Chievo-Juventus -4, Sorrentino: “CR7? Metterò una maglia fosforescente per distrarlo! Sarà un onore affrontarlo, ma…”
martedì 14 Agosto 2018 - Ore 11:20 - Autore: Staff Trivenetogoal
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Qualunque ragazzo, Sorrentino, si starà chiedendo come ci si prepara per vedersela con l’attuale calciatore più forte al mondo: il fattore-video, ad esempio?
«Degli attaccanti avversari il giorno della gara si guardano insieme rigori, punizioni, un po’ tutto. Quando giochi contro uno come Ronaldo il bagaglio generale ce l’hai già e sono le sue immagini trasmesse quotidianamente da tutte le tv del mondo. La mia fortuna è avere un allenatore dei portieri, Lorenzo Squizzi, che prepara comunque l’intera settimana in base al lavoro cui potranno chiamarti le punte».
Nella sua autobiografia, «Gli occhi della tigre», ha raccontato anche di una suggestione cromatica che può rientrare nel bagaglio del portiere ossia il «trucchetto» delle maglie dai colori forti, fosforescenti: ci spiega?
«Un istituto di ricerca pubblicò questa statistica su internet, anni fa, con cui spiegava come il calciatore inconsciamente calciasse verso il colore acceso. Un attaccante sa dov’è la porta, ovviamente, però sott’occhio non la vede, vede semmai la divisa del portiere. Metti che la divisa sia arancione o verde forte, il giocatore inconsciamente può indirizzare la palla più verso quel colore. Se posso, allora, uso maglie dalle tinte più “vistose” possibile».
E il suo bagaglio d’esperienza… le fa vivere la vigilia di questo Chievo-Juventus con più distacco?
«Ho avuto la fortuna di giocare contro i Messi (in Spagna ai tempi del Recreativo Huelva, ndr), Del Piero, Totti, Kakà, Ronaldinho, Figo, Crespo, Icardi, Dybala, Cassano, Toni, Inzaghi… Diciamo che l’esperienza e il tempo t’aiutano a essere più riflessivo. È da quando è uscito il calendario che mi sento chiedere di Ronaldo. Per me è un onore. Ma alla fin fine è una partita di calcio. Che affrontiamo con l’entusiasmo e il sorriso di sempre: consapevoli che ci saranno tante, tante, tante difficoltà».
A proposito di Dybala, siete amici dai tempi del Palermo: l’ha sentito?
«Sì ma non abbiamo parlato di calcio: sarei passato per quello che vuol mettere il naso nelle tattiche altrui. Non s’è parlato nemmeno di Ronaldo. L’importante è che lui faccia riparlare di nuovo del calcio italiano. Penso si creerà un effetto a catena e tanti altri giocatori importanti arriveranno».
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(Fonte: Corriere di Verona. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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