Arzignano, Di Donato esulta per la promozione: “Successo dedicato ai miei genitori: grazie alla società che mi ha permesso di allenare questi ragazzi”
martedì 30 Aprile 2019 - Ore 21:10 - Autore: Staff Trivenetogoal
ARZIGNANO (VI) – Un immagine su tutte a chi scrive queste righe rimarrà nei ricordi di questa giornata ai confini della realtà. A fine partita erano tutti sul terreno del Dal Molin: giocatori, staff, pubblico. Ma mancava una persona: lui, il condottiero, mister Daniele Di Donato. Lo abbiamo cercato a lungo per poi trovarlo nel tunnel degli spogliatoi. Da solo, quasi in disparte, molto commosso. E lui ci ha spiegato subito perché.
“Dedico questo successo ai miei genitori –dice- mio padre è venuto a mancare un anno fa. Gli avevo promesso che gli avrei dedicato la prima grande soddisfazione che mi sarei tolto da allenatore. Il primo successo non si scorda mai; questa forza mi ha dato grande carica. Altra dedica va al direttore Serafini, che nei momenti più difficili mi è stato sempre vicino, al presidente e alla società tutta, perché mi hanno permesso di allenare questi ragazzi”.
Con il tecnico torniamo sulla situazione surreale venutasi a creare a fine partita. “Eravamo appena rientrati negli spogliatoi e tutta la nostra concentrazione era già mirata alla partita di Chions; avevo visto i ragazzi un po’ demoralizzati, e avevo cercato di infondere loro coraggio pensando all’ultima gara. Poi però è arrivata questa notizia meravigliosa ed è cambiato tutto. Ora è giusto festeggiare: i ragazzi se la meritano tutta questa soddisfazione”.
Tracciando un sommario bilancio di questa annata da sogno, il tecnico ci tiene a ricordare che non sono state tutte rose e viole. “Il difficile è stato all’inizio. Si veniva da una stagione importante, e quindi si poteva pensare che il compito che ci aspettava al varco fosse facile. Ci ho messo un po’ ad entrare nelle teste dei ragazzi, ma ho avuto la fortuna di allenare un gruppo unico, fantastico. I ragazzi hanno capito che sarebbe stato molto più difficile dell’anno precedente”.
Successo doveva essere, e successo è stato. “Io sono venuto ad Arzignano per cercare di vincere, non posso nasconderlo, ho cercato sempre di fare il massimo, sia nei momenti belli che in quelli difficili”.
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