Pro Gorizia-Torviscosa, Coceani: “Avversario costruito per vincere, ci vorrà tanto cuore: a Lignano male dal punto di vista mentale e sul futuro…”
giovedì 2 Maggio 2019 - Ore 17:31 - Autore: Staff Trivenetogoal
di Enrico Soli
Lignano, il giorno dopo, ma soprattutto un girone dopo. Quanto era diversa la Pro Gorizia cinica che nella gara d’andata al Bearzot batteva i lignanesi per 1 a 0 su rigore da quella vista perdere al “Teghil” sprecando almeno una decina di ottime occasioni da gol. Intanto c’è da dire che era un’altra squadra nei nomi (solo cinque undicesimi della formazione iniziale della gara di andata sono partiti titolari ieri). Tra infortuni e partenze cosa è rimasto di quella Pro e come si appresta la formazione goriziana ad affrontare la semifinale playoff regionale contro Torviscosa? L’abbiamo chiesto a mister Enrico Coceani all’indomani appunto dell’inaspettato ko di Lignano. Stiamo pur sempre parlando di una matricola, la Pro, ma era difficile prevedere un calo così vistoso nel girone di ritorno. Non c’è comunque troppo tempo per rimuginare visto che già domenica si torna in campo, e se Lignano non era proprio l’ultima spiaggia, la partita col Torviscosa in programma alle 16 al Bearzot lo è: dentro o fuori. Il secondo posto, l’avevamo ricordato in sede di presentazione dell’ultima di campionato, era importante e alla portata (il Brian non è andato oltre il pareggio a Fontanafredda): significava accesso diretto alla finale regionale con possibilità di giocare in casa con due risultati su tre a disposizione in sfida secca. Non è andata così, proviamo a capire perché.
Enrico Coceani, a contare le occasioni sprecate a Lignano verrebbe da parlare di sfortuna, però quando ne sbagli così tante non può essere solo un caso: che risposta si è dato ai tanti errori?
“Abbiamo toppato dal punto di vista mentale la partita. Forse pensavamo che i gol sarebbero comunque venuti presto o tardi, invece poi la legge del gol ci ha punito. Se a questo aggiungiamo la doccia fredda del gol subito ad inizio secondo tempo, ecco il risultato. Il problema è che durante l’anno abbiamo avuto tante assenze e quindi abbiamo anche tanti ragazzi che hanno speso molto nell’arco della stagione. Certi giocatori non hanno recuperato ancora bene dagli infortuni e del resto non siamo nel calcio professionistico. Comunque, se mi avessero detto all’inizio dell’anno che avremmo fatto un campionato del genere come neopromossa, ci avrei messo la firma. Oggi paghiamo lo sforzo: siamo stati gli unici a tenere testa al San Luigi per tutto il girone d’andata”.
L’ambizioso Torviscosa è un osso duro per voi: che partita sarà?
“Per noi ormai tutti gli avversari sono difficili, l’abbiamo visto a Lignano ieri, per i motivi che ho appena spiegato, però penso che questi ragazzi possiamo ancora raschiare il fondo del barile per giocarsela domenica. Il Torviscosa, lo sappiamo, è stato costruito per vincere. Non ci resta che giocare una partita perfetta dal punto di vista tecnico e tattico e metterci tanto cuore, ciò che non abbiamo fatto ieri. Altro non c’è da inventare visto che peraltro abbiamo gli uomini contati”.
Comunque vada in questo finale, che Pro Gorizia dobbiamo attenderci per la prossima stagione?
“Non ne abbiamo ancora parlato perché prima vogliamo vedere come va a finire la stagione. In ogni caso Gorizia è ritornata a fare campionati consoni alla sua storia. I dirigenti hanno idee molto chiare e quindi la piazza è destinata ad essere protagonista anche nei prossimi anni”.
Detta così però suona come un addio…
“No, io sto bene qui e ho un rapporto eccezionale con tutto l’ambiente, ma penso che ognuno di noi deve fare i suoi ragionamenti, dobbiamo capire insieme se sono ancora l’uomo giusto o meno. Sarebbe un peccato rovinare tutto dopo sei anni che alleno qui. Quindi mi troverò serenamente con la società e vedremo il da farsi. Io comunque vada resterò sempre un super tifoso della Pro”.
Foto: Pro Gorizia
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