’ingaggio, si è già parlato di mercato. Perché la Triestina, dopo la brutta botta in finale playoff contro il Pisa, vuole vincere e ci riproverà, probabilmente ancora con Pavanel in panchina.
Il Padova, senza allenatore due settimane dopo l’arrivo di Sogliano, ufficialmente con il tecnico originario di Stretti di Eraclea non si è mai mosso, perché con Milanese i rapporti sono ottimi e, per rispetto, il ds biancoscudato farebbe un passo verso Pavanel solo se domani si arrivasse a una rottura. In caso contrario si orienterebbe altrove. Il nome di Devis Mangia, reduce da un’esperienza in Romania e da un controverso addio all’Ascoli che ha fatto molto parlare il mondo del calcio, è stato smentito. C’è un Mister X, un nome mai uscito prima, che Sogliano avrebbe in serbo, staremo a vedere.
E’ senza allenatore pure il Chievo, con le voci e il tam tam legati a un’iscrizione a rischio che potranno essere spazzate via soltanto dai fatti concreti. E cioè dalle rassicurazioni di Luca Campedelli o dai documenti e dai soldi necessari per la prossima Serie B. Fino ad allora dichiarazioni come quella odierna di Joe Tacopina senza alcuna smentita da Verona sono destinate a rimbombare. La data cerchiata in rosso sul calendario è quella di lunedì 24 giugno, lì si capiranno molte cose sulle iscrizioni. Michele Marcolini ha deciso di aspettare, lo scorso anno saltò in corsa sul treno Avellino che poi deragliò senza preavviso. L’augurio per tutti è che stavolta vada diversamente.
Senza un padrone anche la panchina del Venezia, che ha dichiarato “apertis verbis” di aspettarsi un ripescaggio, o quantomeno di sperarci. Tacopina ha detto che Palermo, Trapani e Chievo hanno problemi economici, perché al Venezia basta che salti una sola di queste teste per ritrovare la cadetteria perduta. In caso di Serie B nomi come Andrea Mandorlini e Alfredo Aglietti sarebbero destinati a entrare prepotentemente in corsa per affiancare il neo ds Fabio Lupo. In caso contrario, cioè di Serie C, bisognerebbe fare ragionamenti completamente diversi.
Resta il SudTirol, che oggi si è avvicinato a Stefano Vecchi, ma poi scava scava e scopri che la trattativa per la rescissione contrattuale col Venezia non è ancora decollata definitivamente. Potrebbe essere una nuova ripartenza per il tecnico che in laguna non ha lasciato il segno. Paolo Bravo aveva visto Roberto Cevoli, Stefano Sottili e Paolo Bianco, aveva fatto più di un pensiero a Michele Marcolini e adesso dovrà decidere.
Chi sta bene è il Pordenone, che parte già da una base solida e da tante certezze. Sta bene anche il Vicenza, perché partire con un direttore sportivo e un allenatore amatissimo dalla piazza che si conoscono e si stimano e che hanno già vinto insieme è quanto di meglio si possa chiedere. Sarà una Serie C stellare, soprattutto nel girone in cui il Triveneto presenzierà in forze massicce (ad oggi Padova, Vicenza, Arzignano, Venezia e molto probabilmente la Virtus Verona, oltre alla Triestina e al SudTirol), ma anche in B non si scherza. Se il Chievo risolverà i suoi problemi, ci saranno anche Cittadella e Pordenone a fargli compagnia. Mentre in Serie A il Verona è ripartito da Ivan Juric sfidando ancora una volta gli umori della piazza. Non si può dire che Maurizio Setti non abbia coraggio….
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