Caos Treviso, tolti i campi anche all’Fc di Corvezzo. Totera: “Mancanza di rispetto!”
venerdì 24 Febbraio 2017 - Ore 12:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Non c’è pace per tutto quello che porta il nome Treviso legato al calcio. L’Acd continua a essere una zattera in balia del mare in tempesta. Ora è il turno dell’imprenditore Luca Visentin: alle numerose parole non sono seguiti i fatti, visto che non riesce a liquidare Nardin per entrare in possesso della password e non riesce neppure a convincere Dondi a vendere la propria quota di presidenza. Anche perché l’imprenditore mantovano non vuole cedere e oggi non ci sarà nessun incontro. Ieri la doccia fredda però è arrivata per l’Fc. Quella creata da Corvezzo per intenderci che sta svolgendo attività di settore giovanile. L’imprenditore di Cessalto, giusto ricordarlo, non ha alcun ruolo nello scacchiere societario dove il presidente è l’avvocato Marcello Totera ex presidente biancoceleste. Ma cosa è successo? «Abbiamo ricevuto – fa sapere Totera – una comunicazione dall’amministrazione comunale in cui ci viene vietato l’utilizzo del campo di S. Bartolomeo. E pensare che solo quattro giorni prima ce lo aveva invece assegnato per gli allenamenti delle nostre due squadre». Il motivo? «È scritto per mancanza di spazi ma credo sia una banale scusa. Visto che le comunicazioni precedenti dicevano tutt’altro. Ora siamo in difficoltà con i ragazzi e le loro famiglie e non credo che il comune di Treviso, assessore allo sport e sindaco in primis, stiano facendo bella figura anche perché tra un anno si vota e la gente ha la memoria lunga». Tutto questo forse perché collegano la società a Corvezzo? «Forse, ma se fosse così sarebbe ancora più grave. Cosa c’entrano i ragazzi con queste beghe da osteria?». Qual è il suo pensiero? «Che l’assessore allo sport sta mancando di rispetto a noi, ai nostri tesserati e alle loro famiglie. Non siamo una associazione a delinquere quindi vogliamo essere trattati alla pari delle altre società. Se poi Michielan non vuole che partecipiamo al mega vivaio, ci consenta almeno di svolgere la nostra attività sociale».
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(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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