Chievo, le plusvalenze fittizie potrebbero addirittura costare la retrocessione? La difesa del club non si fa attendere…
sabato 30 Giugno 2018 - Ore 13:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Non sono solo i volumi movimentati a destare impressione, sebbene si faccia tanta fatica a contare 66.830.000 euro di sopravvalutazioni accumulate in tre stagioni sportive, dal 2014 al 2017. Nella relazione conclusiva dell’indagine della Procura federale sulle plusvalenze fittizie di Chievo e Cesena, appena deferite e a processo entro venti giorni per rispondere di illeciti amministrativi, fanno scalpore innanzitutto numero, età, status dei giocatori coinvolti. Poco più che ragazzi, spesso ancora «giovani di serie», perfetti sconosciuti che nella migliore delle ipotesi si sono avviati ad un’onesta carriera in C, e in tutti gli altri casi hanno vissuto di rimborsi spese nei Dilettanti. Peccato che al momento di passare dal Cesena al Chievo, o viceversa, pur senza mai aver messo piede in prima squadra e spesso manco nella Primavera, siano stati valutati fino a 4,5 milioni di euro, garantendo sopravvalutazioni rispetto al valore reale del loro cartellino anche del 9000%.
[…]
La Procura federale, che sta monitorando tutte le plusvalenze di questo calciomercato, chiederà sanzioni molto pesanti, perfino la retrocessione delle società e una lunga squalifica per i due presidenti, Luca Campedelli e Giorgio Lugaresi, che rischiano anche penalmente. Il Cesena è ad un soffio dal fallimento e l’eventuale mazzata arriverà a funerale già celebrato. Il Chievo è pronto a disputare un’altra stagione in A, con il Crotone, però, che gli sta già col fiato sul collo.
(Fonte: Gazzetta dello Sport. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
Questa la risposta diffusa pochi minuti fa dal Chievo
In riferimento alle notizie pubblicate oggi da La Gazzetta dello Sport e riprese da alcune testate giornalistiche online, la Società A.C.ChievoVerona ribadisce con fermezza di sentirsi estranea alle contestazioni ricevute dalla Procura Federale della FIGC, avendo sempre agito nel pieno rispetto delle norme federali.
La Società ripone la sua massima fiducia nelle decisioni della magistratura sportiva e si riserva di agire in tutte le sedi competenti contro qualsiasi iniziativa che possa ledere l’immagine del club.
Commenti
commenti