Bassano-Pordenone, D’Angelo: “Elogio tutti, ma in particolare Minesso. E a Mantova…”
domenica 9 Ottobre 2016 - Ore 13:20 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Troppo semplice scrivere Bassano a volo d’angelo. Ma anche tremendamente vero. Perchè lo skipper Luca la partita la vince soprattutto alla lavagna, introducendo cioè – prima assoluta – la figura del trequartista che si spartiscono ora Laurenti e ora Minesso, a galleggiare tra le linee e a incasinare per benino i collaudatissimi meccanismi della capolista. «E’ una soluzione che avevamo pensato in settimana – conferma il trainer – il quale preferisce però soffermarsi sulla prova del collettivo piuttosto che sugli aspetti tattici – . Sì, mi sono piaciuti tutti per dedizione e applicazione hanno interpretato la gara con grande intensità e tutto sommato, sino all’occasione di Pietribiasi il Pordenone non si era mai reso pericoloso. Solo sul nostro 2-0 ha minacciato per davvero. Da parte nostra volevamo una reazione dopo il secondo tempo negativo di Modena e ci siamo riusciti. Il nostro sistema di gioco contempla tanto possesso palla, un indirizzo che può essere gradito oppure no ma che se espresso con efficacia poi produce frutti». D’Angelo come suo solito resta tra le righe, evita accuratamente di gonfiare il petto, non è nelle sue corde, ma si intuisce lontano un chilometro che è un uomo felice. Tanto da lasciarsi scappare una dedica. «Fatemi elogiare tutti quanti ma in particolare Minesso: Mattia, al di là del gol è stato straordinario per come si è calato nella parte tattica che gli avevo richiesto». Lui e Laurenti da suggeritori intercambiabili che svariavano al centro come sulle corsie laterali hanno finito con l’inquinare l’impianto neroverde sino a mandarlo irrimediabilmente in tilt. Eppoi c’è una considerazione che riempie di gioia il precettore pescarese: la sua squadra da tre partite non becca gol, un dato eloquente che non si spiega solamente con l’auspicata crescita di rendimento di Bastianoni, un portiere che a pieno regime è da piano di sopra e non quello pallido visto sino al mese scorso. Bensì è una progressione certificata dall’intero pack difensivo e dall’atteggiamento di gruppo. E D’Angelo, cultore della tattica ma anche della cura in retrovia non può che apprezzare. «La verità è che abbiamo lavorato benissimo su entrambe le fasi – sottolinea – ma ora non badiamo alla classifica e per favore pensiamo sabato a Mantova. Ci sarà da sudare».
(Fonte: Giornale di Vicenza)
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