Sambenedettese-Bassano, Magi convoca il baby Zarpellon e dice: “Se loro non arrivano primi, sarebbe un fallimento”
sabato 18 Novembre 2017 - Ore 19:34 - Autore: Staff Trivenetogoal
Vigilia di Sambenedettese – Bassano e parola, come sempre a Giuseppe Magi. Che cerca di inquadrare la crisi che sta attanagliando i giallorossi, reduci da quattro sconfitte consecutive: “C’è grande spirito di rivalsa che mi lascia fiducioso, troviamo un avversario tosto ma in questo momento ci vuole concentrazione e ardore per superare i momenti difficili. La Sambenedettese deve giocare esclusivamente per il primo posto, qualora questo non dovesse arrivare, sarebbe sicuramente un fallimento sportivo. Il loro Presidente l’ha ribadito più volte, loro dovranno dimostrare di essere forti quanto le attuali prime della classe. Noi però non abbiamo paura, vogliamo dimostrare di meritare la maglia del Bassano e uscire dal campo sapendo di aver dato tutto. Prova d’orgoglio? Credo ci sia stata anche domenica fino al 55′ quando poi abbiamo perso Proia e siamo dovuti cambiare tatticamente. Dobbiamo essere sereni e andare a San Benedetto cercando di fare bene per novanta minuti senza perdere equilibrio. Dipende da noi riuscire a superare le diffficoltà, se lo vogliamo davvero, ci riusciremo sicuramente. Questo è un gruppo sano e andiamo avanti convinti delle nostre capacità. Formazione? A livello numerico abbiamo qualche difficoltà: Botta non ci sarà, Salvi è squalificato e Laurenti ha avuto qualche problema per un’infiammazione che si è portato dietro nelle ultime settimane e valuteremo domani. Purtroppo i nostri problemi sono stati ingigantiti da questa situazione di assenze che hanno colpito lo stesso reparto. Tra i convocati c’è anche Leonardo Zarpellon della Berretti. Si allena a pieno regime con noi da due settimane, è reduce da alcuni infortuni, ma ha grandissime qualità e mi ha fatto una buona impressione. Ci sono molti giovani interessanti e bravi sui quali vale la pena lavorare. Si lavora sottotraccia per creare sempre di più un’ossatura per creare continuità negli anni. Dobbiamo essere bravi e farci prendere dall’impeto dei risultati. Io cerco di fare il bene del Bassano: per sopperire a delle emergenze si provano delle soluzioni che non sempre possono andare bene, ma sono per noi indicazioni per crescere nel futuro. Le critiche sono giuste, siamo professionisti, ci facciamo degli esami di coscienza, io per primo mi metto in discussione. Ma non ci sono attriti, affrontiamo le cose insieme, siamo uniti e vogliamo superare le difficoltà tutti insieme”.
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