Futuro Vicenza, resa dei conti Pastorelli – Franchetto: qualcuno risponderà alle domande su Boreas?
domenica 18 Giugno 2017 - Ore 15:26 - Autore: Dimitri Canello
Visto che Francesco Pioppi, in una recente intervista a “Il Giornale di Vicenza”, ha usato una metafora per spiegare la posizione di Boreas Capital sull’acquisto del Vicenza che suonava più o meno così: “voglio acquistare una casa e mi accollo il mutuo che c’è ma ti chiedo di pagare le vecchie bollette almeno fino a quando entro io”, ribaltiamo la prospettiva e facciamo una domanda a chiunque voglia risponderci. Anzi, ne facciamo più di una e sottolineiamo che le nostre sono semplici quesiti a cui nessuno ha dato e continua a non dare risposta:
1) Se andaste a comprare una casa, accettereste di comprarla al buio, senza nemmeno verificare se ci sono ipoteche, se il proprietario non ha nascosto debiti o se ci sono lavori non eseguiti, se il tetto deve essere rifatto, senza sapere quanti soldi realmente dovrete tirare fuori? Chiediamo questo perché ad oggi, 18 giugno 2017, Boreas Capital non ha ancora effettuato la due diligence del Vicenza Calcio, un’operazione basilare che chiunque acquisti una società di qualsiasi natura svolge nelle operazioni preliminari, non certo dopo averla comprata. Attendiamo con fiducia una spiegazione più convincente di quelle fornite sinora…
2) Chi rappresenta Boreas Capital e con quali elementi Marco Franchetto e Gianluigi Polato continuano a dire che si tratta di “un acquirente serio”?
3) Per quale motivo (usando le parole di Marco Franchetto) il fatto che il professionista che rappresenta Boreas Capital Francesco Pioppi abbia patteggiato nel 2015 presso il Tribunale di Pordenone 1 anno e 4 mesi per la bancarotta fraudolenta della Prodotti Cosmetici Professionali (marchio Rosactive di cui era Chief Executive Officer come da suo profilo pubblico su Linkedin) è stato ritenuto “non rilevante”? Per dovere di cronaca ricordiamo che, secondo la legge italiana, la bancarotta è un reato connesso con il fallimento; essa può essere semplice (cagionata da imprudenza) o fraudolenta ( diretta ad aggravare l’insolvenza e a violare le legittime aspettative dei creditori).
4) Quale connessione esiste fra il rilancio di un Hotel fatiscente situato nel Comune di Teolo, in provincia di Padova, la creazione di una struttura riabilitativa e per bambini autistici e l’acquisto di una società di calcio neppure appartenente al territorio stesso, visto che il Vicenza Calcio appartiene a un’altra provincia?
5) Quali garanzie sono state fornite sulla solvibilità del fondo creato da tale Frank Pitt circa un anno fa e registrato in un paradiso fiscale come il Lussemburgo nel febbraio scorso e, sempre per rimanere in tema, sulla continuità del progetto?
6) Quale convenienza c’è dal punto di vista imprenditoriale ad acquistare una società di calcio con debiti superiori ai 10 milioni in Lega Pro e perché si era puntato, per stessa ammissione di Pioppi, su un altro club al collasso come il Modena prima di virare su Vicenza?
Abbiamo la speranza che, in attesa del faccia a faccia decisivo di domani in seno Vi.Fin (la finanziaria che controlla il Vicenza Calcio), qualcuno voglia fornire qualche chiarimento, perché il mondo del calcio lo conosciamo da 25 anni e queste situazioni si ripetono ciclicamente, sempre con le stesse dinamiche all’insegna della scarsa trasparenza. “19-6-2017: state giocando con la nostra passione. Pastorelli-Franchetto fate attenzione”. Con un eloquente striscione i tifosi hanno inviato un messaggio preciso alla proprietà. Al momento, giusto perché il nostro lavoro consiste anche nel dare notizie, vi diciamo che una parte dei soci di Vi.Fin, fra i quali Alfredo Pastorelli, ha deciso di contribuire, proporzionalmente alla propria quota, al pagamento di tutte le spettanze che dovranno essere corrisposte per iscrivere la squadra entro il 26 giugno. E che Marco Franchetto, assieme a un altro socio, per ora (sottolineiamo il “per ora”) ha risposto picche. Non è un no definitivo, la situazione potrebbe cambiare, dopo lo stucchevole scambio di accuse fra Pastorelli e lo stesso Franchetto avvenuto negli ultimi due giorni. Previsioni? I tifosi, anziché seguire chi sproloquia, dovrebbero pretendere chiarezza e far rendere pubblici i dettagli che rassicurerebbero tutti sul futuro del club. Non un’azienda qualunque, ma un bene con 115 anni di storia che appartiene a tutti, anche alla città. Magari la chiarezza ci sarà e tutti i dubbi verranno dissipati. Altrimenti non sarà altro che scaricare una patata bollente da una mano all’altra e prolungare una lenta, inesorabile, agonia. Il gioco delle tre carte ormai è vecchio, le carte adesso bisogna metterle sul tavolo per davvero.
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