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Serie C, le società venete in coro: “Perplessi sullo sciopero, anche se l’abbassamento del numero degli over…”
giovedì 17 Agosto 2017 - Ore 12:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
No, questo sciopero non s’ha da fare. È un coro unanime, quello delle società venete, di fronte all’opzione ormai sempre più probabile di uno slittamento dei campionati e di un rinvio della prima giornata della Serie C 2017-2018. L’Associazione Italiana Calciatori, per bocca del suo presidente Damiano Tommasi, ha alzato la voce e ha annunciato lo stop per il primo turno della terza serie italiana in programma sabato 26 e domenica 27 agosto.
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La risposta del presidente della Lega Pro Gabriele Gravina non s’è fatta attendere, ma di fatto al momento non c’è nessuna intesa e la prospettiva dello slittamento è assai concreta: «L’abbassamento del numero di over – evidenzia il ds del Venezia Giorgio Perinetti – crea problemi anche alle società di Serie B che devono cedere giocatori in esubero. Si riducono i posti di lavoro e le possibilità per tanti giocatori senza un senso preciso, visto che lo scorso anno le cose erano funzionate bene, sia dal punto di vista qualitativo che organizzativo». Il ds del Vicenza Moreno Zocchi è perplesso: «Non capisco sinceramente a cosa serva scioperare – taglia corto – sembra che si arriverà a questa decisione, ma la mia domanda è questa: dopo cosa succederà? A me non risulta che ci sia la volontà di cambiare la normativa». Il presidente del Mestre Stefano Serena allarga le braccia: «E’ incredibile quello che sta succedendo – sbotta – hanno spostato i calendari da un giorno all’altro, fatto conoscere solo tre giornate, ci hanno multato per aver ritardato il fischio d’inizio contro il SudTirol in Coppa Italia. L’impatto con la Serie C non è stato buono, se poi aggiungiamo questo sciopero, il caos che ne viene fuori non è certo una bell’immagine per il movimento». Chiude il giro d’orizzonte Giorgio Zamuner: «La decisione di ridurre il numero degli over tesserabili è sicuramente sbagliata – spiega il dg del Padova – sullo sciopero rimangono invece molto perplesso. Di sicuro bisognerebbe incentivare e premiare le società che pagano e rispettano le scadenze e non certo penalizzarle. Se uno vuole tesserare qualche giocatore in più, perché non può farlo?».
(Fonte: Corriere del Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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