Chievo-Sassuolo, Castro: “È la partita che può decidere la stagione! E vincendo con la Samp…”
martedì 3 Aprile 2018 - Ore 12:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
È entrato ossigeno ma la bombola-salvezza chiede un’altra iniezione.
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Il Sassuolo, capace sabato scorso di fermare il Napoli (1-1), 28 punti come i gialloblù e +4 sulla zona rossa, è già dietro l’angolo del Bentegodi, da dove spunterà domani, ore 18.30, per il recupero della 27esima giornata, e dunque la corda va tenuta tesa. Un po’ di serenità, insomma. Ma pure la consapevolezza che i neroverdi dell’ex Beppe Iachini incarnano, ora, lo svincolo con cui provare a uscire davvero dalla crisi di risultati e ricominciare, sempre per davvero, a camminare. È un po’ quel che diceva Lucas Castro, tre giorni fa, dopo aver spianato la strada, con quel colpo di testa, alla rimonta sulla Sampdoria di Quagliarella: «È una vittoria, questa, che ancora non significa niente. La partita più importante è quella che arriva, col Sassuolo. È la partita che può decidere la stagione: se riuscissimo a ripeterci, e i risultati delle altre ci aiutassero, potremmo anche scavalcare alcune squadre (Cagliari e Genoa, sopra il Chievo a 29 e 31 punti, si sfidano a Marassi, ndr)». Chiaro: battendo pure il Sassuolo, il Chievo ribalterebbe l’orizzonte grigio in cui s’era cacciato. Ma se non dovessero arrivare punti, si tornerebbe al clima pre-Sampdoria. Mettiamola così: di fatto, il Chievo è obbligato a ragionare sul qui e ora. Sebbene possa farlo, dopo il successo sulla Samp, con un po’ meno di timore addosso. È questo, infatti, il potenziale fattore positivo della vittoria pre-Pasquale. Non per niente lo stesso Castro rifletteva, a fine gara: «Nel nostro primo tempo, contro la Samp, c’era paura, perché stiamo soffrendo per i risultati. All’intervallo, con noi, insieme a mister Maran, c’erano anche il presidente Campedelli e il ds Romairone: ci siamo parlati, abbiamo cercato di trovare la forza per affrontare la ripresa in un’altra maniera. E vincendo, alla fine, ci siamo proprio sfogati». […]
(Fonte: Corriere di Verona. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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