Fiorenzuola-Delta Rovigo, i polesani chiedono lo 0-3 a tavolino: le motivazioni
venerdì 24 Febbraio 2017 - Ore 11:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Il giudice sportivo della Lnd deciderà sul reclamo sporto del Delta Rovigo dopo la gara contro il Fiorenzuola, vinta comunque 1-0 nell’ultimo turno del campionato di calcio di serie D. Secondo la dirigenza polesana nella squadra avversaria c’è stato un errore nel cambio di Francesco Del Porto (classe 1992) entrato per Paolo Contini (classe 1997) al 19′ del secondo tempo. Avrebbe fatto venire a meno il numero minimo (4) di giocatori giovani in campo. La regola spiega che devono essere inseriti fra i titolari un giocatore classe 1996, due 1997, un 1998 (oppure quattro 1998, e così via). Secondo la distinta presentata domenica scorsa il Fiorenzuola schierava: Alessandro Vagge (1996), Paolo Contini (1997), Yan Koliatko (1998), Lorenzo Reggiani (1996), Andrea Storchi (1998), teoricamente cinque giocatori giovani a meno di compilazione. Però va considerato che ci sono due 1996, uno solo di essi può essere considerato da regolamento un giovane, l’altro no, il numero perciò torna ad essere di quattro schierati.
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Dopo soli 3′ dall’accaduto, al 22′, il tecnico Emilio Tonioli, che faceva le veci lo squalificato Andrea Ciceri, eseguiva un altro cambio mettendo in campo Nicola Buffagini (classe 1998) al posto di Simone Pessagno (classe 1993) ristabilendo il numero dei giovani regolamentari sul terreno: quattro. Troppo tardi però. Per quasi tre minuti il Fiorenzuola ha giocato con tre calciatori giovani. In virtù di questo il reclamo del Delta Rovigo punta al 3-0 a tavolino per avere due gol in più nella propria differenza reti. In un campionato così equilibrato, infatti, anche la differenza reti potrebbe entrare in ballo nella classifica finale o nei conteggio di un’eventuale classifica avulsa fra più squadre arrivate a pari merito.
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(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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