Caos Treviso, il sindaco di Carbonera: “Ridateci i campi! Ho cercato Nardin in azienda ma…”
giovedì 9 Febbraio 2017 - Ore 11:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
La palude in cui sprofonda il Treviso Calcio si sta tirando dietro anche i campi sportivi di Carbonera, chiusi da settimane per colpa delle bollette non pagate dalla società di Nardin che hanno reso inagibili gli impianti privi di luce, acqua calda e gas. Una situazione che ha costretto alla diaspora le piccole società amatoriali che utilizzavano i campi gestiti dal Treviso Calcio come area di allenamento. Ritrovatisi senza spogliatoi né bagni, e senza illuminazione nei rettangoli di gioco, gli amatori sono dovuti andare a cercare spazi a Mignagola, in altri impianti, senza poter fare nulla. Di qui la rabbia del Comune di Carbonera che dopo aver cercato in lungo e in largo Tiziano Nardin senza trovarlo mai, ha deciso di firmare una diffida ufficiale. L’atto è stato scritto nei giorni scorsi e con la stessa penna il sindaco Gabriele Mattiuzzo è pronto a redigere un incarico di consulenza legale per denunciare le inadempienze del presidente della società biancoceleste. «Adesso basta» sbotta, «voglio che la mia comunità possa tornare in possesso dei suoi impianti sportivi. Avevamo fatto una convenzione con il Treviso Calcio ancora al tempo di Pini, andava tutto bene, i campi venivano utilizzati e mantenuti in modo egregio, poi è arrivato Nardin e poco tempo dopo sono iniziati i problemi».
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Sporcizia, abbandono, incuria a cui Nardin non aveva mai dato peso, a quanto pare. Già, Nardin. Ma dov’è? «Sono andato a cercarlo in azienda per chiedergli le chiavi dell’impianto» conclude Mattiuzzo, «la SunTrades era chiusa, Nardin non esisteva».
(Fonte: Tribuna di Treviso. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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