Mestre, Serena: “Non c’è cosa peggiore che l’instabilità che ci circonda! Il sindaco? Non l’ho ancora sentito…”
lunedì 28 Maggio 2018 - Ore 11:00 - Autore: Staff Trivenetogoal
«La telefonata al sindaco? No, non l’ho ancora fatta, bisogna fare una valutazione globale che ad oggi (ieri, ndr) non può essere ancora fatta». Per conoscere il futuro del calcio Mestre bisognerà attendere ancora qualche giorno, ha spiegato il presidente Serena, che mantiene fermo il termine massimo del 31 maggio per sciogliere le riserve sul suo eventuale prosieguo alle redini della società. E a questo punto, non resta che formulare ipotesi su quello che potrebbe succedere: nel primo caso, Serena continuerà e si proseguirà come se nulla fosse successo, nella seconda si valuteranno tutti gli aspetti legati all’adeguamento dello stadio (costi, contributo del Comune e limitazioni future) e la terza, la sua partenza. «Tre ipotesi corrette – risponde schiettamente Serena – perché ad essere sincero, la cosa che più mi concerne è la precarietà che circonda Mestre. In più, non posso ribadire l’amarezza per come le cose si sono evolute un anno fa, al termine della prima tranche di lavori effettuati allo stadio, per cui al momento le priorità per me sono altre». Ed è qui che il progetto della Città dello Sport di Mestre entra in gioco. «Questa è la questione fondamentale che è in cima ai miei pensieri, e risulta determinante per il proseguo del progetto. In questo frangente ogni decisione è plausibile, ma ciò che è evidente è la situazione di instabilità che ci circonda, e non c’è cosa peggiore per tutti coloro che sono coinvolti, dai giocatori allo staff, dalla dirigenza al presidente. Il resto sono tutte chiacchiere».
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(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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